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giovedì 21 luglio 2022

NASCE UN’ALLEANZA TRA PRODUTTORI DI CLAVESANA E PIEMONTE MIELE

    


Progetto di collaborazione tra le due cooperative per promuovere l’eccellenza delle Langhe e il valore della cooperazione: «La promozione passa dalla collaborazione di territorio»

 

In Piemonte ci sono molte storie di legame profondo con il territorio e con i valori locali, ma che spesso non vengono raccontate. A volte capita che due realtà, apparentemente molto diverse tra loro, siano unite da radici e obiettivi comuni, ma solo poche sviluppano un progetto di promozione condiviso.

 

È questo il caso di Cantina Clavesana e Piemonte Miele, due storiche realtà agricole piemontesi che condividono un territorio ricco di tradizione e cultura. Entrambe sono cooperative agricole nate per rispondere in maniera strutturata alle esigenze del territorio e della comunità e che oggi rappresentano un punto di riferimento per la produzione agricola piemontese di qualità.

Proprio questa filosofia comune le ha portate a unire le forze, comunicativamente parlando, per un progetto di promozione che mette al centro il valore della cooperazione e l’informazione al grande pubblico non solo dell’eccellenza delle Langhe, ma anche dell’importanza della collaborazione.



 Attraverso i propri canali online, Cantina Clavesana e Piemonte Miele stanno portando avanti un progetto di cooperazione e comunicazione che si propone anche di aiutare il pubblico a orientarsi tra etichette e prodotti agricoli, per imparare a riconoscere la qualità e l’eccellenza. Come consumatori, infatti, siamo chiamati quotidianamente a scegliere tra un'infinita gamma di prodotti e riconoscerne la qualità non è sempre facile. Quando si tratta di prodotti agricoli, come il vino o il miele, la sfida si fa ancora più dura ed è per questo che ha preso vita il progetto di queste due cooperative.

 

Qualità, cooperazione, ma anche sostenibilità. Il progetto pone infatti l’accento sull’importanza di unire le forze anche tra comparti diversi, ma che tuttavia dipendono dalle stesse risorse, per diffondere una maggiore consapevolezza sulla tutela della biodiversità. Dalla salute della natura, infatti, come ci sta ricordando questo periodo di forte siccità in Piemonte, dipende l’intera produzione agricola.

 

L’iniziativa, realizzata nella cornice del bando per la promozione e la comunicazione, misura 3.2, della Regione Piemonte, sta riscuotendo un ottimo riscontro da parte del pubblico social. Un primo passo verso un nuovo modo di raccontare la produzione agricola di qualità.


 

 

I protagonisti

 

PRODUTTORI IN CLAVESANA sono una cooperativa, ma soprattutto una comunità con ideali e valori condivisi: 200 soci che coltivano 320 ettari di vigne in collina, tra i 280 e i 500 metri sul livello del mare. La cooperativa nasce il 27 aprile 1959 grazie al lavoro di 32 soci fondatori. Oggi conta 320 ettari coltivati, 1,8 milioni di bottiglie e 6 milioni di euro di fatturato nel 2021.

Uve coltivate: dolcetto, barbera, nebbiolo, chardonnay, pinot nero, viognier.

 

PIEMONTE MIELE, costituita a Fossano (CN) nel 1976, è una delle più grandi cooperative per quantità di prodotto immessa sul mercato presente in Italia. La cooperativa conta oggi oltre 450 Soci, prevalentemente aziende a conduzione professionale distribuite per lo più in Piemonte, ma anche in altre regioni d’Italia, tra cui Calabria e Sicilia.

Piemonte Miele offre una completa gamma di mieli: i più importanti sono i grandi classici del Piemonte come il miele di tarassaco, acacia, castagno, rododendro, flora alpina, tiglio, abete, melata, millefiori ma anche il meglio che le altre regioni italiane possono offrire come il miele di arancio, eucalipto, erica e sulla.


sabato 16 luglio 2022

Al Crazy Pizza di Porto Cervo c’è “Crazy Santero Time”, l’aperitivo firmato 958 Santero

  



Al Crazy Pizza di PortoCervo, una delle più esclusive località della Costa Smeralda in Sardegna, l’aperitivo è firmato 958 Santero, il Gruppo vinicolo piemontese che produce spumanti e aperitivi

L’iniziativa, denominata Crazy Santero Time è frutto della partnership tra 958 Santero e Crazy Pizza, il format di locali dedicati alla pizza creato da Flavio Briatore.

La formula è semplice: fino al 28 agosto ai clienti sarà offerto, esclusivamente nella fascia oraria 19-20, il 958Santero Aperitivo Spritz, lo spritz con le bollicine 958 Santero Extra Dry o un aperitivo Mix preparato con Tonica 958 Santero.



Commenta Gianfranco Santero, presidente del Gruppo 958 Santero: «Per noi di 958 Santero la partnership con Crazy Pizza segna un’intesa tra chi da sempre considera il genio e lo stile italiano elementi fondanti dell’imprenditoria. Un ottimo segnale per il futuro».

E per celebrare al meglio questa collaborazione 958 Santero ha prodotto bottiglie e calici personalizzati con il logo Crazy Pizza, «Un tocco di classe per un’iniziativa che parte nel segno dello stile e del gusto italiani» fanno sapere dalla 958 Santero che ha sede di produzione e vigneti a Santo Stefano Belbo in provincia di Cuneo.  

giovedì 14 luglio 2022

APPELLO DELLE CANTINE ITALIANE: «CHIEDIAMO UN OSSERVATORIO PERMANENTE SULL’ENOTURISMO CHE MONITORI E FORNISCA DATI»

 


“Viaggio nell'Italia del vino. Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend”scritto dal senatore Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini con Città del vino e Le Donne del Vino sulla base dell’indagine Nomisma-Wine Monitor

 Presentato a Palazzo Giustiniani con il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e i ministri Elena Bonetti, Massimo Garavaglia e Stefano Patuanelli

Vigne, vini ed esperienze in cantina diventano sempre più un’attrattiva per i viaggiatori italiani e stranieri. L’enoturismo è infatti in forte crescita e si avverte l’esigenza di spingere su alcuni aspetti chiave come promozione, comunicazione e formazione, ma anche digitalizzazione e monitoraggio, tanto da rivolgere una richiesta precisa alle istituzioni: la creazione di un Osservatorio permanente che monitori e fornisca dati ad hoc.
È quanto emerge dal nuovo manuale scritto a quattro mani dal senatore Dario Stefàno e dalla produttrice e presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini,Viaggio nell'Italia del vino Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend” (Agra Editrice)presentato  a Roma, a Palazzo Giustiniani, alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’Ad Enit Roberta Garibaldi, il presidente nazionale Assoenologi Riccardo Cotarella, il presidente Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica e Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma – Wine Monitor. Hanno mandato il loro contributo anche i ministri Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), e Stefano Patuanelli (Politiche Agricole), nella foto di gruppo sotto riportata



Al libro hanno contribuito le associazioni Città del vino e Le Donne del Vino e Nomisma-Wine Monitor, che ha elaborato un’indagine su 92 comuni e 150 cantine.
Si tratta della prima indagine su un numero rilevante di attori dell’offerta enoturistica, da cui sono emerse le parole chiave per il futuro del comparto: promozione, comunicazione, formazione, digitalizzazione e monitoraggio, appunto. Forte e sostanzialmente unanime, la richiesta delle cantine alle istituzioni perché ci si doti di un piano di promozione e comunicazione nazionale sull’enoturismo.
Un piano che per 6 aziende su 10 dovrebbe basarsi sui dati provenienti da un osservatorio permanente. Molto sentito anche il bisogno di corsi di formazione degli addetti (67%) e digitalizzazione delle aree rurali (58%). 

A questo link potete scaricare le slide complete dell’indagine: https://bit.ly/3z2cHCk

Donatella Cinelli Colombini, che ha scritto la sezione dedicata alle buone pratiche enoturistiche post covid, ha sottolineato il carattere rivoluzionario dell’indagine che, per la prima volta, fotografa secondo i generi i ruoli nella filiera produttiva del vino: «Le donne sono il 14% di chi lavora in vigna e in cantina ma rappresentano la maggioranza degli addetti e dei manager nel marketing e comunicazione (80%) del commerciale (51%) e del turismo (76%). Come ha giustamente osservato Denis Pantini, gli uomini producono e le donne trasformano il vino italiano in euro».

Aggiunge Stefàno: «L’indagine condotta da Nomisma offre diversi spunti di riflessione e input di tipo più pragmatico, utili ai produttori per scegliere come agire nelle aree di miglioramento, ma anche ai soggetti istituzionali e dei servizi che intendono supportare la crescita esponenziale di questo comparto e per i giovani che vogliono affacciarsi a questo mondo con competenza. A riprova, se ce ne fosse bisogno, dell’utilità che può avere un monitoraggio costante e tecnico su questo tema, in chiave di programmazione e strategia. Siamo agli inizi di un percorso di sviluppo, ma non dobbiamo sciupare altro tempo: è un treno che va preso subito e con criterio».

L’indagine Nomisma analizza diversi aspetti: dall’incidenza delle attività di accoglienza sul fatturato delle cantine per aree geografiche, alla comunicazione aziendale dedicata, dalla provenienza al target degli enoturisti, dalle esperienze enoiche proposte alla spesa dell’enoturista, dai servizi a servizio alle azioni svolte dai Comuni, dai punti di forza alle aree di miglioramento.

 LE DICHIARAZIONI

Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato: «Un libro che è un emozionante viaggio in un’Italia bella, operosa, appassionata e appassionante che attraversa 650 mila ettari di terreni coltivati a vigneto e 300 mila aziende agricole. Numeri importanti che testimoniamo come il vino racconti le straordinarie ricchezze naturali e le incredibili energie umane del nostro Paese. Il vino è ambiente, territorio e paesaggio, anche riconosciuto dall’Unesco: dalla Val d’Orcia a Langhe-Roero Monferrato, dalla vite dello zibibbo di Pantelleria alle colline del Prosecco della Valdobbiadene. Territori così diversi ma capaci di far nascere uve e prodotti eccezionali e inimitabili. Il vino è il frutto del lavoro dell’uomo dove fantasia, creatività e spirito di intraprendenza coniugano procedimenti secolari con la capacità di innovare.La produzione vitivinicola italiana è un modello di sviluppo economico e sociale. La cultura dell’enogastronomia che il nostro Paese esporta da sempre in tutto il mondo e ogni anno richiama in Italia migliaia di visitatori, è una preziosa risorsa economica». 

Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la Famiglia: «Un lavoro che certifica l’impegno delle Donne del Vino nella promozione del ruolo e della partecipazione del protagonismo femminile in un settore così strategico per lo sviluppo del nostro Paese. Si è creata un’alleanza strategica tra il mondo delle istituzioni e il mondo della produzione, e in particolare quella capacità di promozione culturale e fattiva di un nuovo ruolo che le donne possono e debbono interpretare nel nostro Paese. Un tipo di progettualità che come Governo condividiamo, è pienamente in linea con la nostra azione questa visione di messa in evidenza delle eccellenze dell’Italia con lo sguardo del femminile. È in linea anche con la prima strategia nazionale per la Parità di Genere che riconosce nell’ambito agricolo femminile uno degli assi d’investimento come quelli previsti nel PNRR. La creatività, la passione e l’energia delle donne possono essere elementi qualificanti anche nei processi d’innovazione».

Massimo Garavaglia, ministro del Turismo: «Quest’anno abbiamo dati molto positivi, ma non dobbiamo accontentarci. Lavoriamo sugli enormi margini di miglioramento: il turismo del vino è un’opportunità. Il vino è territorio. Occorre migliorarel’organizzazione, capire che l’enoturista è da intercettare. Quest’anno avremo un importante appuntamento con il congresso mondiale dell’Enoturismo ad Alba. Ascoltiamo i nuovi viaggiatori attenti all’accessibilità e alla sostenibilità. Dobbiamo parlare a loro, raccontare cosa c’è dietro a ogni bottiglia di vino».

Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali: «L’enoturismo è motore consolidato di sviluppo del turismo nelle aree rurali e dell’intero settore vitivinicolo e permette di valorizzare le zone meno conosciute del territorio, favorendo una forma di turismo “lento” sempre più apprezzato in Italia e all’estero. Per permettere all’enoturismo di mantenere la sua forza attrattiva e rimanere fra i principali asset turistici dell’Italia occorre continuare a lavorare su formazione, promozione, innovazione e sostenibilità ma al contempo è necessario che le tutte le Regioni recepiscano il decreto ministeriale sull'enoturismo del 2019 per condividere a ogni livello obiettivi e strategie comuni e definire una visione omogenea del territorio e dei servizi. Proprio per questo credo che un osservatorio per l’enoturismo a livello centrale possa rappresentare un’occasione per mettere a sistema le diverse competenze e gli strumenti a disposizione nonché le opportunità derivanti dalla PAC e dal PNRR per progettare in maniera condivisa il percorso di sviluppo del settore».

Roberta Garibaldi, AD Enit: «Il consolidamento del posizionamento del turismo legato al vino richiede un assetto istituzionale che non solo ne preservi e custodisca le peculiarità ma che ne estenda la portata. Enit per conto di due ministeri: del Turismo e delle Politiche Agricole sta curando le linee strategiche sul turismo enogastronomico e sta concentrando energie anche sull’ importante appuntamento di Alba a settembre che riunirà il gotha del mondiale del settore».

Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi: «Il vino non è una bevanda. È un elemento di cultura, di passione, di amore e simbolo del nostro Paese agricolo. Tutte le regioni hanno il loro dialetto vitivinicolo. Resto ancora sorpreso da tutta questa ricchezza inesauribile che purtroppo pecchiamo nel raccontarla. Il vino senza comunicazione è insignificante.L’uva è frutto della natura, il vino è opera dell’uomo e della sua scienza. È l’unico prodotto dell’agricoltura che invecchia e migliora. Il vino ha in sé qualcosa di spirituale».

Angelo Radica, Presidente Associazione Nazionale Città del Vino: «Siamo molto soddisfatti per l'ottimo prodotto scaturito dall'attività dell'Osservatorio sull'Enoturismo che portiamo avanti da 20 anni e che quest'anno si è arricchita della collaborazione di due prestigiose associazioni e del lavoro di Nomisma, organismo leader del settore. Lo studio che quest'anno assume anche la forma di prodotto editoriale sarà una guida utile ed efficace per tutti i policy maker che potranno orientare le loro scelte andando incontro alle esigenze degli operatori del settore e quindi dei turisti».

Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma Wine Monitor: «Dall’indagine è emerso, in buona sostanza, come la crescita dell’enoturismo in Italia possa essere ricondotta a cinque parole chiave in grado di riassumere esigenze e priorità per lo sviluppo di tale attività, vale a dire promozione, comunicazione, formazione, digitalizzazione e monitoraggio, quest’ultimo obiettivo traducibile in un Osservatorio permanente in Italia in grado appunto di monitorare, analizzare e indirizzare i risvolti di un fenomeno dalle enormi potenzialità socio-economiche non solo per le imprese vitivinicole ma per interi sistemi locali e territoriali del Bel Paese».

mercoledì 13 luglio 2022

Vittorio Alfieri e l’Attore 2022 Dedicato a Gabriele Accomazzo - Seminario e concorso teatrale Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro

 




 Ritornano il seminario e il concorso teatrale rivolto a giovani attori sotto i trentacinque anni e dedicato al grande drammaturgo Vittorio Alfieri, dal titolo: "VITTORIO ALFIERI E L’ATTORE 2022".

 

La Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro realizza questo progetto formativo per individuare sul territorio nazionale dieci giovani attori tra i 18 e i 35 anni, che verranno selezionati sulla base dei curricula e delle loro esperienze lavorative e formative, per partecipare a un seminario intensivo gratuito, con ospitalità completa, con professionisti del mondo accademico e dello spettacolo.

L’iniziativa ha il fine di divulgare il teatro di Vittorio Alfieri, di valorizzare il territorio astigiano e di fare conoscere ai giovani artisti la forza e la raffinatezza del verso alfieriano, inteso come strumento e valore aggiunto nella recitazione.

Il progetto, nella sua fase didattica, si articola su due ambiti tra di essi collegati ed interagenti: Seminario intensivo sulla commedia La Finestrina di Vittorio Alfieri e Concorso teatrale Gabriele Accomazzo X edizione con i 10 partecipanti al seminario.

L’iniziativa è realizzata con il Patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte

Il sostegno della Città di Asti

Il contributo della Fondazione CRT

Il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti

La collaborazione del Polo Universitario Rita Levi-Montalcini di Asti

La collaborazione della Fondazione Asti Musei

La collaborazione della Fondazione Centro di Studi Alfieriani di Asti

 

          Seminario intensivo su La Finestrina di Vittorio Alfieri

           

            Il seminario, che avrà la durata di 8 giorni, dal 22 al 29 luglio, si terrà nella città di Asti presso gli spazi di Uni Astiss Polo Universitario Rita Levi-Montalcini e Palazzo Alfieri e sarà tenuto, per la parte relativa alla recitazione, e diretto, dall’attore e regista Marco Viecca.

         Viecca è già interprete nel 2000 dell’edizione del Divorzio di Vittorio Alfieri per la regia di Ugo Gregoretti, nella parte del Conte Ciuffini, nel 2016 regista e interprete nel ruolo di Creonte dell’Antigone di Alfieri, allestimento rientrato nel piano di studi delle Università di Pisa e Statale di Milano, nel 2017 regista e attore nella parte di Agamennone della mise-en-espace di Agamennone sempre di Alfieri. Nel 2018 regista e interprete nel ruolo di Nerone della tragedia Ottavia e Nerone dello stesso drammaturgo e attualmente regista e protagonista dello spettacolo con tematiche alfieriane Pedalando verso il Paradiso, scritto dalla drammaturga Valentina Diana. Tra le altre esperienze didattiche, è stato insegnante senior lecturer di “tecniche teatrali” nel 2012 presso l’Università statale KUG di Graz Austria.

 

Il Direttore della Fondazione Centro di Studi Alfieriani, Prof.ssa Carla Forno, fornirà un eminente supporto didattico per l’assimilazione e la recitazione del verso alfieriano e l’inquadramento storico e biografico dell’autore.

 

            Sono previsti altri interventi didattici, sia nella sfera del movimento, per l’attivazione di un lavoro sul gesto alfieriano, che nella sfera del verso alfieriano in endecasillabi grazie alla partecipazione dell’attrice Valentina Veratrini. L’organizzatore Mario Nosengo terrà lezioni di organizzazione teatrale.

           

Concorso teatrale Gabriele Accomazzo X edizione

 Il seminario sfocerà in un concorso teatrale aperto al pubblico con i 10 partecipanti al seminario, che accederanno di diritto al concorso su testi alfieriani tratti da La Finestrina di Vittorio Alfieri, della durata di un giorno dedicato al giovane attore scomparso Gabriele Accomazzo: il concorso si terrà, in occasione del decimo anniversario, nella prestigiosa location di Palazzo Alfieri in Asti ed i candidati verranno giudicati da una commissione di esperti provenienti dal mondo dello spettacolo, cultura e giornalismo.

I tre selezionati riceveranno una borsa di studio in denaro offerta dai genitori di Gabriele Accomazzo.

Nell’ottica di un’evoluzione professionale, si identificheranno come in passato, al termine del concorso, attori che potrebbero fare parte di future produzioni o iniziative.

 Modalità di partecipazione

  Verranno ammessi al progetto 10 ragazzi e un ulteriore partecipante in qualità di assistente didattico alla regia. I candidati interessati ad essere selezionati in qualità di assistenti didattici alla regia, sono pregati di specificarlo in occasione dell’invio della domanda di partecipazione.

 

I candidati devono presentare richiesta di partecipazione entro e non oltre il 16 luglio 2022, inviando alla direzione artistica, all’indirizzo e-mail direzione.fga@parthenos.it, una scheda di presentazione con motivazioni non più lunga di due cartelle, curriculum vitae, foto e autorizzazione al trattamento dei dati personali a favore della Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro e della direzione artistica della Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro, con riferimento al nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (GDPR).

 

Il Concorso Teatrale Gabriele Accomazzo avrà luogo il 3 settembre 2022
presso Palazzo Alfieri in Asti.
Al primo classsificato della fase finale del concorso i genitori di
Gabriele Accomazzo consegneranno un premio di € 1.000,00 (mille,00),
al secondo classificato un premio di € 500,00 (cinquecento,00),
al terzo classificato un premio di € 300,00 (trecento,00).

Per il secondo anno consecutivo, grazie alla collaborazione con la Fondazione Centro di Studi Alfieriani di Asti, verrà assegnato a uno dei partecipanti
il premio speciale consistente nella partecipazione all’edizione 2022
della Scuola di Alta Formazione Cattedra Vittorio Alfieri, che si terrà nel mese di settembre.
 La premiazione dei vincitori del concorso avrà luogo il giorno 3 settembre 2022, al termine dello spettacolo serale del Festival Teatrale Basta che Siate Giovani!, festival che ospita il concorso e che si tiene nel Comune organizzatore di Cortazzone (AT).
dei vincitori del concorso avrà luogo il giorno 3 settembre 2022, al termine dello spettacolo serale del Festival Teatrale Basta che Siate Giovani!,
festival che ospita il concorso e che si tiene nel Comune organizzatore di
Cortazzone (AT).

 

L’iniziativa inoltre è sostenuta dal:

Patrocinio del Comune di Cortazzone

Sostegno di Etica srl Torino

Sostegno di Nuos sas Torino

Sostegno di Pentasoft srl Torino