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venerdì 31 luglio 2015

Da settembre la nuova sede della Scuola di Cucina di Asti




La Scuola di Cucina di Asti

                                                     Associazione culturale enogastronomica


                                           Inaugurazione della nuova sede in via Ranco, 16

Martedì 1 Settembre e  Mercoledì 2 Settembre

Due OSPITI D’ECCEZIONE: gli chef stellati Walter Ferretto e Massimiliano Musso

 

Due lezioni “stellate” per celebrare l’inizio del NUOVO ANNO DIDATTICO DI GOURMET nella sua nuova sede di via Ranco 16, nel centro storico di Asti.

 
Le lezioni

 La Scuola di Cucina dello chef Enrico Trova, ristoratore e consulente alberghiero, inaugura la nuova location con OSPITI d‘eccezione, meritevoli di una stella Michelin: si comincia con l’appuntamento di martedì 1 settembre, in cui ai fornelli ci sarà Walter Ferretto, chef eclettico  che ha meritato una stella Michelin per il suo lavoro al ristorante  Cascinalenuovo (Isola d’Asti).

Ferretto insegnerà a preparare tre gustosi piatti con l’estro che lo contraddistingue.

 

Seguirà, il 2 settembre alle ore 20 , la lectio magistralis del giovanissimo chef ( 1 stella Michelin)  Massimiliano Musso, di Cà Vittoria di Tigliole che proporrà piatti dai sapori tipicamente piemontesi rivisitati in chiave leggera e moderna,  utilizzando ingredienti eccellenti provenienti dal territorio

I posto sono limitati e a prenotazione, il costo per una serata è di 40 euro (70 per chi si iscrive a tutte e 2 le lezioni “stellate”)

 

Per prenotazioni: tel 0141 218789


 

La nuova sede

Dopo anni di successi nei locali del Michelerio, la nuova sede trova collocazione nel cuore di Asti, in via Ranco 16 (angolo via Garetti , zona pedonale di Asti) in uno spazioso e luminoso locale a piano strada con  aula didattica, una zona lavorazione con una grande isola centrale, attorno alla quale possono lavorare fino 10 persone contemporaneamente.
Tutte le attrezzature che utilizziamo sono di qualità ma ad uso domestico, in modo da poter riprodurre a casa quanto appreso durante le lezioni.

La Scuola Gourmet e le lezioni

 
I numeri parlano da soli: nel 2015 Gourmet si è confermata una meta per gli appassionati di cucina e enogastronomia: 

1400 persone di tutte le eta’ hanno frequentato i nostri corsi e lezioni nel 2014/2015

6 lezioni “Baby Gourmet” sempre piu’ richieste per i bimbi dai 4 ai 12 anni

18 corsi con esame pratico di cui :pesce, cucina piemontese, cucina internazionale, pasticceria, cucina italiana e cucina Base.

50 e più lezioni di cucina “tematiche” : cucina spagnola, francese, messicana, giapponese ,pane e focacce, dietetica, aperitivi , avvicinamento al vino, alla birra , ai cocktails, cucina senza glutine, gelati…..

42 gruppi di turisti da tutto il mondo che hanno scelto Asti come meta gastronomica per apprendere i segreti della cucina locale.

 

L’iter per chi frequenta le lezioni è ormai collaudato: I piatti proposti sono creati dallo chef utilizzando prodotti facilmente reperibili sul mercato e usando tecniche e attrezzature alla portata di tutti. Ricette semplici, ma eleganti e gustose.

Ogni corsista riceve un ricettario con i piatti che si andranno a comporre.

Lo chef esegue la ricetta spiegando ogni passaggio e, a preparazione ultimata segue la degustazione di quanto è stato cucinato, accompagnato da vini di produttori locali.

 

Le lezioni sono tutte improntate a cucina sana ed equilibrata, sebbene non vengano trascurate le preparazioni più elaborate ed esteticamente raffinate così come una certa attenzione viene data alle nuove tendenze della tavola.

L’attività didattica è molto densa e ricca di proposte che si rinnovano ogni anno: dal corso base alle lezioni monotematiche ce n’è per tutti i gusti, per tutti i livelli e per tutte le età.

Ogni lezione un’occasione di crescita, ogni incontro un momento di divertente confronto, ogni piatto una deliziosa scoperta. E, prima di salutarsi, l’assaggio è d’obbligo!

 
Enrico Trova

(Chef di Cucina, Ristoratore, consulente alberghiero)

Enrico Trova dopo le scuole d’obbligo ha iniziato la sua carriera culinaria alla Scuola Alberghiera di Agliano.

Si e’ fatto le prime ossa nei migliori ristoranti astigiani come il ristorante La Braja di Montemagno per poi proseguire in altri locali di fama internazionale come il Vissani a Baschi.

La sua esperienza continua negli Stati Uniti dal 1991 dove collabora con ristoratori del calibro di Mauro Vincenti e Piero Selvaggio propietari dei 2 migliori ristoranti italiani della California.

Nel 1995 Enrico apre il ristorante Amici a Beverly Hills  e riceve il premio di “Best new chef of the year”. 

L’attenzione ai dettagli, la giusta dose di tradizione e innovazione nel menu’ hanno portato questo piccolo locale a essere molto conosciuto e popolare, dove divi dell’industria cinematografica hollywodiana come Brad Pitt, Steven Spielberg, Leonardo Di Caprio e personaggi della politica Americana come Hillary Clinton e Arnold Swazenegher sono di casa.

Dal 2001 Enrico ha iniziato a fare corsi di cucina nel ristorante a Beverly Hills e apre il ristorante Amici Brentwood in una delle zone piu' esclusive di Los Angeles. Dal 2003 tornato in Italia ha iniziato a fare il Consulente Alberghiero per ristoranti e Hotels e corsi di cucina amatoriali e per professionisti.

Nel  2007 ha aperto la Scuola Gourmet di asti e dal 2014 conduce il ristorante Osteria del Diavolo, in piazza San Martino ad Asti.

 
G     o     u     r     m     e    t  
La Scuola di Cucina di Asti
Associazione culturale enogastronomica
VIA RANCO 16: (angolo Via Garetti)  tel 0141 218789

lunedì 27 luglio 2015

IL CAMP GROS DIVENTA «RISERVA»

 
 

 Da settembre 2015, il più importante fra i Barbaresco prodotti dai Marchesi di Gresy all’interno del cru Martinenga otterrà la qualifica di «Riserva»: un riconoscimento che sottolinea e valorizza l’unicità di questo prestigioso vino

Le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy, storica realtà vitivinicola piemontese con sede a Barbaresco (CN), a settembre 2015 presenteranno il Barbaresco Camp Gros Martinenga Docg 2010 aggiungendo in etichetta la dizione «Riserva», termine che contraddistingue un vino affinato almeno 5 anni prima dell’immissione sul mercato.
Finora, il Barbaresco Camp Gros Martinenga non veniva riconosciuto come «Riserva» e usciva sul mercato dopo quattro anni di affinamento, in contemporanea al Barbaresco Gaiun Martinenga e un anno dopo rispetto al Barbaresco Martinenga, le altre due etichette di Barbaresco che distinguono la produzione dei Marchesi di Gresy.
Attraverso questa scelta, le Tenute puntano a valorizzare, differenziare e riconoscere il carattere unico e singolare del Barbaresco Camp Gros Martinenga. E di conseguenza, a sottolineare le differenze tra le tre etichette di Barbaresco ottenute dalla Martinenga, uno dei più prestigiosi cru della zona, di cui i Marchesi di Gresy sono gli unici proprietari (dal 1797) e detengono il monopolio di vinificazione.
«In Langa, ogni vigna ha la sua voce», racconta Alberto di Gresy, titolare delle Tenute. «Ma sono pochissime le varietà che, come il Nebbiolo, sanno farla vibrare in maniera così diversa e variegata, con sfumature ben percettibili tra vigneti distanti anche poche decine di metri l’uno dall’altro. Per questo - continua il Marchese - fin dalle origini della nostra azienda abbiamo voluto selezionare e parcellizzare il nostro appezzamento della Martinenga, individuando all’interno dei suoi dodici ettari aree diverse, ognuna adatta a produrre un Barbaresco con caratteristiche peculiari».
Dall’autunno di quest’anno, i Barbaresco dei Marchesi di Gresy usciranno con tre millesimi diversi. Il Barbaresco Martinenga Docg rappresenterà l’ultima annata, essendo stato vendemmiato nel 2012. Il Barbaresco Martinenga Gaiun Docg sarà invece contrassegnato dal millesimo 2011, perché segue un affinamento più lungo di un anno. Infine, il Barbaresco Camp Gros Martinenga Docg, vertice della produzione, esprimerà la vendemmia del 2010, conquistando il titolo di “Riserva” grazie ai suoi 5 anni di affinamento prima dell’ingresso sul mercato.
«L’attribuzione del titolo di “Riserva” è un riconoscimento al nostro vigneto più importante, al suo carattere unico», conclude Alberto di Gresy. «L’attesa del 2010 non è casuale: si tratta di una grande annata, caratterizzata da una finezza e una armonia eccezionali, che il Camp Gros sa restituire con struttura ed eleganza».
La dizione «Riserva» non sarà l’unica novità in etichetta. Accanto al nome del vino, seguendo la tradizione dei primi imbottigliamenti, ricomparirà la numerazione progressiva nei diversi formati - bottiglia, magnum e doppio magnum - ulteriore segno della rarità e del prestigio di questo eccezionale Barbaresco. 
Il Barbaresco Camp Gros Martinenga viene prodotto dal 1978 solo nelle migliori annate, in poco più di 6 mila esemplari. Rappresenta il Barbaresco più importante dell’azienda, ottenuto da una selezione che riguarda solo una piccola parte del cru Martinenga, quella più orientale, nel cuore di Barbaresco. Qui si concentra il meglio in termini di esposizione, microclima e terreno, con uve che donano al vino le caratteristiche di un grande Barbaresco, all'apice tra complessità ed armonia. Il Camp Gros ha straordinarie capacità di evoluzione e viene esaltato dagli abbinamenti con selvaggina, secondi importanti e formaggi stagionati.

 
 

domenica 26 luglio 2015

Presentata l'85a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba


 
 
                              CI VUOLE FIUTO!

 

L’85ª FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA CELEBRA IL TABUI, MITICO CANE DA CERCA CHE ACCOMPAGNA IL TRIFOLAU ALLA RICERCA DELL’ORO BIANCO DI LANGHE, ROERO E MONFERRATO

 

Dal 10 ottobre al 15 novembre torna in Piemonte la prestigiosa

Fiera dedicata al Tartufo Bianco d’Alba. Due mesi di appuntamenti che metteranno in luce lo splendido territorio di Alba, delle Langhe e del Roero, da poco inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità – UNESCO.

L’85ª edizione sarà dedicata al cane da tartufo, una vera e propria istituzione locale, merito di un fiuto a dir poco eccezionale! Come sempre, grande spazio sarà riservato al Tartufo Bianco d’Alba all’interno del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba e all’enogastronomia, in particolare attraverso i Foodies Moments presieduti da grandi chef che esalteranno le eccellenze gastronomiche del territorio. Da non perdere, infine, gli eventi folcloristici che fanno da cornice alla Fiera: le sfilate storiche in costume, dall’Investitura del Podestà fino al Borgo si Rievoca, le mostre, i convegni, gli eventi sportivi e quelli musicali…una Fiera tutta da scoprire.

Per trovarlo ci vuole un fiuto speciale. Ci vuole il naso di un cane ben addestrato nelle Langhe, nel Roero e in Monferrato, dove le preziose pepite, che hanno reso famosa Alba nel mondo, nascono ogni autunno. Quattro zampe tanto amate e preziose da aver dedicato loro l’Università dei cani da Tartufo di Roddi, accademia dove i migliori quadrupedi si addestrano per conseguire il diploma nella cerca del tartufo. Proprio al cane da cerca, al suo innato fiuto e al legame strettissimo con il trifolau, sarà dedicata l’85ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in programma da sabato 10 ottobre a domenica 15 novembre nella città capitale delle Langhe.
Dopo la prestigiosa anteprima del Palio degli Asini di domenica 4 ottobre e dopo l’inaugurazione di venerdì 9 ottobre, seguiranno due mesi ricchi di eventi enogastronomici, folcloristici e culturali che accenderanno i riflettori su Alba e sul territorio di Langhe e Roero: un angolo d’Italia sempre più apprezzato, a ogni latitudine, come dimostra il recente inserimento del paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato nella prestigiosa lista dei siti patrimonio dell'Umanità - UNESCO. E che, proprio in autunno, si arricchisce di colori e sapori unici per diventare una delle destinazioni più ricercate del turismo nazionale e internazionale.

 

L’85ª EDIZIONE CELEBRA IL CANE DA TARTUFO

Definito “magnifico esemplare”, da sempre il cane da tartufo è compagno inseparabile e insostituibile della sua controparte umana, il trifolau. Le razze più indicate per la ricerca del tartufo sono quelle pure quali il Lagotto, il Bracco Tedesco, lo Spinone, il Setter, il Fox Terrier, ma la storia e la tradizione piemontese e albese hanno introdotto l’utilizzo di razze incrociate: si tratta del mitico tabui, come vengono chiamati i bastardini che, dopo un efficace addestramento, rispondono magnificamente allo scopo e accompagnano i trifolau nelle loro missioni notturne.
L’addestramento del tabui è tanto importante che a Roddi è nata un’Università che si prefigge di formare e valorizzare i migliori cercatori a quattro zampe. «Felice quel cane che studia»: è questa la scritta che accoglie gli “allievi”. Dalla metà dell’Ottocento sino a oggi la scuola dei cani da tartufo è stata gestita dalla famiglia Monchiero di Roddi, la dinastia dei “Barot”, poi diventata Università grazie al riconoscimento di un’altra leggenda del tartufo, Giacomo Morra, che negli anni ’30 ne certificò l’importanza.

Il cane da tartufo è simbolo per eccellenza dell’amicizia e della complicità dell’animale con l’uomo, affiancandolo nel lavoro, nella fatica e nella gioia della scoperta. Tanto da diventare un topos letterario, quello della fedeltà incondizionata, che ha attraversato le pagine di grandi scrittori come Landolfi, Manganelli, Montale, Primo Levi, Calvino, Pavese, Pirandello e Svevo.

Proprio Cesare Pavese, nel suo romanzo La Casa in Collina, utilizza la figura del cane per far riflettere il protagonista Corrado sulla sua vita e il suo isolamento dal mondo, ma anche sulla sua consapevolezza di esistere: «Fin da ragazzo – scrive Pavese – mi pareva che andando per i boschi senza un cane, avrei perduto troppa parte della vita e dell'occulto della terra».

 

TAVOLA ROTONDA: “UN’ALLEANZA PERFETTA: IL TRIFOLAU E IL CANE DA TARTUFO”

 

L’epica e il mito di Langa e Roero vogliono che i migliori cani da tartufo siano i tabui, ovvero i cani bastardini. È un mito tanto radicato al punto che nessuno ha mai approfondito lo studio dei cani da tartufo, lasciando che il vero protagonista di questo affascinante mondo fosse avvolto da un velo di mistero.

Convinti che un approfondimento scientifico nulla tolga alla leggenda, anzi la irrobustisca e impreziosisca, domenica 11 ottobre alle ore 17.00 nella sala Beppe Fenoglio, all’interno del Cortile della Maddalena di Alba, si terrà la tavola rotonda: Un’alleanza perfetta: il trifolau e il cane da tartufo.

L’incontro prende l’avvio da un’idea della Fondazione Casa del Tartufo Bianco d’Alba di Montà, nell’ambito del progetto della rete museale che vede come protagonisti e partner i comuni di Alba, Roddi e Montà. I contenuti scientifici saranno sviluppati dai professori Pauciullo e Mussa della Facoltà di Veterinaria di Torino, sotto il coordinamento dei professori Zoccarato e Julini.

La tavola rotonda presenterà in anteprima i risultati della ricerca svolta dal professor Pauciullo in collaborazione con l’Associazione Trifulau Albesi su campioni di cani da tartufo di Montà d’Alba e di Roddi. Il professor Mussa svilupperà i temi legati al benessere dei cani da tartufo, cercando di sfatare miti e luoghi comuni.

 

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito


 

 

 

 

 

 

 

giovedì 23 luglio 2015

“LUNGO LE FALDE DEL BRICCO” - sabato 1° agosto a Nizza Monferrato


  
Passeggiata serale, con vista su I Paesaggi Vitivinicoli Patrimonio dell'Umanità Unesco, accompagnata da musiche, canzoni e impreziosita da gustose soste enogastronomiche
 partenze dalle ore 18:30 alle ore 21:00
 

Il tema di  questa decina edizione   della passeggiata è UN MARE DI COLLINE: titolo che richiama alla mente le coinvolgenti pagine del romanzo “Il Pendolo di Foucault” di Umberto Eco, che proprio qui ha tratto ispirazione.
Guardando il paesaggio  pare infatti di vedere il noto scrittore e filologo alessandrino affermare per bocca di uno dei suoi personaggi: ”E allora tanto vale star qui, attendere, e guardare la collina. E’ così bella”.
Il crepuscolo d'inizio agosto ha già  da questi parti una sua innata magia: è il giorno accecante e assolato che cede il posto alle prime ombre e alla brezza della sera; ma il crepuscolo visto e vissuto ammirando paesaggi vitivinicoli, che per la loro bellezza sono entrati nella tutela Unesco, vale il viaggio.
Un contesto “magico” in cui nei brevi momenti che precedono la sera, in quei suggestivi attimi in cui il sole si addormenta dietro la collina e la luna fa capolino sul colle attiguo troveremo il nostro cammino; all'imbrunire inizierà il percorso, tra i riverberi della luce di quando non è più giorno ma non è ancora sera … e proprio in quegli istanti si darà corso alla passeggiata.
Un itinerario che farà vivere emozioni anche con  la canzone d'autore, la musica della tradizione e le coinvolgenti animazioni contadine.
Accompagneranno  i partecipanti  le  canzoni d'autore con la voce raffinata di BARBARA GIACCHINO accompagnata: alla chitarra da ANDREA ONESTI, al basso da MARCO FORIN e alla batteria da LUCA GIACCHINO, proseguendo attraverso suggestioni del mondo contadino, dai ricordi di un passato lontano fino ai giorni nostri, in un giusto connubio tra ciò che eravamo, ciò che siamo ora e ciò che intendiamo essere nel futuro che ci aspetta...poco dietro la collina!
A goloso corollario  del percorso, appetitose soste enogastronomiche con ottimi  cibi, dissetanti bevande e  grandi vini del territorio..
Sarà possibile prendere parte alla passeggiata nella fascia oraria compresa fra le ore 18,30 e le ore 21,00, effettuando l'accredito in prossimità degli stand "Madonna della Neve" del Borgo Bricco-Cremosina.

Nella fascia indicata si potrà prendere parte alla passeggiata nell'ora più comoda, non sarà indispensabile fare tutte le tappe e sarà possibile abbandonare il percorso quando si vuole. L'iscrizione alla passeggiata costa  6 euro  (comprensiva d'intrattenimenti musicali, animazioni, bicchiere e relativa tasca, vino e acqua). Le singole portate gastronomiche saranno acquistabili a parte nelle varie tappe. Per chi opta invece per il menù completo il costo è di Euro 19 (iscrizione compresa).

PERCORSO ENOGASTRONOMICO: 

Cantina SOMAGLIA:

dalle ore 19 alle ore 21,30
ANTIPASTO MISTO CAMPAGNOLO

Tenuta LA GHIGNONA di Colombi R.:
dalle ore 20,00 alle ore 22,30
TAGLIATELLE

Agriturismo ALBAROSSA:
in collaborazione con l'Azienda Agricola CASCINA CARLEN di Spagarino G. :
dalle ore 21,00 alle ore 23,30
 SELEZIONE DI FORMAGGI

TERRAZZA PANORAMICA
Az. Agr. Triberti presso la CHIESETTA DEL BRICCO:
in collaborazione con l'Azienda Agricola LA GIRONDA di Galandrino A.:
dalle ore 22,00 alle ore 00,30
DOLCE E BRINDISI SOTTO LE STELLE


Si consiglia a tutti i partecipanti di portarsi una torcia al seguito e per chi non ne è munito sarà possibile acquistarla in loco.
E' consigliata la prenotazione in quanto il numero dei partecipanti è limitato
 In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà domenica 2/8/2015 (ma la programmazione degli intrattenimenti potrebbe subire variazioni)
 Sarà possibile pernottare a prezzo promozionale presso Agriturismo Albarossa
Strada Bricco n.49 - Tel.0141 721440
Cell.380/4348644
 www.agriturismoalbarossa.com ; info@agriturismoalbarossa.com

Per  ulteriori informazioni consultare il sito:
www.borgobriccocremosina.com
e per le prenotazioni rivolgersi all'Ufficio I.A.T. presso Foro Boario, Piazza Garibaldi n. 80 - Nizza Monferrato (AT)
Tel. 0141/727516 - Cell. 347/9668521
E-mail: info@borgobriccocremosina.com


                                            La chiesetta intitolata alla "Madonna della Neve"
                                         sul Bricco Cremosina di Nizza Monferrato




venerdì 17 luglio 2015

CHE GRANA....il GRIGNOLINO - sabato 25 luglio


 
 
Go Wine, in collaborazione con alcuni produttori, il Comune e la Proloco di Grana, centro vitivinicolo in pieno Monferrato, promuove la seconda edizione dell’evento di degustazione dedicato alla varietà Grignolino ed alle aziende che lo producono.

Dopo il positivo esordio nel luglio 2014, con una sorta di prima edizione di lancio dell’idea e dell’evento, sono maturate ulteriori motivazioni per rinnovare un momento di promozione e comunicazione con una varietà storica del vino piemontese.

L’ appuntamento è fissato quindi per sabato 25 luglio 2015 dalle ore 18.30 alle ore 23.30.

Il centro del paese si trasformerà in un banco d’assaggio tutto dedicato al Grignolino: i produttori presenti direttamente e disposti lungo la via centrale del paese di Grana, animeranno le degustazioni raccontando il territorio ed i vini in degustazione.  Una speciale Enoteca raccoglierà le etichette di altre aziende in modo da offrire uno spaccato significativo sulla produzione in Piemonte.

Uno spazio sarà riservato ai prodotti tipici, con la presenza della locale Pro Loco e dell’Agriturismo Cà del Medic e di altre realtà che prepareranno alcune specialità creando un menù da gustare in abbinamento alle degustazioni del Grignolino. 

                                     
Aggiornamenti sul sito www.gowinet.it

Programma ed orari:

 

SABATO 25 LUGLIO 2015

ore 17.30: Convegno di presentazione

ore 18.30: Apertura dei banchi d’assaggio alla presenza dei produttori; punto gastronomico con degustazioni di piatti tipici a cura della Proloco.

Ore 23.30: Chiusura delle degustazioni.

Costo delle degustazione del Grignolino euro 8,00 (degustazioni illimitate)

Per informazioni: Go Wine Eventi Tel. 0173 364631 Fax. 0173 361147

 

sabato 11 luglio 2015

Il Ruchè docg a Collisioni 2015 con Montalbera

 

Il rosso monferrino di crescente successo,  sarà tra i protagonisti dell'importante  Festival che si terrà a Barolo dal 17 al 21 luglio

 
Torna anche quest’anno, dal 17 al 21 luglio, Collisioni, il festival di letteratura e musica che ormai da anni raduna a Barolo, nel cuore delle Langhe, decine di migliaia di spettatori. Nel programma dell’evento il vino ha un ruolo centrale. Accanto ai grandi nomi internazionali della musica e della letteratura, Collisioni propone infatti il Progetto Vino, un ciclo di degustazioni e di incontri, curati da Ian D’Agata, che durante il festival porteranno a Barolo produttori, influencer e buyer da tutto il mondo.
Montalbera ha scelto quest’anno di essere protagonista del Progetto Vino proposto da Collisioni e di portare sotto i riflettori del festival il Ruché, Principe Rosso del Monferrato, vitigno autoctono che l’azienda di Castagnole Monferrato, tra i leader della denominazione, interpreta con passione da sei generazioni.
Un autoctono monferrino in terra di Barolo. L’idea ci è piaciuta subito” commenta Franco Morando “Montalbera da anni esplora le potenzialità del Ruché, interpretandolo ad alti livelli qualitativi. Parliamo di un vitigno che però necessita ancora di essere raccontato, soprattutto agli interlocutori stranieri. Ed è per questo che Collisioni rappresenta per Montalbera e per il Ruché un’importante occasione di confronto e di dialogo”.
Una degustazione dedicata a professionisti ed esperti di settore ed un pranzo pensato per esprimere le potenzialità del vino in abbinamento al cibo. Questi sono due dei momenti che Collisioni dedicherà al Ruché Montalbera presentato nelle sue diverse espressioni ed interpretazioni:
Ruché di Castagnole Monferrato docg LA TRADIZIONE 2014Ruché di Castagnole Monferrato docg LACCENTO 2013Ruché di Castagnole Monferrato docg LIMPRONTA 2011Ruché di Castagnole Monferrato docg PRIMA DECADE 2013Vino passito da uve Ruché LACCENTO PASSITO 2008

Oltre ai momenti dedicati ai professionisti del mondo del vino, anche il pubblico del festival potrà scoprire i vini Montalbera: il Ruchè di Castagnole Monferrato docg La Tradizione verrà infatti proposto all’interno dei wine bar insieme ad un’altra espressione del terroir monferrino, il Grignolino d’Asti doc Grignè.
 


 
 
spettacolare veduta aerea dei vigneti Montalbera