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giovedì 29 ottobre 2015

PASSITALY 2015: Nuovi Scenari per Pantelleria



 

Bilancio positivo per la kermesse dedicata alla pratica colturale dell'Alberello di Pantelleria e ai vini passiti. Cinque giorni di enotour sul territorio, tra visite aziendali, degustazioni, incontri e workshop per disegnare i nuovi scenari dell'isola. Paesaggio, Agricoltura, Benessere ed Energia, compongono un mix strategico per attrarre risorse, turismo, innovazione.Così si salvaguardia l'identità culturale di un sistema rurale unico nel Mediterraneo. Presentato l'itinerario sulla "Vite ad Alberello", un circuito di 37 kilometri per conoscere la complessità del contesto produttivo e il lavoro del contadino. Nominato dal MIPAAF il Comitato di Gestione sul riconoscimento UNESCO attribuito alla vite ad alberello.

Pantelleria è un territorio unico per le caratteristiche paesaggistiche e culturali che nel tempo hanno forgiato l’identità dell’isola, ed è uno dei tesori italiani da  tutelare e comunicare al mondo.

Questo il messaggio lanciato dal Passitaly 2015, giunto alla seconda edizione. La kermesse svoltosi dal 24 al 27 di ottobre, è stata un enotour nel territorio,dedicata ai vini passiti e alla pratica colturale della vite ad Alberello, che ha posto il focus sulla valorizzazione delle risorse culturali e rurali di Pantelleria.

In questi giorni una delegazione di giornalisti ha vissuto direttamente il territorio e il paesaggio pantesco, attraverso visite aziendali, degustazioni, convegni, osservando le peculiarità produttive e sviluppando un percorso di conoscenza con l’isola e la comunità locale.

Il Passitaly 2015 ha visto in campo - come promotori - il Comune di Pantelleria e il Ministero delle Politiche Agricole, con il sostegno del Libero Consorzio dei Comuni della Provincia di Trapani, del Gac delle Isole, dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura e il concorso delle aziende sponsor di questa edizione: Dietro L’Isola, Salvatore Murana, Coste Ghirlanda, Donnafugata, Marco De BartoliBukkurame Azienda Agricola Emanuela Bonomo.

 
Pantelleria deve la propria unicità per il connubio indissolubile tra natura e uomo, un sistema rurale fortemente antropizzato, con una forte identità culturale e con una biodiversità eun’agricoltura d’eccellenza che pochi luoghi possono vantare. Qui si pratica una viticoltura eroicain un ambiente impervio, caratterizzato da terrazzamenti e muretti a secco in cui lo Zibibbo(Moscato d'Alessandria) - il vitigno predominante sull'isola - è protagonista assoluto. Cresce ad alberello, fra anfratti e terrazzamenti, allevato dal vento, con la mano sapiente del contadino pantesco. Un'eccellenza da cui si ottiene un vino, il Passito dolce naturale di Pantelleria, che ha avuto la forza di esprimere punte di vera eccellenza, ottenendo importanti riconoscimenti dalla critica enologica internazionale. Un patrimonio produttivo che oggi vede crescere le aziende impegnate a produrre con qualità, rispettando l'ambiente .

 

Grazie al lavoro dell'Assessore all'Agricoltura Graziella Pavia e dei produttori locali, durante l’evento è statolanciato l'Itinerario della Vite ad Alberello, un circuito che attraversa l'isola, svelandone le interazioni suolo-clima-esposizione, le tecniche di allevamento e le pratiche colturali. Obiettivo è intercettare la domanda di nicchia ma qualificata del turismo d'interesse culturale ed enologico.

 

Tra le aziende vitivinicole coinvolte figurano Dietro L’Isola, Salvatore Murana, Coste Ghirlanda, Donnafugata, Marco De BartoliBukkuram e Azienda Agricola Emanuela Bonomooltre ad altre aziende del territorio tra cui la Cooperativa dei Capperi di Pantelleria, e olivicoltori. Giacomo Rallo fondatore di Donnafugata pensa che “Il riconoscimento UNESCO dell’alberello è frutto del binomio indissolubile tra forze della natura e l’uomo”. Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime Giulia Pazienza, titolare di Coste Ghirlanda “Il passito è una grande emozione perché racchiude la fatica degli uomini e produrlo non è semplicemente fare un vino ma curare i singoli chicchi”

Queste riflessioni sono state suffragate da Luca Bianchi Capo Dipartimento delle politiche competitive del Dipartimento Qualità del MIFAAP, intervenuto da Roma via Skype per sottolineare il ruolo del Governo a sostegno di questo modello di sviluppo che sposa in pieno i temi di EXPO: sostenibilità ambientale, la qualità, rapporto tra uomo e territorio. In occasione del Passitaly il Ministero ha emesso il decreto sulla gestione del riconoscimento individuandone anche i componenti del Comitato di gestione e le specificità tecnico-scientifiche.

 
Dario Cartabellotta, Commissario unico del Cluster Bio-Mediterraneo, tra i promotori del Riconoscimento Unesco, ho sottolineato quanto “Il riconoscimento UNESCO della Dieta Mediterranea e dell’alberello pantesco abbiano segnato una svolta epocale: l’agricoltura è cultura poiché nel vino abbiamo storia, territorio, uomini e da questi elementi deriva il miglior marketing. Pantelleria è quindi un prodotto dell’uomo e della cultura”.

 
“Occorre che tutti facciano la loro parte - ha conclusoSalvatore Gabriele, Sindaco di Pantelleria - perchè il nostro futuro passa dalla capacità di esprimere una nuova "consapevolezza" del valore della nostra identità rurale, culturale e del Paesaggio.

 
Il Sindaco Gabriele ha anche annunciato la richiesta di convocazione del Consiglio comunale di Pantelleria, il 26 novembre - ad un anno dalla seduta Unesco di Parigi - per discutere all'ordine del giorno la modifica dello Statuto per inserire l'Alberello di Pantelleria tra gli elementi identitari di Pantelleria.

 
 
 
 

mercoledì 28 ottobre 2015

Sant’Anna dei Bricchetti:un sogno che si avvera a Costigliole d'Asti


 

L’azienda vinicola di Ruggero e Orsetta Lenti
ha chiuso ad ottobre la sua terza vendemmia

Sant’Anna dei Bricchetti nasce dalla passione di Ruggero Lenti, proprietario dell’omonimo marchio di prosciutti, e di sua moglie Orsetta per il vino e per il Monferrato. Siamo a Costigliole d’Asti, sulla collina di Sant’Anna. Lo sguardo abbraccia l’arco alpino, spaziando dal Monte Rosa al Monviso. Alle spalle una cascina risalente al 1800 che la gente di Costigliole chiama Cascina del Culunel. Le vigne circondano la casa e si snodano in un corpo unico lungo le pendici del bricco. In questa immagine così profondamente monferrina si cela l’essenza stessa di Sant’Anna dei Bricchetti, un luogo che Ruggero e Orsetta Lenti hanno cercato a lungo per realizzare un sogno: quello di un’azienda vinicola capace di interpretare il Monferrato a cavallo tra tradizione e innovazione.

L’azienda, nata nel 2012, partendo dal recupero di un corpo vitato di cinque ettari, oggi produce 15.000 bottiglie e pensa al futuro. Fin dalla prima vendemmia, avvenuta nel 2013, la scelta è stata quella di lavorare nel rispetto dell’identità vinicola del territorio: barbera e moscato sono alla base dei sette vini proposti oggi da Sant’Anna dei Bricchetti e prodotti unicamente con uve di proprietà vendemmiate a mano.

Quello intrapreso da Ruggero e Orsetta Lenti è un vero e proprio percorso alla scoperta del terroir e in questo la proprietà è coadiuvata dall’agronomo Piero Roseo e dagli enologi Giuliano Noè e Claudio Dacasto. Per Sant’Anna dei Bricchetti la scelta di puntare su due vitigni tradizionali come barbera e moscato si sposa con la ricerca dell’innovazione. Accanto a vini che sono espressione purissima del territorio, come la Barbera Vivace, la Barbera d’Asti DOCG vinificata in acciaio o la Barbera Superiore, affinata in legno, l’azienda propone dei prodotti che rappresentano un’evoluzione e un’interpretazione di quell’anima monferrina che Sant’Anna dei Bricchetti porta nel cuore, vini che esprimono e declinano le potenzialità del terroir. Ne è un esempio il lavoro fatto sul moscato: il terroir di Costigliole regala ai vini prodotti da questo vitigno un intenso sentore di salvia, un’ottima freschezza e una buona longevità. Partendo da questo potenziale l’azienda ha scelto di produrre, oltre al tradizionale Moscato d’Asti DOCG, anche un Moscato secco vinificato e affinato in barrique: Suggestioni. Completano la gamma lo spumante Brut Emozioni e un metodo classico di prossima uscita ottenuto da barbera e moscato

Commenta Ruggero Lenti “Nella mia esperienza nel settore dei prosciutti la ricerca della qualità è sempre stata un obiettivo prioritario. Con la stessa filosofia abbiamo approcciato il mondo del vino. Oggi abbiamo terminato la nostra terza vendemmia, la Barbera d’Asti DOCG di Sant’Anna dei Bricchetti è in degustazione all’EXPO nel padiglione Vino e da quest’anno abbiamo iniziato a lavorare all’estero esportando piccoli quantitativi della nostra produzione in Danimarca, Stati Uniti, Gran Bretagna. Dal Monferrato al mondo, interpretando il territorio con rigore e all’insegna della qualità. Questo è il nostro obiettivo e la nostra ambizione. Nel medio periodo? Vogliamo contribuire alla valorizzazione della Barbera lavorando per promuovere in Italia e all’estero un vino che per noi è l’emblema di questo angolo di Monferrato

 


martedì 27 ottobre 2015

INTRAPPOLATO. DETECTIVE PER UN’ORA


 
Il gioco di fuga che sta facendo impazzire tutti
 
Si chiama Intrappola.TO e nasce sul modello straniero delle Escape Room, i giochi di fuga che hanno già conquistato l’Europa e gli Stati Uniti. Rinchiusi in una cella semi-buia, piena di enigmi con soli 60 minuti per risolverli e fuggire…. A metà tra una caccia al tesoro, un gioco di ruolo dal vivo ed una scena di Saw- L’enigmista (senza sangue però!), Intrappola.TO è il nuovo format di gioco che fa impazzire tutti, adulti e bambini.

 

Torino, Milano, Rimini e Genova sono le città in cui poter divertirsi con gli enigmi e i rompicapi dell’Escape Room più apprezzato del momento. Già più di 10.000 persone hanno giocato a questa avvincente sfida; e non è un caso che, secondo gli utenti di Tripadvisor, a Torino, per esempio, il gioco di fuga di Intrappola.To sia al terzo posto nella classifica delle attrazioni più importanti e consigliate della città.

Sono già in programma le aperture di Venezia, Roma e Brescia; un successo travolgente che sta contagiando moltissime altre città (persino a Los Angeles e alle Canarie).

L’esperienza è coinvolgente, inquietante, appassionante, assolutamente divertente. La squadra (da due a sei giocatori) che si ritrova chiusa in una stanza, ha un’ora di tempo per scoprire indizi, identificare codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per tentare di riconquistare la libertà. Il gioco, tutto adrenalina, intuizione e cervello, consiste nell’entrare e, accompagnati dall’inesorabile scorrere del tempo, concentrarsi per risolvere una serie di enigmi e di giochi di logica e osservazione.

 
I giocatori sono soli sin dal loro arrivo, e forse questa è una delle caratteristiche che rendono Intrappola.TO diverso da tutti i giochi che avete provato sino ad ora. La porta di ingresso è anonima, niente c'è reception né accoglienza, solo un codice di ingresso inviato via mail dopo l'iscrizione on line. Tutti possono giocare e da 6 a 99 anni nessuno esce deluso: gruppi di amici, addii al celibato e nubilato, famiglie e colleghi di lavoro… chi ha già provato ha un solo obiettivo…Ritornare! Perché il gioco è complesso, gli enigmi sono tanti e la probabilità di risolverli tutti al primo tentativo oscilla attorno al 2%.

 

Iscriversi per giocare a Intrappola.TO è semplice. Basta compilare il form on line su www.intrappola.to.

Il costo per ogni sessione di gioco è di € 60 a squadra ed è possibile iscriversi per giocare in una stanza oppure, per gruppi più numerosi, in due contemporaneamente, per sfide sempre più complesse e adrenaliniche.

 


Via Principe Tommaso 21 F, Torino

Via Sammartini 37, Milano

Via I clowns 6/8, Rimini

Vico Sauli angolo via di Canneto il Lungo, Genova

Via Pier Castellanza 33, Legnano (MI)

 

venerdì 23 ottobre 2015

Winetwork: contro Flavescenza ed Esca nasce una rete europea

il gruppo dei partecipanti al progetto
 
 
LO SCOPO È LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA 7 PAESI E IL TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE. PIEMONTE, VENETO E FRIULI COINVOLTI
Winetwork è una rete tematica finanziata dal programma europeo Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, dedicata al controllo e alla lotta contro due gravi minacce per la viticoltura: le malattie del legno (Esca, Eutipiosi e altre) e la Flavescenza Dorata. Il progetto consentirà di apprendere e condividere mezzi innovativi e sostenibili di lotta.
 
Il progetto Winetwork, avviato dall’Istituto Francese per la Vite e il Vino (IFV) nello scorso aprile, per la durata di 30 mesi, vede l’impegno di 11 partner provenienti da 7 paesi (Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Germania, Croazia e Ungheria) che rappresentano il 90% della viticoltura europea. Le due malattie bersaglio sono state scelte per le loro forti conseguenze economiche. Il loro studio e la ricerca di soluzioni adatte ai diversi contesti locali sono una priorità per i viticoltori.
 
Organizzato sulla base di una metodologia originale testata in altri progetti europei, Winetwork si propone di migliorare lo scambio tra la ricerca e la pratica di campagna in entrambe le direzioni. La metodologia si basa su tre elementi chiave: gli agenti facilitatori, i gruppi di lavoro tecnici regionali e i due comitati scientifici internazionali, uno per ciascuna delle due malattie.
 
L’agente facilitatore è una nuova figura professionale, il suo ruolo è quello di tramite tra la ricerca e il vigneto, i tecnici e i viticoltori. La rete è composta da 10 agenti facilitatori, uno per ognuna delle 10 regioni che partecipano al progetto (Alsazia, Douro, Rioja, Galizia, Istria, Renania-Palatinato, Eger, Piemonte e Veneto-Friuli). Nel corso delprogetto l’agente facilitatore raccoglierà informazioni sulle pratiche adottate in vigneto e creerà materiali informativi accessibili a tutti adattandoli ai vari territori.
L’agente facilitatore dovrà inoltre animare i gruppi tecnici regionali, formati da tecnici, consulenti e viticoltori, il cui compito è fornire una visione generale della situazione in ogni regione. Il loro ruolo è cruciale per le azioni di promozione e “disseminazione” della conoscenza grazie ai numerosi contatti di ogni membro del gruppo. Nei giorni 19 e 20 ottobre si sono riuniti per la prima volta i gruppi tecnici del FriuliVenezia Giulia e del Piemonte coordinati da Cristina Micheloni e Maurizio Gily, i due “agenti facilitatori” italiani.
I facilitatori si relazionano poi con i comitati scientifici europei, che raccolgono scienziati dei vari paesi per creare conoscenze in forma accessibile a tutti su malattie del legno (sigla GTD, grapetrunkdiseases) e Flavescenza dorata (sigla FD).
Il successo della metodologia è legato alla sua natura partecipativa, basata su una rete estesa di relazioni dirette tra produttori, scienziati e tecnici e si pone l’obiettivo di avere importanti ripercussioni sul piano scientifico, pratico ed economico in tutta Europa.
Per una efficace comunicazione sul progetto e i suoi risultati Winetwork ha creato un sito web multilingue, che si invita a consultare:
www.winetwork.eu
ContattiItalia:
Società Italiana di Viticoltura ed Enologia, c/o Vinidea, www.vinidea.it , info@vinidea.it
Agente facilitatore per il Piemonte: Maurizio Gily, maurizio@gily.it
Agente facilitatore per Veneto-Friuli: Cristina Micheloni, cristina.micheloni@gmail.com
ContattiEuropa;
Institut Français de la Vigne et du Vin
Eric Serrano, Fanny Prezman

mercoledì 21 ottobre 2015

"LE PAROLE CHE HANNO FATTO LA STORIA"



 
L'interessante libro di Oscar Bielli verrà presentato in anteprima sabato 24 ottobre presso la Foresteria Bosca di Canelli

 

La Foresteria Bosca in via G.B. Giuliani a Canelli. ospiterà sabato 24 ottobre, alle ore 17,30, il debutto ufficiale dell'opera realizzata da Oscar Bielli, già sindaco della città per due mandati, consigliere provinciale, imprenditore e grande appassionato di storia.

Ed è da quest'ultima passione,unita ad una buona dimestichezza con l'informazione e la scrittura, che è nata quest'opera; "Le Parole che hanno fatto la Storia".
Un lavoro ponderoso sviluppato per anni, attraverso  i continui collegamenti tra temi e personaggi che presentino analogie pur appartenendo ad epoche e contesti diversi.

Il tutto partendo dalle Parole. Parole dette, urlate, recepite, disattese, ignorate, attribuite erroneamente, ma che ci consentono di ricostruire vite, momenti storici e sociali. Partendo dalla certezza che la storia si ripete e che da chi ci ha preceduto non si debbano saper cogliere solo i vantaggi ma anche  apprezzare gli insegnamenti, conoscere i sacrifici e gli errori.

"Più che un libro mi piace considerarlo una Guida - precisa l'autore  - Infatti non c'è la presunzione di fare letteratura o sviluppare tematiche nuove o sconvolgenti. Vorrei semplicemente, attraverso le Parole, ravvivare qualche ricordo, suscitare qualche curiosità. Tratto,in particolare, di donne e uomini meno noti o dimenticati, a torto considerati secondari, semplicemente perché sovrastati da forti personalità contemporanee. Quando, inevitabilmente, tratto di leader  lo faccio evidenziando aspetti meno noti della loro vita"

Una "Guida" perché per raccontare 500 personaggi e 300 eventi  Oscar Bielli cita oltre 600 pubblicazioni, 200 film e 100 testi musicali, questo per consentire, a chi lo desiderasse, di non fermarsi a quello che ha scritto ma di poter affrontare il tema in profondità.

Il lavoro  è suddiviso in sezioni indipendenti ciascuna dedicata ad un argomento ( storia in senso stretto, letteratura, emancipazione femminile, sport, cinema, misteri italici  e altro ancora). I percorsi di ricerca sono arricchiti da testi giornalisti attinenti al tema, note storiche e tanti aforismi, commenti, testimonianze che sanno suscitare un sorriso ma ci costringono a riflessione.

"Un piccolo tentativo, il mio- conclude Bielli - di far riflettere attraverso la memoria delle Parole".

" Una generazione che non conosce la propria storia non ha passato né futuro" (Robert Heinlein) -  è la citazione preferita in questo caso dall'autore.

 
La prefazione  del libro  è curata dal noto giornalista e scrittore Mario Giordano e arricchita da frequenti riflessioni di Enzo Bianchi, Priore di Bose, scrittore ed editorialista di rango.

Tutto il ricavato dalla vendita del libro sarà devoluto a favore dei Service dei Lions Club con particolare riferimento al PREMIO LETTERARIO LIONS che nella sua seconda edizione verrà dedicato a Cesare Pavese ed avrà come Club capofila il Lions Club Santo Stefano Belbo valle Belbo ( presieduto da  Ferdinando Fabiano) e la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese e Cepam. Il Premio Letterario Lions  è assegnato alle migliori prefazioni e postfazioni. Si divide in due sezioni una dedicata agli autori  ed una seconda agli studenti. La Giuria del Premio  è presieduta dal giornalista e critico letterario Lorenzo Mondo

 

LE PAROLE CHE HANNO FATTO LA STORIA

Autore: Oscar Bielli

Editore:Impressioni Grafiche - Acqui Terme

Pagine: 447

Formato: cm.17x24

Rilegato in brossura.

Prezzo di copertina:  € 15  - in vendita presso le  librerie di Canelli e Nizza Monferrato oppure richiedendolo al  Lions Club Nizza Monferrato - Canelli  o direttamente all'autore al nr.  348 3005608

 

                                                                   L'autore dell'opera: Oscar Bielli

lunedì 19 ottobre 2015

"BARBERA. IL GUSTO DEL TERRITORIO" - dal 30 ottobre al 2 novembre a Costigliole d'Asti

Giorgio Gozzellino, Michela Surano e Giovanni Borriero alla presentazione della rassegna

L'importante appuntamento di fine stagione presenta il meglio della produzione di Barbera nelle varie tipologie  proposte dalle  principali  aree produttive piemontesi

 
La lunga stagione delle feste dedicate alla Barbera si conclude, come da consolidata tradizione, con l'appuntamento che, unico nel suo genere, consente agli appassionati e operatori di poter degustare moltissime etichette  delle principali aree produttive del vitigno più coltivato in Piemonte.
La manifestazione è stata presentata alla Camera di Commercio di Asti con il saluto del presidente Erminio Renato Goria, dal sindaco dell'importante centro collinare Giovanni Borriero, affiancato dall'assessore al turismo ed attività produttive Michela Surano e dal presidente della Cantina dei Vini Giorgio Gozzellino.
Com'è noto Costigliole d'Asti è il comune più vitato del Piemonte e tra i maggiori in Italia e la Barbera è sicuramente protagonista nella sua  importante e qualificata produzione.
Un paese intero si attiva  per l'occasione e tra i sapori del suo vino principe.
La folla di visitatori che ogni anno arriva in occasione dell’evento “Barbera, il gusto del territorio”,  troverà come sempre un atto conviviale dal menu esaltante perché composto da eccellenze “gustose”, storiche ed artistiche.
Dal 30 ottobre al 2 novembre  gli enoturisti  potranno spaziare in un susseguirsi di appuntamenti che guidano l’attenzione verso la Cantina comunale dei Vini, l'imponente e storico  Castello Asinari, la Chiesa della Confraternita di San Gerolamo e per la prima volta la Chiesa della Misericordia. Una miscela di ingredienti che colorano e animano un paesaggio oggi Patrimonio dell’Umanità, che propongono i sapori dei vini e dei distillati, del tartufo sulle piazze e tra i piatti della cucina tradizionale nei tanti ristoranti del territorio, la fotografia, il teatro, la musica e la buona accoglienza.
Tutto ha inizio venerdì 30 ottobre, quando alle ore 11 la Cantina dei Vini apre al pubblico la sua sfilata di 200 etichette di Barbera di oltre 100 produttori e dei distillati di “Pianeta Grappa”, mentre nel teatro comunale la conferenza stampa di presentazione del cartellone tetrale "Mezza Stagione 2015-2016",  si anima con la coreografia “Eco della visione” insieme alla compagnia THE VERY SECRET DANCE SOCIETY.
Dalle ore 16 alle ore 19 si può ammirare la mostra fotografica “Scatti d’autore” nelle sale del castello Asinari, aperta nello stesso orario pomeridiano - ed al mattino dalle ore 10 alle 12 - anche sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre. In un evento che pone i riflettori sul grande vino Barbera, un appuntamento clou è certamente quello in programma sabato 31 ottobre nelle cantine del castello dove opera l’ICIF, la scuola internazionale di cucina: qui alle ore 16 è proposta la degustazione guidata “Barbera e cibo: matrimonio d’amore o d’interesse?” condotta dalla nota sommelier Laura Pesce (costo 15 euro e prenotazione ai numeri 0141.962202-961661).
Nello stesso pomeriggio, il castello rivive la sua storia attraverso i balli in abiti ottocenteschi mentre si può anche contemplare il Museo d’Arte Sacra alla Chiesa della Confraternita di San Gerolamo e il fascino devozionale della Chiesa della Misericordia. Ogni sera si può far mezzanotte con il bicchiere in mano tra le bottiglie della Cantina, gustare a pranzo o a cena le ricette della gastronomia tradizionale proposte dalle tre Pro Loco del paese; domenica 1 novembre è la Giornata del Tartufo, proseguono le mostre e le degustazioni e alle ore 12 è previsto il momento ufficiale dell’affissione della targa Unesco al castello Asinari: un atto importante che certifica il grande riconoscimento raggiunto da questa terra e dal suo paesaggio vitivinicolo - ricordano all'unisono  il sindaco Giovanni Borriero, l’Assessore al turismo Michela Surano e il presidente della Cantina dei Vini Giorgio Gozzellino - : questa 23esima edizione intende proprio porre l’attenzione su questo attestato d’eccellenza dal valore mondiale che festeggia in questi giorni il primo anno, che ha un grande valore per il lavoro svolto dai nostri agricoltori e per lo sviluppo turistico e che si sposa benissimo con la storia del nostro pregiato vino Barbera celebrato in questa manifestazione.
L’evento termina, come tradizione, il lunedì 2 novembre con le degustazioni riservate ad operatori e ristoratori, dalle ore 14.30 alle ore 19.
Info
Comune
Tel.: +39 0141 962202
Email:
commercio@costigliole.it
Sito web: www.comune.costigliole.at.it
Cantina dei Vini
Tel.: +39 0141 961661
Sito web:
www.cantinavinicostigliole.it
 

venerdì 16 ottobre 2015

TOP ITALIAN CHEF 2015 a Milano il 26 ottobre

un'immagine della premiazione della precedente edizione 

Lunedì 26 ottobre appuntamento con 30 grandi protagonisti della cucina

pronti a sfidarsi a colpi di ricette stellate e frutta secca

Magna Pars Suites – Milano, via Forcella 6

ore 13.00 – ingresso su invito


I maestri dell’alta cucina si danno appuntamento per trasformare per un giorno il Magna Pars Suites di Milano nell’olimpo gastronomico italiano. Tanti, tantissimi Chef – circa 30 in totale – da Antonino Cannavacciuolo a Gennaro Esposito, da Luca Montersino a Moreno Cedroni, da Andrea Berton a Marco Sacco, da Andrea Aprea a Marco Parizzi, pronti per dare vita alla 6^ edizione di TOP ITALIAN CHEF. Un evento che per concentrazione e livello di adesioni si conferma tanto unico quanto imperdibile. La data è quella di lunedì 26 ottobre, nel cuore di zona Tortona.
Un’occasione di incontro, di confronto, di esibizione e di degustazione. Dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dolci, ogni Chef ha pensato per l’occasione a una ricetta che esalti la qualità della frutta secca più buona, quella di Ventura, che impreziosirà ricette e piatti stellati insieme ad altri ingredienti di prima qualità.
Non mancherà lo spazio per una sfida ai fornelli tra quattro attivissime foodblogger, giudicate – e magari aiutate per piatti a più mani – dai Top Chef. Si tratta di Donatella Bochicchio (http://fiordirosmarino.blogspot.it/), Tamara Marongiu (http://www.caprettarossa.com/), Assunta Pecorelli (http://www.lacuocadentro.com/) e Giulia Scarpaleggia (http://it.julskitchen.com/).
 
DUE ARTI CHE SI INCONTRANO…
Gli artisti della cucina – vestiti con le divise ufficiali firmate Bragard – si confronteranno sui propri piatti d’autore e riceveranno in premio durante la giornata una copia del quadro appositamente realizzato e riprodotto in tiratura limitata dal pittore Marcello Scuffi. Il tutto per un’ideale prosecuzione tra due mestieri che hanno profonde e comuni radici grazie alle quali l’Italia può dirsi ancora maestra nel mondo.

Sempre nel doppio filo che lega queste due Arti, se lo scorso anno sono state realizzate le opere con un oggetto che ciascuno Chef aveva portato dalla propria cucina cui era particolarmente legato, quest’anno saranno realizzati capolavori creativi a partire da una frase del cuore che ciascuno dei protagonisti avrà indicato.

GLI CHEF ACCREDITATI (a oggi)
Ugo Alciati, Manolo Allochis, Andrea Aprea, Tommaso Arrigoni, Stefano Baiocco, Enrico Bartolini, Karl Baumgartner, Heinz Beck, Andrea Berton, Davide Brovelli, Antonino Cannavacciuolo, Moreno Cedroni, Enrico Cerea (Chicco), Christian Cerea (Bobo), Moreno Cedroni, Flavio Costa, Gianni D’Amato, Enrico Derflingher, Gennaro Esposito, Marco Fadiga, Andrea Fusco, Paolo Gatta, Giuliana Germiniasi, Alfio Ghezzi, Marta Grazzi, Pietro Leemann Leandro Luppi, Franco Madama, Valentino Marcattilli, Massimiliano Mascia, Luca Marchini, Alessio Mecozzi, Luca Montersino, Davide Oldani, Marco Parizzi, Eros Picco, Marco Sacco, Elio Sironi, Silvio Salmoiraghi, Massimo Spigaroli, Claudio Tiranini, Gaetano Trovato, Mauro Uliassi, Ilario Vinciguerra.
 
 

martedì 13 ottobre 2015

Dieci anni di Montalbera festeggiati a Castagnole Monferrato (AT)

 
L’azienda di Castagnole Monferrato compie dieci anni e festeggia inaugurando la nuova cantina.Porte aperte e degustazioni dal 18 al 25 ottobre.
 
Dieci anni di Montalbera. Dieci anni di passione per il vino e per il Ruchè, un vitigno che negli anni Settanta rischiava di scomparire e che oggi è conosciuto e amato in Italia e all’estero. L’azienda di Castagnole Monferrato è il  principale interprete del Ruchè e ha fatto di questo autoctono la propria icona e uno dei motori della sua crescita, tanto sul mercato interno quanto sull’esportazione.
E proprio il trend di crescita positivo e costante che ha caratterizzato gli ultimi anni, ha portato la Famiglia Morando ad investire, in occasione del decennale, in un importante ampliamento della cantina di Castagnole Monferrato. L’intervento ha interessato gli spazi sotterranei dedicati allo stoccaggio e all’affinamento, la barricaia e l’area dedicata all’accoglienza in una suggestiva struttura dalla quale è possibile ammirare gli oltre 140 ettari di vigneto accorpati in un solo appezzamento. Al corpo originario si sono aggiunti in totale 800 mq che comprendono anche una sala degustazione e un wine shop, due spazi pensati per accogliere winelovers ed enoturisti da tutto il mondo. 
Commenta Franco Morando: “La nostra azienda si trova tra i comuni di Castagnole Monferrato, Grana e Montemagno, nel cuore della zona di produzione del Ruchè, immersa in un paesaggio che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. La nuova cantina, oltre ad un ampliamento funzionale degli spazi operativi, ci consentirà di lavorare in maniera più strutturata sull’enoturismo per valorizzare sempre di più il Ruchè ma anche gli altri vitigni monferrini, in primis la Barbera, che Montalbera da anni coltiva ed interpreta.” 




Montalbera nella settimana dal 18 al 25 ottobre apre le porte ai visitatori che potranno, su prenotazione, visitare in anteprima la nuova cantina e degustare il Ruchè Prima Decade 2013, un vino nato come etichetta celebrativa dei dieci anni dell’azienda. Per informazioni e prenotazioni: diecianni@montalbera.it  | +39 011.9433311

venerdì 9 ottobre 2015

IL CASTELLO DI MONTEU ROERO APRE LE PORTE il 17 e 18 ottobre


 
 

Distillerie Berta, proprietarie del maniero nel Roero, organizzano una due giorni dedicata a chi vuole lasciarsi affascinare da uno dei luoghi più misteriosi del Piemonte

Visitare un antico maniero immerso nelle splendide colline patrimonio Unesco del Roero, aggirarsi tra le stanze che hanno accolto Federico II e Federico Barbarossa per farsi ammaliare dagli echi di una nobiltà che ha lasciato le sue tracce in uno dei più affascinanti paesaggi vitivinicoli d’Italia. A regalare un’esperienza tra arte e cultura saranno le Distillerie Berta che apriranno le porte del Castello di Monteu Roero, il 17 e 18 ottobre 2015, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:00, in occasione della manifestazione nazionale “Castelli Aperti”.


Questa due giorni permetterà di addentrarsi tra le stanze di una struttura rimasta per anni celata agli occhi del pubblico, ammirandone salotti, giardini, statue e affreschi in una splendida atmosfera d’altri tempi.  Ed è proprio la volontà di far conoscere uno degli scrigni d’arte del Piemonte che ha spinto la Famiglia Berta ad acquistare e rendere visitabile il Castello di Monteu Roero, creando un museo dentro il museo, tra biblioteche dai volumi antichi e tracce di una storia millenaria. L’evento del 17 e 18 ottobre sarà un’occasione imperdibile per scoprire le meraviglie di questo maniero ed assaporare gli inconfondibili prodotti firmati Berta.

Anticamente chiamato Monte Acuto, il maniero, ricco di fascino, segreti e storia, è posizionato sulla cima di una collina che offre una splendida vista del Roero, zona piemontese molto nota per il suo prestigioso vino ed inclusa recentemente nella lista del Patrimonio Unesco. Il castello, risalente al 1041 e costruito per volere di Guido Biandrate, fu dimora di Federico II mentre Federico Barbarossa vi trovò riparo durante l’epidemia di peste che colpì le sue truppe. Venne poi in parte ricostruito nel 1570-1575 mantenendo fino ad oggi quell’aspetto.

Il viaggio nel tempo proposto dalle Distillerie Berta, che hanno acquistato questo castello nel 2012, continuerà il 6 dicembre con un altro appuntamento dedicato a turisti ed enoappassionati.

 

 

martedì 6 ottobre 2015

La Locanda nei Narcisi - Pozzolo Formigaro - Frazione Bettole (AL)


La Locanda nei Narcisi nasce nel dicembre del 2008 dalla passione e dal talento di Enza Narcisi.

Fare la chef era il sogno di tutta una vita e dopo aver gestito per trent’anni un market di proprietà di prodotti alimentari d’eccellenza, la Signora Enza, ha deciso che i tempi erano maturi per trasformare il desiderio di sempre in realtà.

Perché Locanda dei Narcisi?

“Perché volevo accogliere gli ospiti come a casa - racconta Enza- Narcisi è il mio cognome e volevo dare ospitalità come faccio con gli amici che vengono a cena da me”.

La Locanda dei Narcisi propone una cucina “di frontiera”:  Ligure, Piemontese e Siciliana come le origini della Chef.

Una cucina raffinata, con prodotti a km 0, rigorosamente fatti in casa, dal pane, alla pasta, alle verdure, al pesce freschissimo della riviera Ligure; una carta adatta interamente anche ai celiaci.

L’ ambiente è luminoso e famigliare, un salotto raffinato e di buon gusto in cui assaporare i piatti del territorio e della tradizione, rivisti e reinterpretati con una vena innovativa.

Autodidatta ma “la buona cucina si impara studiando molto”.

Una chef che ha appreso i segreti del mestiere sui libri di cucina e di pasticceria di grandi geni come Sadler, ispirandosi all’arte pasticciera di Igino Massari, alla sapienza di Guido Alciati, ai libri del Bergesi, ma Gualtiero Marchesi è il suo “maestro”, “colui che ha modificato e lanciato i piatti italiani rendendoli “gourmet”.

La cucina di Enza Narcisi è  un insieme di prodotti d’eccellenza in un sapiente mix di cucine regionali rispettando la stagionalità del prodotto. Stagionalità è sinonimo di qualità.

All’interno dei piatti, i sapori di questo insieme di territori che esalta in egual misura il pesce e la carne, anche se, l’apoteosi del sublime, alla Locanda, arriva con i dolci, unici e interamente adatti anche a chi soffre di celiachia.

Lo stile della sala è in linea con la carta, un ambiente chic e gourmet per poter far gustare piatti classici, trasformati, alleggeriti, rivisitati.

Il sogno di  Enza era questo: una perfetta simbiosi tra piatti proposti e locale.

“Non ho voluto creare un locale con caratteristiche di campagna ma un’Isola, un “salotto del gusto” in cui trovare piatti del territorio ma innovativi”- dice Enza.

Il locale ha un grazioso dehor che viene utilizzato durante i periodi estivi con 18 posti che si sommano ai 60 nella sala interna.

Un elemento importante, alla Locanda dei Narcisi è la Luce.

Le persone non devono immaginare i piatti ma devono vederli senza ombre, lumi e candele accompagnati da una luminosità decisa ma intima, che regala calore all’ambiente arricchito da un camino centrale.

Una bomboniera minimalista ed essenziale vestita di colori chiari: sedie, muri, mobili bianchi accostati al cipria delle tovaglie.

Enza Narcisi vuole guardare i suoi clienti negli occhi per scorgere la soddisfazione che provano assaggiando i suoi piatti.

Un narcisismo edonista sano, quello di Enza Narcisi, ricco di altruismo e volontà di soddisfare a pieno i suoi ospiti, coccolando il loro palato.

In cucina ad aiutare Enza c’è Valeria Leardi, suo prezioso braccio destro, mentre in sala due ragazze brillanti accolgono i clienti e servono ai tavoli.

 

Menu:

Menu degustazione pesce

Menu degustazione carne Passione e Territorio

Alla Carta

I dolci di Enza

 

Da supporto ai menu, un’importante lista di vini, consigliati da Enza, con oltre 200 etichette prevalentemente di vino italiano e francese, proveniente anche da piccole case vinicole d’eccellenza per esaltare e valorizzare al meglio la produzione del Territorio.

 

Riconoscimenti:

PREMIO CREATIVITA’ DEL CONSORZIO TUTELA DEL GAVI  per la coppa violetta e Zafferano con granita al Gavi.

MARCHIO di QUALITA’ OSPITALITA’ ITALIANA 

Locanda dei Narcisi è presente sulla Guida Michelin, Guida dell’Espresso, Golosaria, sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia.

 

Per tutto il mese di novembre:

Porcini, ovuli e castagne, tartufi del territorio della zona.

Serata a tema tartufo promo 65 euro

 

GIORNO RIPOSO: lunedì

APERTO: tutti i giorni sia pranzo che cena.

PRANZO: dal martedì alla domenica: dalle 12.30 (chiusura cucina ore 14)

CENA: dal martedì alla domenica : dalle 20 (chiusura cucina ore 22)

 

PREZZI:

menu degustazione 35/44 euro

alla carta: dai 45 ai 60

Pane, focaccia e grissini con lievito madre e farine macinate a pietra biologiche.



La Locanda dei Narcisi di Narcisi Enza e Panfilio Matteo  
Strada Barbotti 1  
Pozzolo Formigaro Frazione Bettole (AL) 

lalocandadeinarcisi@yahoo.it   

| Cell: 348 5116638 

www.lalocandadeinarcisi,it