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lunedì 17 dicembre 2018

PIEMONTE:UNA VENDEMMIA 2018 A QUATTRO STELLE


 
I DATI E L’ANALISI DELL’ANNATA APPENA CONCLUSA PRESENTATI AD ANTEPRIMA VENDEMMIA DA REGIONE PIEMONTE E VIGNAIOLI PIEMONTESI A CASCINA LA MARCHESA A TORINO. PREMIO SPECIALE CONSEGNATO AL GIORNALISTA TARCISIO MAZZEO

È stata una vendemmia abbondante rispetto al 2017, una delle più scarse annate degli ultimi cinquant’anni, ma in realtà si è tornati a valori normali di produzione. Per presentare la dichiarazione di produzione vinicola ci sarà tempo ancora oggi, lunedì 17 dicembre, ma rispetto all’anno scorso si parla di un aumento tra il 20% e il 30%.
Nonostante un clima complesso, con un’estate molto piovosa, si è chiusa «un’annata miracolosa dove il rapporto tra la quantità eccezionale delle uve e la loro qualità è tra i migliori delle ultime annate. Probabilmente il migliore in assoluto tra le vendemmie dal 2000». Tanto da assegnare 4 Stelle alla vendemmia 2018 del Piemonte ovvero tra l’ottimo e l’eccellente.
Questa l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in PiemonteAnteprima Vendemmia 2018, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da oltre 25 anni, dal 1992, raccogliendo minuziosamentei dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte. L’ultima pubblicazione è stata presentata a Cascina La Marchesa a Torino. Un anticipo della pubblicazione era stato fatto a Milano, durante il festival Vivite.
 
«La vendemmia 2018 – dichiara Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte (a destra della foto con gli altri relatori) - conferma la qualità della vitivinicoltura piemontese e le sue caratteristiche quasi uniche che ne fanno una delle realtà importanti nel panorama internazionale. È una viticoltura caratterizzata dal territorio collinare, come dimostrano ad esempio i paesaggi vitivinicoli tutelati dall’Unesco di Langhe, Roero e Monferrato. Un territorio in molti casi in forte pendenza in cui il lavoro manuale ha ancora un ruolo centrale. La nostra è una viticoltura votata alla qualità e all’export, che gioca una parte molto significativa nell’economia non solo agricola, ma anche regionale e nazionale».

«È stata l’annata del viticoltore professionista - dice il presidente di Vignaioli Piemontesi Giulio Porzio – Il vino si fa in vigna e chi ha saputo gestire bene il vigneto, ha vendemmiato ottime uve. Mi piace pensare che, nella vendemmia 2018, il viticoltore è ritornato il vero protagonista della qualità. Dobbiamo tornare a parlare di reddito perché vuol dire giovani che restano e lavorano la terra».
Il giornalista Giancarlo Montaldo ha presentato i dati economici del Piemonte vitivinicolo 2017: in particolare si è soffermato su alcuni dati generali (superficie, produzione, vitigni autoctoni e internazionali), anche in un confronto analitico e strategico con il passato, per sottolineare l’evoluzione positiva che il comparto vitivinicolo regionale ha conseguito. «Il 2018 è stato molto impegnativo per i produttori piemontesi – spiega Montaldo - E non solo per il clima alterno che ha messo a dura prova le capacità professionali dei viticoltori. L’impegno è stato intenso anche sul piano dei mercati, un po’ per ampliare le aree dove i vini piemontesi sono presenti e apprezzati, un po’ per mantenere nei vari spazi di commercializzazione livelli di remunerazione e immagine coerenti con il valore qualitativo dei vini».
Durante l’evento, la Regione Piemonte ha assegnato un premio speciale al giornalista Tarcisio Mazzeo, caporedattore centrale di Rai 3 Piemonte per aver ideato il «Tg itinerante» di Rai Tre Piemonte, trasmissione giornalistica che valorizza il territorio piemontese e i suoi prodotti.

I DATI DELLA VENDEMMIA 2018

Ricordiamo in sintesi quali sono i dati della vendemmia 2018: è stata una annata piovosa, con temperature miti d’inverno e infuocate tra luglio e agosto con picchi ben oltre i 35 gradi. La raccolta delle uve è avvenuta tra settembre e ottobre. Tra i vigneti del Piemonte, la produzione di vino è stata di poco più di2,5milioni di ettolitri in aumento di circa il 30% sul 2017. In Italia la produzione è stata di 49,5 milioni di ettolitri (+16% sul 2017), dato che fa del Bel Paese il primo produttore al mondo.

Una vendemmia comunque molto soddisfacente per il Piemonte: dalle analisi e valutazioni svolte costantemente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, coordinato da Daniela Tornato e Michele Vigasioe dall’enologo Giampiero Gerbi,molti vitigni sono collocati in vetta della classifica. Il risultato migliore è per il Nebbiolo di Langhe e Roero, Pelaverga di Verduno e il Cortese zona Gavi, che si aggiudicanoquasi l’eccellenza (quattro stelle e mezzo). Seguono con 4 stelle Barbera, Grignolino, Freisa, Arneis, Erbaluce, Favorita, Vespolina, Chardonnay. Gli altri vitigni stanno nella sfera del molto buono.

Le aziende vitivinicole in Piemonte sono 18.000 su 67.000 totali, mentre gli ettari vitati sono circa 44.449, con un lieve aumento sul 2017. L’export si conferma attorno al miliardo di euro su un export agroalimentare complessivo di 4,5 miliardi di euro. 

Un export che interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% nei paesi comunitari e il 30% nei paesi extra Ue. I principali paesi importatori sono Germania, Gran Bretagna, USA, Francia, Russia, Spagna, Svizzera, Giappone

Solo per la promozione Ocm sui mercati dei Paesi terzi per l’internazionalizzazione e l’export delle aziende vitivinicole piemontesi, la Regione ha stanziato per la campagna 2017/2018 risorse pari a 10.427.850 euro.

Il 33% della produzione vitivinicola in Piemonte arriva dal mondo della cooperazione: 37 cantine cooperative piemontesi sono associate e rappresentate da Vignaioli Piemontesi con 6.242 aziende vitivinicole.

lunedì 10 dicembre 2018

L’ALTA LANGA DOCG CHIUDE IL 2018 A QUOTA 1.300.000 BOTTIGLIE


 
1.500 quintali di uva Pinot Nero e Chardonnay raccolti per una produzione pari a 1 milione e 300 mila bottiglie di Alta Langa Docg millesimo 2018, che uscirà in commercio nel 2021.  La bella vendemmia di quest’estate soddisfa in pieno le aspettative del Consorzio Alta Langa che chiude così in bellezza un anno particolarmente dinamico
 

A conclusione del mandato triennale – commenta il presidente del Consorzio Giulio Bava (nella foto) – consegniamo al futuro nuovo consiglio di amministrazione un Alta Langa che ha raggiunto il primo importante obiettivo che si era posto: il superamento del milione di bottiglie. Una crescita seguita con attenzione, con la programmazione dell’aumento dei vigneti e delle aziende produttrici, nel rispetto dei tempi della natura e del lungo affinamento dei vini in bottiglia”.
Intanto prosegue la crescita del vigneto di Alta Langa che raggiungerà i 350 ettari nel prossimo biennio rispetto agli attuali 280 ettari, tra la provincia di Asti (130), quella di Cuneo (130) e quella di Alessandria (20).
L’Alta Langa è un vino di qualità che non ammette scorciatoie e vede la collaborazione di tutta la filiera produttiva, con i viticoltori in primo piano – prosegue Giulio Bava -. Il prossimo obiettivo è rappresentato dai 3 milioni di bottiglie non appena i 350 ettari saranno completi e in produzione”.
Dal punto di vista delle attività svolte, la presenza in questi ultimi mesi come Official Sparkling Wine alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e, in settembre,  all’evento Slow Food Terra Madre - Salone del Gusto ha impegnato il Consorzio delle alte bollicine piemontesi.
 

Non soltanto. Il 2018 è stato l’anno dell’apertura delle Terrazze Alta Langa (la prima all’interno del Castello di Moasca in collaborazione con il ristorante Tra la Terra e il Cielo, la seconda ad Alba, al “100 VINI caffè la brasilera” inaugurato di recente): esperienze che mettono al centro della carta dei vini dei locali aderenti proprio l’Alta Langa Docg di tutti i produttori del Consorzio.
Rilevante anche il risultato del primo Alta Langa Bar avviato in seno alla pizzeria gourmet astigiana [cRust], una piccola realtà di successo in cui, in un solo anno, a fronte di una quarantina di coperti e della sola apertura serale del locale, sono state stappate oltre mille bottiglie di Alta Langa Docg.
Il Consorzio ha anche creato, alla fine dell’inverno, un proprio evento dedicato al mondo dell’horeca e a giornalisti di settore e opinion leader: “La Prima dell’Alta Langa”, grande degustazione di tutte le cuvée del Consorzio, ha avuto luogo al Castello di Grinzane Cavour e ha registrato il tutto esaurito.
Si lavora alla prossima edizione dell’evento, che si terrà nel marzo 2019.
 
L’ALTA LANGA DOCG - L'Alta Langa Docg è lo spumante brut del Piemonte.  Una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” di Canelli, oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.
È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.
L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.
L'Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane. Al palato è armonico, caratterizzato da una delicata sapidità.  L'Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria o più marcato quando è giovane, l’intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che  spaziano dal pomplemo alle spezie, un gusto fruttato, equilibrato, ampio e lungo.
 
I NUMERI DELL'ALTA LANGA DOCG:
103 soci del Consorzio
78 vigneron
25 case spumantiere
 
280 ettari di vigneto (130 in provincia di Cuneo, 130 in provincia di Asti, 20 in provincia di Alessandria), non tutti ancora in produzione - diventeranno 350 nel 2021
 
1.500.000 kg di uva prodotta dalla vendemmia 2018
1.300.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2018
Mercato interno 95%
Mercato estero 5% (Usa)

sabato 8 dicembre 2018

L'Assemblea dei soci del Consorzio per la Tutela del Formaggio Robiola di Roccaverano ha eletto i consiglieri di amministrazione in carica fino al 2021


 
 

4 consiglieri sui 5 uscenti sono stati confermati: Fabrizio Garbarino , che è stato eletto rieletto presidente del consiglio di amministrazione, Matteo Marconi confermato vicepresidente Loredana Dotta addetta alla Tesoreria e Giovanni Solerio segretario.
C'è stata una new entry con Serena Gallo in rappresentanza dell'Az. Agricola Musolino Giuseppa di Roccaverano


Un grande ringraziamento per il lavoro svolto va ad Ulderico Antonioli Piovano che, dopo tanti anni di impegno prima come presidente e poi come consigliere, ha deciso di non ricandidarsi per potersi dedicare completamente alla propria azienda.

Nella stessa serata sono stati nominati i membri del collegio sindacale e anche qui ci sono alcune importanti novità: alla presidenza il nuovo cda del consorzio ha nominato, come vuole la normativa vigente, il revisore dei conti dottor Fabrizio Mallarino dell'omonimo studio associato dei dottori commercialisti, vicepresidente e revisore supplente il dottor Lorenzo Robino, come altri componenti del collegio: Fabio Vergellato sindaco di Roccaverano in rappresentanza della giunta dell'Unione Montana Langa astigiana Val Bormida, il dottor Piero Roso sindaco di Ponti e vice presidente del GalBorba e Simone Barbero assessore al turismo del comune di Roccaverano

 Durante la riunione il presidente Garbarino ha elencato le attività e risultati ottenuti negli ultimi tre anni di gestione ponendo l'accento sulla salute dei conti, sul fatto che 2 aziende anno deciso di entrare nel Consorzio e le tante collaborazioni importanti che hanno costellato questo periodo.
Dagli enti regionali (Regione e Assessorato in primis) e le amministrazioni locali ai consorzi e ai raggruppamenti di eccellenze importanti del territorio come quello della Barbera e dei Vini del Monferrato e l'Assopiemonte Dop IGP.

 Queste collaborazioni hanno permesso al consorzio di implementare in maniera considerevole le azioni promozionali e la presenza della Robiola di Roccaverano DOP in eventi importanti sia a livello nazionale che a livello internazionale e nello stesso tempo hanno fatto sì che il consorzio fosse visibile e ben presente nei appuntamenti del territorio di provenienza, in quanto la filosofia che ha animato questi ultimi anni di lavoro e continuerà ad animare l'azione del nuovo CDA sarà di espandersi verso nuovi territori e nuovi orizzonti ma tenendo sempre ben radicati i piedi nel territorio di appartenenza che rendono questo formaggio inimitabile: la Langa astigiana e l'alto Monferrato acquese.

Il consorzio intende continuare a promuovere la qualità della Robiola di Roccaverano DOP fornendo ai produttori soci stimoli sempre più importanti perché sentano la necessità di mantenere e migliorare gli standard qualitativi altissimi già raggiunti e inoltre vuole consolidare ed aumentare questa percezione di qualità del prodotto presso fasce sempre più ampie della popolazione in modo da poter contribuire ad aprire nuovi mercati a migliorare la valutazione economica del prodotto e creare la consapevolezza del fatto che in questo angolo di Piemonte esista un'eccellenza casearia unica al mondo
Per questo fra le varie iniziative che il consorzio tende a organizzare per festeggiare degnamente il quarantennale del riconoscimento della denominazione di origine ce n'è una che ci sta particolarmente a cuore: l'apertura di uno showroom della Robiola di Roccaverano “Rob” nei locali della ex scuola elementare di Roccaverano in piazza Barbero dove gli amanti del nostro territorio, ma soprattutto le persone che hanno conosciuto la Robiola di Roccaverano sulle loro tavole, possono trovare un punto di formazione degustazione e perché no, il punto partenza di una visita guidata delle varie aziende sparse sul territorio in modo da dare una visione tangibile della presenza e dell'importanza che questo prodotto ha per le tradizioni culinarie, la cultura e l'economia del territorio stesso.
Le iniziative per 40 anni della DOP saranno diverse e non solo sui luoghi di produzione ma anche sul tutto il territorio regionale a partire da una conferenza stampa di presentazione che si terrà nei primi giorni dell'anno prossimo a Torino in collaborazione con l'assessorato all'agricoltura della Regione Piemonte.
Il consorzio stesso attraverso il proprio ufficio stampa e i vari strumenti di informazione fornirà al più presto a chiunque voglia le indicazioni più precise su come dove quando si svolgeranno gli altri eventi dando comunque appuntamento a tutti e tutte gli amanti del nostro favoloso formaggio per il  29 e 30 giugno 2019 per La Grande Festa della Robiola di Roccaverano DOP diciannovesima Fiera Carrettesca nella splendida cornice della piazza e del Parco del Castello di Roccaverano.

 


 

 

martedì 4 dicembre 2018

“ORO INCENSO MIRRA – PRESEPI NEL MONFERRATO”:AL VIA LA TERZA EDIZIONE IN 9 COMUNI DEL MONFERRATO ASTIGIANO



Dall’8 dicembre per un percorso ideale tra Albugnano, Aramengo, Camerano, Castagnole Monferrato, Cocconato, Grana, Monale, Montegrosso d’Asti  e Schierano, frazione di Passerano Marmorito

 
Tutto pronto ad Albugnano, Aramengo, Camerano Casasco, Castagnole Monferrato, Cocconato, Grana, Monale, Montegrosso d’Asti e Schierano (frazione di Passerano Marmorito) per la terza edizione della rassegna Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato.

Tutti i presepi – circa mille in totale - saranno inaugurati, come la tradizione impone, il prossimo 8 dicembre.

Albugnano: all’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano torna il grande presepe artistico curato dalla restauratrice Anna Rosa Nicola. Particolarmente apprezzato per l’originalità e l’accuratezza dei dettagli, rievoca ricordi ed emozioni di un tempo passato attraverso scenari rinnovati ogni anno. Nella scorsa edizione è stato visitato da oltre 7mila persone.

I 12 vignaioli dell’Associazione Albugnano 549 allestiranno nella Scuola elementare di Albugnano il Presepe degli artisti, un’eclettica composizione di figure in legno a grandezza naturale dipinte  dagli artisti piemontesi Nino Aimone, Francesco Casorati, Riccardo Cordero, Giorgio Ramella, Giacomo Soffiantino e Francesco Tabusso.  Inoltre nel weekend dell’8 e 9 dicembre, saranno a disposizione dei visitatori delle navette in partenza dall’Abbazia di Vezzolano che li accompagneranno nella visita delle cantine. Si potranno così conoscere le aziende agricole e i vignaioli, visitare la Scuola e le cantine e degustare l’Alto Nebbiolo del Monferrato Albungano doc e gli altri vini tipici del territorio accompagnati dai prodotti gastronomici.

Aramengo: in piazza del Peso, un presepe creato e vissuto dai bambini del paese; le figure, studiate e preparate in precedenza, saranno decorate dai bambini che firmeranno le loro “opere d’arte”.
Nei sotterranei del Palazzo Municipale, un’opera di Anna Rosa Nicola: una differente versione del presepe allestito all’Abbazia di Vezzolano, con materiali nuovi, una straordinaria realizzazione miniaturizzata, ricca di elementi inediti e curiose rappresentazioni.

Camerano Casasco: sotto i voltoni in tufo delle cantine del castello, vicino all’antico forno comunale del 1700, si può visitare il presepe meccanico degli antichi mestieri costruito dallo scultore Gennaro Cosentino; frutto di 25 anni di lavoro, del presepe fanno parte circa 40 statue in legno, animate dal meccanismo di decine e decine di motori elettrici che lo stesso Cosentino ha progettato. Nei giorni di apertura del presepe è possibile visitare anche i preziosi stucchi dei maestri Luganesi (1650 circa) nella chiesa parrocchiale recentemente restaurati e, a Palazzo Balbo, la camera che ospitò Silvio Pellico per tre anni, con gli arredi originali.

Castagnole Monferrato: nelle cantine della settecentesca Tenuta La Mercantile saranno allestiti diversi presepi. In particolare, da non perdere il Presepe del Vino: opera di Stefano Parodi e Marco e Piera Roggero è un presepe ispirato alla vendemmia e alla commedia dialettale “Gelindo ritorna”; il paese di Castagnole è protagonista del presepe fatto dagli ospiti della Casa di Riposo “Coniugi Valpreda Capitolo” mentre è ambientato tra gli antichi romani l’originale presepe di Roberto Grillo. Domenica 16 dicembre alle 17 il presepe vivente lungo il centro storico della Miraja: saranno offerti Ruché brulé, caldarroste, polenta e cioccolata calda per i più piccini. Coordinamento di Fulvio Durando.

Cocconato: più di cento presepi saranno esposti negli angoli caratteristici e nelle vetrine dei negozi del centro storico dell’antico borgo, con una suggestiva illuminazione notturna. Nel Salone Comunale nel Cortile del Collegio si terrà la mostra “Presepi d’Artista” con il singolare presepe realizzato all’uncinetto da Adriana Gandini, il presepe in ferro battuto di Santo Roccatello e le ultime creazioni dei presepisti torinesi Antonio Aiello, Adriano Gatto e Roberto Niglio.

A grandezza naturale poi il bel presepe animato realizzato da artisti cocconatesi e illuminato nelle ore notturne: ogni anno nuovi personaggi disposti lungo la scalinata e tutt’intorno alla chiesa di Santa Maria della Consolazione. Il 26 dicembre ci sarà “Presepiando… Degustando”: all’interno della mostra “Presepi d’Artista” con gli artisti espositori, curiosità e aneddoti dal vivo. Aree di degustazione saranno allestite nel percorso e, nel Salone Comunale, merenda sinoira con specialità cocconatesi su prenotazione.

 Grana: il presepe allestito da Nino Di Muzio, è esposto nel locale sottostante la chiesa in piazza Maria Ausiliatrice e si potrà visitare fino al 17 febbraio 2019. La tecnica è artigianale: alcune statue sono costruite a mano, con resina e stoffa. Il presepe occupa circa 100 metri quadri, con 380 personaggi e due sinagoghe in legno, oltre a un castello, il palazzo di Erode, varie abitazioni. Davanti al presepe, la rievocazione dell’Annunciazione, dei profeti e un piccolo villaggio con il vecchio mulino ad acqua. Suggestivi giochi di luce scandiscono i momenti dell’alba, del giorno, del tramonto e della notte.

Monale: il percorso parte dal Municipio fino ad arrivare al Castello; il primo presepe che si incontra è quello realizzato da Remo Marangon che da 10 anni ritrae, con statue a grandezza naturale, i suoi concittadini. Segue l’esposizione di statue realizzate con la terracotta di Monale dal maestro ceramista Fabrizio Russo, oltre a quelle fatte dagli abitanti di Monale suoi allievi. La mostra si conclude con il Presepe intagliato nel legno da Martino Canavese, dove la Natività è rappresentata a dimensione naturale. Oltre 100 presepi poi sono esposti nel Salone Polivalente. L’8 dicembre, nella Biblioteca, saranno esposti anche i presepi italiani di Mauro Imbrenda, presidente dell’associazione Storici Artistici Presepisti Astesi.

Montegrosso d’Asti: il Presepe Meccanico si può visitare nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano; occupa un’area di 30 metri quadri, con personaggi in movimento ed è interamente costruito a mano da Maurizio Nanni.  Domenica 23 dicembre, nell’incantevole centro storico sullo sfondo del castello trecentesco, più di 40 figuranti impegnati in antichi mestieri faranno rivivere il villaggio di Betlemme. Nella capanna della Natività, la Sacra Famiglia riscaldata dal bue e dall’asinello. 

Schierano, frazione di Passerano Marmorito: è un’idea nata nel 2010 quella di esporre presepi in tutto il paese come messaggio francescano di pace, fede e tradizione. Più di 200 presepi creati dagli abitanti, esposti davanti alle chiese, alle porte delle case e sulle finestre, nei vicoli e lungo la strada che attraversa il paese. Di notte vengono illuminati e creano un’atmosfera natalizia calda e affascinante. I presepi sono realizzati con semplicità e materiali naturali e sono dedicati a Papa Francesco e al suo trisnonno Giuseppe Bergoglio nato a Schierano nel 1816.

 
SITO INTERNET – Da quest’anno alla manifestazione è dedicato un sito internet da cui si potrà restare informati, giorno dopo giorno, su tutte le novità di Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato: www.presepinelmonferrato.it per approfondimenti, contatti, riferimenti per le prenotazioni alle singole manifestazioni.

PAGINA FACEBOOK: @oroincensomirra

HASHTAG: #presepimonferrato

 

 

 

 
 

"MEZZA STAGIONE" a Costigliole d'Asti da Capodanno a Marzo 2019


 
 
 
 
 
Si sta per aprire per la sedicesima volta il sipario sulla “Mezza Stagione”, il cartellone della stagione invernale 2018/2019 del Teatro Municipale di Costigliole d’Asti, che si conferma tra le più attese e seguite a livello locale e regionale
La stagione teatrale è realizzata dal Comune di Costigliole d'Asti e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo -Circuito Regionale Multidisciplinare con la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.
Fondamentale è il contributo delle Fondazioni C.R.Asti e C.R.T. e di importanti sponsor locali.

Commenta il Sindaco Giovanni Borriero: “Nel cartellone, con sei appuntamenti serali, nuovi spettacoli, commedie, grande musica, a cui si aggiungono una domenica a teatro per bambini e famiglie e due mattine per le scuole. Un posto di cultura a dimensione famigliare; un programma atteso dal pubblico costigliolese e astigiano, con una serie di media partner che ci seguono con attenzione. Non si può non sottolineare con grande soddisfazione per l’Amministrazione Comunale, come il “Capodanno a teatro” che aprirà il31 dicembrequesta edizione della stagione presenterà un'importante novità: per la prima volta ci sarà un grande concerto tra opera, operetta e canzone con un ensemble di virtuosi cantanti lirici che proporranno una serie di brani conosciuti ed accattivanti dall’opera buffa  alla canzone passando per l’operetta e i valzer viennesi in tema, il tutto impreziosito da momenti di operetta. La serata si concluderà con un “dopo teatro in castello” per brindare al nuovo anno.”

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo l’apertura del Capodanno a Teatro a gennaio il ritorno di un grande spettacolo storico: sabato 26 gennaio “Vanzetti. Il sogno di un emigrato Italiano” di Nattino, portato in scena dopo oltre dieci anni dal Teatro degli Acerbi.
 
 
 



In stagione anche per la prima volta Il Regio Itinerante con “American graffiti” (sabato 2 febbraio) e “Il mercante di monologhi” (sabato 23 febbraio) con il giullare contemporaneo Matthias Martelli.

Infine due graditissimi e attesi ritorni: la Compagnia Teatrale Masaniello con la nuova commedia della “O’Scarfalietto” di Scarpetta (sabato 9 marzo) alla prima data nell’astigiano e i guitti di Stivalaccio Teatrocon il divertentissimo “Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte” (sabato 23 marzo).

Ritornano anche quest’anno le Pillole di Danza un progetto voluto da Piemonte dal Vivo e che coinvolgerà il pubblico costigliolese con 15 minuti di danza contemporanea prima degli spettacoli del 26 gennaio e del 23 marzo.

E poi, come di consueto, si scenderà nella cornice caratteristica della Cantina dei Vini, con degustazioni di qualità e vini del territorio

Completa il programma una domenica a teatro: il 17 febbraio torna la compagnia “Il dottor Bostik” con il poetico spettacolo di teatro di figura “Il melo gentile”, per grandi e piccini.

Proseguono inoltre gli appuntamenti di “Teatro Scuola”, con due appuntamenti al mattino per gli studenti delle scuole costigliolesi a febbraio e marzo.

Gli abbonamenti sono in vendita presso gli abituali punti ad Asti da Fumetti Store e a Costigliole d’Asti alla Tabaccheria Borio Carlo: abbonamento a sei serate (compreso capodanno a teatro) intero euro 60, ridotto euro 50. I biglietti saranno in prevendita una settimana dei singoli appuntamenti, con possibilità anche di prenotazione telefonica.

Biglietti per le singole serate: intero € 12, ridotto € 10.

Biglietto singolo capodanno a teatro: intero € 20          

Biglietto singolo per pomeridiana: € 5,00

Per informazioni e prenotazioni:Teatro degli Acerbi 339-2532921 info@teatrodegliacerbi.it , www.teatrodegliacerbi.it  e su facebook 

 

 

CALENDARIO SINTETICO

 

·                    in abbonamento

·                    domenica a teatro

·                    teatro scuola

 

lunedì 31 dicembre 2018 ore 22                               

CAPODANNO A TEATRO!

Grande Concerto di Capodanno

tra opera, operetta e canzone

Associazione Società dell'Accademia di Voghera

 

sabato 26 gennaio 2019 ore 21 

Pillola di danza

D'MES

di e con Daniele Salvitto, Federica Francese

Ass. Culturale Nexus | Compagnia Simona Bertozzi


 

a seguire

sabato 26 gennaio 2019 ore 21                

Vanzetti. Il sogno di un emigrato Italiano

Teatro degli Acerbi

 

sabato 2 febbraio 2019 ore 21.15                           

American Graffiti

Il Regio Itinerante

 

lunedì 4 febbraio 2019 ore 10,30 – scuole primarie

Luis Sepùlveda: STORIA DI UNA LUMACA CHE SCOPRÌ

L'IMPORTANZA DELLA LENTEZZA

Teatro degli Acerbi

 

domenica 17 febbraio 2019 ore 16                         

Il melo gentile

Il dottor Bostik

 

sabato 23 febbraio 2019 ore 21                               

Il mercante di monologhi

Teatro della Caduta / Matthias Martelli

                                                                             

sabato 9 marzo 2019 ore 10,30 – scuole medie

SIAMO FATTI DI STELLE

omaggio a Margherita Hack

Teatro degli Acerbi

 

sabato 9 marzo 2019 ore 21                      

O’ scarfalietto

Compagnia Teatrale Masaniello

 

sabato 23 marzo 2019 ore 21    

Pillola di danza

GUARDASENTI

un audio quadro dedicato a Pieces of wood di Steve Reich

di e con Amina Amici

musica eseguita da Tetraktis Percussioni

Zerogrammi

durata: 12 minuti

 

a seguire

sabato 23 marzo 2019

Don Chisciotte

Tragicommedia dell'arte

Stivalaccio Teatro

 

Tutte le serate in abbonamento includono dopoteatro nella Cantina dei Vini sottostante il teatro, con degustazione e vini del territorio.

 

 

 abbonamenti e biglietti per singole serate

 

 

Biglietto singolo serate in abbonamento:                                         € 12,00 intero

                                                                                                                             € 10,00 ridotto

Biglietto singolo capodanno a teatro:                                                  € 20,00 intero

Biglietto singolo per pomeridiana 17.02.2019:                                 € 5,00

Abbonamento cartellone in abbonamento – 6serate:                  € 60,00 intero

                                                                                                                             € 50,00 ridotto

(posto unico numerato)

 

 

RIDUZIONI

Su presentazione dell’abbonamento e/o tesserino: abbonati della stagione del Teatro Municipale di Costigliole d’Asti 2017/2018, under 25, iscritti all’Università della Terza Età, over 60 anni, dipendenti Banca d’Asti, possessori dei talloncini sconto pubblicati su “La stampa” (in originale), possessori Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, Touring Club, Carta Stabile, Tessera AIACE, Tessera Tosca, abbonati alle stagioni a cura della Fondazione Piemonte dal Vivo, abbonati al Teatro Piemonte Europa, abbonati al Teatro Stabile di Torino e TorinoDanza, Cral Regione Piemonte, Cral Intesa San Paolo.

 

 

 

modalità di abbonamento e vendita dei biglietti

 

 

Vendita abbonamenti e prevendita biglietti singoli spettacoli (una settimana prima) presso:

 

COSTIGLIOLE D’ASTI:

Tabaccheria Borio Carlo - via Roma n.44 - Tel. 0141/961449

 

ASTI:

FUMETTI STORE - Via Nino Costa n.9/11 (zona piazza Astesano) tel. 0141/1764490

 

 

informazioni e prenotazioni

 

 

Teatro degli Acerbi       

cell. 339/2532921


www.teatrodegliacerbi.it          

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informazioni

 

 

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