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giovedì 31 gennaio 2013

Il paradosso dell’agricoltura italiana:oberata di tasse e burocrazia ma in crescita al tempo della crisi


 
Un’attenta analisi del presente e le richieste per il futuro del presidente provinciale, Dino Scanavino, alla classe politica ed al Governo che verrà

 

La svolta epocale di “Agrinsieme”

e la sinergia operativa tra le Cia di Asti e Alessandria

 

 

L’agricoltura è, per l’Italia di questi tempi, un vero e proprio paradosso. Mentre tutti gli altri settori economici segnano il passo, quello agricolo ha molti indicatori con il segno più, pur essendo il comparto maggiormente colpito dal grave e sostanziale disinteresse del mondo politico e dalle imposizioni fiscali attuate dal Governo uscente”. Così ha esordito, nel salone dell’agriturismo Agrigriglia Bigatti di Incisa Scapaccino, il presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino, aprendo la conferenza stampa di inizio anno a cui hanno partecipato, alla fine della scorsa settimana, anche parlamentari e consiglieri regionali.

Il consueto incontro con gli organi di informazione della Cia, è stato caratterizzato dal vivace ed aperto confronto su una serie di questioni irrisolte che il presidente Scanavino (al cui fianco erano il vicepresidente provinciale, Alessandro Durando ed il direttore Mario Porta), ha illustrato nel suo intervento di apertura.

Dalla considerazione che, malgrado tutto, il comparto agricolo abbia retto all’urto della crisi con una significativa crescita dell’occupazione e con alcuni settori in buona salute (il cerealicolo soprattutto, ma anche quello vinicolo che ha finora retto alle generali difficoltà economiche) a cui fanno però da contraltare la pesante crisi della zootecnia, il dilagante fenomeno della Flavescenza dorata nei vigneti ed i problemi di definizione della nuova Pac (la politica agricola comune che dal 2014 prevede una forte riduzione della dotazione finanziaria), il quadro disegnato da Scanavino ha presentato forti momenti di preoccupazione ma anche spiragli di cauto ottimismo per il futuro.

Nel proporre agli esponenti politici astigiani (presenti i deputati Massimo Fiorio, Roberto Marmo, Sebastiano Fogliato e Maria Teresa Armosino, il consigliere regionale Rosanna Valle e l’ex assessore provinciale all’agricoltura, Fulvio Brusa) le richieste della Cia per il parlamento ed il governo che verranno, Scanavino ha sottolineato alcuni aspetti ritenuti indispensabili per lo sviluppo ed in taluni casi, per la sopravvivenza del comparto agricolo. Prima di tutto la necessità di rivedere l’IMU (l’agricoltura attende tuttora la restituzione di ben 127 milioni di euro versati in più rispetto alle previsioni del fisco) e subito dopo riformare, una volta per tutte e con grande concretezza, il sistema burocratico che pesa sul comparto come un macigno (le più recenti “chicche” sono state le incredibili complicazioni previste per le bolle di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli e l’obbligo, per le aziende esenti da Iva, di tenere egualmente la contabilità relativa). Ma prioritaria è anche la necessita che la politica ed i cittadini si convincano che la Pac non è uno strumento che finanzia l’agricoltura, bensì il modo per consentire ai cittadini stessi di approvvigionarsi di cibo sano e nutriente a costi sostenibili e, soprattutto, che l’agricoltura è un bene comune da tutelare non soltanto perché produce alimenti, ma anche per le sue altre molteplici funzioni che vanno dalla tutela del territorio al sostegno al turismo.

Non tutto però deve essere letto con il segno meno – ha concluso Scanavino – Ne è un esempio di grande rilevanza la nascita, a livello nazionale, di “Agrinsieme”, un organismo di coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative che rappresenta una svolta epocale nel sistema delle rappresentanze del mondo agricolo nazionale. Sul piano locale è invece da segnalare la sempre più stretta sinergia e collaborazione – quasi a prefigurare una possibile quanto tuttora indefinita unione tra le province di Asti e Alessandria - tra le Cia delle due province al fine di razionalizzare l’attività di entrambe le organizzazioni, fornire servizi sempre più efficienti agli agricoltori ed a tutti i cittadini e, cosa da non sottovalutare in tempi di crisi come questi, ridurre i costi generali di gestione”.

Per quanto riguarda gli interventi dei rappresentanti di Regione e Parlamento, mentre la consigliera regionale Valle ha preannunciato per la fine dell’inverno la presentazione di un disegno di legge che ridefinisce in modo organico l’attività agrituristica in Piemonte (importante integrazione all’attività agricola), di segno  molto diverso tra loro sono state le opinioni dei parlamentari sull’operato del Governo Monti in materia agricola e sui provvedimenti da portare all’attenzione del futuro Governo.

Fortemente critici con le decisioni del Governo Monti sono stati Fogliato (“l’IMU è stata una tassa inutile e buona solo per aiutare le banche, bisognerà assolutamente eliminarla nei prossimi mesi”) e Armosino (“il governo Monti è stata una disgrazia non solo per l’agricoltura e la burocrazia rende schiavi gli uomini. Bisognerà riformare lo stato sociale, avere parlamentari indipendenti dagli ordini di partito ed esercitare il controllo sulle decisioni dell’esecutivo”). Più morbidi quelli di Marmo (“il Governo che verrà dovrà fare in modo che accedere al credito sia molto più facile di oggi, se vogliamo riprendere la strada dello sviluppo che per il nostro territorio potrà avere anche interessanti risvolti dal buon esito del progetto Unesco”) e di Fiorio. Quest’ultimo, sottolineata la grande importanza della nascita di Agrinsieme, ha posto in evidenza come non possa non essere considerato strategico il ruolo dell’agricoltura in un paese come l’Italia ed ha auspicato che il nuovo Governo abbia ben altro rispetto di quanto ne abbia avuto quello Monti, per il Parlamento, dove su precisi obiettivi di sviluppo, come dovrà inevitabilmente avvenire per l’agricoltura, sarà possibile ed augurabile trovare decisivi accordi trasversali.

 

mercoledì 23 gennaio 2013

Turismo: 200 strutture Astigiane con il marchio Ospitalità Italiana


Lunedì 28 gennaio la consegna al Teatro Alfieri di Asti
 
 La certificazione di qualità è assegnata dalla Camera di Commercio
                ad alberghi, ristoranti, agriturismi e bed&breakfast
I nuovi ingressi sono 32
Sul palco dell'Alfieri anche i 15 nuovi giocatori della squadra Asti fa Goal
 
Lunedì 28 gennaio al teatro Alfieri (ore 15.30) la Camera di Commercio di Asti consegnerà a 195 strutture ricettive dell'Astigiano il Marchio di qualità “Ospitalità Italiana”. Si tratta di 28 alberghi, 75 ristoranti, 66 agriturismi e 26 bed and breakfast. Di questi,  32 ottengono  il marchio per la prima volta (14 agriturismi, 11 ristoranti, 3 alberghi e 4 b&b).
Promossa da Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) e dalle Camere di Commercio, la certificazione “Ospitalità Italiana” tutela le esigenze del turista valutando dieci parametri: accessibilità e posizione, facciata e look esterno, parcheggio, hall ed aree comuni, reception, ristorante, bar, camere, bagni, servizio al cliente. L'adesione è volontaria, annuale e rinnovabile. Le strutture candidate vengono sottoposte alla visita ispettiva da parte di un valutatore designato dall’ente di certificazione che verifica la rispondenza dei requisiti strutturali e di servizio rispetto a quanto previsto dal disciplinare.
Sul palco del teatro Alfieri saliranno anche i 15 nuovi “giocatori” della squadra “Asti fa goal”, che negli anni è diventata sinonimo di eccellenza enogastronomica. Ne fanno parte aziende agricole, artigianali o commerciali che producono e/o vendono prodotti a marchio Dop  (Denomazione d’origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali). Nel paniere del team, che con i nuovi ingressi arriva a contare 182 ditte, sono compresi: formaggi, salumi, carni, ortofrutta, miele, pasta fresca, panetteria, dolci, conserve, liquori.
 “La doppia iniziativa rientra nell’ambito del progetto pluriennale di valorizzazione e qualificazione dell’offerta enogastronomica e ricettiva del territorio”, precisa Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti.
L’adesione al progetto Ospitalità Italiana e Asti fa Goal è stata volontaria e senza alcun costo a carico delle aziende.
Gli esercizi certificati con il marchio “Ospitalità Italiana di Qualità” vengono inseriti sul portale  www.10q.it .
La Camera di Commercio promuoverà le strutture con la pubblicazione a breve di una edizione aggiornata del volume “100% astigiano”, un'agile guida che contiene tutti gli indirizzi non solo delle strutture ricettive certificate dal marchio Ospitalità Italiana ma anche delle Botteghe Storiche e delle aziende di Asti fa Goal.
 
                                              Marchio Ospitalità Italiana
 
I nuovi riconoscimenti
anno 2013
 
 
Agriturismi (14)
Albugnano: Terra e Gente (loc Sant'Emiliano cascina Penseglio). Calamandrana: Agriturismo Barbanera (reg. Valle San Giovanni); La Giribaldina Foresteria (reg. San Vito). Castelnuovo Don Bosco: Tenuta Tamburnin (fr. Bardella). Cessole: Agriturismo Bodrito (reg. Colla). Cunico: L'Acino d'Uva enoagriturismo (loc Vallera). Fontanile: Agriturismo Bastian (strada Stazione). Isola d'Asti: Agritur Vigneti Brichet (fr.Repergo). Monastero Bormida: Agriturismo Luna di Miele (reg. San Desiderio). Penango: Tenuta del Barone (via Barone). Piea: Pian Dij Babi (via Vallunga). San Damiano d'Asti: Cà Colomba (fr. Valmolina). San Martino Alfieri: Locanda Marchesi Alfieri (piazza Alfieri). Tonco: La Corte di Gerardo (via Milani).
 
 
Alberghi (3)
 
Asti:  Hotel Castello (via Testa, nuova gestione); Hotel Salera (via Marello, nuova gestione).
Costigliole d'Asti: Albergo Bastiancontrario (via Scotti, nuova gestione)
 
 
Ristoranti (11)
Asti: L'osteria di Trei Asu (piazza Roma); Cantina Della Stella (San Grato di Sessant); Cambio Cavallo (via Testa); Il Cavolo a Merenda (via Garetti). Castagnole Monferrato: Da Geppe La Casa Del Ruchè (via Umberto I°). Isola d'Asti: La Cambusa (corso Volpini 77). Montaldo Scarampi: El Argentino (collina Forni). Nizza Monferrato: Sant'ippolito Pizzeria (via Carlo Alberto). Passerano Marmorito: La Locanda del Casale (via Roma). San Marzano Oliveto: I Girasoli (via Roma). Scurzolengo: Ristorante Da Vinci (via Marconi).
 
Bed & Breakfast (4)
Asti: B&B Cascina Rossa (Valle Benedetta). Moncalvo: La Corte (via Ferraris). Moncucco Torinese: Cascina Le Roasine (loc San Giorgio). Refrancore: Tapinabò (cascina Valle Maddalena).


Tutti i premiati 2013

 
Agriturismi

Asti: I Surì (San Marzanotto), Il Milin (San Marzanotto); La Cascina del Castello (San Marzanotto); La Topia del Caporale (San Marzanotto); La Valle (Serravalle); Locanda di Valbella; Tre Tigli (Montegrosso-Cinaglio). Albugnano: Terra e Gente (coop agricola, nuovo riconoscimento); Alle Tre Colline; Pianfiorito. Aramengo: Agriturismo Arcobaleno. Azzano d'Asti: Il Fiordaliso. Baldichieri d'Asti: Cascina Lanè. Bubbio: Agriturismo Mondoarancio; Cà 'd Blina. Calamandrana: Agriturismo Barbanera; La Giribaldina Foresteria (nuovi riconoscimenti). Calosso: Tenuta dei Fiori. Canelli: Cascina Bo; La Casa in Collina; Rupestr. Casorzo: Moncucchetto. Castagnole Lanze: Cascina Galarin. Castel Boglione: Cascina La Carlotta. Castel Rocchero: La Maragliana. Castellero: La Cascina dei Vecchi Sapori. Castelnuovo Calcea: La Mussia. Castelnuovo Don Bosco: Tenuta Tamburnin (nuovo riconoscimento). Cellarengo: Cascina Papa Mora. Cessole: Agriturismo Bodrito (nuovo riconoscimento); Zabaldano. Cocconato: Cascina Rosengana. Cortiglione: Premiata Osteria dei Fiori. Costigliole d'Asti: Costa dei Tigli. Cunico: L'Acino d'Uva Enoagriturismo (nuovo riconoscimento). Ferrere: Amis d'la Ribota. Fontanile: Agritusrmo Bastian (nuovo riconoscimento). Incisa Scapaccino: La Cà Rusa. Isola d'Asti: Agritur Vigneti Brichet (nuovo riconoscimento); Bricco San Giovanni. Maretto: Crotin 1897. Mombaruzzo: I Vigneti del Mandorlo; Il Girasole. Monastero Bormida: Agriturismo San Desiderio; Luna di Miele (nuovo riconoscimento). Moncalvo: La Quercia Rossa. Moncucco Torinese: Cascina Bric. Montabone: Al Castlè. Montafia: Cascina Vignole. Montechiaro d'Asti: Cascina San Nazario. Nizza Monferrato: Monsignorotti. Passerano Marmorito: Le Rondini. Penango: La Locanda dei Bajocchi; La Tenuta del Barone (nuovo riconoscimento). Piea: Pian dij Babi (nuovo riconoscimento). Roccaverano: Cascina Rosso. San Damiano d'Asti: Cà Colomba (nuovo riconoscimento); Gran Collina Cotto Giacomo. San Martino Alfieri: Locanda Marchesi Alfieri (nuovo riconoscimento). Tigliole: Agriturismo del Bricco Gallo. Tonco: La Corte di Gerardo (nuovo riconoscimento). Vesime: Pian del Duca. Villafranca d'Asti: Cascina Borio. Villanova d'Asti: Cascina Rossa; La Stella Polare. Vinchio: Collina San Michele.

 
Alberghi

Asti: Albergo Antica Dogana; Hasta Hotel; Hotel Aleramo; Hotel Lys; Hotel Palio; Hotel Salera (nuovo riconoscimento per cambio gestione); Hotel Castello (nuovo riconoscimento per cambio gestione). Baldichieri d'Asti: Madama Vigna. Calamandrana: Bianca Lancia; La Corte Relais di Campagna. Castelnuovo Don Bosco: Hotel Ciocca. Cisterna d'Asti: Albergo Garibaldi. Cocconato: Al Vecchio Castagno; Hotel Canon d'Oro. Costigliole d'Asti: Albergo Bastiancontrario (nuovo riconoscimento per cambio gestione); Hotel Langhe e Monferrato. Grazzano Badoglio: L'Albergotto. Isola d'Asti: Fairy Queen Hotel; Il Cascinalenuovo. Mombaruzzo: La Villa Hotel. Moncalvo: Cascina Spinerola; La Locanda del Melograno.  Montegrosso d'Asti: Hotel dei Vini. Nizza Monferrato: Hotel Doc. Penango: Locanda del Sant'Uffizio; Relais Il Borgo. Portacomaro: Locanda Antico Ricetto. Tigliole: Cà Vittoria.

 
Bed & Breakfast

Asti: Cascina Rossa (nuovo riconoscimento); Cascina Amerio (loc Valterza); I Glicini; Il Pettirosso (Castiglione). Azzano d'Asti: Locanda dei Fiori. Belveglio: I Nove Faggi. Cantarana: Cascina Bella Vista; Cascina Caldera. Castagnole Lanze: Antica Casa Fiore; I Grilli; Villa Trinacria.Castelnuovo Don Bosco: Cà d'Bruin. Cellarengo: Roberta-By Roby. Cocconato: Al Riccio. Grazzano Badoglio: Cascina Rosa. Isola d'Asti: Le Querce. Moncalvo: La Corte (nuovo riconoscimento). Moncucco Torinese: Cascina Le Roasine (nuovo riconoscimento). Montechiaro d'Asti: Il Ghiro. Montemagno: Il Monferrato. Passerano Marmorito: Casale dell'Ansinà. Piea: Pian dij Babi. Refrancore: Cascina La Gioia; Tapinabò (nuovo riconoscimento). Tigliole: La Carolina; Cascina Bellavista.

 
Ristoranti

Asti: Ai Binari (fr.Mombarone); Cambio Cavallo (nuovo riconoscimento); Cantina della Stella (San Grato di Sessant, nuovo riconoscimento); enoteca con cucina Pompa Magna; Francese ristorante pizzeria; Gener Neuv; Hasta Ristorante; Il Cavolo a Merenda (nuovo riconoscimento); L'Angolo del Beato; L'antico Casale; L'osteria di Trei Asu (nuovo riconoscimento);pizzeria ristorante Tre Re, Ristorante Aldo di Castiglione, Ristorante Campanarò, Ristorante La Grotta,Tacabanda, Trattoria Del Mercato, Tuit, Vineria Tastè Vin. Agliano Terme: Fon Salutis, Osteria La Milonga. Albugnano: Al Gottardo. Baldichieri d'Asti: Madama Vigna. Calamandrana: Bianca Lancia; Ristorante Violetta. Calliano: Santise' cucina piemontese contemporanea. Calosso: Osteria della Gallina Sversa. Canelli: Osteria Scacciapensieri, Ristorante dell'Enoteca regionale di Canelli; San Marco. Cantarana: Cascina Caldera. Casorzo: Al Batör.Cassinasco: La Casa nel Bosco. Castagnole Monferrato: Da Geppe La Casa del Ruchè (nuovo riconoscimento); Il Crivello d'oro. Castell'Alfero: Osteria del Castello Da Marisa; Ristorante Del Casot. Castello Di Annone: La Fioraia. Castelnuovo Don Bosco: Ristorante Ciocca. Cessole: Madonna Della Neve. Cisterna d'Asti: La Ca' Rossa;  Ristorante Garibaldi. Cocconato: Cannon D'oro; Cantina del Ponte. Costigliole d'Asti: Bastiancontrario;  Ristorante Collavini. Dusino San Michele: Nonna Maria. Grazzano Badoglio: Il Bagatto; Ristorante Natalina. Isola d'Asti: Il Cascinalenuovo; La Cambusa (nuovo riconoscimento).  Mombaldone: L’aldilà. Mombercelli: Locanda Fontanabuona. Moncalvo: Cascina Spinerola; La Bella Rosin. Moncucco Torinese: Trattoria del Freisa. Montaldo Scarampi: El Argentino (nuovo riconoscimento). Montegrosso d'Asti: Il Bersagliere; Ristorante Centrale. Montemagno: La Braja. Nizza Monferrato: Le due Lanterne; Sant'Ippolito pizzeria (nuovo riconoscimento). Passerano Marmorito: La Locanda del Casale (nuovo riconoscimento). Portacomaro: Locanda Antico Ricetto; Ristorante Bandini. Rocchetta Palafea: Osteria La Cirenaica. Rocchetta Tanaro: Trattoria I Bologna. San Marzano Oliveto: I Girasoli (nuovo riconoscimento); Ristorante Del Belbo Da Bardon. Scurzolengo: Ristorante Da Vinci (nuovo riconoscimento). Sessame: Il Giardinetto. Settime: Mach Cha Dira. Tigliole: Ristorante Mariuccia; Ristorante Vittoria. Villanova d'Asti: L'Estate di San Martino.
 
Asti fa Goal – Le eccellenze enogastronomiche del territorio

3 C srl( Asti, prodotti da forno); Azienda agricola Cascina Lissona di Borin Laura (Asti, condimenti, salse e marmellate); Da Nico e Simo (Asti, salumi e pasta fresca); Maggiorotto Group srl (Asti,bagnetti, pasta, risotti e polente); Tacatì srl (Asti, formaggi, salumi, dolci);  Vada Francesco (Asti, miele del Piemonte); Valle Luca (Asti, Arquebuse e liquori al cardo gobbo); Apicoltura Innamorato di Benedetto Innamorato (Canelli, miele del Piemonte, prodotti ortofrutticoli); Azienda agricola La Virginia di Chiriotti Barbara (Cassinasco, miele del Piemonte, bagnetti e confetture); Azienda agricola Baldaiassa di Massimiliano Baldizzone (Cortazzone, olio di nocciola Piemonte IGP e dolci a base di nocciola); Gilli società agricola (Dusino San Michele, carni, pasta fresca e biscotti di meliga); Sapori Nostrani di Turco Giorgio (Dusino San Michele, bagnetti, pasta e farine di Langa per polenta); Azienda agricola F.lli Durando (Portacomaro, nocciola Piemonte IGP e dolci a base di nocciola); Azienda agricola La Tagliana di Albenga Paolo (San Marzano Oliveto, mele e nocciola Piemonte IGP); Azienda agricola Sclaverano Pierino (Villanova d'Asti,torta di nocciole e pasticceria secca).

 

 

 

venerdì 18 gennaio 2013

Il distretto Canelli-Santo Stefano Belbo va sul Web:Borsa di studio per neolaureati o laureandi

Il Moscato, vino e vitigno leader del Distretto Canelli-Santo Stefano Belbo 
 
 
 
Candidature entro il 18 febbraio

Google e Unioncamere offrono a 20 giovani italiani l'opportunità di lavorare per la digitalizzazione e l'internazionalizzazione di altrettanti distretti industriali, simbolo dell'eccellenza del made in Italy. Tra questi, il Distretto di Canelli-Santo Stefano Belbo che rappresenta l'intera filiera del vino, dalla produzione di uve e di vini Doc e Docg fino alla fabbricazione di macchine e impianti per l'imbottigliamento di vini, spumanti e bevande.
Il progetto - patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico – si intitola “Distretti sul Web” e ha l’obiettivo di accrescere la competitività e la collaborazione all’interno dei 20 sistemi territoriali favorendo così un migliore accesso delle PMI ai mercati internazionali.

Sotto la guida di Google, che ha finanziato 20 borse di studio del valore di 6000 euro ciascuna, 20 giovani neolaureati o laurendi (età massima 28 anni) seguiranno un percorso formativo sugli strumenti e sulle opportunità offerte dall’economia digitale. Concluso il training, con il supporto delle Camere di Commercio, aiuteranno le PMI dei 20 distretti italiani a iniziare o a rafforzare la loro presenza sul web e a sfruttare al meglio le occasioni di business online.

Il binomio export-Internet è una leva di sviluppo. Recenti statistiche dimostrano che le aziende attive su Internet fatturano, assumono ed esportano di più e sono più produttive di quelle che su Internet non sono presenti. Le PMI attive in rete hanno infatti registrato una crescita media dell’1,2% dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto a un calo del 4,5% di quelle offline e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4% delle offline (fonte: www.fattoreinternet.it).

L'economia digitale rappresenta una opportunità concreta di crescita e creazione di occupazione nel nostro territorio – sottolinea Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti – per questa ragione abbiamo convintamente sostenuto l'avvio del progetto che coinvolge il Distretto di Canelli, una delle nostre eccellenze. Il beneficio è duplice: le aziende avranno un incentivo ed un aiuto a potenziare la loro presenza sul Web, i giovani avranno una valida occasione di formazione che apre prospettive di impiego futuro”.

I 20 borsisti saranno scelti da una commissione nazionale composta da rappresentanti di Unioncamere, dell'Università Telematica “Universitas Mercatorum” e di Unionfiliere.

Il primo screening avverrà in base ai curricula. Saranno ammessi un massimo di 30 candidati per ciascun distretto. La seconda fase di selezione, che si terrà a marzo, prevede prove tecnico-pratiche in cui saranno valutate: competenze di economia, marketing e management, competenze digitali, orientate al web marketing e una conoscenza del territorio e del contesto economico-sociale del distretto nel quale si candideranno a operare.

Ogni borsista sottoscriverà un piano di lavoro della durata di 25 settimane, che si concluderà a dicembre 2013. Il bando è scaricabile dal sito www.unimercatorum.it

Le candidature vanno presentate entro le ore 12 del 18 febbraio.

L'impegno del sistema camerale per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro non si ferma qui.

Pochi giorni fa il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e Unioncamere hanno sottoscritto un Accordo di programma che va ad integrare le azioni avviate a partire dal 2003. Saranno arricchite le attività di orientamento al lavoro e alla cultura d'impresa e contemporaneamente saranno intensificati i progetti che favoriscono l'alternanza scuola-lavoro attraverso stage in contesti nazionali e internazionali.

Lo scorso anno 11 studenti astigiani, grazie alla Camera di Commercio di Asti e ad Unioncamere nazionale, hanno avuto l'opportunità di conoscere da vicino il mondo del lavoro con un periodo di stage in Italia e all'estero, dalla Svezia alla Grecia passando per Bruxelles. (r.f.)

 

lunedì 14 gennaio 2013

Il sughero riciclato finanzierà “Cascina Graziella”


 

a Moncalvo (At) una casa-rifugio per donne maltrattate

 

 Una bella iniziativa per una causa sociale importante
In Piemonte si riciclano tappi di sughero usati per finanziare “Cascina Graziella”, una casa per donne maltrattate a Moncalvo d’Asti. E’ il progetto Etico, promosso da Amorim Cork, colosso portoghese leader nel mercato del sughero, con partner Vignaioli Piemontesi e l’associazione Libera Piemonte. Sono oltre trenta i punti di raccolta tra cantine vinicole, enoteche e i due negozi Eataly a Torino e Pinerolo. Avviato nel giugno 2011, il progetto ha coinvolto dapprima le cantine del Veneto e quelle toscane aderenti al Consorzio Chianti Classico, in seguito ha visto l’adesione entusiastica di numerosi altri attori e nel 2012 è partita la raccolta in Piemonte. Il progetto si chiama “etico” non solo perché promuove una sensibilità ecologica ma anche perché prevede una destinazione benefica del ricavato dalla vendita dei tappi usati, che Amorim non riutilizza, ma cede a titolo oneroso ad aziende del settore edile per la realizzazione di malte speciali, atte alla coibentazione termoacustica dei muri. Tutto il ricavato viene destinato ad associazioni operanti nel sociale senza fini di lucro. In Piemonte si è scelto di raccogliere fondi per vedere realizzato il sogno di Cascina Graziella, una cascina nelle campagne del Monferrato Astigiano, a Moncalvo, che la magistratura ha confiscato alla mafia e dato in gestione a Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti. Una volta finiti i lavori di ristrutturazione, Cascina Graziella è destinata a diventare un centro di accoglienza per donne in difficoltà, in fuga da maltrattamenti e dipendenze, e una cooperativa di lavoro (si pensa anche a un pastificio artigianale). La cascina è dedicata a Graziella Campagna, una ragazza di 17 anni ammazzata con cinque colpi di lupara. Era nata il 3 luglio 1968 e faceva la stiratrice in una lavanderia di Villafranca Tirrena (Messina). Qualche giorno prima della sua esecuzione Graziella aveva tirato fuori un’agendina dalla camicia che Gerlando Alberti jr., mafioso e nipote latitante del boss Gerlando Alberti senior, le aveva consegnato in lavanderia. Tra le mani di Graziella passarono i segreti che nessuno doveva sapere. Nel 2004 i colpevoli dell’omicidio di Graziella vennero condannati all’ergastolo.
Ora anche Vignaioli Piemontesi è partner del progetto “Etico”. Fondamentale è il contributo della Cooperativa del carcere di Bollate (MI) che vede i carcerati impegnati nello smistamento dei tappi raccolti.
 
Ecco punti di raccolta del sughero Vignaioli Piemontesi:
Vecchia Cantina Sociale di Alice Bel Colle e Sessame, Cantina Sociale di Rivalta Bormida, Cantina dei Colli di Crea, Cantina Produttori del Gavi, Viticoltori del Tortonese (Tortona), Cantina Alice Bel Colle, Cantina Sociale di Mantovana, Cantina Sociale di Mombercelli, Cantina di Maranzana, Cantina di Nizza Monferrato, Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, Cantina Barbera dei Sei Castelli di Agliano, Cantine Post Dal Vin – Terre del Barbera di Rocchetta Tanaro, Antica Contea di Castelvero (Castelboglione), La Torre di Castelrocchero Viticoltori, Cantina Tre Secoli di Ricaldone e Mombaruzzo, Produttori del Barbaresco, Cantina del Nebbiolo di Vezza D’Alba, Produttori di Govone, Cantine dei Colli Novaresi (Fara), Cantina Sociale della Serra (Piverone), Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema, Cantina Terre dei Santi (Castelnuovo Don Bosco), Cantina Sociale di Fontanile, Cantina Clavesana, Enoteca Vignaioli Piemontesi di Castagnito, Laboratorio Enocontrol (Alba), Terre da Vino (Barolo), Eataly Torino e Eataly Pinerolo.