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martedì 29 maggio 2018

L'Enoteca Regionale di Canelli ospita la XVII edizione del Concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco” organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino


 
 

L'Enoteca Regionale di Canelli (Asti) ospita dal 31 maggio al 3 giugno, la XVII edizione del Concorso enologico internazionale delle Città del Vino “La Selezione del Sindaco”. Canelli, città del vino capitale del Moscato, è luogo di eccellenza non solo per i suoi profumati vini e i suoi spumanti che da sempre rendono più belle ogni tipo di festa, ma anche per essere compreso all’interno del territorio vitato che va da Langhe, Roero e Monferrato divenuto nel 2014 patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco; così come sono patrimonio Unesco, dal 2009, anche le sue “cattedrali sotterranee”, le antiche e maestose cantine che da centinaia di anni, nel cuore del centro storico, conservano il meglio della produzione enologica di questa intraprendente cittadina che annovera alcuni tra i nomi più noti del mondo del vino italiano.

Un territorio importante non solo per i suoi vini e la sua storia, ma per essere un distretto di eccellenza anche nel settore metalmeccanico essendo ormai riconosciuto come uno dei più importanti al mondo per la produzione di macchinari per l’enologia.

Questa edizione del concorso enologico si svolgerà nei locali dell’Enoteca Regionale di Canelli e dell'Astesana in via G.B. Giuliani 29, luogo di conoscenza e degustazione di vini piemontesi e dello storico vermouth e anche ufficio per l’accoglienza e l’informazione turistica. Si inizierà giovedì 31 maggio, con l'arrivo dei Commissari italiani e stranieri, per poi proseguire, l'1, 2 e 3 giugno, presso i locali dell'Enoteca Regionale, nelle sedute mattutine, allo svolgimento vero e proprio del Concorso.

Questa edizione del Concorso enologico delle Città del Vino, l’unico di carattere internazionale in Italia, presenta un aggiornato Regolamento che indica le categorie dei vini ammessi, elaborato con la collaborazione del prof. Vincenzo Gerbi, professore ordinario al Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli Studi di Torino, responsabile del Comitato Scientifico del concorso.

La Selezione del Sindaco continua a caratterizzarsi per essere l’unica rassegna vitivinicola internazionale che prevede la partecipazione congiunta dell’Azienda che produce il vino e del Comune in cui sono localizzati i vigneti; una ideale compartecipazione che intende sottolineare il valore della collaborazione fra ente pubblico e azienda, dove il Sindaco si unisce ai viticoltori per fare da testimonial ai vini del proprio territorio.

Il Concorso enologico, per il suo carattere internazionale, è un ulteriore strumento per la promozione delle terre del vino italiane, nel pieno rispetto dello spirito e delle funzioni che l’Associazione, fin dalla sua costituzione avvenuta a Siena il 21 marzo 1987, ha sempre avuto.
Il concorso è una grande occasione promozionale per i territori, non solo per le cantine, grazie a una formula consolidata che allea le Città del Vino ai produttori più virtuosi – commenta il presidente dell’Associazione Nazionale, Floriano Zambon -. Un interessante studio dell’associazione americana degli Economisti del Vino, divulgato lo scorso gennaio – conclude Zambon – ha rilevato che nei concorsi enologici quando i vini sono premiati subiscono o possono subire aumenti di prezzo del 13 per cento. Non solo, ma con l'approvazione dell'emendamento alla legge finanziaria 2018 che riconosce l'enoturismo, le aziende vitivinicole che fanno accoglienza possono avere uno strumento in più di valorizzazione dei loro vini”.

La storia di Canelli è da millenni legata al vino: la nostra città è il fulcro della produzione del vitigno moscato bianco Canelli da cui si producono vini piemontesi tra i più venduti e famosi al mondo: l’Asti docg, il Moscato d’Asti docg e da quest’anno l’Asti secco – aggiunge il sindaco di Canelli Marco Gabusi -. Inoltre, proprio a Canelli, nel 1865 nacque il primo spumante italiano nelle cattedrali sotterranee, santuari sotto la cittadina in cui alla temperatura costante di 12–14 gradi, affidati ad amorevoli cure riposano e invecchiano i più prelibati vini e spumanti del nostro territorio; che oggi, dal 2014, è inserito tra i siti Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Anche per questo siamo entusiasti d’accogliere i migliori vini del mondo e di ospitare la Selezione del Sindaco”.

Il Concorso ha l’autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole e il patrocinio tecnico/scientifico dell’Oiv-Organisation Internazionale de la Vigne e du Vin, ed è riservato ai vini Docg, Doc e Igt. È realizzato in collaborazione con l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Piemonte e con l'Associazione Città del Bio. Sono previsti, infatti, premi specifici per i vini bio e per gli spumanti italiani, in collaborazione con il Forum Spumanti del Comune di Valdobbiadene; una sezione, inoltre, è dedicata ai vini “kosher”, ovvero quei vini prodotti secondo i dettami della religione ebraica e che ormai stanno rappresentando una significativa porzione di mercato.

Gli 84 Commissari che compongono le 12 Commissioni internazionali di assaggio (provenienze da Grecia, Germania, Corea del Sud, Francia, Spagna, Brasile, Romania, Cina, Portogallo, Russia, Lussemburgo, Austria, Slovacchia, Azerbaijan, oltre che commissari italiani provenienti da Veneto, Sicilia, Campania, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Valle d'Aosta, Trentino, Toscana, Marche,Abruzzo, Sardegna, Puglia, Basilicata), non si limiteranno a degustare i vini in concorso ma avranno anche la possibilità di approfondire la conoscenza del territorio e di alcuni dei suoi vini più rappresentativi.

Il programma, infatti, prevede nel pomeriggio di venerdì 1 giugno una visita alle Aziende Bosca con visita alle “cattedrali sotterranee” e degustazione vini, e nel pomeriggio di sabato 2 giugno un incontro presso l’Azienda Enomeccanica “Enos” cui seguirà un focus di approfondimento su vini Alta Langa, Barbera, Asti Secco, con degustazione.

Da ricordare che il 1 giugno, presso il Comune di Canelli, si terranno due importanti riunioni di carattere istituzionale per le Città del Vino: alle ore 12 si riunirà il Consiglio Nazionale dell'Associazione Città del Vino, con la partecipazione di Sindaci provenienti dalle diverse regioni italiane; nel pomeriggio alle 15 si riunirà il Consiglio di Amministrazione di Recevin (Rete europea delle Città del Vino) presieduto da José Calixto, Sindaco della Câmara Municipal della città di Reguengos de Monsaraz (Portogallo), e che vedrà la partecipazione di amministratori di Comuni portoghesi, italiani e spagnoli.

Altra importante novità, le valutazioni dei vini saranno effettuate tramite utilizzo di tablet (e non più con schede di carta) grazie ad un programma realizzato appositamente per Città del Vino, che consentirà di calcolare in tempo reale il punteggio ottenuto dal vino in concorso e di stabilire in tempi rapidi la graduatoria finale per l'assegnazione delle medaglie d'oro e d'argento.

Come previsto dal regolamento OIV, potranno essere premiati con medaglie solo il 30% dei vini in concorso, questo per mantenere alto il livello qualitativo delle valutazioni espresse. La premiazione delle aziende e dei sindaci avverrà  a Torino, presso il Palazzo Reale, sotto l'egida della Regione Piemonte (data da stabilire).

Anche quest’anno poi il concorso promuoverà l’internazionalizzazione dei vini premiati attraverso il coinvolgimento di vari buyer di diversi Paesi e in particolare con la presenza delle etichette con il bollino “Selezione del Sindaco” alla Fiera del Vino di Daejeon, in Corea del Sud, che si svolge all'inizio di settembre. Nel 2017 sono stati distribuiti in totale alle cantine vincitrici circa 200mila bollini tra Gran Medaglia d’Oro, Medaglia d’Oro e Medaglia d’Argento, le tre tipologie di premiazione previste dal concorso.

Infine, l'Istituto Alberghiero di Agliano Terme, conosciuto come Agenzia di formazione professionale delle Colline Astigiane, metterà a disposizione 20 allievi per il servizio ai tavoli delle Commissioni internazionali; il servizio sarà valido come esperienza didattica e formativa.

 

Questo, in dettaglio, il programma del Concorso La Selezione del Sindaco 2018

Giovedì 31 maggio

Mattina/pomeriggio - arrivo dei Commissari

Ore 17.30 - Riunione tecnica presso la Sala delle Stelle del Comune di Canelli con illustrazione del nuovo sistema di votazione e altre info sul Concorso.

Ore 19.00 - Sala delle Stelle del Comune di Canelli - Focus “Viaggio Emozionale nelle Città del Vino della Liguria” con degustazione a cura di Enzo Giorgi, sommelier AIS.

Ore 20.30 - Cena di benvenuto presso ristorante “il Grappolo d’Oro” di Canelli.

 

Venerdì 1 giugno

Ore 9.30/13.00 - Enoteca Regionale - Prima sessione di degustazione del Concorso.

Ore 12.00 – Comune di Canelli. Riunione del Consiglio Nazionale dell’Associazione Città del Vino.

Ore 15.00 – Comune di Canelli. Riunione del CdA di Recevin Rete Europea delle Città del Vino.

Ore 15.00/19.30 - Visita alle Aziende Bosca e degustazione vini.

Ore 20:30 - Cena di Gala e consegna degli attestati ai Commissari presso l’Agriturismo “La Piazza” di Costigliole d’Asti.

 

Sabato 2 giugno

Ore 9.30/13.00 - Enoteca Regionale - Seconda sessione di degustazione del Concorso

Ore 15.00 - Visita all’Azienda Enomeccanica “Enos”. A seguire Focus “I Vini Piemontesi del Monferrato” (Alta Langa, Barbera, Asti Secco) con degustazione.

Ore 17.00 - Cantina Bosca - Premiazione del Premio Letterario Lions e Aperitivo.

 

Domenica 3 giugno

Ore 9.30/13.00 - Enoteca Regionale - Terza e ultima sessione di degustazione del Concorso.

Pomeriggio - Partenza dei Commissari per le rispettive destinazioni.

 

INFO: www.cittadelvino.it  - tel. 0577 353144 - info@cittadelvino.com  

 
 
 
 

venerdì 25 maggio 2018

BARBERA D’ASTI DOC E DOCG: PRESENTATA LA PRIMA CARTA DELLE ANNATE



Dal 1970 al 2017: dalla Doc alla vendemmia dello scorso anno, il documento inedito racchiude elementi fondamentali di storytelling per promuovere la Regina dei rossi del Piemonte

In occasione dell’evento conclusivo dei ‘Giovedì Vintage’, che si è svolto ieri ad Asti nel cortile del Palazzo del Michelerio, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha presentato la Carta delle Annate della Barbera d’Asti, la prima mai realizzata prima d’ora e che racchiude tutte le annate dal 1970 al 2017, dalla doc alla docg. Un modo nuovo, concreto e sintetico per sottolineare il carattere intrinseco della più grande produzione piemontese: il suo essere vino fruttato in tutta la sua freschezza e il suo serbare caratteristiche innate d’invecchiamento.

La creazione della Carta, nata da un’idea del Consorzio e realizzata dalla Studio Montaldo, è una nuova tessera del mosaico di promozione della Regina dei rossi del Piemonte. Creata per ripercorrere i 47 anni trascorsi, confrontandone gli aspetti produttivi e le principali tappe, la Carta parte dal 1970, anno del riconoscimento della Doc. Quella che segue è una sintesi giovane e didascalica della lunga storia che la Barbera d’Asti ha da raccontare. Un passato glorioso e che, con il suo presente, ha ancora tanto da dire e da dimostrare attraverso le sue annate storiche, sempre più apprezzate nelle recenti ‘verticali’ organizzate in alcune delle principali fiere del settore enologico.

La Barbera d’Asti ha la sua prima Carta - afferma il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici - un documento inedito, che racchiude l’orgoglio di una delle produzioni vitivinicole più rappresentative del Piemonte. La Barbera d’Asti è ormai adulta e ha intrapreso un percorso consolidato di promozione. Questo è un nuovo passo e un ulteriore attestato di qualità e longevità, espressione e orgoglio del mezzo secolo trascorso”.  

 

“ISTRUZIONE PER L’USO”

Colonna 1: La sequenza delle annate dal 1970 fino al 2017. Il periodo prescelto utilizza come annata di partenza il 1970, quando la Barbera d’Asti ottenne la denominazione d’origine.

Colonna 2: La valutazione qualitativa. Il giudizio qualitativo del singolo millesimo è tarato sulla scala tra 0 e 20 punti: una valutazione più didascalica e più segmentata tra i vari millesimi.

Colonna 3: La prevalenza climatica. Segmentazione delle annate suddivise in tre categorie dal punto di vista climatico, utilizzando uno schema condiviso da molti osservatori:

·        la prevalenza “equilibrata”, quando nell’annata si sono alternati in modo armonico periodi e fenomeni climatici di caldo e di freddo;

·        la prevalenza “fresca”, quando nell’annata hanno prevalso in modo significativo i periodi e fenomeni climatici tendenzialmente freddi;

·        la prevalenza “calda”, quando nell’annata hanno prevalso in modo significativo i periodi e fenomeni climatici tendenzialmente caldi.

 

Colonna 4: La superficie vitata dell’anno. In questo caso, a seconda della disponibilità dei dati, è stata usata la cosiddetta superficie vitata iscritta all’Albo tra il 1970 e il 1988 e la superficie vitata rivendicata o utilizzata per la produzione doc e docg tra il 1989 e il 2017.

Colonna 5: La produzione effettiva dell’anno. Per questo è stata trasformata la produzione effettiva, solitamente in ettolitri, in bottiglie da 0,75 litri.

Colonna 6: I fatti dal mondo. In corrispondenza di ogni anno è stato indicato un evento mondiale che lo ha caratterizzato.

Colonna 7: I fatti dal mondo Barbera. Ogni anno un evento che ha contraddistinto le dinamiche del mondo Barbera.

mercoledì 23 maggio 2018

LA PIZZA DIVENTA "GOURMET" GRAZIE ANCHE AI CORSI DELL'ICIF A COSTIGLIOLE D'ASTI



Nei decenni da me dedicati alla cronaca e commenti sui temi dell'enogastronomia, l'ICIF (Italian Culinary Institute for Foreigners) di Costigliole d'Asti fu una piacevole scoperta fin dall'inaugurazione, che raccontai per la rivista "Civiltà del Bere" e per i giornali locali con i quali collaboravo.
Successivamente, in più occasioni, sono stato invitato  al saggio finale dei corsi di cucina, constatando quanto fossero importanti per formare allievi  provenienti da mezzo mondo sulla cucina italiana, con attenzione a quelle "regionali" che sono da sempre un fiore all'occhiello della nostra gastronomia e su tutti i prodotti di eccellenza del "Made in Italy" dal vino, all'olio d'oliva extravergine , dal caffè al riso, ai formaggi e tanto altro.  
 
Un'attività che continua costantemente e consente di creare autentici "ambasciatori" del nostro straordinario Italian Style che molti di loro hanno portato nei ristoranti aperti nei paesi d'origine. I corsi e master sono ovviamente aperti anche agli italiani che desiderano perfezionarsi ed entrare in un settore fondamentale anche per l'accoglienza turistica in tutta la nostra penisola.

PIZZE TUTTE UGUALI?......io penso di no....
Non di rado l'approccio con la pizza, sicuramente il cibo nato in Italia più noto a livello globale, è piuttosto superficiale, ma negli ultimi anni si sta sviluppando nel consumatore una maggiore consapevolezza circa le differenze qualitative che portano a scegliere sempre più determinate caratteristiche del prodotto.
L'ICIF, tramite i docenti dei corsi, molto preparati ed aggiornati a queste esigenze, indirizza i partecipanti verso l'utilizzo di materie prime molto selezionate, dalle farine speciali all'olio d'oliva extravergine, al formaggio e pomodoro di qualità, tenendo sempre in primo piano la perfetta lievitazione dell'impasto e la cottura  nei tempi idonei. Il tutto puntando sulla migliore digeribilità delle pizze, che spesso è un po' il tallone d'achille, specie quando la produzione perde il suo carattere artigianale
 
CORSO sulla PIZZA ICIF 23 APRILE 2018
Venerdì 11 maggio ho avuto il piacere di essere invitato a far parte della giuria conclusiva del corso, che vedeva tutti pizzaioli professionisti (foto in alto).
Si era chiamati ad esprimere un giudizio circa le proposte dei corsisti che comprendevano, tra l'altro, focaccia e farinata, che sono spesso presenti tra le proposte delle pizzerie, una pizza "creativa" a scelta di ognuno dei partecipanti ed un'altra più tradizionale, senza dimenticare quella "a taglio" ed una "dolce".
Sono rimasto piacevolmente stupito, assieme agli altri giurati, della qualità  delle proposte elaborate dagli allievi del corso, arrivati tutti da molto lontano, con storie differenti  che abbiamo ascoltato con molta attenzione, ma tutti indirizzati a portare questa esperienza nel loro attuale o futuro lavoro. Non è stato complicato dare giudizi in larga misura positivi ed entrare nei dettagli di ogni assaggio sarebbe oggettivamente troppo lungo. Le cotture erano comunque tutte perfette(pregio non da poco per questo prodotto), i gusti ben calibrati, giusto lo spessore della base e buona la presentazione visiva che ha anche la sua importanza, perché qualsiasi piatto si gusta più volentieri  se ben presentato e la pizza non fa certo eccezione. In sintesi una bella esperienza che mi ha fatto ancora più apprezzare il lavoro importante che svolge l'ICIF.

Tutte le informazioni sui prossimi corsi in programma  e le modalità di iscrizione e partecipazione  si possono trovare sul sito
www.icif.com 
 


   1)  Fedele Lucas Jonas (Taiwan e Argentina)
 
 


 
 
 
 
 
 
   2)  AHMED LAKSIMI (Marocco ma vive in Canada)


 
 
 
 
 
   3)   Tito Zuñiga Romero (Costa Rica)


 
 
 
 
    4)  Ms NORMA HUAMANI ALVARADO (Perù)

 

 
 
 
 
 
Nelle foto; 
Ilaria Scalet Responsabile di sede ICIF consegna con i docenti del corso gli attestati ai partecipanti al corso
 
 
 
 
 
 
 La Barbera - Enoteca e Training Restaurant, è il Ristorante Didattico di ICIF dove gli studenti, provenienti da tutto il mondo, accompagnano  gli ospiti in un'esperienza enogastronomica unica, all'interno della suggestiva cornice del Castello di Costigliole d'Asti.
Aperto tutti i giorni, tranne il martedì. È gradita la prenotazione.
Per info: www.ristorantelabarbera.com  - info@ristorantelabarbera.com - Tel. 0141 961346

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ICIF - Italian Culinary Institute for Foreigners

 

Sede Legale e attività Formativa: Piazza Vittorio Emanuele II, n. 10 - 14055 Costigliole d'Asti (AT) -  Tel. +390141962171  

 

domenica 20 maggio 2018

Sabato 26 maggio torna Io, Barolo nel centro storico di Roddi



 

A Roddi il grande evento di degustazione per celebrare
 il “Re dei Vini” con i produttori della Strada del Barolo e
 grandi vini di Langa

Sabato 26 maggio 2018 torna Io, Barolo, il tradizionale appuntamento di primavera della Strada del Barolo con un programma rinnovato, che avrà come protagonisti assoluti il "Re dei Vini" e i suoi produttori: una degustazione itinerante dedicata al pubblico nazionale e internazionale nel centro storico di Roddi, porta d'ingresso alla Langa a una manciata di chilometri da Alba.
Dalle 17.00 alle 23.00 trenta produttori incontrano gli appassionati del Barolo e dei paesaggi delle Langhe patrimonio dell'umanità, in una degustazione "diffusa" che condurrà i partecipanti in un viaggio alla scoperta del "Re dei Vini", lungo le stradine e le piazzette del concentrico medievale di Roddi, da piazza Umberto I fino al belvedere, ai piedi del Castello.
Un appuntamento che si ripete ormai da sei edizioni, quello di Roddi, che per questo 2018 propone un programma rinnovato nella forma e nella sostanza, con più spazio all'unico vero protagonista: il Barolo, che ogni produttore potrà presentare nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti.
Come di consueto, a margine dell’evento principale, diverse iniziative per chi intende approfondire la conoscenza del Barolo e dei grandi vini di Langa, sotto la guida di un esperto: con le Food&Wine Experience sarà possibile sperimentare abbinamenti gourmet fra una selezione di vini piemontesi e alcuni prodotti agroalimentari di eccellenza (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese), mentre nelle Wine Tasting Experience® 4.0 il pubblico (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese) sarà guidato da Sandro Minella alla scoperta dei vini attraverso le proprie percezioni sensoriali: un gioco interattivo nel quale ogni partecipante potrà valutare i diversi parametri dei vini in degustazione, per ricostruire autonomamente il profilo sensoriale di ciascun vino tramite il proprio smartphone.
Per tutta la serata saranno proposti una selezione di piatti tipici del territorio, preparati da Accademia FoodLab con i prodotti dei soci della Strada del Barolo, che potranno essere acquistati singolarmente.
L’evento è organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con il patrocinio dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, grazie alla collaborazione di Comune e Pro Loco di Roddi, Barolo&Castles Foundation e Turismo in Langa.
PROGRAMMA:
Ore 17.00 /23.00, acquistando il pass per la degustazione del Barolo (23,00 € in prevendita / 25,00 € sul posto), sarà possibile accedere al centro storico di Roddi per incontrare di persona i produttori, che presenteranno fino a tre etichette di Barolo ciascuno, illustrandone caratteristiche e peculiarità. Ogni partecipante riceverà un calice da portare a casa come ricordo della serata e un coupon che gli consentirà di effettuare la visita a una delle cantine presenti all’evento con uno sconto del 10% su eventuali acquisti.
Prevendita online: € 23,00
Vendita sul posto il giorno dell’evento: € 25,00
INIZIATIVE COLLATERALI (degustazioni guidate da seduti):
Dalle 16.00 alle 17.00: Food&Wine Experience in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 16.00 alle 17.00: Wine Tasting Experience® 4.0 in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 18.30 alle 19.30: Food&Wine Experience in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 18.30 alle 19.30: Wine Tasting Experience® 4.0 in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Si precisa che l’evento si svolgerà anche in caso di maltempo
 
 

venerdì 18 maggio 2018

UN ANNO DI STRADA DEL VINO ‘ASTESANA’


 
PERCORSI PANORAMICI UNESCO TRA MONFERRATO E LANGHE:

RISTAMPA MAPPE TURISTICHE, PRESENTAZONE DEL PERCORSO FORMATIVO “I LUNEDĺ DI ASTESANA” E ADESIONE AI CORSI “LOCAL WINE” 2.0

CONTINUA IL CONCORSO SOCIAL SU FACEBOOK E INSTAGRAM #ISTANTIMAGICI

AVVIATA LA RACCOLTA FIRME PER TRENI PIÚ VELOCI TRA ALESSANDRIA E MILANO

 

Ne ha fatta di strada la Strada del Vino ‘Astesana’, che unisce oltre  240 operatori tra cantine, strutture ricettive, ristoranti, agriturismo, artigiani del gusto e Comuni del territorio del sud Astigiano. Continua infatti l’attività di promozione attraverso diverse iniziative in programma: dalla ristampa della mappe turistiche dei percorsi in bici e a piedi attraverso le colline del vino, a percorsi formativi e corsi specifici per gli operatori, senza contare il concorso social #IstantiMagici che continua a premiare le migliori foto postate su Facebook e Instagram e l’avvio della nuova raccolta firme per chiedere treni più veloci per i turisti in visita nel territorio. 

Al termine del consiglio direttivo annuale di Astesana, che si è svolto il 17 maggio al Castello di Moasca, il presidente della Strada, Stefano Chiarlo (a sin. nella foto)ha presentato le attività di promozione previste per il 2018. Dopo la realizzazione della prima edizione delle mappe panoramiche del vino, “che hanno permesso a molti turisti e visitatori di scoprire il territorio – ha spiegato Chiarlo – quest’anno, vista la grande richiesta, abbiamo in programma la ristampa dei percorsi panoramici, che comprendono alcune delle più belle e suggestive località dell’area patrimonio Unesco, le storiche cantine presenti e le big bench”.

Tra le altre iniziative che attiveremo e che si rivolgono agli operatori, per aggiornarli e per contribuire a migliorare la professionalità che già li contraddistingue – ha aggiunto Chiarlo – aderiremo ai Corsi “Local Wine”2.0, percorso formativo di secondo livello realizzato dall’ATL Asti, in collaborazione dell’associazione “Barbera & Barbere” e il contributo della  Fondazione Cassa di Risparmio di Asti”. Tra fine 2018 ed inizio 2019 partiranno anche altri corsi. Saranno avviati i Lunedi di Astesana”rivolti ai soci. Saranno una serie di incontri per imparare a costruire una carta dei vini efficiente e di impatto, per avere consigli utili per ottimizzare anche la gestione della cantina. Tra gli altri argomenti che verranno affrontati, la conoscenza del patrimonio storico, culturale ed artistico del territorio, per far vivere ai visitatori un’esperienza turistica unica e completa. Infine, si approfondiranno le modalità di accesso ai finanziamenti previsti da appositi bandi.

Prosegue fino al 30 settembre 2018 il concorso fotografico social #IstantiMagici. Per partecipare, occorre postare, su Facebook e Instagram, foto e contenuti realizzati in alcuni dei punti panoramici  più suggestivi della Strada, dove ci sono le otto panchine giganti. Luoghi ideali da immortalare e condividere con gli hashtag #IstantiMagici e #StradadelVinoAstesana. Saranno scelti gli scatti migliori, condivisi sul profilo social @Astesanastradadelvino e saranno assegnati, ai primi tre classificati, premi in soggiorni, cene, visite in cantine con degustazioni, confezioni di bottiglie e prodotti tipici.

Insieme al Comune di Alessandria, inoltre, Astesana ha aderito alla raccolta firme “Un’ora sola ti vorrei”, per chiedere alle istituzioni di ripristinare collegamenti ferroviari più veloci tra Alessandria e Milano, treni che possano agevolare gli spostamenti turistici per la Strada del Vino.    
 


 

Astesana è il nome storico di un territorio vocato da secoli  alla produzione di vino e che unisce, in diversi itinerari unici, alcuni dei più bei borghi della core zone Unesco, tra Monferrato e Langa Astigiana, che si spingono fino all’Acquese, nell’Alessandrino. Distese di colline che ogni anno accolgono migliaia di turisti che visitano le cantine e i meravigliosi paesaggi vitivinicoli che le circondano. 

L’obiettivo complessivo di Astesana è la valorizzazione di percorsi lungo i sentieri delle strade panoramiche  del vino, per far vivere all’enoturista esperienze autentiche e di livello e per preservare le risorse ambientali plasmate dall’uomo, quelle che sono valse il riconoscimento dei paesaggi vitivinicoli. Dalle eccellenze enogastronomiche, alle testimonianze culturali e storiche a esse legate, dalle cattedrali sotterranee, agli splendidi esempi di architetture dei diversi periodi, fino alle grandi panchine Unesco. Strade da percorrere in macchina, a piedi o  in bici, che si snodano tra i vigneti delle piccole e nobili denominazioni che caratterizzano il territorio Astesana.

La Strada panoramica del Nizza docg, situata nel core zone Unesco del Barbera, che parte da Nizza Monferrato e che si snoda tra gli otto Comuni della denominazione

La Strada panoramica del Moscato di Canelli, che dalla capitale del Moscato si inerpica tra  le spettacolari  colline attraversando  il territorio di cinque Comuni della zona

La Strada del Brachetto d’Acqui che da Mombaruzzo unisce otto borghi, attraverso i vigneti conosciuti per questo particolare vitigno aromatico.

La Strada della Barbera di Rocchetta che è la più breve e che attraversa le colline di boschi secolari protetti dal Parco Naturale di Rocchetta e i vigneti di alta vocazione della Barbera.

 

La STRADA DEL VINO ‘ASTESANA’: CHI SIAMO
“Astesana” è anche il nome scelto nel 2000 per dar vita alla “Strada del Vino”, territorio collinare unico e riconosciuto dall’Unesco per la storia dei suoi paesaggi plasmati, da millenni, dalla vite. A cavallo tra Monferrato e Langhe, il territorio si estende tra l’Astigiano e Alessandrino, da Asti a Vesime fino ad Acqui Terme, per arrivare a Castagnole delle Lanze e Maranzana.
L’Associazione Astesana Strada del Vino si occupa di promozione del territorio, conta 240 associati ed è un marchio di qualità per gli operatori di ospitalità, ristorazione e produzioni enogastronomiche. Brand riconosciuto dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Asti e che contrassegna la cartellonistica stradale, con le frecce direzionali che permettono di raggiungere le vigne più suggestive, dove sorgono alcune delle più belle cantine disseminate lungo la Strada.
Dalla fine di gennaio 2014, il presidente di Astesana è Stefano Chiarlo (enologo).                                   Lo affiancano i vicepresidenti Andrea Ghignone (sindaco di Moasca e presidente della Cantina Cooperativa Sei Castelli) e Mauro Damerio (enologo e presidente dell’Enoteca Regionale di Nizza). I consiglieri sono Gianmario Cerutti (enologo e vicepresidente dell’Enoteca Regionale di Canelli) e Giorgio Gozzellino (enologo  e promotore  di  iniziative a Costigliole d’Asti).