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martedì 24 giugno 2014

E' pronto il “nuovo” Barolo & Co - trimestrale di informazione ed approfondimento vitivinicolo


 

Venerdì 27 giugno alle 18 all’Enoteca Noi la presentazione della rivista ora di proprietà della Vignaioli Piemontesi

 

Venerdì 27 giugno 2014, ore 18 all’Enoteca NOI della Vignaioli Piemontesi in Via Alba, 15 a Castagnito sarà presentato il n° 2/2014 (quello dedicato all’estate) della rivista Barolo & Co, che è da 32 anni una voce autorevole nel contesto del settore vitivinicolo italiano.

Dopo l’acquisto, a fine 2013, della rivista da parte della Vignaioli Piemontesi, la più importante associazione di produttori vitivinicoli di tutta l’Italia, Barolo & Co è stato attentamente rivisitato per recuperare il più possibile la sua funzione originale di strumenti di informazione e formazione.

La direzione responsabile è oggi affidata a Giancarlo Montaldo e quella Editoriale è stata assunta da Gian Luigi Biestro, direttore generale della Vignaioli Piemontesi.

 La periodicità della rivista rimane trimestrale, così come la fogliazione che per il momento ribadisce le 128 pagine, oltre la copertina, degli ultimi anni.

La rivista resta divisa in tre grandi sezioni: la prima propone tematiche di attualità ed è composta da 16 pagine in bianco e nero. La seconda parte – 80 pagine – è a colori ed è dedicata agli approfondimenti. La terza è di nuovo in bianco e nero ed è fatta da 32 pagine, dove sono trattati i temi culturali e le testimonianze.

Ognuna delle tre sezioni è a sua volta segmentata in varie rubriche per dare ai lettori un punto  riferimento specifico sugli argomenti che di volta in volta verranno trattati.

Ricordiamo alcune delle nuove rubriche: “Vino Territorio” è dedicata a un vino importante dell’area piemontese, “Vino Specialità” invece racconta un vino di piccole dimensioni, ma di grande appeal, “L’Altro Territorio”, invece, presenta un prodotto alimentare e “L’Altra Faccia del Vino”, invece, è dedicata ai prodotti che accompagnano la realtà vinicola come il Vermouth, la Grappa, ecc.  “Il Vino al Banco” recensisce alcuni locali che al vino dedicano un’attenzione molto particolare, “Testimonianze” riporta all’attualità storie e vicende del passato, sempre con un forte nesso con il pianeta vino.
Sottolineando la cadenza trimestrale della rivista, è evidente che debbono essere privilegiati gli approfondimenti, trascurando di fatto le notizie che di fatto rischiano di costituire informazioni non tempestive.
Le notizie possono costituire utili elementi da cui partire per fare ragionamenti, sviluppare analisi e condurre riflessioni, in una logica di proposta al settore finalizzata alla sua crescita costante.

 l Piemonte rimane l’area principale di analisi e sviluppo delle tematiche. Tuttavia, è considerata utile una logica di coinvolgimento di aree limitrofe e, quindi, l’area di influenza è amplificata anche
 a Valle d’Aosta, Liguria, Oltrepò Pavese e Colli Piacentini. Si recupera così una sorta di “Piemonte allargato” che potrebbe essere utile nello sviluppare e divulgare le tematiche di attualità, ma anche gli approfondimenti e i temi di carattere culturale.

 Barolo & Co è in distribuzione su abbonamento al prezzo di € 20 all’anno (4 numeri). Chi fosse interessato ad abbonarsi potrà contattare la Vignaioli Piemontesi (Tel. 0173 210311 – mail: info@baroloeco.it).

 

 

 

lunedì 2 giugno 2014

POPI - ottimo vino rosato da uve nebbiolo di Cà di Tulin





Siamo all'esatto confine tra  le "Terre Alfieri" e il Roero, Alessandro Olivetti, titolare di una piccola azienda vitivinicola di Cisterna d'Asti tiene a precisare  il perché di un ritorno alle vigne dopo altra attività  svolta per anni a Torino::
Ho fatto un passo indietro -ritornare al lavoro di un tempo- per farne uno avanti che arricchisce noi e le persone con cui condividiamo il nostro vino.“ L’idea di tornare a coltivare la terra  - prosegue - nasce  come una passione e diventa velocemente un lavoro, un’esperienza in continua evoluzione. Abbiamo mescolato l’amore per le nostre origini con la saggezza della tradizione e il dinamismo della tecnologia. Siamo tornati a coltivare la terra, esaltando i vitigni tradizionali, rispettando i cicli naturali e la cultura agricola"

Dai tre ettari di vigneto di proprietà,  equamente distribuiti tra il comune di Canale e quello di Cisterna, nel rispetto della natura e dell’ambiente anche aderendo al programma per la produzione a basso impatto ambientale (produzione integrata),  nascono vini  molto interessanti.
Nelle sabbie, quasi ghiaiose, del vigneto denominato  “Vialunga” crescono il Nebbiolo e la Barbera d’Alba, mentre dalla vigna prospiciente la chiesetta di Madonna di Loreto crescono i grappoli  di Arneis. Nelle sabbie calcaree dei vigneti di Cisterna (Roche e via ad’Lame) esposti a sud e sud-est  trovano il loro ambiente ideale la Croatina e la Barbera d’Asti.
Alessandro Olivetti è il presidente del gruppo di produttori del Cisterna d’Asti, il  piacevole  rosso Doc  di “confine”, derivato dal vitigno croatina. 
Classica attività vitivinicola a conduzione familiare è nata nell’800 con il nonno Bartolomeo (detto Tulin), 
Olivetti, nipote di Tuiln, ha dato il nome all’azienda ispirandosi proprio al sogno (di cui sentiva parlare da quando era bambino) della Cà di Tulin (la casa di Tulin). Custodi di antiche tradizioni e amanti della terra,  la famiglia ricorda compiaciuta e dimostrando autentica passione; "aspettiano il momento della vendemmia, lavorando per la vigna (spesso col computer) nella vigna (sempre con il trattore).
Rispettosi della tradizione, attenti alla modernità, produciamo vino con le nostre mani, pretendendo il massimo della qualità. Siamo una piccola realtà astigiana che ama ciò che fa e che garantisce, con la propria faccia, la genuinità e l’intensità del proprio vino."
 
Pensando alla bella stagione, durante la quale cresce la voglia di vini freschi  e piacevoli,  abbiamo degustato con piacere una novità interessante proposta dalla Cantina
il rosè "Popi" , simpatico anche  nel nome, un omaggio del produttore alla moglie Roberta Arias (Popi), con etichetta rosa dal colore allegro. Vino con uno spiccato carattere tannico che si lascia intenerire dai profumi di maggio  e dalle note femminili della primavera.
Un vino comunque di bel carattere, con i suoi 13 gradi alcolici. da non confondersi con certi rosati di scarsa o nulla personalità di un tempo.
Versatile anche negli abbinamenti, perfetto nelle "apericena" oggi molto di moda. Da provare.
Si può anche prenotare direttamente dal curato sito Internet del produttore www.caditulin.it
 

 


 
Classificazione: Vino Rosato
Vitigno: Nebbiolo 100%
Vigneto: "Via Lunga" nel Comune di Canale d'Alba (CN)
Età: 2001
Superficie: 0,18 Ha
Densità: 4200 piante/Ha
Altitudine: 350 m slm
Tipo di suolo: Sabbioso, ghiaioso
Esposizione: Sud-Ovest
Tipo di allevamento: Guyot
Resa per ettaro: 70 Q.li /Ha
Vendemmia: Manuale in cassette forate, nella prima settimana di ottobre secondo il grado di maturazione fenolica e delle condizioni climatiche.
Vinificazione: Pigiatura soffice a cui segue macerazione carbonica di 24h con successiva fermentazione in vasca d'acciaio a temperatura controllata. Affinamento con sospensione dei fondi.
Produzione annua: 1500 bottiglie
Gradazione alcolica: 13 % Vol
Estratto secco: 20
Acidità Totale: 5,5
Zuccheri Residui: < 1

Note di Degustazione:
Colore: rosato cerasuolo brillante.
Profumo: floreale e di frutti rossi.
Sapore: tannico completo e persistente.
Temperatura di servizio: 12°
Abbinamenti Gastronomici: Versatile, dall'antipasto alla frutta passando per il pesce. Particolare in abbinamento alle pesche.

                                                                 Alessandro Olivetti
 
 
 






 



 


 



 

 




 
 


 

 

 


  

 



 

 
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