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venerdì 29 settembre 2017

Wine Tasting Experience®: i migliori esperti del territorio raccontano i grandi vini delle Langhe


 
Dal 7 ottobre al 26 novembre 2017 tornano le degustazioni guidate della Strada del Barolo
durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
La Wine Tasting Experience®, originale formula di degustazione ideata dalla Strada del Barolo e divenuta negli anni un evento irrinunciabile per centinaia di wine-lover in visita nelle Langhe, fa parte come di consueto del programma ufficiale della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Gli incontri si terranno tutti i sabati alle 17.30 (in inglese) e tutte le domeniche alle 15.30 (in italiano) dal 7 ottobre al 26 novembre nel Cortile della Maddalena.

“Il gusto del territorio”, “I Cru del Barolo” e “I volti del Nebbiolo” sono i temi che si alterneranno per tutta la durata della Fiera. “Il gusto del territorio” è un percorso introduttivo tra le produzioni più caratteristiche del Piemonte, con la degustazione di quattro differenti vini fra Arneis, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Barolo e Moscato; “I Cru del Barolo” rappresentano un viaggio scandito dalla degustazione di tre diverse etichette di Barolo; mentre “I volti del Nebbiolo” proporrà il confronto fra Barolo, Barbaresco e Roero spiegando le diverse espressioni del vitigno Nebbiolo.  La durata delle degustazioni è di circa un’ora e i biglietti potranno essere acquistati online o direttamente in Fiera al costo di 25 euro persona (comprensivi di materiale didattico e ingresso al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba).
La formula della Wine Tasting Experience®

Sull’esempio delle Ecole Du Vin francesi, gli appuntamenti vanno oltre la tradizionale degustazione in cantina, classica tappa di ogni enoturista, soprattutto per la possibilità di confrontare etichette di produttori diversi in un unico appuntamento, guidati da esperti del territorio in grado di illustrare ogni segreto dei vini e pronti a soddisfare tutte le curiosità. I docenti sono infatti produttorienologi o sommelier d’esperienza, ciascuno con il suo personale punto di vista, dal valore dei profumi in un calice di vino agli abbinamenti fra vino e cibo, fino alle caratteristiche dei vini in rapporto al terroir. Domande dal pubblico, approfondimenti, consigli sulla degustazione, vini di produttori sempre diversi: tutti questi elementi rendono le Wine Tasting Experience® un modo nuovo per avvicinarsi alla conoscenza dei vini, oltre a rappresentare un’occasione unica per approfondire i dettagli della produzione del territorio di Langhe e Roero. Per rendere sempre più esperienziali le Wine Tasting Experience® e coinvolgere direttamente i partecipanti, i docenti utilizzeranno video di supporto, ricchi di infografiche e mappe interattive.

LINGUA INGLESE  – Con un occhio di riguardo per i sempre più numerosi enoturisti stranieri, le Wine Tasting Experience® sono condotte anche in lingua inglese.

WINE TASTING EXPERIENCE® ON DEMAND – Oltre agli appuntamenti “a calendario”, è sempre possibile organizzare una Wine Tasting Experience® personalizzata in esclusiva per gruppi di almeno sei persone, che possono definire insieme agli organizzatori date, orari, location, lingue (oltre all’italiano: inglese, francese e tedesco) e naturalmente l’offerta di vini in degustazione. 

Date e orari delle Wine Tasting Experience® alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba:

  • Sabato 7 ottobre – ore 17.30The crus of Barolo (ENG), Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Domenica 8 ottobre – ore 15.30I cru del Barolo, Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Sabato 14 ottobre – ore 17.30The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.
  • Domenica 15 ottobre – ore 15.30Il gusto del territorio, Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.
  • Sabato 21 ottobre – ore 17.30The many faces of Nebbiolo (ENG), Alla scoperta dei diversi volti del Nebbiolo. Degustazione di 3 vini ottenuti dal vitigno Nebbiolo: Roero, Barolo e Barbaresco.
  • Domenica 22 ottobre – ore 15.30I volti del Nebbiolo, Alla scoperta dei diversi volti del Nebbiolo. Degustazione di 3 vini ottenuti dal vitigno Nebbiolo: Roero, Barolo e Barbaresco.
  • Sabato 28 ottobre – ore 17.30The crus of Barolo (ENG), Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Domenica 29 ottobre – ore 15.30I cru del Barolo, Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Lunedì 30 ottobre – ore 17.30The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.
  • Martedì 31 ottobre – ore 17.30The many faces of Nebbiolo (ENG), Alla scoperta dei diversi volti del Nebbiolo. Degustazione di 3 vini ottenuti dal vitigno Nebbiolo: Roero, Barolo e Barbaresco.
  • Mercoledì 1 novembre – ore 15.30I cru del Barolo, Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Sabato 4 novembre – ore 17.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.
  • Domenica 5 novembre – ore 15.30: Il gusto del territorio, Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.
  • Sabato 11 novembre – ore 17.30: The many faces of Nebbiolo (ENG), Alla scoperta dei diversi volti del Nebbiolo. Degustazione di 3 vini ottenuti dal vitigno Nebbiolo: Roero, Barolo e Barbaresco.
  • Domenica 12 novembre – ore 15.30: I volti del Nebbiolo, Alla scoperta dei diversi volti del Nebbiolo. Degustazione di 3 vini ottenuti dal vitigno Nebbiolo: Roero, Barolo e Barbaresco.
  • Sabato 18 novembre – ore 17.30The crus of Barolo (ENG), Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Domenica 19 novembre – ore 15.30I cru del Barolo, Degustazione di tre differenti cru di Barolo.
  • Sabato 25 novembre – ore 17.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.
  • Domenica 26 novembre – ore 15.30Il gusto del territorio, Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero: Arneis, Dolcetto, Barbera e Barolo.

 

Per info e prenotazioni:
Tel.: +39 329 2566787
tasting@stradadelbarolo.it
www.winetastingexperience.it

mercoledì 27 settembre 2017

“Alba” design Ben van Berkel/UNStudio, 2017 - Innovativo Affettatartufi



 




Consulenza Centro Nazionale Studi Tartufo e Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, di cui è diventato l'affettatartufi ufficiale
 
“Il design di “Alba” è ispirato all'intreccio delle radici degli alberi e alle nodosità del tubero.
Abbiamo lavorato a lungo per trovare la migliore posizione ergonomica e il giusto equilibrio del
peso nel momento in cui l'affettatartufi è tenuto in mano. Per consentire la migliore ergonomia
durante l’operazione di taglio e ridurre la pressione sul polso abbiamo creato un angolo di 18
gradi tra l’impugnatura e la lama. L’applicazione di questi parametri ha permesso di combinare
una forma scultorea con un uso pratico”.
Ben van Berkel
 
 
Dopo l’articolo UT0244 disegnato da Ettore Sottsass nel 1991, la tipologia dell’Affettatartufi torna nell’Enciclopedia Alessi con una nuova avveniristica interpretazione di Ben van Berkel.
L’occasione per ripensare ad un utensile elitario, già esistente nelle cucine del 1700, nasce dalla collaborazione tra Alessi, Centro Nazionale Studi Tartufo, Ente Fiera Internazionale

Tartufo Bianco d’Alba. Un incontro di eccellenze che unisce in un unico oggetto l’unicità di un prodotto del territorio, il tartufo bianco d’Alba, con il design più avanzato.
Il progetto “Alba” di Ben van Berkel è l’esito conclusivo del workshop “De Truffle” avviato nel 2015 e sviluppato nel corso di due anni, al quale sono stati invitati a partecipare quindiciprogettisti. Oltre a Ben van Berkel/UNStudio: Sakura Adachi, Will Alsop e Federico Grazzini,
Michel Boucquillon, Gabriele Chiave, Odile Decq, Michele De Lucchi, Monica Förster, Doriana e Massimiliano Fuksas, Anna e Gian Franco Gasparini, Martí Guixé, Giulio Iacchetti, Piero Lissoni, Valerio Sommella, Patricia Urquiola.
L’Affettatartufi “Alba” (il nome è un omaggio alla città omonima) celebra l’atto del servire il tartufo con un accessorio dove bellezza e potenza del design si coniugano con la funzionalità espressa dalla forma scultorea.


La torsione dell’acciaio rievoca l’intreccio delle radici degli alberi dove il tartufo nasce e cresce in simbiosi con la pianta. La linea curva pone l’accento sull’ergonomia dell’impugnatura, che sfrutta al meglio il bilanciamento dei pesi per ottenere un taglio perfetto. L’angolo di 18° tra l’impugnatura e la lama, riduce la pressione sul polso durante l’utilizzo.

Un meccanismo di regolazione permette di ottenere diversi spessori delle scaglie di tartufo, da 0 a 3 millimetri. Il progettista ha predisposto la possibilità di chiudere completamente la lama per riporre l’utensile in modo sicuro dopo l’utilizzo.
“Alba” è una microscultura da tavola che traccia una nuova estetica, per un’esperienza conviviale che rende moderno un antico rituale gastronomico.
 
Affettatartufi in acciaio inossidabile 18/10 lucido
cm 20 x 8,5 – h cm 8
prezzo al pubblico 75,00 euro
 

www.alessi.com   follow us on
 La presentazione ufficiale ad Alba del nuovo afettatartufi in vista della Fiera Internazionale di Alba
 

martedì 26 settembre 2017

FESTIVAL DEL PAESAGGIO AGRARIO NELL'ASTIGIANO - dal 28/9 al 1° ottobre


IX edizione 28 settembre – 1 ottobre 2017

Astigiano: terra di fossili terra di vino

 Dai fossili ai gemellaggi con la Cina, sotto l’insegna dell’Unesco

 Cinque milioni di anni fa, nell’era geologica del Pliocene,le colline astigiane erano sommerse dal mare. Per milioni di anni, le acque del Golfo Padano hanno modellato il paesaggio lasciando tracce di vita che fanno del Distretto Paleontologico Astigiano una delle aree più interessanti a livello internazionale. Un’eccellenza che comincia a svelare le sue meraviglie grazie alla tenace opera di valorizzazione guidata dal Parco Paleontologico e sostenuta dalla Regione Piemonte. E il Distretto paleontologico, appena costituito, vuole sostenere questo indirizzo insieme a enti e produttori.
Alla terra dei fossili e ai suoi profondi legami con l’area vitivinicola Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio mondiale Unesco, è dedicatala nona edizione del Festival del paesaggio agrario, in programma dal 28 settembre al 1° ottobre nell’Astigiano, organizzata dall’Associazione culturale Davie Lajolo.
Gli incontri itineranti tra Asti, Nizza Monferrato, Castelnuovo Calcea e Vaglio Serra, approfondiranno il rapporto tra ambiente, sviluppo economico e cultura con una molteplicità di chiavi di lettura e di esperienze: dal paesaggio nell’arte e nel cinema, al turismo responsabile; dalla formazione nelle scuole alle opportunità economiche e culturaliofferte dai gemellaggi dei siti Unesco Italia-Cina. Ed ancora, esempi di buone pratiche per la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico e la rilevanza della cultura /coltura del vino e la rigenerazione edilizia in ambito rurale e urbano.
Oltre 40 i relatori previsti tra paesaggisti, agronomi, geologi, esperti di marketing, architetti, amministratori pubblici, imprenditorie manager, esponenti delle associazioni ambientaliste e operatori culturali.

Parteciperanno, tra gli altri: Ermete Realacci, presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati, Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretaria ai Beni Culturali e Ambientali,Maria Paola Azzario, presidente Federazione Europea Club Unesco, gli assessori della Regione Piemonte GiorgioFerreroe Alberto Valmaggia,il direttore di Matera capitale europea 2019Paolo Verri,Giancarlo Caselli, presidente Comitato scientifico Osservatorio contro la criminalità Coldiretti, i docenti universitari Elena Accati, Riccardo Beltramo, Luigi Berzano, Marco Devecchi, Vincenzo Gerbi, Pier Carlo Grimaldi, Maria Lodovica Gullino,Ferruccio Capitani, presidente Associazione Italiana Architetti del Paesaggio – Piemonte Valle d’Aosta, Gaetano Capizzi, direttore Festival Cinemambiente Torino.

L’Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato sarà presente con il presidente Gianfranco Comaschi e il direttore Roberto Cerrato.
Per il mondo del vino, saranno presenti, tra gli altri: Filippo Mobrici, presidente di Piemonte Land of Perfection e del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Stefano Chiarlo, presidente della Strada del Vino Astesana, l’enologo Giuliano Noè, il direttore di Fontanafredda Alberto Frea e Gianni Bertolino, presidente dell’Associazione dei Produttori del Nizza.
Dirige la nona edizione del Festival il giornalista Beppe Rovera, storico volto della trasmissione Rai – Ambiente Italia.

Il coordinamento dei lavori è a cura di Laurana Lajolo con la collaborazione di Laura Botto Chiarlo.

 il gruppo degli organizzatori alla presentazione del Festival presso il Museo dei Fossili di Asti


I partner della manifestazione sono: Distretto Paleontologico e Parco Paleontologico Astigiano; Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano; Uni-Astiss Polo Universitario di Asti; Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero Monferrato; il Club Unesco di Asti; Forum nazionale Salviamo il paesaggio, Stop al consumo del suolo, Galerre astigiane delle colline patrimonio dell’umanità, Istituto Agrario “Penna”; Cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra; Parco artistico “Orme su La Court”, Astesana le strade del vino. Patrocinano il Festival i Comuni di Asti, Nizza Monferrato, Vaglio Serra.
Il Programma del festival


 


domenica 24 settembre 2017

Sabato 7 e domenica 8 ottobre a Loazzolo (Asti) torna il Fuori festival di Classico 2017


Sabato 7 e domenica 8 ottobre a Loazzolo (Asti) torna il Fuori festival di Classico 2017
Al Forteto della Luja si parla di dialogo e linguaggi della contemporaneità. In programma quattro mini-convegni, validi anche come corsi di aggiornamento per gli insegnanti delle scuole secondarie

 

Programma:
SABATO 7 OTTOBRE – DALLE 17.00 ALLE 19.00
 Manuele Miola
 
Parlare tra generazioni. Il giovanilese è davvero una lingua diversa?
La “lingua dei giovani” è davvero incomprensibile e sgrammaticata, e quindi peggiore di quella che gli adulti parlano tutti i giorni o che si parlava cinquant’anni fa? Quei tecnicismi barbari che fanno rabbrividire genitori e insegnanti, quei simboli incomprensibili, quell’ortografia in libertà...
con cui i ragazzi comunicano su Internet e nei social network indicano davvero il declino dell’italiano? E quali sono i fenomeni sociali e psicologici che fanno sì che il modo di esprimersi cambi senza che le persone smettano di comprendersi? La lingua non è un oggetto unico e cristallizzato, ma un continuum di varietà, ordinate dal punto di vista sociale, i cui costanti e diseguali sommovimenti si spiegano nella dialettica tra errore, innovazione, uso e pertinenza.

Simona Santacroce
Il popolo di Dio in dialogo. Quali lingue per la Chiesa oggi?
“Quale lingua, quale liturgia e per quale chiesa?”. È questa una domanda su cui la cristianità si interroga da secoli. Nel XX secolo il Concilio Vaticano II sembra porre fine alla questione, almeno per la Chiesa cattolica. Ma è proprio così? Il latino è diventato davvero lingua morta anche per la chiesa? E come rispondere alle esigenze di vecchie e nuove comunità che vogliono parlare a Dio nella propria lingua, che sia lingua di immigrazione o dialetto? Anche oggi, come fu secoli fa, la lingua della Chiesa può diventare seme di discordia per i popoli di Dio, ma soprattutto oggi, può diventare occasione di vero dialogo interculturale.

DOMENICA 8 OTTOBRE – DALLE 11.00 ALLE 13.30
 
Gabriele Marino
È
#virale. Quali sono le forme della convivialità online?
Cos’hanno in comune hashtag, faccine, video “che hanno commosso il Web”, la gif di John Travolta confuso, il Generatore automatico di post di Salvini, la bufala del ministro Kyenge che vuol dare in pasto i gattini italiani agli immigrati, il parrucchino di Donald Trump? Niente e tutto: sono le cose di cui parliamo – anzi, le cose che parliamo – quando siamo online. Stiamo online non solo e non tanto per scambiarci informazioni o contenuti, quanto piuttosto per dirci gli uni gli altri che ci siamo, che esistiamo, stiamo online per contarcela, per perdere tempo, assieme, ciascuno a suo modo, disegnando comunità effimere e fortissime. Gli studiosi la chiamano componente fàtica della comunicazione: come quando al telefono annuiamo con un mugugno per far capire all’interlocutore che lo stiamo ascoltando. Nel cortile globale delle bacheche social si dialoga, si sta assieme e si diventa comunità anche solo commentando La stessa foto di Toto Cutugno ogni giorno.

Ilaria Fiorentini e Caterina Mauri
Eccetera eccetera. Che cosa diciamo quando non diciamo niente?
Tra le espressioni che utilizziamo quando vogliamo evitare di dire qualcosa, eccetera è probabilmente la più diffusa. Le sue funzioni sono molteplici: può servire a troncare una lunga citazione; può essere inserito alla fine di un elenco; può alludere a una conoscenza condivisa da entrambi gli interlocutori; infine, può sostituire una o più parole ritenute sconvenienti. Eccetera è un segnale che rimanda esplicitamente all’implicito, al non detto, attraverso il quale colmiamo dei silenzi che sono assenze di forme, ma non di significato. In letteratura come nella lingua di tutti i giorni, nel parlato e nello scritto, eccetera ci aiuta a dire molto, permettendoci di non dire niente


www.festivalclassico.it

Sabato 30 settembre doppio appuntamento con l'Arte e la Musica a Vercelli



 
Presso la Casa d’Arte Viadeimercati in via Morosone 3 
 

Alle 18,00 l’Artista Antonio de Luca presenterà la personale MUSICOLOGY con i suoi ultimi lavori, sempre olio su carta, sul tema musicale e questo anche in occasione del prossimo 68° Concorso Viotti che sarà inaugurato il 4 ottobre a Vercelli. In mostra anche alcune opere di Fernandez Arman e Giuseppe Chiari sempre sul tema musicale.
 
 
Alle 18,30 Concerto musicale per violino, violoncello e pianoforte con tre musicisti di livello internazionale.

Saranno eseguiti:

di W.A. Mozart (1756-1791) il Trio nr. 5  KV 502  in Si bemolle maggiore per violino, violoncello e pianoforte;

di L. v. Beethoven (1770-1827) il Trio n. 4, op. 11 in Si bemolle maggiore per pianoforte, violino e violoncello “Gassenhauer - Trio”;

di  J. Bragato (1915 - 2017) Milontan  (Milonga-Tango) per trio d'archi.

Roberto Issoglio,  suonerà il nuovo pianoforte a coda Kawai KG-5C della Casa d’Arte. Issoglio ha suonato con musicisti della BBC Orchestra e della London Philharmonic Orchestra e dal 2009 collabora regolarmente in Europa con i gruppi da camera dei Berliner Philharmoniker ed è indicato da gran parte della critica come  talento per la sensibilità interpretativa mozartiana.

Massimo Marin suona un violino Giovan Battista Guadagnini del 1747. Marin è stato invitato da Claudio Abbado a collaborare con la Chamber Orchestra of Europe e scelto da Riccardo Muti tra le Prime Parti dell’Orchestra e della Filarmonica del Teatro alla Scala, dove ha suonato sotto la guida dei più grandi direttori.

Il talento tedesco Debby Bald sarà al violoncello. La Bald è stata vincitrice di importanti premi nazionali ed internazionali sia come solista che in formazioni da camera (Quartetto d’archi, Trio con pianoforte, Duo con pianoforte).

 

A concerto iniziato si potrà entrare in sala solo durante i due brevi intervalli pertanto si raccomanda la massima puntualità.


 
Casa d'Arte VIADEIMERCATI via Morosone3  Vercelli 13100 

 
cell. 3286725445 - 3472554103

 

 

 

 

venerdì 22 settembre 2017

WINE SPECTATOR PREMIA LANGHE TV E IL PIEMONTE NEL VIDEO CONTEST 2017



 

Ambito dalle cantine di tutto il mondo avere un punteggio lusinghiero per il proprio vino su Wine Spectator, la guida e rivista americana di settore più influente al mondo.

Da qualche anno anche il suo Video Contest è ambito dai produttori di vino di tutti i continenti e sono oltre 1.000 quelli che vi hanno partecipato quest’anno.

 

E quello del Piemonte quest’anno è un grandissimo trionfo:

1° POSTO - FILM VINCITORE "Vineyards and High Heels"
dedicato a Monica Tibaldi e Daniela Tibaldi della cantina Tibaldi di Pocapaglia (CN);

2° POSTO - FILM "A day with the Adriano family" dedicato alla famiglia e cantina Adriano Marco e Vittorio di San Rocco Seno d’Elvio - Alba (CN);

3° FILM PREMIATO CON MENZIONE D'ONORE "Sesta Classe Generation Wine" dedicato ai 10 ragazzi ex compagni della Sesta Classe della Scuola Enologica di Alba: Sergio Abrigo, Marta Alessandria, Danilo Amerio, Luca Boasso, Ettore Bosio, Gabriele Calvo, Matteo Conterno, Pietro Giachino, Davide Mortara e Riccardo Toso.

Questi filmati sono storie di famiglie ed aziende vinicole piemontesi, di giovani promesse dell’enologia di Langhe e Roero e piemontese è LANGHE.TV, la casa di produzione dei due film, fondata da Massimo Gavello, movie producer, con la sorella Patrizia Gavello e Rodolfo Carrara, regista e videomakers con grande esperienza e curriculum importante.

LANGHE.TV è una Spin-off di JMARKETING, agenzia di comunicazione specializzata in Food & Wine con sede ad Asti e a breve ad Alba.

“Il vino è una cosa seria - spiega Massimo Gavello, Movie Producer di Langhe.TV - Per gli italiani ed in particolare per gli abitanti delle Langhe, in Piemonte, è spesso un’impresa di famiglia, un’arte che si tramanda di generazione in generazione, oggi uno stile di vita che abbiamo raccontato con questi tre filmati”.

Tra Alba e Barbaresco vive la famiglia Adriano che ha una missione: produrre vini di qualità e riempire il vostro bicchiere di serenità, di gioia.

“Questo filmato - spiega Patrizia Gavello - è l’essenza della famiglia Adriano, uno spirito unico che scopriremo in una loro tipica giornata di lavoro ma anche di festa”.

“La storia delle sorelle Monica e Daniela Tibaldi - spiega Rodolfo Carrara - è un po’ diversa ma significativa della rinascita del mondo agricolo e vitivinicolo del Roero.  Dopo il nonno nessuno della famiglia Tibaldi aveva deciso di proseguire l’attività primaria di produttore vinicolo… ma poi arrivano Monica e Daniela, con passione, studio e competenze a riprendere con successo l’attività di famiglia”.

“La storia dei ragazzi di Sesta Classe - spiega Massimo Gavello - è fantastica, è l’emblema di questo grande nostro territorio vitivinicolo Patrimonio Mondiale dell’Umanità non a caso e del suo grande futuro. 10 ex compagni di classe della Scuola Enologica di Alba che, per continuare a vedersi, decidono di fare un vino insieme, di progettare insieme il loro futuro… Un grande insegnamento per tutti noi !”
 
 

Tutti i video sono visibili sul sito http://www.winespectator.com/videovoting e sul sito http://www.langhe.tv

Per maggiori informazioni contattare:

 Massimo Gavello



 

 

 

lunedì 18 settembre 2017

"VERTICAL MOBBING":il progetto parte da Canelli (At) domenica 24 settembre



 

un progetto di Mark COOPER
a cura di Maria Federica Chiola
in collaborazione con




LILT Asti
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori



Canelli, 24 settembre 2017
P.zza Carlo Gancia
dalle 10:00 alle 18:00


Operatività tecnica

Un progetto che parte da CANELLI con l’obbiettivo di spostarsi in altre città italiane, nelle loro piazze e nei luoghi particolari, aprendosi ad un pubblico sempre più vasto.
"Vertical Mobbing" nasce dal desiderio di proseguire la ricerca fotografica e artistica con nuove modalità di osservazione e interpretazione della realtà, in cui è introdotto l’elemento umano che prende la forma di moltitudine, di folla, eletta a protagonista, insieme al luogo della composizione.
Si tratta di una folla organizzata per un evento, un flash mobbing creato per diventare fotografia, la cui finalità estetica diventa portatrice di messaggi di carattere etico, sociale e come auspicio di pace. Un connubio di diversi elementi nello stesso contenitore che, al termine dell’evento, prenderanno la forma finale di una fotografia.
Attraverso i social network si sensibilizzeranno le persone per coinvolgerle a partecipare attivamente alla "composizione del quadro" la cui tela è la piazza, il luogo dell’evento proponendo idee, parole, disegni a sfondo sociale e culturale.


A Canelli, durante la giornata dedicata al progetto, ogni mezz'ora sarà effettuato un scatto fotografico della zona pedonale di Piazza Carlo Gancia, con l'ausilio di una macchina fotografica ancorata sotto un "dirigibile" che permetterà la realizzazione di immagini originali e di grande impatto visivo.
"Vertical Mobbing" è lo sguardo da un punto di vista privilegiato per nuove idee e messaggi
Il forte significato sociale del progetto è rafforzato dalla partecipazione della LILT , Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori , Sezione Provinciale di Asti e Delegazione di Canelli, con il fine di diffondere un messaggio e dare un contributo concreto alla ricerca; con tale motivazione ci sarà un luogo in cui, in forma anonima, ogni partecipante potrà fare una donazione libera, se lo desidera, a favore della LILT

Saranno coordinate scritte umane a tema ed alcuni scatti fotografici verranno selezionati per presentare il percorso del progetto con un successivo appuntamento, la
Mostra fotografica "Vertical Mobbing "di Mark Cooper

Il progetto si avvale della curatela dell’Arch. Maria Federica Chiola, sponsor ufficiale il Comune di Canelli con la partecipazione del Club Unesco di Canelli, LILT Sezione Provinciale di Asti e Delegazione di Canelli con il patrocinio della Provincia di Asti .
Operatività tecnica a cura di : Nova Rolfilm Cinematography-Torino.
un "Brindisi sociale "offerto dalle storiche aziende Bosca e Michele Chiarlo, concluderà la giornata







MARK COOPER
Biografia
Nasce a Carlisle nel 1965 e cresce a Keswick nel Lake District in Inghilterra.

Dopo aver vissuto a Londra per diversi anni e viaggiato a lungo soprattutto nel Medio Oriente e in Africa settentrionale realizzando reportage fotografici, si stabilisce in Piemonte.
È un fotografo e visual artist inglese, vive nel Monferrato dal 1993, anno del suo arrivo in Italia e momento in cui si è innamorato di questa terra.
Ha dedicato il suo lavoro degli ultimi ventiquattro anni a promuovere e diffondere immagini del territorio attraverso i suoi scatti fotografici e opere artistiche, ottenendo anche riconoscimenti a livello internazionale, ha partecipato a numerose mostre sia personali che collettive.
Nel 2012 ottiene il titolo di "Alfiere del Paesaggio "dall’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Astigiano e nel 2015 riceve il premio Davide Lajolo – " Il Ramarro "per i lavori dedicati alla promozione e valorizzazione del territorio.
I suoi paesaggi erano in mostra a Benevento durante la cerimonia di presentazione del "Patrimonio dell’umanità UNESCO ".