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mercoledì 31 ottobre 2012

“Monferrato Earthscapes” originale mostra sotterranea a Murisengo

 

Due week-end a 90 metri sotto terra con il fotografo Mark Cooper10-11 e 17-18 novembre nelle cave di Murisengo
per osservare il Monferrato dall'alto nel cuore delle cave di gesso nella più grande e sotterranea galleria d'arte italiana
Immersi a 90 metri sotto la superficie della terra per osservare una serie di immagini che raccontano il Monferrato dall’alto. Questa la mostra “Monferrato Earthscapes” - Sons et Lumières Sotteranee, ideata dal fotografo inglese Mark Cooper

Diciotto pannelli, allestiti nel cuore della terra, daranno luogo ad un esempio unico di arte sotterranea. La mostra fotografica si svolgerà infatti al quinto livello delle Cave di Murisegno in un lungo labirinto di gallerie e colonne di gesso: la più originale e profonda galleria d’arte d’Italia.
In un’atmosfera fiabesca, muniti di casco da minatori, si potrà percorrere un corridoio scavato nella roccia, dove buio e silenzio saranno interrotti solo dalle luci che illuminano le gigantografie di Mark Cooper e dai suggestivi suoni che evocano l'ambiente sotteraneo della miniera.
Le fotografie sono state catturate da Cooper in cielo, appeso ad un elicottero, e saranno ammirate nel ventre del paesaggio: ambienti opposti che invertono la loro posizione naturale, offrendo un gioco affascinante e curioso, un connubio che sembrerebbe impossibile ma diventa una magica realtà.
Queste immagini artistiche di un paesaggio modellato dai contadini, in sintonia con Madre Natura, sono una
testimonianza della straordinaria bellezza di questa terra e daranno l’impressione di guardare giù, da un’altezza di 1000 metri sopra il paesaggio del Monferrato.
Nell’ultimo tratto del percorso è prevista un’ulteriore interazione tra l'arte di Mark Cooper e il luogo, tramite la
proiezione di alcune nuove opere di Mark, derivate dalla trasformazione di fotografie aeree e macro in immagini caleidoscopiche. Queste immagini, illuminando i muri di gesso lungo le gallerie, trasfigurano il paesaggio in un futuro da fantascienza, oltre la realtà, dove ciascuno potrà dare sfogo alla fantasia.
Nato nel Lake District, in Inghilterra, dopo aver vissuto a Londra per diversi anni e viaggiato a lungo soprattutto nel Medio Oriente e in Africa settentrionale realizzando reportage fotografici, Mark Cooper si stabilisce in Piemonte, dove vive ormai dal 1993. Negli ultimi quindici anni dedica la sua ricerca fotografica al progetto “Earthscapes – L'arte del Paesaggio”, cercando modi diversi per osservare ed interpretare il paesaggio del Monferrato.
Un percorso che ha portato Mark a sporgersi fuori dall'elicottero fino a 1.000 mt di altezza, oppure inginocchiato a scrutare lo stesso paesaggio da 5 cm di distanza.
La visita alla mostra sarà anche un’interessante e straordinaria occasione per osservare da vicino questo mondo sotterraneo: la cava, dalla quale si estrae tuttora quotidianamente gesso di elevata qualità, non è normalmente aperta al pubblico.
La rassegna fotografica si terrà in concomitanza della 45a Fiera Nazionale del Tartufo “Trifola d’Or” dedicata al prodotto principe di questa terra, il tartufo bianco.
 
La mostra sarà visibile nei soli weekend di sabato 10 e domenica 11 novembre, sabato 17 e domenica 18 novembre
con orario: 9.00/12.00 e 14.00/18.00. Il prezzo di ingresso è di euro 5,00.
 
 

lunedì 29 ottobre 2012

Festival PER SENTIERI E REMIGANTI VI edizione – Gentilezza


 
Inverno 2012

 
GIANNI BERENGO GARDIN - Sguardi gentili

 

8 novembre 2012 - 6 gennaio 2013

inaugurazione 7 novembre ore 17.30

Museo Regionale di Scienze Naturali

Torino

 
La VI edizione del Festival Per sentieri e remiganti porta a Torino il lavoro di uno fra i più noti e importanti maestri della fotografia italiana: il 7 novembre Gianni Berengo Gardin inaugura al Museo Regionale di Scienze Naturali la mostra Sguardi gentili.

Il tema della gentilezza, che ha caratterizzato l’edizione primaverile del Festival, torna e si svela nelle straordinarie 40 immagini in mostra: un viaggio in bianco e nero alla scoperta di questo valore lieve e discreto che oggi più che mai va riscoperto.

La gentilezza come approccio alla vita e agli uomini, la gentilezza come modalità di relazione in un momento storico durante il quale le comunicazioni sembra passino solo attraverso il canale dell’aggressività e della violenza; la gentilezza come rispetto per le altrui diversità ma anche rispetto per le proprie incongruenze; la gentilezza nell’attraversare il mondo, affinché non solo resti qualche risorsa dopo il nostro passaggio, ma una realtà e una storia nuove e rinnovate si possano realizzare.
Nelle immagini di Berengo, straordinario testimone del nostro tempo, lungo il percorso della mostra, il pubblico potrà ritrovare facilmente la gentilezza, racchiusa nei baci degli amanti, nelle carezze dei compassionevoli, fra cui Fratel Ettore al dormitorio della Stazione Centrale di Milano; nei balli di chi festeggia un giorno speciale o un giorno qualunque ma indimenticabile per quel giro di spensieratezza; nelle feste e nei gesti degli sposi; nei viaggi giocosi dei bimbi dell'asilo Olivetti e sul tram di una città che va verso la modernità ma ha ancora il sapore della lentezza e della misura per l’uomo.

La mostra di Gianni Berengo Gardin è un racconto che ci parla di persone comuni, in una società forse più povera della nostra, ma dove certamente le persone erano meno sole, dove si conservava la speranza, per l’oggi e per il futuro.

Guardando queste foto viene da pensare che se il mondo potesse essere come questi quaranta scatti, pieno di baci e carezze, feste e viaggi, il futuro non ci farebbe paura.
”Abbiamo scelto Berengo Gardin perché questo viaggiatore extra-ordinario del tempo e dello spazio, attraverso le sue immagini, dà dignità al quotidiano e alla vita di tutti noi. Ogni immagine che, come primo atto di gentilezza, il fotografo ci ha permesso di scegliere una a una aprendoci gli album dei suoi tesori fotografici, ci ha riempito di commozione, ci ha portato altrove, ci ha regalato momenti di vera estasi estetica e umana.” (Carola Benedetto, Gruppo del Cerchio)

Le fotografie della mostra, con il bianco e nero, riescono a regalarci respiri di vita che rappresentano una testimonianza fuori dall’ordinario.
Gianni Berengo Gardin è tra i più noti e importanti fotografi italiani. Nato a Santa Margherita Ligure, si occupa di fotografia dal 1954. Fino al 1965 lavora per Il Mondo. Nel corso degli anni collabora con le maggiori testate nazionali ed internazionali (Domus, Epoca, L'Espresso, Time, Stern, Harper's Bazaar, Vogue, Du, Le Figaro). Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività. Ha pubblicato oltre 200 libri di fotografia. Tra gli altri, ''Venise des Saisons'', ''Morire di classe'', ''L'occhio come mestiere'', ''Toscana'', ''Francia'', ''Gran Bretagna'', ''Roma'', ''Dentro le case'', ''Dentro il lavoro'', ''Scanno'', ''Il Mondo'', ''Un paese vent'anni dopo'', ''In treno attraverso l' Italia'', “Gianni Berengo Gardin Fotografo''.

 

GIANNI BERENGO GARDIN: SGUARDI GENTILI

8 novembre 2012 - 6 gennaio 2013
Inaugurazione della mostra 7 novembre 2012 ore 17.30
Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36 – Torino
Orari: lunedi – domenica 10.00 – 19. 00 - Chiuso il martedi

Direzione artistica: Gruppo del Cerchio
Per info: info@gruppodelcerchio.it  – 335 19 52 006
Biglietteria presso MRSN – info e convenzioni su www.persentierieremiganti.it

 

Per sentieri e remiganti è il festival dei viaggiatori extra-ordinari, personaggi che appartengono a tutti gli ambiti del sapere, dall’arte alla scienza, dallo spettacolo allo sport. Come certi uccelli sfidano la gravità e si elevano grazie alle penne remiganti, così i protagonisti del Festival inseguono le mete del proprio spirito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 19 ottobre 2012

Il Gran Ballo della Venaria Reale - Sabato 10 novembre

In un mondo che da qualche anno non fa che deprimerci, può far bene al morale seguire la favola bella del Gran Ballo di Corte, che si propone in uno scenario unico


 
Sabato 10 novembre 2012 si rinnova l’appuntamento con la serata di Gala di "Vienna sul Lago". A fare da cornice dell’edizione 2012 sarà, per il quarto anno consecutivo, la Reggia di Venaria, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
 La Reggia di Venaria Reale presenta Il Gran Ballo della Venaria Reale che, insieme al ballo dell’opera a Vienna e al ballo organizzato presso l’hotel de Crillon a Parigi, è uno dei tre grandi eventi che si svolgono in Europa.
A dare il via alla serata del 10 novembre dalle ore 19.00 sarà il cambio della guardia del gruppo storico Armata del Duca a cui seguirà una visita della Reggia che aprirà le porte della Galleria Grande. Qui gli ospiti potranno assistere al momento più suggestivo della serata: venti ragazze si esibiranno, come da tradizione, nel ballo di apertura indossando preziosi abiti creati per l’occasione da Carlo Pignatelli. Provenienti da tutta Italia e non solo, saranno accompagnate dai cadetti dell’Accademia Navale di Livorno in uniforme.
Seguirà il pranzo di Gala nella Citroniera della Reggia che farà da scenografia ad un’iniziativa che sottolinea l’importanza del cibo e della convivialità come fattori culturali della nostra identità nazionale, come stile di vita e come simbolo del prestigio dell’Italia.  Una location suggestiva, una mise en place impeccabile, 70 tavoli, 700 ospiti, tovaglie in fiandra, argenterie, calici in cristallo, intrattenimento musicale dal vivo, un menu creato per l’evento con specialità della cucina italiana e piemontese.
La cena, curata da Top Food catering di Torino, verrà servita dai giovani allievi dell’istituto professionale alberghiero “Giolitti” di Torino mentre i sommelier dell’A.I.S. di Torino e Novara proporranno vini piemontesi per accompagnare le portate. La serata sarà un’esperienza di formazione unica per gli studenti, in perfetta armonia con gli intenti dell’evento.
Il Gran Ballo della Venaria non è una semplice serata di Gala, ma anche un evento di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e al Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta.

 

Per partecipare all'evento è richiesta un'offerta di euro 150 a persona.

 

E'  obbligatorio abito lungo per le signore e  lo smoking (o il frac)  per i signori . 

 

 

La Storia

 

“Vienna sul lago” nasce per iniziativa del notaio Claudio Limontini che nel 1993 dopo essere stato ospite del senatore austriaco a Hofburg, il meraviglioso palazzo imperiale della capitale, comincia a riflettere sulla possibilità di offrire  alle giovani italiane la stessa splendida opportunità di cui usufruiscono le loro colleghe austriache: quella cioè di "aprire" una importante serata di gala, con un ballo da sogno, senza dimenticare però, coloro che questa opportunità e fortuna non potranno mai averla.

Il 28 ottobre 1995 si tiene la prima edizione di “Vienna sul lago”. A fare da cavalieri delle ragazze durante il ballo d’apertura i cadetti dell'Accademia Militare di Modena. Il successo riscosso viene replicato nella seconda edizione dell’evento che vede stavolta a ricoprire il ruolo di cavalieri i cadetti dell’Accademia Navale di Livorno.

“Vienna sul Lago” organizzato dalla marina militare e da un comitato senza scopo di lucro di cui il notaio Limontini è tutt’oggi presidente, si caratterizza dunque per essere un grande evento di solidarietà e cultura. La manifestazione si articola in varie attività, quali conferenze, concerti promozionali e benefici, visite a luoghi culturali e termina in una raffinata e singolare serata di gala. Infatti, ai giovani protagonisti dell'evento, gli allievi dell'Accademia Navale in particolare, consente di compiere interessanti esperienze formative: negli scorsi anni costoro, oltre a presenziare a conferenze tenute da docenti universitari ed illustri scienziati, hanno avuto l’opportunità di visitare il Museo Egizio di Torino, il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, il centro di ricerche della unione Europea di Ispra, i luoghi storici della battaglia di Novara, momento cruciale della storia del Risorgimento.

Per la serietà dell’organizzazione e dell’iniziativa, a scopo benefico, la manifestazione, si distingue nettamente da altre analoghe manifestazioni che si svolgono in Italia: "Vienna sul Lago" infatti gode, tra gli altri, del prestigioso patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Difesa,  del Ministero delle Attività e dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, delle ambasciate d'Austria presso il Quirinale e presso la Santa Sede,  della Città di Vienna.


Reggia di Venaria   www.lavenariareale.it

comunicazione@lavenariareale.it ;  -   tel. 011 4992300

 
Comitato Vienna sul Lago www.viennasullago.It

comitato@viennasullago.it   -   tel. 0321.391850

giovedì 18 ottobre 2012

FIERE DEL TARTUFO SENZA TARTUFI? Nell'Astigiano rischia di diventare un problema serio

 
 
 
Quanto è successo domenica scorsa a Castagnole Monferrato solleva qualche perplessità ed interrogativi ai quali probabilmente sarà utile dare risposte con una certa sollecitudine. Il rischio evidente è che si danneggi un importante indotto enogastronomico ed il turismo autunnale che sul richiamo del tartufo basa le sue attrattive in questo periodo

E’ vero che negli ultimi anni il raccolto del prezioso fungo ipogeo è stato piuttosto scarso e di conseguenza le varie Fiere dell’Astigiano non presentavano più i ricchi “piatti” di un tempo non troppo lontano (come quello della foto sopra da me scattata alla Fiera di Asti nel 2005).
E’ anche assodato che il pubblico, proveniente anche in buona parte da fuori regione e dall’estero, arriva ugualmente in zona e si “accontenta” di cercare i tartufi nei ristoranti, che però ci risulta che spesso soddisfino le richieste (non sempre) solo su prenotazione .
Dietro l’angolo però c’è il rischio di disattendere le logiche attese dei turisti, che finiscono poi per riversarsi su Alba dove il tartufo, compreso quelli nostrani, bene o male non manca mai . In un periodo che già deve fare i conti con una crisi economica molto lunga e pesante, sarebbero guai seri per un’economia come quella della nostra provincia (ormai quasi ex) che non se la passa già benissimo.
Senza entrare troppo nel merito di una questione indubbiamente complicata, trovo giusto che il tartufo reperibile da noi abbia una tracciabilità verificabile. Tutti sapevano che buona parte del “bianco” arrivava da altre regioni d’Italia e non solo, quasi sempre a dire il vero di soddisfacente qualità, per far fronte alle richieste pressanti in stagione. Sapere da dove arriva un alimento, quale esso sia, è un diritto del consumatore e un cartellino con la provenienza è giusto venga esposto, poi l’acquirente si regola come crede.
Ma par di capire che la “fuga” dalle Fiere di trifolao e commercianti sia motivata principalmente dalla questione fiscale e dai controlli e multe che ne derivano. Il mondo del tartufo, qui ed altrove, è sempre stato in gran parte sotterraneo come il sempre prezioso e quotato Tuber Magnatum Pico. L’autofatturazione che caratterizza il comparto a quanto pare non risolve più il problema. Forse era il caso di trovare per tempo accordi precisi tra controllati e controllori, ma probabilmente, come succede sempre in Italia, non si è passati in tempo utile dalle parole ai fatti, come è plausibile pensare converrebbe a tutti.
Forse è ancora possibile correre ai ripari e concordare regole più precise.
Comunque una Fiera del Tartufo con un concorso deserto di partecipanti e pochissimi venditori di quello che doveva esserne comunque il protagonista, mette una certa tristezza……speriamo che i prossimi appuntamenti dell’Astigiano e del capoluogo vadano meglio sotto questo aspetto, sarebbe un vero peccato il contrario.

lunedì 15 ottobre 2012

APERITIVO RAMAZZOTTI , gusto e naturalità garantiti


 
Entrato ufficialmente sul mercato nel maggio scorso, l’Aperitivo Ramazzotti,  creato da Ramazzotti Pernod Ricard Italia nel suo stabilimento di Canelli (At), è tra le novità più interessanti di quest'anno  nel mondo del beverage e si colloca nella stategia dell'importante multinazionale indirizzata a posizionarsi in un segmento di mercato sempre più importante,  che pone l'attenzione su prodotti che fanno della naturalità e del limitato tenore alcolico un loro punto di forza.
Il
gruppo Pernod Ricard, co-leader mondiale nel settore Wine & Spirit e N° 1 assoluto nella categoria alcolici premium. con una serie di etichette di prestigiosi distillati, dal whisky alla vodka, dal gin al rum,  celebri e diffusi in tutto il mondo.
In Italia il marchio di riferimento  di Pernod Ricard è "Ramazzotti", antica Casa milanese, celebre in particolare per il suo amaro, protagonista in passato di importanti e ricordate campagne pubblicitarie. 
Dopo aver degustato questo aperitivo dal bel colore arancio ambrato, ricco all’olfatto di note agrumate e speziate e dal sapore fresco e moderno, con una forte connotazione di arancia ed il leggero retrogusto amaro, abbiamo avuto modo di visitare lo stabilimento dove nasce, accompagnati da Tomas Volpin Responsabile Produzione e Pierstefano Berta che è il Direttore Industriale, alla guida dello stabilimento dal 1995, quando Pernod Ricard Italia trasferì a Canelli la produzione che continuava la tradizione delle Distillerie Fratelli Ramazzotti, risalente al 1815, adeguandola a tutte le moderne tecnologie, ma con grande attenzione all’ambiente. Dal 2011 l’unità produttiva è alimentata con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, certificate attraverso il sistema R.E.C.S – un sistema di certificazione che verifica i parametri definiti dalla Comunità Europea 2009/28. Inoltre il personale è incoraggiato in tutte le attività quotidiane ad utilizzare carta riciclata o proveniente da foreste a gestione sostenibile, le bottiglie in vetro utilizzate sono state alleggerite per diminuire il consumo energetico necessario a produrle.
Aperitivo Ramazzotti, volutamente limitato nella gradazione (15°), in quest’ottica rappresenta un nuova tendenza di fare aperitivo in modo naturale e sostenibile, in sintonia con l’ambiente e il territorio: un vero e proprio prodotto “green”, realizzato esclusivamente con ingredienti senza coloranti artificiali ma solo con arance dolci di Calabria e arricchito dalle note speziate di erbe da filiera controllata. Frutto di anni di ricerca guidate da criteri di naturalità e sostenibilità, è stato sviluppato nel laboratorio dello stabilimento di Canelli sotto la guida appassionata e competente di Pierstefano Berta.
Nell’ambito del suo Piano di Sviluppo Sostenibile, l’azienda contribuisce anche alla Responsabilità Sociale del Gruppo con il lancio del progetto di acquisto equo-solidale e biologico di piante aromatiche in India. Nel magazzino abbiamo potuto vedere i sacchi delle erbe indiane arrivate da poco per via aerea, tra aromi da ricordare.
Ovviamente il prodotto principale dello stabilimento canellese è l’Amaro Ramazzotti, che oltre a rimanere leader sul mercato italiano, ha come principale punto di riferimento quello tedesco, anche se viene regolarmente esportato in una trentina di Paesi nel mondo.
Anche la Sambuca e l’Amaro Menta sviluppano buoni volumi, per un totale che nel 2011 si è avvicinato a 12 milioni di litri. L’Aperitivo Ramazzotti da poco entrato a far parte della “squadra” sta già trovando riscontri positivi anche sul mercato internazionale, a Canelli sono pronti a soddisfare tutte le richieste.
La potenzialità produttiva è notevolmente cresciuta negli ultimi anni, la nuova linea è in grado di riempire e confezionare fino a 22.000 bottiglie l’ora e va segnalato che meno di trenta addetti riescono a seguire l’intero processo produttivo. Gran parte dei macchinari che compongono la linea sono prodotti da aziende del Distretto Enomeccanico che fa capo a Canelli. 
Tornando all'Aperitivo Ramazzotti è molto adatto e viene proposto spesso  nei locali come ingrediente base di ottimi cocktail.
Tra questi è già molto richiesto dai consumatori per la sua piacevolezza, lo Spritz Ramazzotti : 2 parti di Aperitivo Ramazzotti; 3 parti Prosecco; 1 spruzzo di seltz, ghiaccio ed una fetta d’arancia.

sabato 6 ottobre 2012

Alta Langa DOCG: il metodo classico piemontese lavora per crescere

 
 
Lamberto Vallarino Gancia, presidente del Consorzio Alta Langa, alla presentazione delle nuove iniziative

"Orgoglio piemontese" è lo slogan che accompagnerà tutta la campagna promozionale, che comprende anche un calice da degustazione esclusivo, firmato da Giugiaro Design per distinguersi sul mercato



Alta Langa DOCG, che si conferma sempre più un’eccellenza vinicola di assoluto pregio nel panorama spumantistico italiano, sarà oggetto di un progetto di valorizzazione e soprattutto di promozione ideato dal Consorzio di tutela con il sostegno della Regione Piemonte.
L’obiettivo del Consorzio di Tutela Alta Langa DOCG per l’ultima parte del 2012 (e per la primavera 2013) è quello di divulgare presso il grande pubblico dei consumatori questo spumante piemontese che rappresenta l’ultima vera grande novità del comparto vitivinicolo regionale.

Prodotto unicamente nella versione “millesimata”, che riporta cioè in etichetta l’indicazione dell’annata di produzione segno, nel campo spumantistico, dei prodotti di maggior pregio, Alta Langa è uno spumante moderno per concezione e giovane per nascita, che sta riscuotendo un successo e un interesse crescente da parte di giornalisti, tecnici e consumatori esperti e appassionati.

Proprio partendo da queste considerazioni, il Consorzio preposto alla tutela di questo vino per la prima volta ha messo in cantiere un progetto di comunicazione che prevede una serie di eventi, affiancati da una presenza sui principali quotidiani diffusi sul territorio regionale e da una non meno rilevante operazione di visibilità esterna tramite una campagna di affissioni realizzata nelle principali città piemontesi. E poiché eccellenza chiama eccellenza, il progetto ha come cardine la collaborazione tra il Consorzio e Giugiaro Design, l’azienda che ha ideato, esclusivamente per Alta Langa, un magnifico calice da degustazione.

La headline che accompagnerà tutta la comunicazione istituzionale di Alta Langa DOCG sarà “Orgoglio piemontese” abbinata al nome del vino, perfetta sintesi dell’importanza del territorio, dell’eccellenza qualitativa e delle potenzialità propulsive del più pregiato spumante metodo classico millesimato piemontese.

Queste, in sintesi, le principali attività previste nel 2012:

 
REALIZZAZIONE DEL NUOVO CALICE

• Il nuovo calice ideato da Giugiaro Design è un gadget di grande prestigio, realizzato con l’obiettivo di identificare in modo inequivocabile lo spumante Alta Langa DOCG presso i consumatori e il trade. La realizzazione è affidata a Spiegelau, azienda tedesca leader nel settore della produzione vetraria di qualità, mentre la distribuzione verrà veicolata dal Consorzio e dalle aziende consorziate.

 
LANCIO  DELLA CAMPAGNA “ORGOGLIO PIEMONTESE” AGLI OPERATORI SPECIALIZZATI

• Il lancio e la presentazione della campagna di comunicazione di Alta Langa DOCG al trade coinvolgerà ristoratori, enotecari, distributori e giornalisti del vino. Si terrà nel prossimo mese di novembre e avrà tra i suoi obiettivi quello di favorire la familiarità degli intervenuti con il prodotto Alta Langa DOCG, tramite degustazioni professionali appositamente organizzate. La chiusura istituzionale della campagna è prevista nel mese di maggio 2013 presso Eataly Torino.

 
COMUNICAZIONE PROMOZIONALE AL GRANDE PUBBLICO

• A partire da martedì 9 ottobre verrà effettuata una campagna promo-pubblicitaria a tema Alta Langa DOCG sui quotidiani La Repubblica e La Stampa, in edizione triregionale; successivamente, i capoluoghi delle principali province piemontesi saranno palcoscenico per affissioni di grandi dimensioni (cartellonistica illustrativa di m 6x3). Entrambe le campagne, con diversa intensità e ampiezza, saranno attive fino al mese di maggio 2013.

 
PARTECIPAZIONE A FIERE ED EVENTI

• Sul territorio piemontese, il progetto prevede presenze alla Douja D’Or di Asti, al Salone del Gusto di Torino, alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba e all’edizione torinese di Golosaria, prevista nel mese di dicembre al castello di Rivoli, oltre alla partnership con la Banca del Vino di Pollenzo fino a tutto il 2013.

• Sul territorio nazionale Alta Langa DOCG sarà a Roma, all’Hotel Quirinale, con l’Associazione Go Wine per l’evento “I terroir storici e le bollicine autoctone”.

• in Europa Alta Langa è stato e sarà protagonista delle edizioni di Barolo&Friends organizzate a Stoccolma, Copenhagen e, il 13 novembre prossimo, a Bruxelles. 

 
Tute le info su: www.altalangadocg.com

 

 

foto Giulio Morra