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sabato 26 settembre 2020

Barbera d’Asti, un nuovo inizio «Verso un territorio sempre più riconoscibile e nuovi mercati da costruire» Definiti i risultati del progetto di caratterizzazione voluto dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

 


Si chiama Barbera 2.0 il progetto firmato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino

Uno studio iniziato nel 2017 orientato a individuare le peculiarità enologiche della Barbera d’Asti nelle sue vaste aree di coltivazione, pari a 5.425 ettari,che rappresentano il 12% di tutto il vigneto piemontese. Un’estensione molto ampia, diffusa fra 116 Comuni della provincia di Asti (4.540 ha) e 51 della provincia di Alessandria (885 ha), che ha stimolato una domanda: è possibile caratterizzare i vini prodotti in base a peculiarità enologiche riconducibili a zone specifiche all’interno della denominazione? Da qui la suggestione di dividere idealmente il territorio della denominazione stessa in zone uniformi, alle quali attribuire, attraverso un’analisi scientifica dei vini prodotti, valori chimici e profili sensoriali di riferimento ai quali produttori, comunicatori, consumatori e appassionati possono rivolgersi con fiducia e sicurezza.

Un lavoro che è partito con il reperimento di 111 etichette poste in esame, 82 di Barbera d’Asti Docg e 29 Barbera d’Asti Docg Superiore, con 5 sessioni degustazioni alla cieca e bottiglie anonimizzate. Un modo per elaborare un quadro analitico in grado di restituire tutta la complessità della Barbera, che cambia in sfumature chimiche e organolettiche in base all’area di provenienza, segno di grande ricchezza e versatilità di un vitigno così identitario.

Da un punto di vista di caratterizzazione enologica, la correlazione tra i profili sensoriali della Barbera d’Asti e le caratteristiche chimico-fisiche ha portato produrre dati utili per la classificazione dei vini. Da un punto di vista di caratterizzazione territoriale, avvenuta in primo luogo con la divisione dell’areale di produzione in territori distinti da omogeneità produttiva e condizioni pedoclimatiche equiparabili, sono state invece effettuate delle micro-vinificazioni suicampioni provenienti da 13 zone differenti rappresentate da altrettanti vigneti, le quali hanno portato a identificare caratteristiche peculiari e distintive in modo da favorire una caratterizzazione della denominazione sulla base di aree omogenee, ciascuna definita grazie alle caratteristiche chimiche e sensoriali dei vini prodotti.

I risultati, oltre a delineare una mappatura ancora più circostanziata delle zone della Barbera d’Asti aprendo nuovi spazi di valorizzazione e comunicazione per il futuro, serviranno anche a sostenere nuovi studi nella ricerca enologica a partire da un’area e una denominazione apprezzata in tutto il mondo. Un progetto realizzato grazie all’importante sostegno di Regione Piemonte e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, che confermano di credere e investire nella ricerca attraverso l’appoggio a interventi concreti che ricadono virtuosamente sulle aziende e sul tessuto produttivo del territorio.

Filippo Mobrici 

«Ricerca, innovazione e conoscenza sono necessarie non soltanto per ottimizzare le coltivazioni, ma anche per raggiungere livelli qualitativi sempre più alti – dichiara Filippo Mobrici, Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato Questo progetto, realizzato grazie all’importante sostegno di Regione Piemonte e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, che confermano di credere e investire nella ricerca attraverso l’appoggio a interventi concreti che ricadano virtuosamente sulle aziende e sul tessuto produttivo del territorio, è il più grande progetto di ricerca che ha interessato il mondo della Barbera d’Asti, dopo quello sui lieviti autoctoni che ha portato a selezionarne alcuni ceppi di alto profilo per l’impiego nelle nostre cantine. La tutela del territorio e la valorizzazione dei suoi patrimoni passa anche attraverso operazioni di questo tipo».

 

        
«La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha sostenuto questo progetto del Consorzio finalizzato a caratterizzare e valorizzare la Barbera, vino simbolo e prodotto trainante per la viticoltura e l’economia del nostro territorio dove le imprese hanno contribuito ad elevarne la qualità e l’immagine» ricorda Mario Sacco (foto sopra) , Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.

 

Vincenzo Gerbi 

«Il progetto della caratterizzazione ha portato un triennio di lavoro intenso e operativamente articolato in due fasi – spiega Vincenzo Gerbi, Professore Ordinario di Enologia all’Università di Torino La prima è stata un’indagine dei vini Barbera d’Asti Docg presenti sul mercato, per effettuare una ricognizione generale del prodotto; la seconda quella delle micro-vinificazioni in condizioni uniformi, per far emergere unicamente le caratteristiche del territorio di provenienza delle uve, eliminando di fatto l’intervento della singola azienda. I risultati dimostrano una qualità alta e piuttosto uniforme delle uve, ma caratteri differenti di espressione, segno di una grande versatilità del vitigno. Questo, in termini pratici, può consentire ai produttori di avere più spazi di programmazione commerciale, di intercettare fasce di mercato che possano accogliere una singola espressione del vino. Da un punto di vista scientifico, inoltre, abbiamo avuto la possibilità di ampliare la banca dati della Barbera d’Asti, utile a futuri sviluppi nella ricerca».

I

 

 

martedì 15 settembre 2020

Canelli Città del Vino, 2 giorni di degustazioni, enogastronomia, arte e tradizioni nel cuore di Canelli. 26 e 27 settembre

 


 

La manifestazione, organizzata dal Comune di Canelli in collaborazione con l'Enoteca Regionale di Canelli e dell'Astesana, propone la scoperta e la degustazione di prodotti tipici del territorio, con assoluti protagonisti i vini del territorio e non solo.
 


3 sono le aree dedicate ai vini alle quali potrete accedere dotati di tasca e calice, per degustare la qualità canellese (e non solo!)

1) Chiesa di San Rocco - AREA POP
Cosa si assaggia qui?

- “MOSTO ROSSO” selezione di vini di produttori “fuori dal coro”
- “MOSTO on the ROCKS” Vermouth di Torino e i suoi cocktail

In collaborazione con “Mosto!” nuova rivista on line del vino e l’istituto Vermouth di Torino

2) Il Cortile dell’Enoteca Regionale - EFFERVESCENZA E AROMI
Cosa si assaggia qui?

- Alta Langa docg, il metodo classico del nostro territorio
- Asti docg e Moscato d’Asti docg Canelli, l’aromaticità delle nostre colline
- Barbera d’Asti docg delle vicine colline dei rossi

Inoltre sono in programma due esclusive masterclass per chi vuole approfondire
- Alta Langa: radici canellesi (sabato 26 h 10,30)
- Il Canelli e i Moscati d’Italia (sabato 26 h 16)

Nel cortile dell’Enoteca sarà possibile accompagnare le degustazioni con uno speciale piattino di tipicità del territorio (del progetto T’AMO) preparato dall’Osteria dei Meravigliati.

3) Cantina Gabriele Scaglione - UNO SGUARDO OLTRE CONTINENTE
Cosa si assaggia qui?
- i vini di Gabriele Scaglione
- i vini sudafricani di Morgenster Estate.

INFO PREZZI

CALICI ACQUISTABILI PRESSO OGNI AREA DEGUSTAZIONE

Ticket manifestazione 15 €, che comprende:
• possibilità di accesso alle aree degustazione
• ticket degustazione di 3 vini
• calice manifestazione omaggio
• buono di 5 € per acquisto vini presso l’Enoteca Regionale di Canelli

Inoltre avrete la possibilità di acquistare:
• singole degustazioni da 2,5 € per i vini classici a 4 € per i vini premium, presso tutte le aree degustazione
• “ticket all inclusive banco d’assaggio”: con 10 €, presso le aree San Rosso e Cortile dell’Enoteca, potrai assaggiare tutti i vini in degustazione nell’area in cui viene acquistato il ticket.
Enoteca Regionale di Canelli e dell'Astesana
Ais Asti


 
🍾🍷
Due Masterclass esclusive, su prenotazione sono in programma per sabato, organizzate dall'Enoteca Regionale di Canelli e dell'Astesana, in collaborazione con AIS Asti e l'Associazione Produttori Moscato Canelli e il Consorzio dell'Alta Langa:


- Alta Langa: radici canellesi - sabato 26 settembre - ore 10.30

- Canelli e i Moscati d'Italia - sabato 26 settembre - ore 16

 

Domenica 27 Settembre, un mercatino enogastronomico organizzato nelle isole pedonali di Piazza Aosta e Piazza Cavour, accoglierà i turisti dal mattino alla sera alla scoperta dei prodotti tipici del territorio

In un paese in festa, non poteva mandare un evento unico: alle 11.20 arriverà infatti in stazione il Treno Storico, che ripartirà alle ore 16.30

Durante la manifestazione non mancheranno i momenti culturali.
Primo appuntamento sabato alle ore 17 presso il Teatro Balbo per il Premio letterario Lions 2019/2020.
I locali del Salone Riccadonna di corso Libertà ospiteranno invece la Mostra “Segni d’Arte” collettivi di artisti locali, Giancarlo Ferraris, Massimo Berruti, Massimo Ricci e Dedo Roggero Fossati, arricchita da una selezione di grafiche provenienti dalla collezione Benzi, tra cui spiccano opere di Casorati, Castellani, Music, Dorazio, Ruggeri, Bracchitta e molti altri.

La via degli Innamorati, la Stenia, piccolo museo a cielo aperto, con istallazioni permanenti di numerosi artisti, vi accompagnerà alla scoperta della parte più antica della città ispirandovi con frasi legate al vino e all’amore.

I ristoranti locali proporranno menu tradizionali e innovativi in abbinamento ai vini locali.

 

                              veduta serale del Borgo antico di Villanuova che domina la città


giovedì 10 settembre 2020

Barbera d’Asti e Vini del Monferrato fra i protagonisti della manifestazione astigiana “in presenza” dedicata alle eccellenze enologiche, gastronomiche e paesaggistiche piemontesi

Douja d’Or: il Monferrato che guarda avanti

Il Monferrato del vino riparte dalla Douja d’Or, il primo grande evento in presenza del panorama enoico piemontese. Quattro fine settimana nelle piazze e nei palazzi storici di Asti, da venerdì 11 settembre a domenica 4 ottobre, dove il connubio vino e territorio diventa  simbolo di un nuovo inizio, dopo i difficili mesi che l’Italia e il mondo intero hanno attraversato.

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, presente nella cornice dei giardini di Palazzo Alfieri (Corso Alfieri 375, Asti), propone la sua “Douja del Monferrato”, un percorso di assaggio fra i grandi bianchi e rossi di un territorio Patrimonio dell’Umanità.

 

È infatti il territorio nel suo complesso ad accogliere i visitatori, che incontreranno isole tematiche allestite in strutture coperte e organizzate a preservare il distanziamento. Grandi pannelli illustreranno a wine-lovers, turisti e appassionati la bellezza delle colline del Monferrato, dove nascono alcuni fra i vini più apprezzati del mondo. Dalle postazioni riservate ai bianchi e bollicine, passando per i rossi, fino ad arrivare alla regina dei vini piemontesi, la Barbera d’Asti, prodotto identario e versatile nelle sue differenti declinazioni. La collaborazione con l’Agenzia di Formazione Professionale Colline Astigiane consentirà inoltre di abbinare ai calici anche degli assaggi di tipicità gastronomiche.


«Partecipare a un evento in presenza come la Douja d’Or, importante vetrina enologica sulle nostre eccellenze, rappresenta un momento molto importante per il nostro comparto e il nostro territorio – commenta Filippo Mobrici (al centro nella foto), Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – Abbiamo lavorato osservando scrupolosamente le misure di distanziamento e contingentazione, e questo per garantire assoluta sicurezza ai nostri operatori e a tutti gli ospiti. La Douja d’Or, dove visitatori e appassionati possono conoscere e apprezzare le eccellenze enologiche del Monferrato e del Piemonte intero, è una vetrina ideale per tornare ad apprezzare il territorio senza paura, un modo per ripartire in sicurezza nel segno di un prodotto iconico e importante come il vino».

 DOUJA DEL MONFERRATO

Orari:

18,00 – 24,00 nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dall’11 settembre al 4 ottobre inclusi.

 

Prezzi:

1 degustazione                             € 3

2 degustazioni                    € 6

3 degustazioni                    € 8

4 degustazioni                    € 10

 

Box “sapori della tradizione”      € 7

 

Cosa puoi degustare:

 

·        ISOLA DEL FOOD

Box sapori della tradizione con 4 mini burger:

- Battuta di Fassona all’astigiana

- Galletto tonchese

- Spuma di Robiola di Roccaverano DOP

- Subric di verdure

 

·        ISOLA DEI VINI BIANCHI, BOLLICINE E VINI DOLCI

VINI BIANCHI

Cortese dell’Alto Monferrato DOC

Monferrato DOC Bianco

Piemonte DOC Chardonnay

Piemonte DOC Cortese

Piemonte DOC Moscato Secco

Piemonte DOC Sauvignon

Piemonte DOC Viognier

Terre Alfieri DOCG Arneis

 

BOLLICINE

Piemonte DOC Marengo

Piemonte DOC Spumante Metodo Martinotti

Piemonte DOC Spumante Metodo Classico

 

DOLCI

Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC

Piemonte DOC Moscato Passito

 

ISOLA DEI VINI ROSSI DEL MONFERRRATO

Albugnano DOC

Freisa d’Asti DOC

Grignolino d’Asti DOC

Monferrato DOC Dolcetto

Monferrato DOC Rosso

Nizza DOCG

Piemonte DOC Albarossa

Piemonte DOC Pinot Nero

Piemonte DOC Rosso

Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG

Terre Alfieri DOCG Nebbiolo

 

·     ISOLA DELLA BARBERA D’ASTI DOCG

Barbera d’Asti DOCG

Barbera d’Asti DOCG Superiore

 

Per info e prenotazioni www.doujador.it e in loco fino ad esaurimento posti.

 

L’attività si svolgerà anche in caso di pioggia in quanto sono previste delle coperture.

 

                       Brindisi tra gli organizzatori alla presentazione dell'iniziativa 

 

 

 

 

 

martedì 8 settembre 2020

In occasione del 60 anniversario dalla scomparsa di Adriano Olivetti il Mollificio Astigiano presenta la Mostra Il CORAGGIO DI UN SOGNO ITALIANO : 60 anni dalla Concreta Utopia.

Rimandato a febbraio causa l'emergenza Covid, l'importante appuntamento  si terrà dal 24 al 26 settembre, nel rispetto di tutte le regole in atto. Necessaria la prenotazione tramite i link riportati nell'articolo





Adriano Olivetti è stato uno  degli storici imprenditori di cui andare più orgogliosi in Italia: un personaggio  talmente rivoluzionario e avanti con i tempi per la sua epoca da risultare incredibilmente attuale.
Una visione completamente contro-corrente, un'intuizione fuori dal comune, un pensiero creativo fuori dagli schemi, un poliedrico ingegnere ,un visionario ,uno dei pochi uomini che inventò il Futuro.

L’incontro e la scoperta con il modo di operare di Olivetti,  ha profondamente influenzato la Cultura d’Impresa  dei titolari del Mollificio Astigiano di Belveglio  che ha deciso di ricordarlo in fabbrica.
Pensando come lui che la Fabbrica rappresenta ancora oggi un  luogo  in cui molti valori e principi da lui attuati possono ancora esprimersi.

Il Mollificio Astigiano

L’obiettivo dell'interessante iniziativa è proporre un percorso museale sulla storia  di Camillo ed Adriano Olivetti, di una fabbrica, di tanti uomini e donne che attraversarono un secolo, il 900; senza arrendersi, senza odiare nessuno ,senza perdere mai i loro sogni e realizzarono il Miracolo Italiano.

Una storia che oggi pare una favola a chi la incontra per la prima volta una pagina importante della storia della tecnologia made in Italy: dalla macchina per scrivere al primo computer.
Una lezione sempre attuale.




 Pia Giovine 
 "Se tutti coloro che scopriranno Adriano Olivetti volessero portare un pezzetto della sua visione di futuro nella propria vita, il suo sogno di un mondo in cui valori e principi guidano ispirano l’azione, in cui l’uomo può esprimere tutti i propri potenziali talenti, sarebbe più vicino e possibile" - ci tiene a sottolineare Pia Giovine, che con il marito Marco Prainito, ingegnere, guida la dinamica azienda, che lo scorso anno ha festeggiato i 40 anni d'attività e produce molle di tutti i tipi e per tutte le esigenze costruttive, sia per piccoli che grandi quantitavi, spesso realizzate in base alle precise esigenze di oltre 2.500 clienti.  
Un fatturato annuo attorno ai 2 milioni di euro, 18 collaboratori (a loro non piace chiamarli dipendenti). 
Negli ultimi anni l'offerta si è allargata anche al settore agricolo con la realizzazione di molle per macchine agricole, per fienagione, distanziatrici per vigneto e gancetteria per vigneti, frutteti e  coltivazioni di ogni genere, realizzando tra l'altro tre brevetti  esclusivi.

Da tempo  Pia e Andrea hanno instaurato un rapporto con i loro collaboratori che sarebbe molto piaciuto all'imprenditore di Ivrea, con tante iniziative  legate al benessere e sicurezza dell'ambiente di lavoro, al tempo libero, dallo sport alla cultura, viaggi  e molto altro.



Tra i prestigiosi riconoscimenti ottenuti dall'azienda di Belveglio, merita una citazione il PREMIO CALICANTE per le pari opportunità
MENZIONE SPECIALE: Per la sensibilità dimostrata con la progettualità e gli investimenti finalizzati al benessere dei collaboratori: dallo sport all'alimentazione, alla conoscenza del patrimonio artistico e culturale






 

giovedì 3 settembre 2020

“Le verità sul vino” Falseum, Museo del Falso e dell’inganno - Castello di Verrone Sabato 19 settembre 2020 dalle 15 alle 21,30 e domenica 20 settembre 2020 dalle 11 alle 18,30

 


…“in vino veritas”, cioè l’ebbrezza rivela le cose nascoste, come diceva Orazio duemila anni fa.

Ma l’appuntamento enologico organizzato da Falseum non ha l’intento di fare inebriare nessuno, né di costringere i visitatori a rivelare le loro verità!

 

Le affascinanti sale del Museo del Falso e dell’Inganno, nel fine settimana del 19 e 20 Settembre 2020, si trasformeranno in un particolare percorso di “degustazione culturale”, ovviamente nel pieno rispetto delle disposizioni anti-Covid.

 

L’evento è organizzato dall’Associazione Turismo in Langa, in partnership con la Cooperativa Itur snc che gestisce la realtà museale e con il Comune di Verrone, grazie al contributo della Fondazione CRT e della Fondazione CRB.

 

I visitatori, muniti del loro calice personale assegnato all’ingresso, potranno accedere a ogni stanza tematica del museo, seguendo un tabellino di marcia che permetterà loro di mantenere distanze e tempistiche anti-incrocio. Ciascuna stanza ospiterà una postazione presidiata dal produttore di uno dei più apprezzati vini piemontesi e vi si potranno degustare, ed eventualmente acquistare, le etichette ospitate, identificabili non solo dal loro gusto inconfondibile, ma, spesso, associate anche a leggende metropolitane, luoghi comuni o curiose credenze popolari: il compito di Falseum, solitamente rivolto alla stimolazione del senso critico, stavolta sarà proprio quello di fare chiarezza in merito a tali credenze, grazie alla presenza di sommelier o narratori del vino appositamente formati sul tema e attingendo alla storia, all’arte e alla scienza che compenetrano il mondo dell’enogastronomia.

 

Muovendosi tra i banchi di assaggio, guidati da una mappa virtuale consultabile dal proprio smartphone, o utilizzando quella personale cartacea (disponibile su richiesta in biglietteria), verranno svelate alcune grandi verità, sala dopo sala, banco dopo banco, assaggio dopo assaggio.

 

Insomma, anche degustando un calice, si potrà evocare la frase di rito per chi accede alle sale del Museo, “Sarà vero?”.

 

Per ottemperare ai regolamenti di sicurezza in vigore, l’accesso sarà consentito ogni 10 minuti a “gruppi” di massimo 6 persone, con l’obbligo di mantenersi ad almeno un metro di distanza dagli altri presenti non congiunti. E’ necessaria la prenotazione per evitare assembramenti all’ingresso.

 

Costo di ingresso intero €15*, comprensivo dell’accesso agli spazi del Museo con visita libera, calice e otto degustazioni. Per i minorenni il costo è €7.

 

(*pur essendo gli ambienti e le installazioni del Museo a disposizione del pubblico, la visita guidata standard non avrà luogo: con il ticket della manifestazione si potrà ritornare per fruire della consueta visita guidata in qualunque altro momento dell’anno, con prezzo di ingresso ridotto a 5 euro.)

 

Indicazioni per la prenotazione:
http://www.falseum.it oppure www.turismoinlanga.it

Tel: 3388872852 – email: falseum@itur.it