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lunedì 25 febbraio 2013

La Festa del papà quasi dimenticata? Una grande grappa per riproporla



Per la festa del papà un'idea regalo con  la nuova Cuvée di Barriques Millesimata 2009 di Bocchino: un pensiero ricercato per una persona speciale 

I meno giovani ricorderanno senz'altro che questa festa dedicata ai padri, associata alla domenica successiva al 19 marzo (San Giuseppe) ebbe un buon successo in particolare negli anni '70/80, quando moltissime aziende dedicavano confezioni speciali da regalo, ovviamente di prodotti a target maschile, come distillati, liquori, aperitivi, cravatte,  dopobarba, profumi ecc.
Festa un pò creata ad hoc  all'epoca e tacciata di "consumismo", in anni in cui tuttavia molti oggi vorrebbero tornare, quando il mercato, di tutti i generi, era in crescita costante e non in depressione totale come oggi. Poi è iniziato un lento ma progressivo declino per questa festa, che ha colpito  poi anche la festa della mamma di maggio, che pure toccava maggiormente le corde del mammismo,  che in Italia è un caposaldo sociale.   
Anche per non pensare troppo ad un presente non proprio roseo, meglio  esorcizzarlo dunque con un regalo speciale, per cui stile e passione sono le parole d’ordine.
Proposta in un prezioso e raffinato astuccio regalo, la nuova Grappa Cuvée di Barriques Millesimata 2009 è l’idea regalo di Bocchino per festeggiare anche quest’anno tutti i papà dalla forte personalità, amanti dellla tradizione e dell’eleganza.
Questa Grappa, distillata con metodo tradizionale, è il frutto della natura e del lavoro di cinque generazioni della famiglia Bocchino. Il segreto di questo distillato è racchiuso nel suolo che l’ha visto nascere: il Monferrato e le Langhe, nel cuore del Piemonte. Un patrimonio unico, custodito e tramandato dal lavoro antico dei contadini. Il rispetto della tradizione e la ricerca permanente della qualità, sono all’origine della caratteristica aromatica delle grappe Bocchino.

La Cuvée di Barriques, nasce da un blend di grappe provenienti da vinacce di uve Moscato e Nebbiolo affinata in barrique di Allier, Troncais e Limousin, offre una miriade di aromi di frutta e spezie, un’intensità di sensazioni che la rendono un distillato dall’eleganza incomparabile.

La distillazione è avvenuta in alambicco discontinuo a vapore secondo il Metodo Tradizionale Carlo Bocchino.

All’affinamento in barriques, durante il quale la gradazione viene progressivamente ridotta fino ad ottenere quella desiderata, segue l’assemblaggio finale. Un’operazione attenta di selezione di ogni singola barrique, ciascuna delle quali apporta la sua nota aromatica al gusto finale. Infine un processo, abile e paziente, durante il quale le grappe vengono trasferite in un fusto in cui si crea un’alleanza di aromi tra i differenti crus.

La grappa ottenuta presenta un colore ambrato e luminoso, al naso sprigiona aromi di more, spezie, iris, note floreali, con un sottile tocco di gelsomino.

Al palato si avvertono i sentori di albicocche essiccate, vaniglia e mandorle tostate.

Da oltre un secolo la famiglia Bocchino s’impegna nella selezione e nella distillazione delle migliori vinacce del territorio, per ottenere grappe dallo stile unico e raffinato.


Le confezioni possono essere acquistate nelle migliori insegne della grande distribuzione organizzata.

Per saperne di più: www.bocchino.it   


martedì 19 febbraio 2013

Unione Italiana Vini: Domenico Zonin nuovo presidente


 
 

 
Domenico Zonin  (nella foto) è il nuovo presidente della Confederazione Italiana della Vite e del Vino-Unione Italiana Vini.
Lo ha eletto all’unanimità il consiglio di amministrazione, individuando in lui la persona più adatta per proseguire nel lavoro iniziato nel 2010 con Lucio Mastroberardino, prenaturamente scomparso il 29 gennaio scorso, e per accompagnare l’Associazione alla fine del mandato.
Domenico Zonin, già vicepresidente, resterà in carica infatti fino alla prossima assemblea dei soci prevista a giugno, che eleggerà il nuovo consiglio di amministrazione, a cui spetterà poi il compito di nominare il presidente per il triennio 2013/15.
Ringrazio il consiglio d’amministrazione per la fiducia accordatami per questo periodo di tempo che ci separa dal rinnovo delle cariche – ha affermato Domenico Zonin – E’ per me un onore e un privilegio poter ricoprire questa carica, che costituirà uno stimolo ulteriore a dare il mio contributo a sostegno dell’Associazione. Proseguiremo nel lavoro di rinnovamento e rafforzamento iniziato con Lucio, al quale va il mio affettuoso ricordo”.
 
Domenico Zonin, nato il 18 luglio 1973 a Vicenza, dove vive e risiede, dal 2006 è vicepresidente di Casa Vinicola Zonin S.p.A con delega alla supervisione tecnica e produttiva. E’ il maggiore dei tre figli maschi del Cavaliere del Lavoro Gianni Zonin, presidente della Casa Vinicola Zonin, una delle più importanti realtà vitivinicole private d’Italia e tra le prime in ambito europeo, con 10 tenute di famiglia e 2.000 ettari di vigneti di proprietà presenti nelle 7 regioni italiane a più alto valore aggiunto vitivinicolo, oltre che a una significativa presenza negli USA in Virginia.
Dopo la laurea in Giurisprudenza nel 1997 presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si trasferisce negli Stati Uniti per perfezionare le conoscenze acquisite durante il corso di studi. Dopo un corso di Enologia presso l’Università di Davis, California, uno stage presso Seagram Chateau & Estate Wines Company, California e una ulteriore esperienza lavorativa presso Gallo, Sonoma, California, nel 1998 ritorna in Europa e si trasferisce in Francia per completare la sua formazione. Fino all’aprile ’99 frequenta i corsi di Enologia presso l’Università Victor Segalen, Bordeaux ed è impegnato fino alla fine del 1999 in stage presso le più rinomate maison francesi: Société Ginestet, Bordeaux, Société Mestrezat & Domaines, Bordeaux e Château Lafite Rothschild, Pauillac.
Dopo un periodo di tempo trascorso ancora all’estero, rientra in Italia nel 2000 per iniziare ufficialmente la sua collaborazione aziendale, occupandosi specificamente della produzione e di tutte le attività ad essa connesse presso le realtà produttive sia della Casa Vinicola Zonin sia delle tenute di famiglia.
Dal 2008 al 2011 è vicepresidente nazionale di Confindustria Giovani, mentre dal 2010 entra nei consigli d’amministrazione di Unione Italiana Vini e Confederazione Vite e Vino, ricoprendo la carica di vicepresidente.
 

venerdì 15 febbraio 2013

Presentato alla Camera di Commercio di Asti il progetto Finestra sul Monferrato

 In foto, la galleria coperta dove verrà allestito il punto vendita

Vini e prodotti tipici  per i pellegrini di Don Bosco



In vista delle celebrazioni del Bicentenario del Santo al Colle Don Bosco, che avranno il loro momento clou nel 2015,  nascono un punto vendita e uno sportello turistico  per promuovere valori ed eccellenze del Monferrato
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Istituto salesiano,  Comune di Castelnuovo Don Bosco e Camera di Commercio di Asti


L'occasione è importante e da sfruttare nel migliore modo possibile per incrementare il turismo nell'Astigiano, ovviamente pensando all'enogastronomia, indubbia attrattiva per chi arriva da fuori, nel caso specifico da mezzo mondo. C'è da augurarsi che il produttori vinicoli e alimentari partecipino con entusiasmo all'iniziativa, perchè solo tramite il loro apporto corale sarà possibile presentare un'offerta rappresentativa del territorio e delle sue prerogative nel settore, spesso non sufficentemente espresse a livello promozionale.
 
E' stato presentato alla Camera di Commercio di Asti il progetto “Finestra sul Monferrato” nato dalla collaborazione tra l'Istituto “Bernardi Semeria” di Colle Don Bosco, il comune di Castelnuovo Don Bosco e la Camera di Commercio di Asti. L'obiettivo, hanno spiegato i promotori, è allestire vicino alla Basilica di Don Bosco un'area (commerciale) dove saranno promosse e vendute le eccellenze enogastronomiche del territorio, dai vini ai prodotti tipici della tavola monferrina.

L'iniziativa – ha spiegato Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti - intende sfruttare al meglio le opportunità offerte dai due eventi a richiamo mondiale che caratterizzeranno il 2015: il Bicentenario della nascita di Don Bosco e l'Expo di Milano.Per l'occasione, milioni di visitatori avranno l'opportunità di conoscere il nostro territorio con tutte le sue eccellenze. Come enti locali, con il supporto fattivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, stiamo lavorando in piena sinergia per valorizzare al massimo le ricadute economiche e turistiche di questi grandi appuntamenti”.

Don Egidio Deiana, rettore della Basilica di San Giovanni Bosco, ha sottolineato che l'iniziativa affonda le sue radici nel profondo legame del Santo con il suo territorio d'origine: “Il Monferrato – ha dichiarato il Rettore – è stato una grande risorsa per Don Bosco, una fonte di ispirazione nella sua azione educativa. Sotto la sua guida i giovani hanno “camminato” le colline del Monferrato, scoprendone le bellezze autentiche. Ora si può ritenere che sia don Bosco ad essere una risorsa per il Monferrato, con l’evento del Bicentenario. E nello stesso tempo proviamo a recuperare la tradizione delle passeggiate nel Monferrato, valorizzando luoghi artistici, tradizioni e cose buone: ce lo chiedono i pellegrini che arrivano al Colle da ogni parte del mondo, qualche centinaio di migliaia ogni anno”.

Il punto vendita sarà allestito nella galleria coperta che collega l'istituto scolastico alla Basilica, un punto strategico di passaggio, a due passi dal parcheggio per i pullman.

I produttori di vino e di specialità gastronomiche interessati all'iniziativa dovranno indicare la loro disponibilità alla Camera di Commercio di Asti, entro il 28 febbraio, compilando il modulo pubblicato sul sito www.at.camcom.gov.it

Il valore del progetto “Finestra sul Monferrato” come “esempio virtuoso di collaborazione e unità d'intenti tra enti locali”, è stato sottolineato dalle autorità intervenute alla presentazione: Giorgio Musso, sindaco di Castelnuovo Don Bosco, Michele Maggiora, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti.

Luca Mogliotti, consigliere della Camera di Commercio di Asti e imprenditore nel settore turistico, ha quindi auspicato un'analoga azione sinergica tra operatori del settore, in modo da creare le condizioni per la migliore accoglienza dei visitatori: “Dobbiamo lavorare per fare in modo che i turisti che visitano il Monferrato possano adottare il motto di Don Bosco <Io sto bene con voi>”, ha commentato Mogliotti.

All'incontro erano inoltre presenti Elisabetta Serra (direttore Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, che collabora all'iniziativa), numerosi sindaci del Nord Astigiano e numerosi produttori di vino ed artigiani delle eccellenze gastronomiche.





 



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