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giovedì 15 settembre 2022

ALTA LANGA DOCG OFFICIAL SPARKLING WINE DELLA FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA (8/10-4/12)


  Alte Bollicine Piemontesi in degustazione nella Grande Enoteca della Fiera ein abbinamento ai piatti dei Cooking Show e delle Cene Insolite


Anche quest’anno il Consorzio Alta Langa sarà presente alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta alla sua 92ª edizione. L’Alta Langa Docg, infatti, si conferma Official Sparkling Wine della manifestazione che andrà in scena dall’8 ottobre al 4 dicembre 2022.


Anno dopo anno lavoriamo per consolidare ed esaltare il legame tra Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba – commenta la presidente del ConsorzioMariacristina Castelletta -: un matrimonio di gusto e di intenti, in cui l’impegno comune è quello di promuovere al meglio queste due eccellenze in Italia e nel mondo”.


Le alte bollicine piemontesi accompagneranno i piatti dei Cooking Show: ogni fine settimana nella Sala Beppe Fenoglio, all’interno del Cortile della Maddalena e adiacente il Mercato mondiale del Tartufo, i Cooking Show permettono di scoprire i segreti di grandi firme della cucina nazionale ed internazionale che, alternandosi ai fornelli, faranno assaporare le loro preparazioni – create per l’occasione – che avranno come protagonista il Tartufo Bianco d’Alba. In abbinamento sarà servito l’Alta Langa Docg dei produttori del Consorzio Alta Langa nel nuovo e iconico calice “Terra”, progettato da Italdesign e realizzato dai maestri del cristallo di Collevilca.

Questi gli chef che si alterneranno ai fornelli in occasione dei Cooking Show: Gabriele Boffa (Locanda Sant’Uffizio – Enrico Bartolini); Flavio Costa (Ristorante 21.0); Francesco Marchese (Ristorante Fre – Réva Resort); Federico Gallo (Locanda del Pilone); Pasquale Laera (Ristorante Borgo Sant’Anna); Giancarlo Morelli (Pomiroeu); Massimiliano Musso (Ristorante Albergo Cà Vittoria); Cristina Bowerman (Glass Hostaria); Michelangelo Mammoliti (La Rey Natura, Il Boscareto Resort & Spa); Eugenio Boer (Ristorante Bu:r); Enrico Marmo (Balzi Rossi); Chiara Pavan e Francesco Brutto (Ristorante Venissa); Fabio Ingallinera (Ristorante Il Nazionale); Ugo Alciati (Guido Ristorante); Walter Ferretto (Il Cascinalenuovo); Maurizio Bufi (Ristorante Il Fagiano, Grand Hotel Fasano); Raffaele Lenzi (Ristorante Al Lago); Chicco e Bobo Cerea (Da Vittorio); Antonella ricci e Vinod Sookar; Dennis Cesco (Ristorante Damà – Relais Villa d’Amelia); Davide Palluda (All’Enoteca); Luigi Taglienti (Ristorante Io Luigi Taglienti); Andrea Larossa (Andrea Larossa Ristorante); Andrea Berton (Ristorante Berton); Katia Maccari (Ristorante I Salotti – Villa Il Patriarca); Christian Mandura (Unforgettable); Caterina Ceraudo (Ristorante Dattilo); Gennaro Esposito (Ristorante Torre del Saracino); Giuseppe d’Errico (La Madernassa Ristorante & Resort); Davide Oldani (D’O), Paolo Griffa (Grand Hotel Royal e Golf); Stefano Sforza (Ristorante Opera); Damiano Nigro (Palas Cerequio); Giorgio Pignagnoli (Ristorante Nove – Villa della Pergola); Davide Caranchini (Ristorante Materia).

 

Anche nel corso delle Cene Insolite, cene d’eccellenza cucinate da prestigiosi cuochi stellati, così nominate perché si svolgono in luoghi non solitamente utilizzati per la cucina, l’Alta Langa Docg sarà servito ai commensali in abbinamento con i piatti di grandi chef del panorama nazionale e internazionale che incontrano il Tartufo Bianco d’Alba: Ugo Alciati (9 ottobre in Sala Beppe Fenoglio per il Centenario di Beppe Fenoglio), Cristina Bowerman (21 ottobre al Castello di Perno), Paolo Casagrande (28 ottobre al Teatro Busca di Alba), Federico Zanasi (1° novembre al Teatro Busca di Alba), i fratelli Cerea (4 novembre al Teatro Busca di Alba), Fabrizio Mellino (5 novembre al Teatro Busca di Alba).

 

 

Infine, l’Alta Langa Docg si potrà degustare all’interno della Grande Enoteca della Fiera.

 

 

 

domenica 4 settembre 2022

This must be the way Un’installazione multidisciplinare sul corpo e sul movimento in un mondo che cambia: dall’11 settembre a Gorzegno (Cn) in occasione del Pavese Festival 2022



Performance, arte, fotografia e scrittura: questi i linguaggi degli artisti chiamati a dialogare sulla corsa, sul movimento, sul mondo che cambia, sulle scelte e sull’immaginazione. Ma anche sul rapporto di dipendenza e reciprocità tra uomo e natura, pensiero e materia, astratto e concreto, vita, morte e risurrezione. Una mostra d’arte che chiude il progetto iniziato nel 2020.

This Must Be: il progetto Il progetto This Must Be è iniziato nel febbraio 2020, in piena pandemia, con la volontà di proporre, attraverso attività di “walk and run”, una riflessione sul corpo umano da due punti di vista: come strumento con cui prender coscienza del proprio essere al mondo e costruire un’identità e come potente interfaccia di comunicazione che consente di intessere relazioni con gli altri e di presentarsi al mondo. La prima fase, battezzata #ThePlace, si è conclusa nel settembre 2020 con un’installazione multidisciplinare alla Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo.

 Al centro della ricerca, l’arte del camminare e la filosofia del correre raccontate da quattro diversi artisti attraverso altrettanti linguaggi espressivi: performance, video, fotografia e scrittura.
La seconda fase, #ULTRA, partendo da una libera interpretazione dei testi di Cesare Pavese, nell’agosto 2021, ha esplorato il potere comunicativo e simbolico del corpo, vissuto attraverso l’attraversamento fisico del paesaggio esterno (l‘ultra maratona in solitaria di Claudio Lorenzoni) e del proprio personal landscape (la performance di scrittura in flusso di coscienza di Valentina Cei). Movente di tutto, il rapporto di dipendenza e reciprocità tra uomo e natura, pensiero e materia, astratto e concreto, amore ed odio, vita, morte e rinascita.
Il dialogo a distanza che ne è nato è stato presentato al  Pavese Festival 2021, nella forma di un libro/diario scritto su carta di pietra. Per la terza ed ultima fase #TheWay gli interpreti sono stati chiamati a trovare il modo di rappresentare, ciascuno con il proprio medium, una parola non scritta, non cantata, non detta.
Quale sarà il filo che li unirà? Gianpaolo Demartis proietterà una serie di fotografie scattate durante le perfomances di Valentina Cei. Maria Mesiano esporrà le foto scattate durante questi mesi in Langa, da Camo a Brancaleone Calabro; Bruno Biddau invece presenterà le polaroid aventi come tema tutti gli oggetti ritrovati da Lorenzoni durante le sue corse. Irene Rubiano presenterà un’installazione di metafotografia, il Collettivo Clito un manufatto dedicato al “banditismo”; Domenico De Maio i calchi dei piedi di Lorenzoni post ultra maratona.  
Ci saranno inoltre esposti i piccoli collage della Premiata Famiglia Rivoltella.

Quando: 11 settembre 2022 ore 10 OPEN Orari apertura pubblico: dalle 9 alle 20 End: 30 settembre 2022


Info: www.visitgorzegno.it Il progetto è realizzato in collaborazione con Museo a cielo aperto di CAMO, Fondazione Cesare Pavese, Comune di Santo Stefano Belbo, Proloco di Camo, Museo della Seta di Racconigi, Sul Filo della Seta, La Via Verde della Seta, Città di Racconigi, Comune di Gorzegno

giovedì 1 settembre 2022

Ai nastri di partenza il Festival delle Sagre Astigiane 2022:protagonista, il 10 e l’11 settembre, la tradizione astigiana tra specialità gastronomiche e sfilata storica


Ritorna dopo due anni di stop a causa della pandemia, il Festival riparte da piazza Alfieri i, organizzato dal Comune di Asti, con la collaborazione dell’Azienda speciale della Camera di commercio di Asti-Alessandria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dell’Unpli-Unione Nazionale Pro Loco d'Italia: da sabato 10 settembre, dalle 18,30 sino alle 23,30 (24,00 per la somministrazione dei dolci), in piazza Alfieri si darà il via alla distribuzione dei piatti tipici della tradizione astigiana

A tal proposito il Sindaco di Asti Maurizio Rasero ha dichiarato“Dopo questi due difficili anni ripartiamo con un Settembre Astigiano completo di tutte le sue manifestazioni in cui il Festival delle Sagre ha un ruolo di grande rilevanza, un patrimonio astigiano che dobbiamo tutti tutelare in ogni sua forma. Per questo l’Amministrazione Comunale ha fatto un grande sforzo economico ed organizzativo al fine di dare continuità a questo classico appuntamento che ricorda le tradizioni del mondo contadino e che nel 2023 festeggerà il suo 50esimo compleanno”.

“E’ l’occasione -ribadisce l’Assessore al Turismo e Manifestazioni Riccardo Origlia- per gustare nuovamentele eccellenze della nostra enogastronomia, i piatti tipici della cucina piemontesein abbinamento alla “Regina del nostro territorio”: La Barbera”.

 “All’interno del Settembre astigiano e nella cornice della Doujad’Or, dopo due anni di stop a causa della pandemia, potremo finalmente riavere il Festival delle Sagre Astigiane: un grande orgoglio per il nostro territorio. Il Festival è sempre stato un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona cucina e dei piatti tipici della cucina piemontese.Con grande impegno, anche economico, del nostro Ente e di tutte le istituzioni coinvolte, riproponiamo con una formula più snella le tradizioni e i costumi contadini delle nostre terre tra Otto e Novecento. Durante le Sagre - come sempre - riscopriamo le nostre radici, emozionandoci con la nostra storia” ha commentato il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti Gian Paolo Coscia.

 “Finalmente il Settembre Astigiano ritorna al gran competo: si inizia con il Palio, poi laDouja e a finire le Sagre. Un’edizione che ritorna alle origini carica di entusiasmo e passione che riparte proprio dal luogo della sua nascita: Piazza Alfieri, in attesa di festeggiare il prossimo anno il suo cinquantesimo anniversario. Anche in questa occasione la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha voluto essere vicina, con un forte impegno economico, alle Istituzioni locali ma soprattutto alla sua comunità e al suo territorio per proseguire nel percorso di valorizzazione intrapreso consuccesso negli ultimi anni. Grazie all’impegno di tutti si sono superati numerosi ostacoli e potremo assistere ad un evento di qualità, consapevoli che la manifestazione rappresenta una pietra miliare per il turismo e per lo sviluppo economico-culturale dell’astigiano” sottolineaMario Sacco, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.

 Sarà l'edizione della ripartenza, quella del prossimo weekend del 10 e 11 settembre 2022. Il Festival delle Sagre Astigiane edizione 2022 avrà alcune novità. Una task force composta dal Comune di Asti, dall’Azienda Speciale della Camera di commercio di Alessandria-Asti, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dall'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia - Comitato Regionale del Piemonte e Provinciale di Asti ha messo insieme una potenza di fuoco per poterla realizzare. Naturalmente i principali attori della kermesse saranno le Pro Loco astigiane che con accurata preparazione serviranno i piatti della tradizione povera contadina e presenteranno nella sfilata della domenica 11 settembre uno spaccato delle tradizioni, delle storie, delle leggende dei propri paesi. Quello delle Pro Loco è ancora un mondo autentico, fatto di migliaia di volontari che gratuitamente difendono e sostengono i propri paesi e le comunità. Custodi di un patrimonio definito anche dall'Unesco come Patrimonio Immateriale. Vi aspettiamo il 10 e 11 Settembre ad Asti, W le Pro Loco e W il Festival delle Sagre” conclude Fabrizio Ricciardi, Presidente Unpli Piemonte.

 La sfilata storica: il nuovo percorso

Domenica 11 settembre 2022, a partire dalle 10si terrà la consueta sfilata storicanelle vie cittadine animata da numerosi figuranti in costumi d’epoca, a piedi e sui carri trainati dai trattori “a testa calda”:il corteo partirà da piazza Santa Caterina per proseguire lungocorso Alfieri, piazza I°Maggio, via Calosso, viale alla Vittoria, via F.lli Rosselli, corso Galileo Ferraris e corso Einaudi.Ad accompagnare la sfilata le Bande Musicali di Costigliole e Villafranca d’Asti.

Ogni paese, con la sua proloco, metterà in scena il lavoro nei campi, i mestieri, le feste contadine e i riti religiosi.

Ecco l’ordine e i temi delle pro loco:

 

·                Antignano: Antignano il giorno della fiera carolingia“Antignanel dì d’la fera ed                           SanSgund”.

·         Azzano: quando a emigrare eravamo noi...sogni, speranze, disperazione verso “la                  Merica”.

·         Calliano: la fonte solforosa della Pirenta.

·         Casabianca: 'l carbùn d'na vira (taglio e commercio della legna).

·         Castellero: la nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo.

·         Cunico: la vinificazione.

·         Mongardino: 'l martinèt (il maglio) d' Mungardìn e l'antica fabbricazione degli attrezzi        agricoli.

·         Montechiaro: le sarte di Montechiaro.

·         MontiglioMonferrato: l'acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato            agli inizi del '900.

·         Revignano: andùma a viè (la veglia nella stalla).

·         SanDamiano: la festa 'd San Roc.

·         Sessant: quando la campanella dell'asilo suonava a Sessant.

·         Variglie: la pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione.

 

 Il villaggio gastronomico di piazza Alfieri

Domenica 11 settembre, dalle 11.30 – alle 22.00, il “villaggio gastronomico” di piazza Alfieri accoglierà il pubblico di buongustai e di appassionati dei piatti tipici realizzati dalle pro-loco partecipanti.

Un momento di festa e condivisione per assaporare tutte le specialità della cucina astigiana abbinata a un vino del territorio: la piazza ospiterà 13 casette di legno, una per ciascuna pro-loco, in cui verranno serviti i gustosissimi piatti della cucina tradizionale piemontese abbinatia vini astigiani.

 

I piatti sono divisi tra antipasti, primi, secondi e dolci. Solo ed esclusivamente ricette tradizionali, tramandate di generazione in generazione e cucinate con materia prima di territorio.

 

·         Antignano: Tajarin di mais 8 file al sugo di salsiccia(€ 4,50),Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50) e Crostata di mais con confettura di ciliegie(€ 2,50).

·         Azzano: Risotto ai funghi(€ 5,00),Grignolino d'Asti(€ 1,50) e Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50).

·         Calliano: Agnolotti d’asino(€ 7,00),Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50) eSalamini d’asino(€ 2,50).

·         Casabianca: Polenta fritta con gorgonzola(€ 3,50), Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50) eSalame dolce di Casabianca(€ 2,50).

·         Castellero: Biscotti del parroco alle nocciole(€ 2,50), Croccanti di nocciole(€ 2,50) eMoscato d’Asti docg 2021(€ 1,50).

·         Cunico: Gnocchi alla Cunichese(€ 4,50) e Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50).

·         Mongardino: Risotto alla Barbera d’Asti(€ 4,00),Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50) e Antico “mun” - mattone dolce(€ 2,50).

·         Montechiaro: Risotto con tartufo(€ 6,00), Piemonte Barbera 2021(€ 1,00) e Crema dolce di Montechiaro(€ 2,50).

·         Montiglio Monferrato: Uova al tegamino con tartufo e polenta(€ 6,50),Barbera d'Asti Superiore docg 2015(€ 1,50), Freisa d'Asti 2017(€ 1,50). Torta di nocciole(€ 2,50) e Malvasia di Castelnuovo Don Bosco 2021(€ 1,50).

·         Revignano: Zabaglione al Moscato d’Asti(€ 2,50),Bunèt della nonna(€ 2,50) e Moscato d’Asti docg 2021(€ 2,00).

·         San Damiano: Salsiccia alla Barbera d’Asti(€ 5,00),Barbera d'Asti docg 2021(€ 1,50)e Canestrelli di San Damiano(€ 2,00).

·         Sessant: Carne cruda all’Astigiana(€ 5,00), Piemonte Barbera 2021(€ 1,00) e Torta dolce di pane della tradizione contadina(€ 2,50).

·         Variglie: Pan marià- pane raffermo, passato nell’uovo e fritto(€ 2,80), Friciulin (frittini) di riso (€ 2,50) e Barbera d’Asti docg 2020(€ 1,50).

 

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, il Festival riparte da piazza Alfieri.

Sopra , la disposizione delle casette in piazza Alfieri.