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lunedì 29 febbraio 2016

Monferrato: tradizione, lavoro e unità per un territorio unico al mondo

 Una delle opere esposte nel Parco Artistico Orme su La Court

Così sarà presentato il Progetto Vivere La Court 2016 al Congresso Mondiale IFLA Torino Lingotto.

 
Nominato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2014, insieme a Langhe-Roero, il Monferrato si conferma una realtà eccezionale. Unito e plasmato dal messaggio silenzioso del lavoro delle donne e degli uomini di ieri, oggi e domani, non smette di impegnarsi per organizzare progetti e iniziative che aprano ancor più il territorio alla condivisione e alla sua conoscenza da parte di tutto il mondo.
Il Monferrato, con le sue colline magnifiche, le sue tradizioni secolari e le sue bellezze, ha trovato, oggi, nel progetto Vivere La Court, promosso e portato avanti dalla Michele Chiarlo e dal Parco Artistico Orme su La Court, un’iniziativa che ha subito generato entusiasmo e condivisione.
Immediate sono arrivate le collaborazioni dei Comuni vicini: Castelnuovo Calcea, con il sindaco Roberto Guastello; Vinchio, con il sindaco Laiolo Andrea; Vaglio Serra, sindaco Cristiano Piergiuseppe Fornaro; Mombercelli, sindaco Luigi Torchiano; Cortiglione, sindaco
Giglio Brondolo.
Cuore del progetto è stata l’ideazione e la realizzazione di una serie di percorsi per il trekking, il nordic walking e il cicloturismo, che si snodano all’interno del parco Orme su La Court e nei Paesi appena citati, arrivando fino alla Val Sarmassa.

I percorsi del Progetto Vivere La Court
In ognuno dei territori comunali attraversati dai percorsi del Progetto Vivere, sono stati indicate le bellezze da vedere e le realtà più importanti da visitare: chiese barocche, castelli, musei, personaggi illustri. Il tutto unito alla curiosità di visitare borghi antichi e ricchi di storia, e il piacere di poter degustare un bicchiere di vino o un piatto tipico della zona. Un modo, insomma, per vivere realmente il patrimonio senza tempo custodito da queste colline, e di comunicare l’apertura dei territori al turismo interessato. Ancora una volta, dunque, è il paesaggio a porsi come protagonista consapevole di una realtà che si trasforma, creando opportunità di miglioramento degli spazi e della vita della popolazione.
Concretamente, il Progetto Vivere ha studiato nei dettagli quattro percorsi, che sono stati disegnati su una mappa appositamente realizzata dall’Associazione Orme su La Court grazie soprattutto al lavoro del Presidente Gian Carlo Ferraris. Sulla mappa sono segnate le caratteristiche e le lunghezze dei percorsi, la tipologia del terreno sui quali si snodano e il grado di difficoltà dei vari tratti. In questo modo, tutti gli appassionati possono trovare la proposta adeguata alla propria forma fisica, godendosi pienamente l’esperienza.
All’interno del parco Orme su La Court non mancano le indicazioni riguardo lo opere d’arte da vedere, poste su leggii informativi. Inoltre, è possibile visitare le cascine, sostare e riposare negli spazi appositamente pensati e adibiti all’accoglienza.

Questi, nel dettaglio, i quattro percorsi:
- La Court a piedi, in bici, comunque uno spettacolo (2 km ).
- Sino alla terrazza degli Ulivi di Castelnuovo Calcea (3 km).
- Via Romana: dopo i Galli e i Celti, sulle terre dove sorge Castelnuovo Calcea (5 km).
- Percorso dei due parchi-tra arte e natura( 10 km).

Tante le iniziative che sono già state pensate per ampliare ancora di più la proposta. Come i corsi per Istruttori di Nordic Wolking, proposte dall’associazione sportiva di Incisa Scapaccino presieduta da Fulvio Contardo.
L’Asd Nordic Walking di Asti, a sua volta, con l’istruttore Paola Rebuffo, organizzerà gruppi di appassionati per vivere bellissime giornate all’insegna dei 4 percorsi.
Anche alcune associazioni delle Langhe hanno subito risposto con entusiasmo al progetto, promettendo il loro contributo per portare gruppi di appassionati a scoprire e conoscere il territorio: l’Associaizone Trekking in Langa di Alba (referente Michela Sabella); l’Associazione Fulludic in Langa, di Canale (referente Mirella Sorga).
Il Gruppo Nordic di Incisa, infine, in qualità di organizzatore del Festival internazionale di Nordic, ha proposto di includere il percorso La Court all’interno di esso.

Un’App per le nostre colline e i nostri Vigneti.

A coinvolgere ancor più i visitatori sul territorio, seguendo lo sviluppo delle tecnologie di oggi, è in fase di realizzazione un’Applicazione apposita. Un ulteriore esempio dell’ampio respiro dell’iniziativa, che si configura anche come un invito per le future generazioni a portare avanti i valori fondamentali della conoscenza.
Scaricando l’Applicazione sul proprio smartphone, chiunque potrà essere guidato attraverso il Parco da un’audio guida che racconta in undici “tappe” la storia de la Court, le opere d’arte che vi si trovano e le caratteristiche della zona. Una zona che dalla sommità del Parco si può abbracciare in uno sguardo, ammirando colline, vigneti e paesi circostanti, tutti facenti parte del territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, prestigioso riconoscimento che ha ancor più valorizzato e promosso il vino e la sua filiera di produzione.
Come ha  sottolineato Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte: L’esempio del progetto in corso, promosso dalla Famiglia Chiarlo coinvolgendo il proprio territorio, è una delle esperienze più significative e originali nel panorama dei territori riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, perché ha saputo coniugare la tutela del paesaggio, l’espressione artistica e il coinvolgimento delle persone, donando nuove opportunità di sviluppo”.

Verso il Congresso Mondiale IFLA 2016 di Torino-Lingotto, organizzato da Aiapp L’Astigiano

A dimostrazione della validità del Progetto Vivere La Court, e dell’importanza di tutto il territorio che lo “ospita”, c’è il fatto che esso sia stato inserito nella sezione “Inspiring Landscapes” all’interno del 53° Congresso Mondiale dell’IFLA (International Federation of Landscape Architects). Il progetto sarà presentato nella modalità “Poster”, esposto attraverso video dedicati, visibili per tutta la durata del Congresso. Il Poster de La Court Vivere 2016 vedrà la partecipazione dell’architetto e umorista Astigiano  Antonio Guarene che, attraverso una “dedica vignetta”, contribuirà” alla realizzazione di quest’opera:”Grazie Maestro per il bellissimo e consono contributo che  apporterà al Congresso IFLA, lavorare al suo fianco rappresenterà per tutti noi stimolo e creatività,concretezza” ha sottolineato Laura Botto Chiarlo che segue la comunicazione dell'iniziativa.

Community dello Sport
Ma le iniziative di questo momento davvero ricchissimo non sono finite. Il Parco Orme su la Court, infatti, ha deciso di sostenere e partecipare al progetto proposto dall’Assessore Andrea Cerrato di candidare il Monferrato come “Capitale dello Sport” 2017. L’iniziativa prende il nome di “Community dello Sport” ed è il massimo riconoscimento europeo che viene assegnato a quelle città, paesi e territori che puntano sul turismo sportivo. Ineguagliabile punto di forza della candidatura sarà lo scenario in cui si svolgeranno tutte le attività: quelle splendide colline del Monferrato che, insieme a Langhe-Roero, sono diventate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
 
 Particolare di un'opera Parco Artistico Orme su La Court
 La vignetta realizzata per l'iniziativa da Antonio Guarene
 

lunedì 22 febbraio 2016

ROERO DAYS: DUE GIORNI ALL’INSEGNA DI 10 ANNI DI ECCELLENZA DOCG


 Cascina Medici del Vascello nel complesso monumentale della Reggia di Venaria Reale
 

 

Il Consorzio Tutela Roero farà conoscere questa denominazione del Piemonte grazie a verticali, laboratori, banchi di assaggio e momenti di approfondimento e dibattito

 

20-21 marzo 2016

Reggia di Venaria Reale (TO) - Cascina Medici del Vascello

 

 
Un viaggio sensoriale lungo oltre 10 anni, e altrettante vendemmie, alla scoperta di una delle denominazioni e delle aree viticole più prestigiose del Piemonte, divenuta patrimonio dell’Unesco. A proporre tutto questo è Roero Days, una due giorni unica, all’interno di una dimora altrettanto esclusiva come la Cascina Medici del Vascello della Reggia di Venaria Reale (Torino). L’appuntamento è per il 20 e il 21 marzo 2016, dalle ore 10.45 alle 19.00. La manifestazione, organizzata dal Consorzio Tutela Roero, farà conoscere i vini di questa Docg, i bianchi a base arneis e i rossi a base nebbiolo, grazie a degustazioni verticali, laboratori, banchi di assaggio e momenti di approfondimento e dibattito a cui prenderanno parte alcuni dei più importanti critici ed esperti del settore.
 
La Reggia, che fa parte delle Residenze Sabaude, Patrimonio dell’Umanità Unesco, sarà il teatro in cui andranno in scena e si potranno scoprire circa 250 vini di 100 cantine della zona. L’appuntamento (ad ingresso gratuito previa registrazione sul sito www.consorziodelroero.it) offrirà anche un confronto diretto con i vigneron, grazie a una sala dedicata ai singoli produttori con tavoli d’assaggio aziendali.

 Appassionati e operatori del settore avranno anche la possibilità di prendere parte ai Laboratori di degustazione (tutti su prenotazione, a pagamento per il pubblico, gratuiti per i professionisti del settore) che consentiranno un approfondimento di alto livello, evidenziando le peculiarità dei vini Docg a base di arneis e nebbiolo prodotti nell’area del Roero. A condurre questi momenti saranno professionisti di prestigio comeDaniele Cernilli (Guida essenziale ai vini d’Italia, Doctor Wine), Gianni Fabrizio (Vini d’Italia del Gambero Rosso), Fabio Gallo (Associazione Italiana Sommelier), Giancarlo Gariglio (Slow Wine), Eleonora Guerini (Vini d’Italia del Gambero Rosso), Vittorio Manganelli (critico enogastronomico) e Paolo Zaccaria (e-book Wines of Roero). Al termine di ogni degustazione, nella sala ristorante, verranno serviti ai partecipanti due piatti elaborati dai Ristoranti l’Enoteca di Canale di Davide Palluda e Il Centro di Priocca della famiglia Cordero. 

 
Nel bicchiere dei winelovers e degli addetti ai lavori vi saranno non solo le ultime annate ma anche le vendemmie storiche, di cui si potranno apprezzare le potenzialità evolutive. Due verticali che metteranno in assaggioquindici anni di Roero, da uve nebbiolo, e dieci di Roero Arneis.

I Roero Days daranno anche l’opportunità di conoscere le differenze tra i principali vini piemontesi attraverso assaggi comparati dei più significativi bianchi regionali e delle più importanti denominazioni a base nebbiolo.

 Tre i tipi di degustazione. La prima accenderà, in due momenti distinti, i riflettori sul Roero, anche Riserva, dal 1999 al 2013 e sul Roero Arneis dal 2006 al 2015.

 Il secondo tipo, alla cieca, sarà invece volto a far conoscere le potenzialità dei vini Roero Docg, che si metteranno a confronto con gli altri vini del Piemonte.

Questi assaggi saranno articolati in due momenti:

I Nebbioli del Piemonte a confronto: il Roero Docg verrà confrontato con Barolo, Barbaresco, Ghemme e Carema

I Bianchi del Piemonte a confronto: la degustazione del Roero Arneis sarà affiancata ai bianchi più rinomati della regione come Gavi, Erbaluce e Colli Tortonesi Timorasso.

 

Il terzo tipo di degustazione riguarderà invece il banco d’assaggio,principalmente con le annate attualmente in commercio.

 

Tra gli appuntamenti da segnare in agenda, la tavola rotonda dal titolo “L'identità del Roero Docg e le prospettive di mercato che si terrà lunedì 21 marzo, alle ore 14, e che avrà tra i relatori Daniele Cernilli, Oscar Farinetti, Alessandro Masnaghetti, Roberto Racca, UeliSchiess e il presidente del Consorzio di Tutela Roero Francesco Monchiero. Moderano Cavallito&Lamacchia.

In programma anche l’illustrazione di due pubblicazioni: domenica, alle ore 11, si terrà la presentazione del volume Vent’anni di Roero di Davide Palluda: ne parleranno con l’autore Rocco Moliterni e Luciano Bertello.Sempre domenica, alle 14, sarà invece protagonista l’e-book Wines of Roero, a cura di Paolo Zaccaria.

La Cascina Medici del Vascello, localizzata all’interno dello splendido giardino antistante la Reggia con ingresso da Viale Carlo Emanuele II, si trasformerà dunque nel palcoscenico del Roero, raccontando la lunga tradizione vinicola di questa denominazione e le sue quattro tipologie:Roero, Roero Riserva, Roero Arneis e Roero Arneis Spumante.

 

PROGRAMMA DELLA DUE GIORNI

 
- Domenica ore 11: Presentazione del volume Vent’anni di Roero di Davide Palluda

Ne parlano con l’autore Rocco Moliterni e Luciano Bertello

- Domenica ore 11,30: Dieci Anni di Roero Arneis – 2004-2013

- Domenica ore 13: Quindici Anni di Roero Riserva – 1996-2010

 

- Domenica ore 14: Presentazione dell’e-book Wines of Roero

a cura di Paolo Zaccaria

- Domenica ore 15: Anteprima Roero Arneis 2015, presentazione Roero 2013 e Roero Riserva 2012

- Domenica ore 16,30: I Nebbioli 2011 del Piemonte a confronto – Barbaresco, Barolo, Bramaterra, Carema, Gattinara, Roero, Roero Riserva

- Domenica ore 18: I Bianchi 2013 del Piemonte a confronto – Colli Tortonesi Timorasso, Erbaluce di Caluso, Gavi, Roero Arneis

 

- Lunedì ore 11,30: Dieci Anni di Roero Arneis – 2004-2013

- Lunedì ore 13: Quindici Anni di Roero Riserva – 1996-2010

- Lunedì ore 14: Tavola rotonda L'identità del Roero Docg e le prospettive di mercato

 

Moderano Cavallito&Lamacchia, con Daniele Cernilli, Oscar Farinetti, Alessandro Masnaghetti, Roberto Racca, UeliSchiess, il presidente del Consorzio di Tutela Roero Francesco Monchiero

 

- Lunedì ore 15: Anteprima Roero Arneis 2015, presentazione Roero 2013 e Roero Riserva 2012

- Lunedì ore 16,30: I Nebbioli 2011 del Piemonte a confronto – Barbaresco, Barolo, Carema, Gattinara, Ghemme, Roero, Roero Riserva

- Lunedì ore 18: I Bianchi 2013 del Piemonte a confronto – Colli Tortonesi Timorasso, Erbaluce di Caluso, Gavi, Roero Arneis

 

Informazioni per il pubblico: www.consorziodelroero.it   recapito telefonico: 3339188774 – info@consorziodelroero.it

 

 

Per raggiungere la Reggia di Venaria:

Da Torino:

·         Linea dedicata GTT Venaria Express (attiva la domenica)
navetta che collega direttamente il centro di Torino e la stazione di Porta Susa con il Borgo Antico di Venaria, la Reggia di Venaria e il Parco La Mandria.
1,70 euro a corsa nei giorni feriali - 7 euro per l'intera giornata il sabato e la domenica.
Numero verde GTT: 800 019152

  • Autobus GTT: linee 72, 11, VE1)

In Auto:

·         Venaria dista circa 10 chilometri dal centro di Torino.

Si raggiunge in auto via tangenziale di Torino Nord, uscita Venaria o Savonera/Venaria.
Altre informazioni sul sito: www.lavenaria.it

 Veduta dell'imponente Reggia di Venaria Reale e parte dei suoi giardini

sabato 20 febbraio 2016

LO STORICO «AMARO ULRICH» RINASCE GRAZIE ALLA DISTILLERIA MAROLO


 

 

A fine dicembre l’accordo tra la distilleria di Alba e il gruppo torinese specializzato in prodotti parafarmaceutici. Obbiettivo: riportare in vita un’eccellenza piemontese

 

Un liquore che viene dal passato. Un’eccellenza piemontese dimenticata. Una ricetta segreta. Il celebre «Amaro Ulrich» tornerà in commercio grazie all’accordo stipulato tra la Distilleria Marolo di Alba e la PaladinPharma, azienda torinese leader nel settore parafarmaceutico.

 
Firmata a fine dicembre, l’intesa ha l’obiettivo di riportare in produzione lo storico amaro torinese a marchio«Ulrich» secondo uno scrupoloso recupero dell’antica e centenaria ricetta da parte della distilleria Marolo. Un amaro di altissima qualità, ottenuto secondo procedimenti artigianali tradizionali, con erbe ed essenze selezionate dalle valli piemontesi.

                                    

Fondata nel 1854 dal botanico Domenico Ulrich, l’omonima azienda fu tra le prime realtà italiane a specializzarsi nella lavorazione delle piante aromatiche su scala industriale utilizzando unicamente fonti piemontesi e nazionali. Tra il XIX e il XX secolo, la «D.co Ulrich», abbreviazione di Domenico, divenne una delle principali aziendenel campo dell’erboristica officinale e della fitoterapia: i suoi estratti, infusi, amari e sciroppi a base di erbe erano apprezzati in tutta Italia. Ulrich era celebre anche per la produzione di Vermouth, distillati e chinati. Nel 2007, il marchio del dottor Ulrich è stato rilevato dalla PaladinPharma, che lo ha rilanciato con una linea di prodotti fitofarmaceutici di alta gamma.

 

La Distilleria Marolo è invece una delle principali distillerie artigianali del Piemonte, una realtà che dal 1977, sotto la guida di Paolo Marolooggi affiancato dal figlio Lorenzo, si distingue per l’elevata qualità delle sue grappe e la meticolosità di una produzione di altissimo livello, curata nel dettaglio.

 

«Erano anni che desideravamo cimentarci nella produzione di un amaro», racconta LorenzoMarolo. «Il nostro desiderio era quello di recuperare l’antica vocazione piemontese all’arte degli spiriti e dei liquori per confezionare un prodotto unico, in linea con la nostra filosofia: innovatori nel solco della tradizione. Quando abbiamo incontrato la volontà di recuperare il marchio da parte di Marco Nanni e Simone Marchiori, Ceo e Cfo di PaladinPharma, abbiamo cominciato a studiare la ricetta per riportarlo agli antichi splendori».

 

«È stato un incontro fecondo», conferma SimoneMarchiori, CfoPaladinPharma. «Il knowhowdi Marolo e la loro meticolosaattenzione alla qualità, nonché la loro distribuzione internazionale di alto livello, hanno sposato il nostro desiderio di riportare in vita un patrimonio comune, una vera eccellenza italiana e prima ancora piemontese: ai prodotti del Dottor Ulrich venne addirittura concesso l'onore di poter apporre lo stemma Reale Sabaudo».

 

L’Amaro Ulrich verrà prodotto ad Alba dalla Distilleria Marolo, che avrà il compito di distribuirlo a livello nazionale e internazionale attraverso i prestigiosi canali Horeca dove l’azienda albese è già presente da anni con i suoi prodotti. Le prime bottiglie saranno in commercio a partire dall’estate del 2016.

 

 Domenico Ulrich
 
 

giovedì 18 febbraio 2016

Visita narrata® e fuaset al Castello di Sanfrè (Cn)


 Una visita al castello di Sanfrè
 

Domenica 20 marzo 2016

 

Visite guidate al castello di Sanfrè (CN) tra le sale del maniero, con un finale a sorpresa! Il tour, infatti, si concluderà con un assaggio di Fuaset, dolce tipico del paese realizzato con la pasta del pane. Il dolce viene tradizionalmente preparato durante la Quaresima e qui riproposto in occasione dell’ultima domenica.

 

Domenica 20 marzo 2016, il castello che sorge sul cucuzzolo di Sanfrè, a pochi km da Bra e da Carmagnola, sarà protagonista di un’intera giornata di visite narrate®, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, con partenze ogni ora circa.

 

Originario del sec. XI, il castello venne distrutto dal Barbarossa, per poi essere acquistato a fine XIII sec. dalla famiglia Isnardi de Castello, nobili e banchieri astigiani. Nel sec. XVI un Isnardi di Sanfrè sposò una Savoia-Racconigi, così la famiglia unì la potenza economica con la potenza politica dovuta alla parentela con i Savoia.

Alla fine del sec. XVIII, estinta la famiglia Isnardi, il castello passò in eredità alla famiglia portoghese De Souza dalla quale, per via femminile, discendono gli attuali proprietari.

Gli attuali proprietari hanno iniziato grandi lavori di restauro, per il momento soprattutto alle coperture.

 

La visita inizia con un giro del giardino, da cui si gode di un ampio panorama sulla pianura cuneese e sull'arco alpino; all'interno si possono visitare alcune delle sale cinquecentesche, tra cui lo splendido salone dei Duchi, dove gli Isnardi ospitavano i Duchi di Savoia, con la parte dedicata all’alcova e con i soffitti ricchi di meravigliosi stucchi e affreschi di fine ‘500.

Ma la visita non sarà solo “guidata”, ma narrata®, perché la guida approfitterà dell’occasione per raccontare storie e aneddoti, come l’origine del curioso “palio delle galline” e soprattutto descrivere la grande importanza che il castello ebbe nella storia per il territorio agricolo circostante, avvalendosi il titolo di “Castello della terra”: ancora oggi esso è al centro di una forte presenza di culture cerealicole e foraggiere con allevamenti zootecnici.

 

Infine, poiché domenica 20 è l’ultima prima della Santa Pasqua, ci si saluterà con una degustazione del dolce tipico pasquale di Sanfrè, il “fuaset”.

 

Il biglietto di ingresso per gli adulti è di 8 euro, gratuito sotto i 6 anni. Non è necessaria la prenotazione. Per informazioni www.turismoinlanga.it, 0173.364030.

 

 
INFORMAZIONI: Turismo in Langa | Via Cavour, 16 Alba

TEL 0173.364030 - SMS 342.6019355 | WEB info@turismoinlanga.it  - www.turismoinlanga.it


 l'esterno del castello

martedì 9 febbraio 2016

Sulla Strada Romantica è San Valentino tutto l’anno!


 

A partire dalla festa degli innamorati, le cantine, gli agriturismi e i ristoranti della Strada Romantica delle Langhe e del Roero  propongono sconti e convenzioni per tutte le “coppie romantiche amiche della Strada”.

 

 

IN BREVE

 

Da San Valentino i ristoranti, le cantine e le strutture ricettive della Strada Romantica delle Langhe e del Roero daranno il via a convenzioni e sconti per celebrare il romanticismo.

Infatti sulla Strada Romantica delle Langhe e del Roero è San Valentino tutto l’anno

Ecco che allora si può approfittare di una qualunque occasione per godere delle Langhe e del Roero!

Basterà presentare alla struttura scelta il coupon scaricabile dal sito web della Strada Romantica (www.stradaromantica.it), sui quali sarà anche possibile consultare il dettaglio di tutte le offerte previste e trovare i contatti delle strutture convenzionate.

I coupon hanno validità fino al 30 dicembre 2016, le prenotazioni (fortemente consigliate) andranno effettuate telefonando direttamente alla struttura prescelta.

 

DETTAGLI

 

Dal prossimo San Valentino i ristoranti, le cantine e le strutture ricettive della Strada Romantica delle Langhe e del Roero daranno il via a convenzioni e sconti per celebrare il romanticismo: sconti sui pernottamenti negli hotel e negli agriturismi, sulle visite alle cantine, sulle degustazioni e sulle cene e molte altre sorprese per le coppie.

Per usufruire delle convenzioni basta presentare alla struttura scelta il coupon scaricabile dal sito web della Strada Romantica (www.stradaromantica.it), sul quale sarà anche possibile consultare il dettaglio di tutte le offerte previste e trovare i contatti delle strutture convenzionate.

Dall’edizione 2012 Romantica fa sì che sulla Strada Romantica delle Langhe e del Roero è San Valentino tutto l’anno!

Le strutture convenzionate, infatti, manterranno valide le promozione fino al 30 dicembre 2016.

Le prenotazioni (fortemente consigliate) andranno effettuate telefonando direttamente alla struttura prescelta.

Tutte le offerte e i dettagli di Romantica sono consultabili sul sito www.stradaromantica.it nell’apposita sezione dedicata alla ricettività.

 

L’atmosfera delle Langhe

La scelta di “ambientare” le proposte lungo il percorso della Strada Romantica delle Langhe e del Roero non è certo casuale: le undici tappe del percorso, ciascuna delle quali legata a un particolare tema, descrivono in modo fedele e al tempo stesso poetico l’anima del territorio.

La Strada Romantica è un viaggio – fisico ed emozionale – nel territorio di Langa e Roero, fra passato e presente, fra paesaggi e suggestioni letterarie. Il percorso parte da Vezza d’Alba e prosegue attraverso i comuni di Magliano Alfieri, Neive, Treiso, Trezzo Tinella, Benevello, Sinio, Cissone, Murazzano, Mombarcaro e Camerana.

11 tappe - punti panoramici allestiti con un albero “parlante”, che offre suggestioni letterarie, accanto ad una panca “romantica” per un’originale seduta a coppia -, 30 escursioni naturalistiche, 130 km di strade panoramiche e 300 spunti letterari.

 

Informazioni

 
Tutte le offerte e i dettagli di Romantica consultabili sul sito www.stradaromantica.it  

Per informazioni telefonare allo 0173.364030 o scrivere a info@stradaromantica.it  
 
 

LA GRAPPA DELLA SOLIDARIETÀ: NASCE “ELISI PER IL SOCIALE”


Arriva sul mercato la bottiglia ispirata alle opere artistiche dei ragazzi con disabilità psico-intellettive seguiti da Fraternità e Amicizia. E presso la distilleria di Mombaruzzo il pubblico potrà ammirare gli splendidi quadri.

 
Due cuori che battono all’unisono, un distillato per andare lontano, la solidarietà come punto di partenza. L’unione tra Distillerie Berta e la cooperativa di Milano Fraternità e Amicizia Onlus, l’associazione che oggi affianca nei loro percorsi di vita circa 300 ragazzi con disabilità psico-intellettive e relazionali, nasce proprio grazie a questo spirito. E oggi da questa sinergia ne è nata una mostra e un’etichetta che accompagnerà la grappa “Elisi per il sociale” in tutto il mondo.
Fraternità e Amicizia Onlus è una realtà dalle qualità importanti che, quando incontra la famiglia Berta, non può che dar vita a qualcosa di speciale. Ed è per questo che la storica azienda piemontese li ha accolti all’interno della propria famiglia, dedicando loro uno dei suoi prodotti di punta: “Elisi”, la grappa dal colore ambrato, venduta nei cinque continenti.
La collaborazione, cominciata con una visita alla distilleria, alla bottaia e al magnifico parco botanico di proprietà dell’azienda, ha dato modo a quindici giovani artisti di Fraternità e Amicizia di esprimere la propria creatività attraverso dei disegni realizzati con tecniche particolari e ispirati alle sensazioni raccolte fra le colline Patrimonio Unesco dell’astigiano.
Tra le quindici opere, nate dalla grande sensibilità e dal talento straordinario dei ragazzi, ne sono state selezionate tre che vestiranno Elisi in tutti i suoi formati (cl.20, 50, 100, 300) e viaggeranno nel mondo impreziosendo il distillato Berta.
Il ricavato della vendita sarà poi devoluto da Distillerie Berta alla Cooperativa, al fine di promuovere le attività dei laboratori didattici, incoraggiando così le passioni artistiche dei ragazzi e consentire loro di viaggiare.
Il principio di solidarietà che da sempre distingue la famiglia Berta e l’amore per l’arte, alimentato dal talento degli ospiti di Fraternità e Amicizia, hanno ispirato l’allestimento di una mostra all’interno della distilleria: l’intera collezione di quadri prodotti dai giovani artisti sarà esposta permanentemente presso la bottaia della Fondazione SoloPerGian, a Casalotto di Mombaruzzo in provincia di Asti.
 
La Fondazione, che prosegue il cammino indicato da Gianfranco Berta all’insegna della solidarietà, si trova all’interno della proprietà e organizza una serie di iniziative a sfondo benefico. In partenza il 2 marzo prossimo una seconda edizione del corso “Il Piacere del Vino e non solo”, un corso di degustazione riservato a inoccupati e studenti non lavoratori
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni della settimana (anche la domenica), dal 5 febbraio 2016 fino al 24 dicembre 2016, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Dal mese di marzo, la mostra estenderà gli orari di apertura anche alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
 
 
 Un gruppo di ragazzi della onlus in visita alla sede della distilleria
 

venerdì 5 febbraio 2016

Fantastico Ben Ryé su eRobertParker.com, la bibbia del vino a livello internazionale

 etichetta Ben Ryé, archivio Donnafugata
 
Ben Ryé, il Passito di Pantelleria prodotto da Donnafugata, è il protagonista di un grande reportage pubblicato dalla prestigiosa testata statunitense. Uno straordinario riconoscimento al vino icona della viticoltura eroica di Pantelleria
 
E' un Ben Ryè stellare quello tratteggiato da Monica Larner, attraverso una degustazione di ben 22 annate della prestigiosa etichetta di Donnafugata. La giornalista americana, responsabile per l’Italia della testata The Wine Advocate fondata e diretta dal critico Robert Parker, ha così avuto modo di realizzare un reportage senza precedenti per un vino dolce italiano.
In assaggio tutte le annate disponibili del prodigioso Ben Ryé, rappresentative di un quarto di secolo di impegno produttivo: dalla prima, quella del 1989 a quella a breve sul mercato, la 2013.
Da vertigine i punteggi ottenuti da quasi tutte le bottiglie degustate, tra cui spiccano tre annate con 95/100 (1992, 2005 e 2006), il 96/100 attribuito al 2010, e il 97/100 al 2008. Svetta infine un superlativo 98/100 al Ben Ryé annata 2001, “un vino da knockout, che rappresenta il vertice della qualità per un vino dolce. Da bere fino al 2045.
Il caveau di Donnafugata si era aperto ad aprile del 2015, rendendo disponibile un tesoro di bottiglie alcune delle quali ormai introvabili, e gelosamente conservate nelle cantine storiche dell’azienda a Marsala.
Il servizio giornalistico appena pubblicato su www.erobertparker.com, racconta l'epopea di un'azienda che ha creduto sino in fondo al valore della viticoltura eroica di Pantelleria.
Un’isola dove, a condizioni estreme quali il vento incessante e i terreni in forte pendenza, la sapienza secolare del contadino pantesco ha risposto con i terrazzamenti, i muretti a secco e la pratica agricola della vite ad alberello, recentemente riconosciuta patrimonio Unesco.
Visitando l’isola più volte, esplorando i vigneti di Zibibbo e le tecniche di produzione del Passito di Pantelleria, Monica Larner ha colto il valore profondo di una filosofia produttiva che ha avuto in Giacomo Rallo, fondatore di Donnafugata, il suo pioniere: produrre un vino dolce naturale di grande concentrazione e ricchezza aromatica, che avesse anche una sorprendente freschezza ed eleganza.
Nasce così il Ben Ryé - dall’arabo figlio del vento - la cui longevità e costanza qualitativa evidenziate dal reportage, permettono di inserirlo ai vertici dei più grandi vini dolci del mondo insieme ai migliori Sauternes francesi, Tokaji ungheresi e Icewine.
Nel suo servizio la giornalista americana, che vive in Italia dall’età di 11 anni, riconosce anche di avere una predilezione per la Sicilia a cui recentemente ha dedicato una Love Letter raccontando come proprio qui abbia mosso i primi passi della propria folgorante carriera che l’ha portata a raccontare l’Italia ad una platea di milioni di wine-lovers nel mondo.
Antonio Rallo wine-maker e quinta generazione di questa storica famiglia del vino, afferma: “Non avevamo mai realizzato una degustazione così completa; la straordinaria longevità delle annate più vecchie ha superato le nostre migliori aspettative. Il Ben Ryé è un vino che riesce sempre ad emozionarci e a ripagare tutte le nostre fatiche.”
“Accogliamo questi riconoscimenti con grande gioia - dichiara José Rallo, volto e voce di Donnafugata - e sentiamo tutta la responsabilità di dover continuare ad impegnarci per onorarli.”
 
 
 
 
verticale bottiglie, foto di Fabio Gambina, archivio Donnafugata
 

Alberello Pantesco, foto di Fabio Gambina, archivio Donnafugata
 

José e Antonio Rallo, foto di Anna Pakula, archivio Donnafugata
 
 

 
 
 

giovedì 4 febbraio 2016

Quando un “tappo” allunga la vita

I tappi per sottovuotoFoodSaver®permettono di mantenere inalterate le caratteristiche di vini o oli di bottiglie già aperte

 

Inquietudini o disagi che hanno una soluzione pratica e funzionale: i tappi per sottovuoto FoodSaver sono in grado infatti di eliminare, grazie al collegamento con uno dei tanti modelli di sistemi per la sigillatura sottovuoto, di allungare la vita dei nostri vini stappati, degli oli già aperti o di qualunque bevanda, non gassata, che necessiti dell’assenza di aria.





 
 
 
 I tappi FoodSaver, accessorio acquistabile anche separatamente, si adattano alla maggior parte delle bottiglie in vetro standard, sono ermetici, a prova di odori e lavabili in lavastoviglie.

«Sono un grande appassionato di cucina –ha commentato uncliente - e i tappi FoodSaver mi permetto di aprire bottiglie di grandi vini rossi toscani e di poterne apprezzare le stesse caratteristiche anche dopo 4 o 5 giorni dall'apertura. In diversi anni di utilizzo i tappi, che lavo anche in lavastoviglie, sono come nuovi e non hanno mai assunto i colori o i sapori, anche del più corposo dei vini della mia cantina».

«Uso i tappi FoodSaver - ha commentato invece online un’altra consumatrice - anche per mantenere inalterati i profumi del mio olio al tartufo o dell'olio di noce. La cosa sorprendente è che nessuna bottiglia ha mai perso una goccia dopo la chiusura».