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sabato 11 luglio 2020

La famiglia Ceretto presenta:LA VIA SELVATICA un progetto curato da Matteo Caccia





La via selvatica, è un progetto nato dall’osservazione della natura, risvegliata e capace di riprendersi i suoi spazi, nei mesi di chiusura dell’uomo nei suoi confini domestici. Una riflessione spontanea in un contesto, quale quello delle vigne Ceretto, così dipendente da un ambiente sano e forte, negli anni preservato e custodito grazie a pratiche agricole consapevoli e sempre più sostenibili


Dal 12 settembre Matteo Caccia (nella foto) indagherà la parte più naturale e verace custodita nell’anima selvatica del mondo. 12 dialoghi che faranno emergere le esperienze profonde di quanti ogni giorno si misurano con la loro parte primordiale: un funambolo, un paesaggista, una lupologa, un allenatore sportivo, un musicista, ma anche una chef, un meteorologo, una scrittrice, uno storico, un navigatore, un semiologo e un esploratore, in un percorso lungo un anno, riveleranno l’essenza più autentica dell’uomo, necessaria per essere nuovamente capaci di ascoltare la natura e vivere in equilibrio con essa. Scenario di questi dialoghi i luoghi intatti e autentici all’interno dei territori Ceretto – dalle vigne, al ristorante Piazza Duomo, alla Cappella del Barolo, alla Casa d’artista, passando per le cantine della Tenuta Monsordo Bernardina e Bricco Rocche – sintesi di cura e valorizzazione del territorio.


I primi interventi saranno trasmessi e resi fruibili al pubblico online (dal 12 settembre, ogni 12 del mese su www.ceretto.com), e a partire dal 2021 il pubblico potrà finalmente partecipare attivamente agli incontri. La conclusione del progetto avverrà a settembre 2021 con un’esperienza selvatica a 4 mani con gli chef Ana Roš ed Enrico Crippa.
 

I PROTAGONISTI

12 settembre: Andrea Loreni, Funambolo da grandi altezzeTenere a bada la paura
Camminare su un cavo a diversi metri da terra per stare vicino alla parte 
più sincera di noi, quella meno conosciuta, meno addomesticata. 


12 ottobre: Paolo Pejrone, PaesaggistaLa natura si riprende gli spazi
Portare a casa la natura e lasciare alla natura la nostra casa. Perché non possiamo fare a meno di costruire giardini e addobbare terrazzi, per tenerci vicino il mondo vegetale. 


12 novembre: Mauro Berruto, Allenatore sportivoAllenare la menteSe è vero che usiamo solo una piccola parte del potenziale della nostra mente è vero anche che il segreto è imparare a metterla al nostro servizio e non disperdere quelle energie che il nostro corpo potrebbe sfruttare. 


12 dicembre: Ana Roš, ChefPrime materie primeLa coltivazione, la raccolta, l’allevamento e la trasformazione. Come la maestria di una grande chef addomestica le materie prime sulla tavola. 


12 gennaio: Emilio Previtali, EsploratoreIl lato nascosto e selvaggio di ognunoDal Nanga Parbat alle colline dietro casa. Esplorare ha a che fare con il liberare l’istinto della scoperta. 


12 febbraio: Ambrogio Beccaria, NavigatoreBurrasche e calmeIn mezzo all’acqua e al vento. Navigare i mari del mondo rimanendo vicini alla parte più selvaggia di sé.  


12 marzo: Luca Mercalli, MeteorologoLa furia e la dolcezza del climaSiamo abituati a vivere in un unico costante microclima: riscaldato in inverno. Rinfrescato in estate. Ma il clima sta cambiando e ci obbligherà ad essere più onesti con noi e con lui. 


12aprile: Mia Canestrini, Lupologa Il ritorno dei lupi I lupi sono tornati, o forse non se ne sono mai andati. Ce ne siamo accorti quando noi uomini abbiamo iniziato a disinteressarcene lasciando liberi e intatti gli spazi che i lupi si sono ripresi. 


12 maggio: Nadia Terranova, ScrittriceLa scrittura selvaggia, da Pavese a…Scrivere è un gesto solitario e selvaggio che deve infrangere le regole del civico pudore per liberare la sua energia. Scrivere è non essere domestici. 


12 giugno: Franco Cardini, Storico Il territorio e la sua storiaLa storia ci insegna qualcosa? La storia delle religioni ci racconta chi siamo? Addomesticare il passato per comprendere un presente che spesso ci sfugge. 


12 luglio: Tommy Kuti, MusicistaLa musica non addomesticataIl Rap, la musica delle periferie, la voce di chi non aveva voce. Come le parole cesellate e incastonate in rime e versi liberano forze nuove in chi le ascolta. 


12 settembre: Stefano Bartezzaghi, Semiologo"Salvatico è chi si salva" (Leonardo da Vinci).La lingua cresce in noi spontanea, coi suoi frutti, i fiori, i rovi, i veleni. Cultura, o coltura, è provarsi a ordinare la selva senza sradicarla e senza rinunciare all'energia che la origina.

 

Il Gruppo Ceretto è un’azienda familiare che ha le sue radici in un territorio di rara bellezza come quello delle Langhe, e da tre quarti di secolo unisce alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano la promozione dell’arte. 


Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultare il sito www.ceretto.com  
 La Tenuta Monsordo della famiglia Ceretto


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