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sabato 28 ottobre 2017

Dal 3 al 6 novembre FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA BARBERA a COSTIGLIOLE D'ASTI



 
L’EDIZIONE 2017 DEL FESTIVAL DEDICATO  ALLA "REGINA" DELLE COLLINE DEL TERRITORIO, SI CONFERMA  L'APPUNTAMENTO DI MAGGIOR PRESTIGIO DELL’AUTUNNO ASTIGIANO

 

Evento che è fiore all’occhiello dell’autunno di Costigliole d’Asti da venticinque anni è conosciuto titolo di “Barbera il Gusto del Territorio”, ma dalla scorsa edizione il grande appuntamento ha assunto il carattere di un vero “Festival Internazionale” che celebra la Barbera (rigorosamente al femminile anche per il vino), prodotto-simbolo della terra di Monferrato. Quella che gli appassionati enoturisti potranno vivere sarà una edizione davvero speciale perché spicca il carattere di prestigio in ogni allestimento, interpretato attraverso i numerosi e curati appuntamenti, gli ospiti illustri della politica e del settore enologico, le suggestive e straordinarie sedi come le sale del castello Asinari, gli spazi dell’ICIF (Italian Culinary Institute for Foreigners)) e la caratteristica Cantina dei Vini che accoglieranno il pubblico nei diversi momenti, le colline certificate Unesco, ma soprattutto, il prestigio delle tante etichette in degustazione, vere protagoniste, frutto di un grande lavoro dei produttori di queste colline.

Importante  la partnership del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, con il suo presidente Filippo Mobrici, che ha trovato sede proprio a Costigliole negli spazi del castello e che risulta attore principale sulla scena di questo evento accanto al Comune di Costigliole d’Asti guidato dal sindaco Giovanni Borriero; e ad allestire questo appuntamento che offre grande valore ad un territorio da sempre vocato alla viticoltura, l’assessore al Turismo del Comune di Costigliole d’Asti Michela Surano e il presidente della Cantina Comunale dei Vini Giorgio Gozzellino, che hanno curato i molteplici aspetti di questa manifestazione con il coordinamento di Pier Ottavio Daniele.
Accanto a loro, le collaborazioni di enti e istituzioni come la Regione Piemonte, la Banca e la Fondazione CRAsti l’ICIF, la Pro Loco, l’Associazione Costigliole Cultura, WineaT e la Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato.

La festa avrà inizio venerdì 3 novembre: dalle ore 17 è prevista l’apertura del “Più Grande Banco d’Assaggio della Barbera” che offre in degustazione oltre 200 etichette per tutta la durata dell’evento nei locali della Cantina dei Vini in via Roma; seguono in castello la degustazione “Terre da (Bar)bere - I Terroir della Barbera d’Asti” a cura dell’AIS, e poi al ristorante “La Barbera” all’interno del castello, Aperitivo e Cena con i piatti degli chef del territorio e presentazione della Guida Osterie d’Italia 2018 con Eugenio Signoroni.

Nella mattinata di sabato 4 novembre, alle ore 10, nel castello vengono consegnati i riconoscimenti ai “Viticoltori della Barbera d’Asti Patrimonio dell’Umanità” per il lavoro svolto sulle colline costigliolesi, celebrati con la presenza del viceministro Andrea Olivero, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, il sindaco Giovanni Borriero, il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato Filippo Mobrici, il presidente della Cantina Comunale dei Vini Giorgio Gozzellino, l’assessore comunale al Turismo Michela Surano e il direttore dell’associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Roberto Cerrato. Alle ore 17, in castello “I salotti della Barbera” propongono una degustazione dei “Miti della Barbera d’Asti”, una verticale dedicata agli ultimi 25 anni del prodotto a cura di FISAR (euro 10, prenotazione tel. 329.2284049); alle ore 20 “Cena con la Barbera d’Asti” in castello. Durante la giornata sarà anche possibile gustare i piatti preparati dalla Pro Loco di Costigliole d’Asti, presso la Cantina dei Vini dalle ore 12 alle ore 15 e dalle ore 19 alle ore 21.30.

Domenica 5 novembre sarà il “Barbera e Tartufo Day”: il pregiato tubero sarà protagonista in splendido abbinamento con la Barbera nella mostra-mercato e nei ristoranti della zona; alle ore 10 è previsto un Annullo Filatelico dedicato all’evento e dalle ore 12 alle ore 15 la Pro Loco costigliolese propone i suoi piatti alla Cantina dei Vini. Alle ore 17 l’appuntamento è sempre in castello nei “Salotti della Barbera” dove per l’ONAV propone la degustazione “Barbere del mondo”: un confronto tra prodotti provenienti da diversi Paesi (euro 10, prenotazione tel. 329.2284049). Alle ore 19, al ristorante “La Barbera” in castello, “Jazz & Barbera”: la musica sposa il vino con l’esibizione di Aura Nebiolo e la straordinaria partecipazione di Gianni Coscia; alle ore 20.30 presso l’ICIF, “Pizza & Barbera” e alle ore 22 al teatro comunale “Cin Cinema” con la proiezione del film “Barolo Boys” e a seguire degustazione del Vermouth di Torino.

Lunedì 6 novembre è l’ultimo giorno per godersi il “Più Grande Banco d’Assaggio della Barbera”, che apre alla Cantina dei Vini alle ore 14 e fino alle ore 19; nei “Salotti della Barbera” in castello alle ore 18 è previsto l’incontro-dibattito “I Wine Makers della Barbera d’Asti” con Dora Marchi, direttrice di Enosis, l’enologo Giuliano Noè, il prof. Vincenzo Gerbi, il presidente del Consorzio Filippo Mobrici, l’onorevole Massimo Fiorio e i neolaureati del corso di Scienze Viticole ed Enologiche del polo universitario Uni Astiss; alle ore 20 una speciale “Pizza & Barbera” al ristorante “La Barbera” e alle ore 21 presso il teatro comunale la cerimonia di chiusura del Festival Internazionale delle Barbera con la “Serata di Spirito” della Banda Osiris e “L’Asta della Barbera d’Asti” il cui ricavato sarà devoluto ad un progetto di solidarietà sul territorio.

Informazioni dettagliate  sull’evento si possono trovare componendo i numeri telefonici 329.2284049, 0141.962202, 0141.962210, scrivendo una mail a segreteria@costigliole.it o attraverso i siti web:

 


 

giovedì 26 ottobre 2017

DONNE DEL VINO: È GUALTIERO MARCHESI IL PERSONAGGIO DELL’ANNO


 
IL MAESTRO SARÀ PREMIATO GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE A OZZANO DELL’EMILIA (BOLOGNA) FOCUS E DIFFUSIONE DEL SUO PROGETTO SULLE PRATICHE ANTI SOFFOCAMENTO A TAVOLA

È Gualtiero Marchesi il «Personaggio dell’Anno» dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Il cuoco italiano più famoso nel mondo, è stato scelto anche per aver promosso un progetto importante: per primo, nel 2015, ha diffusola formazione degli addetti alla ristorazione sulle pratiche anti soffocamento che consentono di salvare, soprattutto i bambini, durante i pasti, mediante una corretta preparazione degli alimenti e la tempestiva attuazione della disostruzione.
Le Donne del vino hanno scelto di seguire il suo esempio e raccogliere il testimone. Lo premieranno giovedì 16 novembre, nella dimora settecentesca Palazzona di Maggio a Ozzano dell’Emilia(Bologna), ospiti della socia Antonella Perdisa. Dalle 15, cerimonia di premiazione e dimostrazione delle pratiche di anti-soffocamento che verranno poi diffuse nel resto d’Italia dalle Delegazioni regionali delle Donne del vino.
Il 27% delle morti infantili per cause accidentali dipendono dall’ostruzione da cibo delle vie respiratori, nel 78% dei casi avviene a tavola e, ogni anno, in Italia, uccide 50 bambini. Le manovre di disostruzione e rianimazione cardio polmonare devono essere tempestive e quindi è particolarmente importante che vengano apprese dalle mamme e dal personale addetto alla somministrazione. 

«La formazione di chi lavora nei ristoranti – dice Donatella Cinelli Colombini, presidente delle Donne del Vino - è di particolare importanza ma è ancora in fase iniziale in Italia dove mancano le lezioni su questo tema sia nelle scuole alberghiere che nei corsi per i futuri genitori, circostanza, quest’ultima, che vede molto avanti la gran parte degli altri Paesi Europei».

Nella ristorazione il primo corso con Gualtiero Marchesi, fra gli allievi, a dare il buon esempio, è avvenuto il 18 marzo 2015 e ha riguardato i responsabili di 9 ristoranti.

Chef e gastronomo geniale e innovatore, Gualtiero Marchesi è il cuoco italiano più famoso nel mondo. Ha dato un contributo fondamentale alla rinascita e al successo internazionale della cucina italiana. Ha fondato ALMA Scuola Internazionale di Cucina Italiana (Colorno, Parma), L’ItalianCulinary Academy a New York, la Fondazione Gualtiero Marchesi per coniugare la cucina con l’arte e, più recentemente, la Casa di Riposo per cuochi.

Il progetto sul pasto sicuro portato avanti dalle Donne del vino, sulla scia dell’esempio di Gualtiero Marchesi, parte da quello“SicurezzAtavola” creato da Maria Chiara Zucchi capo redattrice della rivista “La Madia Travelfood” che unisce le esperienze di “Salvamento Academy” nella formazione medica con le tecniche di corretta preparazione del cibo dello chef Dario Picchiotti dell’Antica Trattoria Sacerno. Il progetto “SicurezzAtavola” è stato presentato nel giugno 2015 a Expo insieme al Ministero della Salute, insieme al lancio dei primi videotutorial al mondo sul taglio degli alimenti per bambini.

GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE - TENUTA PALAZZONA DI MAGGIO – OZZANO DELL’EMILIA
PROGRAMMA

Ore 15 Benvenuto agli ospiti e saluto della Presidente Donatella Cinelli Colombini
Sensibilizzazione sui casi di soffocamento da ingestione di cibo o piccoli oggetti che sono fra le principali cause di morte dei bambini sotto i tre anni (50 decessi all’anno).  Presentazione delle tecniche corrette di preparazione degli alimenti e degli interventi immediati di disostruzione immediata delle vie respiratorie che evitano la morte e le lesioni. Presentazione Progetto “SicurezzAtavola”. Dimostrazione di intervento di salvataggio

Ore 16 Premiazione del Maestro Gualtiero Marchesi
Ringraziamenti a Maria Chiara Zucchi, ideatrice del Progetto SicurezzAtavola nella ristorazione e a Gino Fabbri, pasticcere campione del mondo. Ringraziamenti alla Delegata Antonietta Mazzeo e alle Donne del Vino dell’Emilia Romagna. Consegna della documentazione alle delegazioni delle Donne del vino che diffonderanno il progetto nelle altre regioni italiane

Ore 16,30 Aperitivo con i vini delle Donne del Vino dell’Emilia Romagna

 

 

 

mercoledì 25 ottobre 2017

Mostra “Nella città d’Asti in Piemonte”. Arte e cultura in epoca moderna


 
Asti, Palazzo Mazzetti

 
a cura di Alberto Marchesin, Paola Nicita, Alice Raviola,
 
Andrea Rocco

28 ottobre 2017 – 25 febbraio 2018

 
La Fondazione Palazzo Mazzetti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e la Città di Asti, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo e le Diocesi di Asti, Torino, Casale Monferrato, Acqui Terme presentano la mostra “Nella città d’Asti in Piemonte”. Arte e cultura in epoca moderna, che verrà inaugurata a Palazzo Mazzetti venerdì 27 ottobre alle ore 18.


La mostra conclude le celebrazioni del 25° anniversario di nascita della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, da sempre “motore” di sviluppo e crescita del nostro territorio e presenta numerose opere restaurate con il contributo della Fondazione e importanti prestiti da musei italiani e stranieri. I dipinti sono accompagnati da argenti, paramenti sacri e sculture.
L’iniziativa ha ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Asti, del Mibact e del Ministerio de Cultura de España.

 
In seguito alla mostra Asti nel Seicento del 2014, molti cantieri di lavoro e spunti di carattere scientifico sono emersi in città e sul territorio.
 

Tra i pezzi più rari: Bottega spagnola (?), Reliquiario della Vera Scarpetta della Madonna, 1606, Asti, Opera Pia Isnardi










L’esposizione di quest’anno si inserisce in un contesto denso di studi e debitore di una forte tradizione che si lega a un’analisi sempre più articolata dell’Astigiano. Basti pensare alle mostre Acquisizioni e restauri (2000), a cura di Elena Ragusa; Tra Belbo e Bormida (2003), a cura ancora di Ragusa e Angelo Torre; Il Teatro del Sacro(2009), a cura di Rossana Vitiello. Ancora una volta i risultati presentati hanno avuto come premessa imprescindibile le campagne di catalogazione ministeriale avviate dalla Soprintendenza, a cui si è affiancato – dal 1998 – il censimento della Conferenza Episcopale Italiana: schedature che hanno evidenziato la ricchezza del patrimonio artistico conservato nel territorio provinciale.


 
Il periodo storico dell’esposizione – che trae il nome da un breve passo della Vita di Vittorio Alfieri – comprende tutto l'Ancien Régime. Più precisamente, prende le mosse dalla prima guerra di successione di Mantova e del Monferrato (1613-1617), ora oggetto di nuovi studi di livello europeo nell’ambito dei centenari della Guerra dei Trent’anni, e ha all’incirca come termine l’episodio della Repubblica Astese del 1797, fra i primi episodi di giacobinismo nella penisola e perciò considerata uno dei primordiali movimenti di presa di coscienza nazionale.

 

Il lungo arco cronologico adottato permette non solo una rilettura storica e figurativa dell'Astigiano con particolare attenzione alle scelte della committenza, ma consente anche di osservare le vicende della storia di Asti in epoca moderna – storiograficamente piuttosto trascurate a fronte del fulgido passato medievale della città dei banchieri “lombardi” – alla luce della ribalta europea garantita dai legami del luogo e della dinastia sabauda con la monarchia spagnola.

 

L’assedio di Asti del giugno 1615, documentato da un ciclo di importanti tele (concesse in prestito dal Museo Del Greco di Toledo) – di recente attribuite alla bottega del celebre pittore Giovanni Battista Crespi detto il Cerano – commissionate dal marchese dell’Hinojosa, governatore dello Stato di Milano, fu solo uno dei momenti di contatto della città con Madrid: già le nozze di Carlo Emanuele I con l’Infanta Catalina Micaela d’Asburgo, figlia di Filippo II, avevano irradiato in Piemonte pratiche devozionali e gusti di matrice iberica, ad Asti testimoniati dalla processione dell’Entierro e dal zapato – relicario in argento(ossia la Sacra Scarpa della Madonna, già presso i Carmelitani di Asti e oggi conservata presso l’Istituto Opera Pia Isnardi di Asti).

La stessa vicinanza con Milano, oltre che con la Repubblica di Genova finanziatrice della corona spagnola, determinò la presenza in loco di mercanti forestieri e la diffusione del commercio lungo le direttrici padane e liguri. D’altro canto, ridottasi dalla seconda metà del Seicento l’influenza spagnola e rafforzatosi invece il governo sabaudo sulla provincia (destinata a perdere la funzione di baluardo militare a vantaggio di Alessandria), Asti e dintorni restarono al centro delle trattative fra Torino e il Papato circa il possesso dei cosiddetti “feudi della Chiesa d’Asti”, il che favorì la circolazione di nunzi e vicari provenienti da Roma in un quadro ancora piuttosto dinamico e attestato dall’attività di figure vescovili forti quali Innocenzo Milliavacca e Maurizio Caissotti di Chiusano.

Le loro commissioni e quelle delle élite astigiane, pendolari fra il luogo d’origine e la corte di Torino, così come i cabrei ecclesiastici e le relazioni degli Intendenti regi fungono da linee guida nell’esposizione di opere e oggetti di qualità rilevante e frutto di una cultura non necessariamente localistica, ma aperta alle suggestioni regionali e internazionali più in voga.

 

 





  Giovanni Tommaso Groppa, Ostensorio di San Secondo, 1714, Asti, Chiesa Collegiata di San Secondo


Scheda tecnica
Asti, Palazzo Mazzetti - Corso Vittorio Alfieri, 357

dal 28 ottobre 2017 al 25 febbraio 2018

 

Orari

da martedì a domenica, dalle 10,30 alle 18,30 (ultimo ingresso 17,30).

 

Biglietti

intero € 5.00, ridotto € 3.00 (gruppi, minori di 18 e maggiori di 65 anni, scuole, titolari di apposite convenzioni). Gratuito minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti per classe, disabili con accompagnatore, guide turistiche, giornalisti con tesserino.

Libero accesso per i possessori di Abbonamento Torino Musei, Torino + Piemonte Card e Torino  + Piemonte Card Junior.

 

Astimusei e lo smarticket.

Con il biglietto di ingresso viene consegnato lo SmarTicket con il quale è possibile accedere, oltre che a Palazzo Mazzetti, ai seguenti siti/musei: Domus Romana – Cripta e Museo di Sant’Anastasio – Complesso di San Pietro (durante i rispettivi orari).

Per informazioni

Palazzo Mazzetti - Corso Vittorio Alfieri, 357 - 14100 Asti - Tel. 0141 530403


 

Ufficio stampa

Palazzo Mazzetti - Corso Vittorio Alfieri, 357 - 14100 Asti - Tel. 0141 530403


 

Catalogo: Sagep Editori – Genova.





 
 
 
 

IN POETICA festival trasversale delle arti


 

 
 
In occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba In Poetica, festival trasversale delle arti a cura di Alessandra Morra, arriva ad Alba nelle giornate di venerdì 10, sabato 18 e domenica 19 novembre. Il festival che si espande sul territorio, come hanno sottolineato i recenti appuntamenti nella cappella affrescata da Tremlett a Coazzolo e alla Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo, sarà ad Alba con alcuni significativi appuntamenti all’insegna della letteratura, della musica e dell’arte performativa.
 
a cura di Alessandra Morra
ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Venerdì 10 novembre alle ore 10 la biblioteca e il cortile esterno del Liceo Classico G.Govone accoglieranno la performance “Emily, Virginia: una stanza tutta per sé” con la regia di Alessandra Morra. La narrazione di oltre un secolo di letteratura, dalla poesia di Emily Dickinson alla ricerca stilistica di Virginia Woolf, si coniuga al concetto di spazio inteso come luogo creativo, ambito di ricerca, custode di libri e sapienza. Uno spettacolo di teatro-danza con il Collettivo Scirò diretto da Daniela Febino, con la performer ospite Vittoria Morino e con le musiche del maestro Manuel Zigante al violoncello. Il coordinamento tematico degli architetti Caterina Barioglio e Giulia Bertola, l’apparato iconografico a cura di Giulia Bertola. L’appuntamento mattutino, rivolto principalmente agli alunni delle scuole, è comunque aperto al pubblico.

Alle ore 18,30 in via Bertero 8, presso la Galleria Busto Mistero, Manuel Zigante al violoncello e Anna Barbero Beerward al pianoforte proporranno un programma musicale sul tema “Il salotto di Emily e di Virginia” con l’allestimento di Giulia Bertola, le performance di teatro-danza del Collettivo Scirò dirette da Daniela Febino insieme a Vittoria Morino. La regia dello spettacolo è di Alessandra Morra. La serata proseguirà con “Letture e pensieri dedicati ad Emily e Virginia” in cui Carlo Borgogno darà voce alle parole delle due grandi scrittrici.

Sabato 18 novembre un’intera giornata dedicata alle “Vie d’America”. La biblioteca del Liceo Classico G.Govone, in collaborazione con il Centro Studi Beppe Fenoglio e con la Fondazione Cesare Pavese, ospiterà alle ore 10 la lezione “Born in the USA”: un lungo percorso a ritroso nella genesi della cultura del secondo novecento tra arte, letteratura, musica ed architettura. L’indagine parte dall'Antologia di Spoon River del poeta statunitense Edgar Lee Masters, tradotta da Fernanda Pivano su suggerimento di Cesare Pavese, prosegue con Beppe Fenoglio, di cui è nota la passione per la lingua e la letteratura anglosassone, e passa attraverso la Beat Generation e la musica americana degli anni ’60. Interverranno la direttrice del festival In Poetica Alessandra Morra insieme a Bianca Roagna, direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio e a Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese. La lectio magistralis, aperta al pubblico, sarà intervallata da letture di Erika Urban.

Alle ore 17,30 nel Coro della Maddalena In Poetica in collaborazione con Wall Of Sound Gallery presenterà il libro “Bruce Springsteen. Further Up The Road”, pubblicato da Wall Of Sound Editions,  che contiene oltre 400 fotografie di Springsteen, in gran parte inedite, realizzate tra il 1978 e il 2017 da Frank Stefanko. Il grande fotografo statunitense racconterà il volume in dialogo con il collega e curatore del libro Guido Harari.

Il Coro della Chiesa della Maddalena alle ore 21 cambierà scena per ospitare lo spettacolo tra letteratura e musica “Fernanda Pivano, 100 anni dalla nascita”. L’attrice Erika Urban interpreterà il profondo testo scritto e curato da Alessandra Morra con fotografie tratte dal volume di Fernanda Pivano e Guido HarariThe Beat Goes On”, autobiografia illustrata della grande Nanda.

 Domenica 19 novembre alle ore 18,30 il Coro della Maddalena accoglierà “Music for writers” con Giorgio Li Calzi (tromba, elettronica), Anita Li Calzi (violino) insieme agli scrittori Fabio Geda e Tiziano Scarpa.

In occasione della recente pubblicazione dell’album del trombettista Giorgio Li Calzi, Music for Writers, insieme alle voci dei narratori Andrea Bajani, Massimo Carlotto, Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Tiziano Scarpa, il Salone Internazionale del Libro di Torino, presenta l’album in forma concerto.

Giorgio Li Calzi, trombettista e produttore di musica elettronica, autore di 11 album a suo nome, ha collaborato con musicisti internazionali e maestri della nuova scena elettronica. In questi ultimi anni ha prodotto molta musica, poi eseguita dal vivo, per reading di scrittori che si mettono in gioco con un atto performativo. Music for Writers fotografa alcuni tasselli di questa letteratura con una veste musicale che parte dalla narrazione della storia che si sta raccontando.

Lo spettacolo, visibile liberamente fino ad esaurimento posti come tutti gli spettacoli del festival In Poetica, avrà le luci e i visuals di Massimo Violato.

 

PER INFORMAZIONI


 

Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Piazza Medford, 3 - 12051, Alba - Tel. +39 0173 361051 -
info@fieradeltartufo.org

 


 

venerdì 20 ottobre 2017

Mauro Veglio di La Morra annuncia la fusione della propria azienda con quella del nipote Alessandro


 
Mauro e Daniela scelgono il nipote Alessandro quale futura guida della loro azienda

Contrariamente all’attuale tendenza di vendere le aziende vinicole delle zone più pregiate ad investitori stranieri, c’è chi sceglie di puntare sui giovani e sul futuro

E’ il caso di Mauro Veglio di La Morra che annuncia la fusione della propria azienda con quella del nipote Alessandro Veglio. Una scelta fortemente voluta da Mauro e Daniela per portare una ventata d’aria fresca al gruppo di lavoro e garantire alla cantina Mauro Veglio un futuro “a conduzione famigliare”.
Alessandro, classe 1982, è il figlio del fratello di Mauro e conduce, ormai da diversi anni,la propria azienda agricola Alessandro Veglio. Era però arrivato per lui il momento di pensare a nuovi spazi e a nuovi investimenti, quando, parlando con Mauro e Daniela, è nata l’idea di fondere le due realtà.

Alessandro porta in dote 5 ettari, suddivisi tra i comuni di La Morra (MGA Gattera) e di Barolo (MGA Paiagallo) che andranno ad unirsi ai 14 dell’azienda Veglio.

E’ stata una proposta inaspettata quella di Mauro e Daniela. – spiega Alessandro Veglio -Condividevo spesso idee e spunti sulla produzione con mio zio, ma non avrei mai pensato che un giorno mi avrebbero chiesto di portare avanti la loro azienda.
Una proposta che mi riempie di orgoglio e che mi darà l’opportunità di confrontarmi con la vinificazione di nuovi cru.”

Inizia così un nuovo capitolo per l’azienda Mauro Veglio che sarà caratterizzato da un proficuo scambio generazionale nel nome di una continuità di pensiero e di azione.

Più che di una fusione, mi piace parlare di ri-unioneracconta Mauro Veglio- Le vigne in origine appartenevano tutte a mio padre Angelo, quindi si tratta di un vero e proprio ritorno alle radici”. 
Siamo felici che Alessandro si unisca a noi –  continua Daniela, consorte  di Mauro –il suo arrivo darà un nuovo impulso alla nostra azienda. Mio nipote è un ragazzo in gamba, oltre che un bravo enologo, e sono orgogliosa di sapere che ci sarà lui in futuro alla guida della nostra azienda”.

Nulla cambierà a livello di conduzione dei vigneti e di filosofia produttiva. Mauro, Daniela e Alessandro condividono infatti lo stesso rispetto del territorio e della tipicità d’origine, frutto di un attento lavoro di selezione in vigna e di un’altrettanta cura in cantina. Il focus continuerà ad essere sui quattro grandi cru (o Menzioni Geografiche Aggiuntive) del Barolo: l’Arborina, il Gattera, il Rocche dell’Annunziata e il Castelletto. A cui si aggiungerà la MGA Paiagallo a partire dall’annata 2016.


Mauro e Alessandro Veglio 
 
 

mercoledì 18 ottobre 2017

IL GATTI MASSOBRIO 2018 FOTOGRAFA UNA RISTORAZIONE IN EVOLUZIONE

 Sempre più ricco di indicazioni (e simboli), il Taccuino dei Ristoranti d’Italia racconta una cucina che cambia con gli stimoli e le esigenze della società

Saliranno sul palco di Golosaria (www.golosaria.it) ‪lunedì 13 novembre i titolari della “Corona Radiosa” il massimo dei riconoscimenti del GattiMassobrio, attribuito alle migliori tavole del nostro Paese. Una guida che giunge alla terza edizione con 3.000 segnalazioni giudicate con i faccini più o meno sorridenti, con l’apice del “Faccino radioso” e la sublimazione della “Corona”.
Ma questa guida in crescita, che interagisce col web
(‪IlGolosario.it) e l’app, per gli aggiornamenti continui di Marco Gatti e Paolo Massobrio con 95 collaboratori, avrà anche una guida nella guida, dedicata alle pizzerie d’eccellenza che fanno la “pizza contemporanea”, rifacendosi al manifesto di Vighizzolo d’Este del 2012.
 
Dei 3.000 locali recensiti, 2.700 hanno una recensione con un giudizio di valore; 300 vengono citati solo con una riga. Le corone sono in tutto 296 con 56 nuovi ingressi; i faccini radiosi 514 con 143 ingressi, a segnalare che un terzo dei ristoranti citati ha un valore alto di offerta dal punto di vista qualitativo. Seguono a ruota i locali con il faccino contento + +, ovvero sulla soglia del radioso, e infine quelli col solo faccino contento e il faccino normale.
 
I due autori col Papillon dichiarano così la loro filosofia: “L’idea è di raccontare sia le migliori trattorie sia i migliori ristoranti, che hanno tipologia di offerta diversa. Detto questo annotiamo un’altra sostanziale differenza, che è la rinuncia a inseguire sempre le stesse tavole gourmet, piuttosto costose e talvolta curiosamente omologate sui medesimi piatti”. E proseguono: “Nel comporre il giudizio, non vi nascondiamo infine che due elementi discriminanti ci hanno guidati: l’offerta del vino a bicchiere che è un plus fondamentale oggi, così come quella di frutta e verdura di stagione. Se manca questa capacità di offerta, manca qualcosa. Sarebbe opportuno adeguarsi, tornando a fare il mestiere di osti”.
 
E sono tante le tipologie di locali raccontate: 248 pizzerie, 69 locali polifunzionali (ovvero con un'offerta che si declina in modi differenti durante tutto l'arco della giornata), 153 agriturismi oltre a ristoranti (suddivisi come trattorie, trattorie di lusso e ristoranti in base a servizio e prezzi), negozi con cucina, cantine con ristorazione, enoteche con cucina.
 
Novità di quest’anno è poi un nuovo pittogramma che indica i locali che offrono il servizio di doggy bag. E a sorpresa si scopre che sono 1623, ovvero oltre la metà dei locali citati.
 
La Miglior tavola dell’anno è ancora una volta siciliana: Accursio a Modica, mentre Milano si rivela la piazza più dinamica in fatto di novità. E qui la tavola dell’anno 2017, dopo Tano Passami l’Olio nel 2015 e Andrea Berton nel 2016 (entrambi confermati ai massimi livelli) è il ristorante Alice.

lunedì 16 ottobre 2017

IL 24, 25 e 26 NOVEMBRE TORNA IL BAGNA CAUDA DAY




 
AD ASTI, IN PIEMONTE E NEL MONDO SI PREPARA IN RISTORANTI, OSTERIE E CANTINE L’ACCENSIONE DI 12 MILA FUJOT: ON LINE I PRIMI 5.000 POSTI DA PRENOTARE A 25 EURO

Il nuovo sito www.bagnacauday.it  pubblica un primo elenco di locali di Asti, del Piemonte e del resto del mondo dove si svolgerà dal 24 al 26 novembre la quinta edizione del Bagna Cauda Day la festa più profumata dell’anno. Sono già più di cinquemila i posti, ma ne arriveranno altri, oltre il doppio per soddisfare le voglie dei bagnacaudisti, molti dei quali in arrivo anche da altre regioni e dall’estero.      
Il Bagna Cauda Day (ma lo si può pronunciare in piemontese anche Bagna Cauda d’aj) è un evento complesso e articolato, organizzato dall’Associazione culturale Astigiani, che coinvolge molte migliaia di appassionati e si svolge nell’ultimo fine settimana di novembre per celebrare il rito collettivo della Bagna Cauda.  

Il tipico piatto della tradizione piemontese è al centro di un sistema gastronomico secolare che partendo da una salsa calda di aglio, olio e acciughe, dove intingere le verdure di stagione, è diventato un pilastro della cultura conviviale.

“Il “profumo” d’aglio, la complessità della preparazione, la ricerca di materie prime eccellenti hanno però rischiato di relegarla al di fuori della ristorazione. «Con il Bagna Cauda Day – dicono gli organizzatori - vogliamo riportare la Bagna Cauda al centro della proposta gastronomica che parte dal Piemonte e coinvolge numerose realtà in tutto il mondo. In nome dell’amicizia, del gusto di stare insieme del valore di riscoprire sapori intensi, veri, autentici. La Bagna Cauda è un piatto senza divieti e ingredienti nascosti. Aperto ad ogni cultura e tradizione. Come diciamo noi: solo per chi non ha la puzza al naso!».

DIAMO UN PO’ DI NUMERI

1 Un evento unico per rinnovare il rito antico della bagna cauda con un’idea nuova e un tocco d’ironia

3 giorni di incontri e festa. La quinta edizione, mantiene la formula e aggiunge novità.  Oltre che ad Asti il Bagna Cauda Day vede il coinvolgimento di realtà importanti come Alba, Casale Monferrato, Ovada, Torino
 
10 euro il prezzo dei vini doc e docg a bottiglia proposto direttamente dai produttori nei locali aderenti

24-25-26 le date di novembre 2017 del Bagna Cauda Day, la sera di venerdì 24, mezzogiorno e cena sabato 25 e domenica 26

25 euro il costo fisso della Bagna Cauda, uguale in tutti i locali, dagli stellati alle trattorie di paese, che darà diritto ad un posto a tavola ed ad una bagna cauda abbondante, variegata e colorata dalle verdure. Ogni bagnacaudista avrà in omaggio il tovAGLIOlone d’autore in tessuto quest’anno firmato da Luigi Piccatto una delle penne più importanti del mondo del fumetto italiano. Sarà distribuito anche il Vademecum della Bagna Cauda con le testimonianze, la storia e la ricette di questo piatto straordinario. 

150 i locali (cantine storiche, ristoranti, vinerie, associazioni) dell’Astigiano, Monferrato, Langa e Roero e nel resto del mondo proporranno la loro Bagna Cauda in tre versioni segnalate da un semaforo: rosso come Dio comanda (tradizionale), giallo per indicare la versione “eretica” e verde per la “atea” con poco e senz’aglio. Anche altri locali in Piemonte in Italia e all’estero hanno aderito al Bagna Cauda Day: da Berlino a New York, dal Costa Rica all’Argentina e perfino a Tonga nel Pacifico.
5.000 euro è la previsione della cifra che sarà devoluta in opere di concreta solidarietà dall’Associazione Astigiani. Perché la Bagna Cauda fa bene.

12.000 i comodi posti a tavola complessivi, tutti in spazi riscaldati, senza code e tempi di attesa che si possono prenotare telefonando direttamente ai locali indicati sul sito www.bagnacaudaday.it

0 zero plastica per piatti posate e bicchieri nel rispetto dell’ambiente e della tradizione
Molte le curiosità, le conferme e le novità in arrivo

foto Giulio Morra
Da non perdere il coraggioso e appassionato “Barbera kiss” promosso dal Consorzio della Barbera d’Asti il bacio di mezzanotte che i bagnacaudisti si scambieranno in piazza San Secondo ad Asti, in altre piazze e nei ristoranti al termine delle serate.





Il Bagna Cauda Day sarà anche l’occasione per conoscere l’Asti docg secco che il Consorzio dell’Asti offrirà nei ristoranti e nei locali a bagnacaudisti come aperitivo di benvenuto.  

Per tre giorni, ad Asti, il cortile di Palazzo Ottolenghi ospiterà il Bagna Cauda Market, al coperto, in collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori e il Comune di Asti.
La domenica mattina ad Asti si corre la seconda Marcia Cauda, organizzata dalla società sportiva Vittorio Alfieri.

Ci sarà anche il “Kit del dopo bagnacauda” con dentifricio “Baciami subito”, magnesia, cola, grappa, cioccolato ecc.
E non mancherà “Acciù” la mascotte portafortuna in stoffa.

Per la prima volta sarà attivo per la città di Asti anche il servizio Bagna Ca’, la bagna cauda a domicilio, compresa di verdure e fujot.
Elenco aggiornato del programma e dei ristoranti aderenti e posti disponibili su www.bagnacaudaday.it  

foto Giulio Morra