Pagine

giovedì 14 settembre 2023

23 e 24 settembre 2023: Bruna porta UNGARETTI INEDITO A CANELLI (At)

 


La Via degli innamorati è il percorso che dall'Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana sale lungo la Sternìa (nome che significa “strada acciotolata”),per giungere fino alla terrazza belvedere UNESCO. L’ispirazione della Via degli innamorati nasce da una visita fatta a Canelli dal celebre illustratore francese Raymond Peynet, creatore dei  notissimi  “fidanzatini”. Lungo questo percorso si trovano installazioni artistiche ispirate alla tematica dell'amore in tutte le sue sfumature (sono presenti opere di Massimo Berruti, Antonio Catalano, Giancarlo Ferraris, Alfredo Roggero Fossati, Manuela Incorvaia, Enrica Maravalle, Gabriella Rosso, Vittorio Zitti).

Quest'anno la Via degli innamorati si arricchirà dell'amore di uno dei più grandi poeti della letteratura del XX secolo: Giuseppe Ungaretti.

Questo amore nasce nel 1966, quando Giuseppe Ungaretti incontra in Brasile, durante un ciclo di conferenze, Bruna Bianco. Dall’incontro nasce un amore, “immenso e reciproco”, sostenuto da intensi scambi epistolari che continueranno fino alla morte del poeta e che ancora oggi sono ben vivi e vibranti in Bruna.
In quegli anni Ungaretti visitò alcune volte Canelli, e in molti Canellesi è ancora oggi viva la memoria dello stupore nell'incontrare per le vie cittadine uno dei più  importanti poeti della letteratura del XX secolo e che ai tempi era anche un noto personaggio televisivo. Per queste ragioni, la Via degli Innamorati doveva ospitare un simbolo dedicato all'amore di Giuseppe Ungaretti e Bruna Bianco.


Grazie all’appassionata richiesta di Bruna, il Comune di Canelli, l'Associazione Memoria Viva, il Club per l'UNESCO di Canelli e la Biblioteca Civica Gigi Monticone hanno dato vita all'evento "Bruna porta UNGARETTI INEDITO A CANELLI", che si terrà il 23 e 24 settembre prossimi con il seguente programma:

-      23 settembre ore 16: inaugurazione della mostra "Ricordi d'amore del poeta Giuseppe Ungaretti" presso il salone teche di Villa Ungà (via Villanuova 87) dove saranno esposte fotografie, lettere scritte da Ungaretti a Bruna, libri rarissimi che contengono anche testi manoscritti di Ungaretti con pensieri e dediche

 

-      23 settembre ore 18, Chiesa di San Leonardo in piazza San Leonardo:
Presentazione ufficiale del progetto e proiezione in anteprima del lungometraggio "Ho inghiottito Ungà", la regia di Riccardo Banfi, con Bruna Bianco, Roberto Herlitzka, Letizia Bosi, Anna Maria Bianco Giannetti e Laura Bianco.

https://na01.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Fwww.aboutafilm.it%2Fho-inghiottito-unga%2F&data=05%7C01%7C%7C7b0b3d785ae44e16619e08dba4ad7741%7C84df9e7fe9f640afb435aaaaaaaaaaaa%7C1%7C0%7C638284837168794903%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C3000%7C%7C%7C&sdata=Hg1KmAK38i3WwuNoVfKJWwFTTSUN%2BMEQfavWjsEHC5c%3D&reserved=0

 

-      24 settembre ore 10, Villa Ungà   (via Villanuova 87) : Inaugurazione lungo la "Via degli Innamorati" dell'opera "Ungà", realizzata dall'artista Giancarlo Ferraris;

-      24 settembre, 10:30 – 12:00: visite alla mostra "Ricordi d'amore del poeta Giuseppe Ungaretti" presso il salone teche di Villa Ungà(via Villanuova 87)

 

Tutti gli eventi di questo primo appuntamento con Giuseppe Ungaretti hanno il patrocinio dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e sono a ingresso libero.

 

 

Per maggiori info: Bruna Bianco 3385212522; Massimo Branda 335 7758153


venerdì 1 settembre 2023

Presentazione del libro RE DEI LAVORATORI E RE DEI VAGABONDI - I bottai di Canelli e dell'Astigiano (1890-1945), di Giuliano Giovine


RIVIVE L’EPOPEA DEI BOTTAI CANELLESI

 

Canelli rivivrà l’epopea dei suoi mitici bottai

L’occasione è data dalla prima presentazione del libro RE DEI LAVORATORI E RE DEI VAGABONDI - I bottai di Canelli e dell'Astigiano (1890-1945), di Giuliano Giovine (Ed. Impressioni Grafiche), che avrà luogo venerdì 15 settembre, alle ore 21, nella Sala Aliberti della Biblioteca G. Monticone di Canelli, via G.B. Giuliani 29.

Questo volume, appena uscito, è il frutto di una ricerca iniziata quarant’anni fa, interrotta e poi conclusa negli ultimi due anni. L’autore ricostruisce la storia sociale dei bottai canellesi e dell'Astigiano attraverso documenti d’archivio, articoli di giornale e soprattutto impagabili interviste ai bottai che sono l’espressione di un mondo che non c’è più. Nei loro racconti vengono rievocati i passaggi nodali dell’origine degli stabilimenti delle botti, i momenti salienti dell’apprendistato e del lavoro dei bottai, i tratti essenziali della loro cultura materiale. In particolare vengono evidenziati quegli aspetti della mentalità identitaria dei bottai che li caratterizzò fino alla fine della loro vita lavorativa. Il tutto arricchito da un corredo fotografico straordinario.

La prefazione è firmata da Pier Carlo e Renato Grimaldi.

IButalé, i bottai canellesi, sono stati un mito, una leggenda, dagli ultimi anni dell’800 fino agli anni venti del secolo scorso. Nel periodo d’oro,solo a Canellic’erano ben nove stabilimenti, con circa 250 lavoratori. Si tramanda che ibottai lavorassero solo tre o quattro giorni a settimana e che guadagnassero “più di un direttore di banca”. A Canelli nacque un detto che diceva che “el done di butalé i porto l’or an si pé”! (le donne dei bottai portano l'oro sui piedi...)

Però, tanti guadagnati e tanti spesi. Facevano continue feste e “ribote”, erano grandi bevitori, frequentatori assidui di osterie e taverne, ma erano dei grandi lavoratori, infaticabili.

Erano indomabili e non si sottomettevano a nessuna disciplina e perlopiù erano anarchici convinti!

L'autore dialogherà col Professor Vittorio Rapetti, storico e insegnante.

Modera l'incontro Massimo Branda.



La presentazione, inserita nel programma di CANELLI CITTÀ DEL VINO 2023, è organizzata da Memoria Viva Canelli in collaborazione con la Biblioteca G. Monticone e le associazioni Valle Belbo Pulita, Unitre Nizza-Canelli e Club per l'Unesco di Canelli e ha il patrocinio del Comune di Canelli, della Provincia di Asti e dell'Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

 

Giuliano Giovine è nato a Canelli (At) nel 1949 e risiede a Torino. Operaio per dieci anni, laureatosi in Pedagogia, è stato cultore di Storia Contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche di Torino. Docente per trent’anni, di cui gli ultimi venti come insegnante di Filosofia e Storia nei licei. Collabora alla rivista Iter.

Vittorio Rapetti è nato ad Acqui Terme, dove è stato a lungo insegnante di scuola superiore. Studioso di storia contemporanea e componente dell’Istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria, collabora alle riviste Quaderno di storia contemporanea e Iter. Ha pubblicato numerosi saggi di storia economica (tra i quali Uomini, colline e vigneto in Piemonte e Alessandria provincia viticola) e socio-religiosa. Si è occupato di didattica costituzionale (con la mostra Dalla Resistenza alla Costituzione) e di storia locale, curando, tra i molti altri, Gli ultimi testimoni, di Gianna Menabreaz.

 

Per maggiori informazioni: 335 7758153