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mercoledì 29 marzo 2023

Vinitaly 2023: Piemonte Land of Wine, l’amore per il vino e la passione di rappresentare il Piemonte vinicolo. Mobrici: «A Verona con noi aziende dai territori più vocati»





«Il Vinitaly dell’anno scorso, dopo due edizioni di restrizioni a causa della pandemia, aveva dimostrato quanta voglia di ripresa ci fosse tra gli operatori. Le aziende che parteciparono nel 2022, e che come Piemonte Land rappresentammo, furono molto soddisfatte di quella edizione per l’alta presenza di importatori e di altre figure professionali del settore. Per questo, come Piemonte Land anche quest’anno sentiamo forte la responsabilità di partecipare a Vinitaly e di essere, in questa occasione così importante, la casa comune e il punto di riferimento per le aziende vinicole piemontesi raccolte attorno a un’unicità d’intenti e rappresentanti tutte le aree vitivinicole piemontesi, come le Langhe, il Roero, il Monferrato, il Tortonese e gli altri grandi territori a vocazione vinicola del Piemonte». Così Filippo Mobrici (Consorzio Barbera), vicepresidente, con Paolo Ricagno (Consorzio Brachetto), di Piemonte Land of Wine, il super Consorzio che armonizza le attività promozionali dei Consorzi vinicoli piemontesi, presenta e definisce la partecipazione dell’ente all’edizione 2023 della Fiera vinicola di Verona in calendario dal 2 al 5 aprile.

Come di consueto Piemonte Land gestirà l’area della Regione Piemonte nel Padiglione 10, area G2, dove si svolgeranno forum e incontri, incontri con la stampa e presentazioni.     

Del resto alla Fiera della città scaligera sono rappresentate molte realtà vitivinicole provenienti dai più vocati territori piemontesi. A questo proposito i dati di Piemonte Land parlano chiaro: A Verona 2023 sotto l’ombrello di Piemonte Land of Wine ci saranno 40 aziende associate al Consorzio del Barolo oltre a 4 langarole non associate, 8 associate al Consorzio del Roero più una roerina non associata, una trentina associate al Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, 13 al Gavi, 21 arrivano dal Consorzio Alto Piemonte, 5 dai Colli Tortonesi, tre aziende dal Brachetto, 18 quelle associate al Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti, 7 dal Consorzio di Caluso, 4 dal Monferrato Casalese con l’Ovada docg che avrà un suo desk nell'area commerciale. Numeri che, inequivocabilmente, dimostrano come tra i produttori ci sia ancora molto interesse verso la manifestazione veronese. 

Spiega Mobrici: «Il Vintaly è un evento diverso da altri appuntamenti più legati al pubblico professionistico. A Verona, infatti, si creano splendide occasioni d’incontro, per confrontarsi, per lanciare iniziative e progetti, per conoscersi. È questo l’aspetto “pop” del Vinitaly, che non solo lo distingue da altri eventi del vino, ma sottolinea anche la vicinanza della manifestazione alla cultura italiana del vinofatta di convivialità, condivisione e di quel tocco di creatività legata a storia, innovazione e grande conoscenza tecnica, che fanno del nostro comparto vitivinicolo, e segnatamente di quello piemontese, un unicum nel mondo, un caso particolare che si può incontrare, nella sua completezza, solo ed esclusivamente al Vinitaly di Verona. Per questo dire “ci vediamo al Vinitaly” non è solo un appuntamento di lavoro, ma anche un modo per incontrarsi e rinnovare amicizie e collaborazioni, intese e progetti comuni».



Il Consorzio Piemonte Land of Wine

Piemonte Land of Wine nasce il 29 luglio 2011 per offrire ai consorzi di tutela del vino piemontesi un punto dincontro per confrontarsi, individuare operatività e strategie comuni utili alla promozione del vino piemontese in Italia e nel mondo.

Piemonte Land, che rappresenta oggi tutti i 14 Consorzi del vino ufficialmente riconosciuti dal Ministero dellAgricoltura, promuove gli oltre 44.000 ettari di vigneto piemontesi, che dalle province di Alessandria, Asti e Cuneo si estendono fino ai piedi delle Alpi. Un grande patrimonio enologico, per l80% costituito dalle 18 Docg e 41 Doc regionali.

Prima esperienza italiana di condivisione delle politiche promozionali tra Consorzi, Piemonte Land continua incessante la sua opera a favore non solo dei vini, ma anche delleccellenza agroalimentare e delle bellezze di una delle regioni vitivinicole più importanti al mondo, i cui territori sono divenuti patrimonio mondiale dellumanità UNESCO nel 2014.

 


martedì 28 marzo 2023

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FESTEGGIA 35 ANNI DI ATTIVITÀ VINITALY 2023: LE DONNE DEL VINO ESPLORANO I NUOVI TRENDS IN SETTE CALICI


DOMENICA 2 APRILE CRISTINA MERCURI, CANDIDATA A DIVENTARE MASTER OF WINE, GUIDA LA DEGUSTAZIONE «NEW TRENDS - WINE TO THE MOON AND BACK» CON VINI DA PAESI DEL VECCHIO E NUOVO MONDO PER SCOPRIRE LE NUOVE FRONTIERE ENOLOGICHE

 

Quali sono le nuove frontiere del vino? Come potrà una delle industrie più vicine all'ambiente adeguarsi al cambiamento? Che cosa vogliono i nuovi consumatori? Domande a cui cercheranno di dare una risposta le Donne del Vino a Vinitaly 2023 proponendo un’insolita degustazione domenica 2 aprile alle 11,30 (Palaexpo, sala Tulipano, piano  - 1) dal titolo «New trends - Wine to the moon and back». Per accrediti: press@ledonnedelvino.comdonne@ledonnedelvino.com.

Ad accompagnare il viaggio attraverso le nuove frontiere di consumo è stata chiamata Cristina Mercuri, wine educator, candidata a diventare la prima Master of Wine donna italiana. Seguendo il tema dell’anno «Donne, vino: un mondo unito», si assaggeranno sette calici da diversi paesi del Vecchio e Nuovo Mondo per scoprire come le Donne del Vino stiano contribuendo concretamente a un futuro più sostenibile. Un evento che coinvolgerà anche il network internazionale costituito dal 2019 con dieci associazioni femminili in altre parti del mondo e con cui si sta lavorando per creare una solida alleanza capace di accrescere le opportunità e l'internazionalizzazione.

«Ci stiamo confrontando con le Donne del Vino di tutto il mondo – dice la presidente nazionale delle Donne del Vino Daniela Mastroberardino - così da comprendere l’attualità del momento che viviamo e il futuro che ci aspetta. In questa prospettiva, ci confronteremo in una degustazione sui nuovi trend del vino, per interrogarci sulle innovazioni che ci possono far cogliere nuove opportunità e sulla riscoperta di alcuni metodi di produzione della tradizione e che possono essi stessi essere una possibilità di identità interessante per il mercato. Un viaggio verso la luna e ritorno, come abbiamo voluto titolarla con Cristina Mercuri che condurrà questo interessante confronto. Il nostro evento di punta al Vinitaly rappresenta bene lo stato dell’arte dell’associazione, la sua capacità di interpretare la complessità di un settore, quello del vino, attraversato da tante spinte, e riassumere il nostro messaggio di lavorare per un mondo dove la differenza sia ricchezza».

«Sostenibilità ambientale e sociale – aggiunge Mercuri - sono i nuovi trends che rivelano un consumatore sempre più consapevole e attento. Il mercato di domani andrà verso la direzione di produrre vini più sostenibili non solo economicamente, ma anche dal punto di vista ambientale e sociale. Azioni in vigna, approcci produttivi in cantina ma anche innovazione nel packaging si diffondono e incontrano i bisogni delle prossime generazioni».

Tutti gli appuntamenti delle Donne del Vino sul blog www.ledonnedelvino.com

Hashtag: #donnedelvino #womenofwine #donnevinounmondounito

 

LE DONNE DEL VINO FESTEGGIANO 35 ANNI DI ATTIVITÀ

Un Vinitaly importante per l’Associazione di enologia al femminile più grande del mondo che quest’anno festeggia i 35 anni di attività. Nata nel 1988, conta oggi 1059 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. L’associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nel 2019 hanno costituito un network internazionale con 10 associazioni simili in altre parti del mondo. Durante la IIª Convention mondiale delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano a novembre 2022, hanno siglato un patto internazionale di collaborazione con le rappresentati di Amuva – Argentina, The Fabulous Ladies’ Wine Society-Australia, 11 Frauen und ihre Weine - Austria, Chile, Wow- Croazia, Femmes de Vin - Francia, Baia’s Wine – Georgia, Vinissima – Germania, Women in Wine - Nuova Zelanda, Las Damas del Pisco - Perù. Le Donne del Vino italiane promuovono indagini sul gender gap nelle cantine e sull’uso del vetro leggero. La collaborazione con università e strutture formative ha permesso un forte incremento dell’attività didattica in favore delle socie specialmente nei settori del marketing e della comunicazione. Dall’anno scolastico 2021-2022 è partita la sperimentazione del progetto D-Vino per introdurre l’insegnamento del vino negli istituti turistici e alberghieri direttamente organizzato dalle Donne del Vino. Le socie stanno realizzando il primo ricettario italiano che parte dal vino o dai vitigni autoctoni per descrivere i piatti della tradizione locale. Le azioni in favore della salvaguardia dell’identità locale e del patrimonio storico del vigneto italiano comprendono anche le degustazioni sui vini da “vitigni reliquia” e da “vigneti antichi”. Le Donne del Vino promuovono il turismo del vino en plein air con il progetto Camper Friendly. Contrastano la violenza sulle donne con raccolte di fondi, convegni e azioni di sensibilizzazione come #tunonseisola e il più recente sharing corner del sito per agevolare chi cerca lavoro. Maggiori notizie sono nel sito e nel blog www.ledonnedelvino.com oltre che nel mensile D-News inserto del Corriere Vinicolo.

CHI È CRISTINA MERCURI

Cristina Mercuri DipWSET, è Presenter, Wine Educator e Master of Wine Candidate. Cristina ha lasciato la carriera di avvocato per dedicarsi alla sua più grande passione, quella del vino. Oggi è Founder e Head of Education di Wine Club, un'accademia innovativa nella didattica del vino. Insegna agli studenti in tutte le fasi del percorso, da principianti a Candidati Diploma WSET, oltre che ai Sommelier e alle aziende di Wine & Spirits. È presenter per i più importanti eventi sul vino in Italia come Vinitaly e Milano Wine Week, oltre che per eventi privati e promozionali. È VDP Ambassador per l'Italia, oltre che Sherry e Cava Educator. Cristina ha più di 10 anni di esperienza nel settore e si distingue per la sua profonda conoscenza multidisciplinare. È candidata a diventare la prima donna Italiana Master of Wine, e sta preparando il suo Research Paper su un tema molto attuale: i vitigni ibridi.

 

LE DONNE E IL VINO: DATI E CURIOSITÀ

In Italia, le donne guidano il 28% delle imprese agricole con vigneto e/o cantina, il 24,8% delle imprese commerciali al dettaglio di vino e il 12,5% di quelle all’ingrosso. Dirigono il 12,3% delle cantine industriali e nel complesso il 26,5% delle 73.700 aziende italiane del vino (2017 CRIBIS Società del gruppo Crif specializzata nel business information).

Un rilevamento più recente (2022 Nomisma Wine Monitor Viaggio nell’Italia del vino) ci fornisce un’indicazione più dettagliata della presenza femminile nelle imprese italiane del vino: in vigna e in cantina la loro presenza è del 14%, dato che corrisponde anche alle iscritte donne di Assoenologi. Il gentil sesso cresce di numeri e di ruolo via via che il vino si avvicina al consumatore: sono l’80% degli addetti al marketing e alla comunicazione, il 51% di chi si occupa di commerciale e il 76% di chi riceve gli enoturisti.

La SAU, Superficie Agricola Utilizzabile, a conduzione femminile è solo il 21% del totale ma produce il 28% del PIL agricolo (Censis 2018).

La superficie media delle imprese agricole dirette da donne era di 11 ettari nel 2018.

Anche nell’impegno ambientale già nel 2016 il vigneto bio o in conversione delle donne era il 27,4% a fronte di un dato italiano dell’11,8%.

Secondo Divinea (2021) il 66% delle esperienze in cantina sono prenotate da donne. Dato confermato da un altro fortissimo portale di enoturismo Winedering (2022) secondo il quale le donne convertono il contatto in prenotazione il 14% in più degli uomini e sono il 53% dei visitatori delle cantine.

Il turismo del vino italiano è rosa anche per le persone che accolgono i visitatori in cantina: il 28% delle imprese enoiche aperte al pubblico ha solo personale femminile, il 27% una prevalenza femminile e solo il 6,1% ha uno staff tutto maschile alla wine hospitality.

Le donne sono più attente degli uomini al packaging del vino. Le bottiglie devono presentarsi bene. Mentre gli uomini preferiscono colori come nero, grigio e blu, le donne amano il viola, il rosso e in genere le tinte pastello.

I Paesi dove il mercato del vino è maggiormente in mano alle donne sono Giappone, India e in generale l’Asia.

Una curiosità: secondo un’indagine del Professor Gabriele Micozzi della Luiss di Roma e il Live Spin Off Università Politecnica delle Marche, l’uomo astemio appare alle donne noioso e poco interessante rispetto a quello bevitore a cui si collega a un profilo colto, interessante e divertente.

 


  

 

sabato 18 marzo 2023

DEGUSTAZIONE SPECIALE IN LANGA: “SINESTESIE” ASCOLTA IL VINO, ASSAPORA LA MUSICA, RESPIRA IL TERRITORIO Nella cantina Diego Morra a Verduno (Cuneo) | Sabato 1° aprile 2023 alle 17

 



Altre date in calendario: 17 giugno, 1° luglio, 23

 settembre e 21 ottobre

 

Alla cantina Diego Morra, a Verduno (Cuneo), accolti dall’abbraccio naturale di alcuni tra i più vocati cru di Barolo della zona, sono in programma cinque appuntamenti per una degustazione straordinaria, dove vino, cibo musica coesistono armoniosamente e si contaminano in un percorso sperimentale e coinvolgente.

“Sinestesie”, questo l’evocativo nome del progetto che invita ad “ascoltare il vino, assaporare la musica, respirare il territorio”.

Primo appuntamento in calendario sarà quello di sabato 1° aprile, alle 17. Accompagnati dalla musica dal vivo di Monica Agosto (violino) e Gianpiero Gregorio (chitarra), i vini Diego Morra si potranno degustare insieme alle preparazioni della chef Clara Aimonetto in un pairing tra cinque calici, cinque portate e dieci brani musicali.

Crediamo che le emozioni possono contribuire a memorizzare momenti, sensazioni e fissare esperienze – dice Francesca Garbaccio, che insieme al marito Diego Morra guida l’azienda -. Creando un contesto stimolante a livello sensoriale, vorremmo sollecitare i nostri ospiti a richiamare alla mente le emozioni provate tutte le volte che prenderanno un calice di vino o ascolteranno un particolare brano oppure assaggeranno un certo sapore”.

In alcune cantine l'abbinamento “degustazione, cibo e musica” è una prassi consolidata: si mesce il vino, si servono piatti della tradizione i musicisti eseguono il proprio repertorio. Per “Sinestesie” la formula è diversa: si interpretano canzoni e musiche di genere ed epoche diverse in base al singolo vino servito.

Le scelte musicali – spiega Monica Agosto - sono state ispirate dalle caratteristiche dei vini, dalla storia e dalla tradizione. Questo esperimento è nato dalla domanda che ci siamo posti su come descrivere musicalmente un vino. Partendo dall'ascolto del sommelier, che durante la degustazione racconta i vini attraverso un viaggio di percezioni, profumi, aromi, abbiamo voluto ricreare un’atmosfera appropriata affinché anche l’udito potesse entrare in simbiosi con gusto e olfatto, ideando una tipologia di degustazione non raccontata attraverso le parole, bensì rappresentata da sensazioni ed emozioni”.

La musica e il cibo si abbinano così alla freschezza dello Chardonnay, alla texture vellutata del Rosato, alla sensualità del Pelaverga, all’essenza tradizionale del Dolcetto, alla profondità del Barbera, all’eleganza del Nebbiolo, alla regalità del Barolo.

Ricreiamo un “ambiente musicale” adeguato a ogni vino, proponendo due brani musicali o canzoni che rispecchiano in chiave musicale le sensazioni descritte. Abbiamo spaziato in stili, generi ed epoche diverse per poter offrire agli ospiti un percorso ricco di stimoli ed emozioni: dal ritmo eccitante dello swing alla passione del tango, dai brani che raccontano le tradizioni piemontesi al raffinato repertorio di musica classica” conclude Monica Agosto.

 I momenti importanti della nostra vita - commenta la chef Clara Aimonetto - sono sempre accompagnati da buon cibo e buon vino. Lo scopo dell’evento è creare piacevolezza cercando di unire tre fattori fondamentali della nostra cultura: l’arte della musica, l’arte del vino e l’arte del buon cibo, per cui ci siamo focalizzati sulla ricerca dell’armonia dei tre fattori. Le emozioni sono lo spirito della vita e il cibo è uno dei motori più forti, che suscita sentimenti. L’ospite verrà accompagnato in questo percorso sensoriale attraverso un gioco di consistenze, sapori e profumi espressi in modo singolare per ogni finger food. Assaggiando il vino e ascoltando i miei ricordi, ho voluto creare degli abbinamenti che esprimessero il mio modo di cucinare, che è anche un po’ il modo in cui vivo la vita: in armonia con la natura, con curiosità per tutto ciò che mi circonda.  L’esperienza si concluderà con l’assaggio di un cioccolatino, creato appositamente per il Barolo Diego Morra: una camicia di cioccolato fondente che abbraccia la ganache rispecchiando i sapori e i profumi del vino”. 

All’appuntamento del 1° aprile seguiranno quelli di sabato 17 giugno, sabato 1° luglio, sabato 23 settembre e sabato 21 ottobre.


I posti sono limitati, la prenotazione obbligatoria a questo link: https://bit.ly/sinestesie2023



 

Diego Morra, una cantina giovane, in crescita e continuo fermento, che conserva in sé i punti saldi della tradizione di Langa e associa oggi il suo nome in particolare alla produzione di Pelaverga di Verduno DOC, Barolo DOCG dal cru Monvigliero e altri importanti vini di queste terre.

Diego, classe 1984, nasce e cresce tra le vigne di nonno Domenico e papà Antonio. Dal 2006 inizia il suo percorso imprenditoriale avviando nella sua Verduno, tra scenografici filari di nebbiolo, la cantina che porta il suo nome.

Siamo curiosi, appassionati, sperimentatori - dicono il produttore Diego Morra e sua moglie Francesca -. Il nostro lavoro ci diverte. Vogliamo capire le potenzialità dei vigneti: tutto inizia da lì. Come capita per l’essere umano, ogni singolo vigneto ha grandi doti su cui investire e limiti da conoscere. C’è chi regala più struttura e chi più tannino, c’è chi svela gustose note fruttate e chi ci inebria con la spezia. C’è chi si presenta con un bouquet floreale ed elegante, chi regala inattese note balsamiche, chi sa essere deciso, quasi arrogante. Chi va incoraggiato e chi va ammorbidito, perché spigoloso e ruvido di natura. Le differenze sono la nostra ricchezza e non vanno annientate, ma esaltate”.

È proprio a partire da questa convinzione che nasce il progetto “Sinestesie”: ogni vino è in grado di regalare emozioni, ha un proprio carattere capace di raccontare di sé e del territorio da cui proviene, con sfumature diverse. L’espressione di ogni sorso può essere fortemente influenzata dal contesto, dallo stato d’animo che si prova, dai sapori, dagli umori di un momento. Ogni sorso è un viaggio, dentro il vino e dentro sé stessi, e “Sinestesie” è un progetto nato per accompagnare le persone in questo percorso immersivo e suggestivo.

 

 


Il duo musicale Gianpiero Gregorio e Monica Agosto

Gianpiero Gregorio inizia a suonare la chitarra da bambino, diplomandosi a pieni voti diplomandosi a pieni voti al Conservatorio. È cantautore, con lo pseudonimo di Piotr Peribowskij.  Canta, suona e balla il tango esibendosi in teatri come attore, cantante, musicista. In cuor suo, crede di essere la vera anima di questo duo.
Monica Agosto, diplomata in violino e viola, ha da sempre suonato sia musica classica che folk. Ha accompagnato i recital di attori e collaborando con compagnie teatrali tra cui il “Teatro delle Dieci” di Torino. È fermamente convinta a sua volta di essere la vera anima di questo duo.

 

Clara Aimonetto, dopo gli studi artistici, è entrata a far parte dell’azienda di famiglia, “Il Melograno” catering; in particolare, ha affiancato il padre in cucina, dedicandosi alla pasticceria dolce e salata.  È cresciuta nel cuore di un territorio ricco di sapori genuini, lavora con amore e passione per celebrare la grande tradizione pasticcera piemontese e italiana. Allo stesso tempo, con una continua ricerca spinta dall’entusiasmo e dalla gioia per il suo mestiere, crea accostamenti curiosi per i palati più fini.

 

mercoledì 8 marzo 2023

LA PRIMA DELL’ALTA LANGA: ANNUNCIATA LA NUOVA EDIZIONE, SARÀ ALLA REGGIA DI VENARIA (TORINO) LUNEDÌ 8 MAGGIO 2023

 


 

La Prima dell’Alta Langa 2023 si terrà il prossimo lunedì 8 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, all’interno della settecentesca Galleria Grande della Reggia di Venaria

La grande degustazione dei vini Alta Langa attualmente presenti sul mercato è organizzata dal Consorzio Alta Langa ed è riservata a un pubblico di operatori professionalibuyer, enotecari, ristoratori, sommelier professionisti, distributori, barman, giornalisti. Nei prossimi giorni si apriranno le iscrizioni sul sito del Consorzio (www.altalangadocg.com).

Per informazioni scrivere a: eventi@altalangadocg.com

 Si tratta della quinta edizione della manifestazione: le prime due edizioni si sono svolte al Castello di Grinzane, nella primavera del 2018 e in quella del 2019. Nell’autunno 2019 è stata realizzata un’edizione a Milano, a Palazzo Serbelloni, e nel giugno scorso una torinese, all'interno del Museo privato di Italdesign dove è stato presentato l’iconico calice “Terra”.

 “Anno dopo anno, edizione dopo edizione, l’evento del Consorzio Alta Langa cresce e si arricchisce, così come la nostra compagine: se nella prima edizione del 2018 i produttori presenti alla manifestazione erano 18, con circa 40 etichette in degustazione, l’anno scorso a Torino eravamo in 46 con 115 diversi vini. La Prima dell’Alta Langa si conferma l’occasione per poter assaggiare un’amplissima selezione di Alte Bollicine Piemontesi, incontrare i produttori ed entrare pienamente a contatto con lo spirito di una denominazione in netto sviluppo, in Italia e non solo” commenta Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa.



 ALTA LANGA DOCG: ANIMA DI UN TERRITORIO - Diverse le iniziative che il Consorzio sta portando avanti in questi mesi. Ieri, nel Palazzo Banca d’Alba, è stato presentato anche il progetto “Alta Langa DOCG: anima di un territorio” che coinvolgerà alcuni tra i più importanti sommelier di Torino, Milano e Genova. Queste le prime tre tappe di un viaggio nel quale l’Alta Langa DOCG si racconterà nella sua vocazione di “vino gastronomico” in abbinamento alle specialità dei cuochi delle trattorie storiche delle terre alte di Langa. Seduti attorno a un tavolo, in un clima conviviale di scambio e confronto, gli ospiti di questi eventi saranno guidati alla scoperta delle Alte Bollicine Piemontesi e dei sapori più autentici dell’Alta Langa e incontreranno alcuni degli osti più rappresentativi dello spirito di questo territorio. Nei primi tre appuntamenti saranno coinvolti al fianco del Consorzio Piemassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve, Cessole), Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino) e Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro).


A fronte della crescita della denominazione, il Consorzio prosegue la sua assunzione di responsabilità verso il territorio di origine e allo stesso tempo adotta delle azioni a più ampio raggio che permettano di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle terre alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande orgoglio” dice il direttore del Consorzio Alta LangaPaolo Rossino.

 Anche nella scelta di queste mete gastronomiche c’è un valore di sostenibilità. Ciò che il Consorzio intende condividere con gli ospiti degli appuntamenti tra Torino, Milano e Genova - nelle atmosfere sabaude come in una terrazza in cui si respira il profumo del mare - è il senso di benessere, di piacere, di appagamento che solo questi osti sanno regalare.



Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi e metodici sulla vocazione dell’area. È da sempre molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere importante.

A oggi il Consorzio conta 55 case spumantiere e 90 viticoltori associati.

Dal 2022 il presidente del Consorzio è Mariacristina Castelletta, vicepresidente è Giovanni Carlo Bussi.

L'Alta Langa Docg è lo spumante brut storico del Piemonte. La denominazione ha oggi una produzione di 3 milioni di bottiglie dalla vendemmia 2022 e una storia molto lunga alle spalle: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento. L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008).

È fatto di uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.  A ulteriore testimonianza della perenne ricerca della migliore qualità, l’Alta Langa è esclusivamente millesimato, è cioè frutto di un’unica vendemmia e riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve.

Viene prodotto in un territorio collinare (dai 250 metri slm in su) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline. Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità.  Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.

 I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL'ALTA LANGA DOCG:

·         55 case spumantiere associate al Consorzio

·         115 diverse etichette prodotte dai produttori associati al Consorzio

·         377 ettari di vigneto (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria)

·         Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay

·         3.000.000 di bottiglie in produzione dalla vendemmia 2022

·         + 67% vendite rispetto al 2021

·         Mercato interno: 90%

·         Export: 10%

 



 

giovedì 2 marzo 2023

DAL 1° AL 12 MARZO IN TUTTA ITALIA E NEL MONDO LE GIORNATE DELLE DONNE DEL VINO 2023 SI APRONO NEL SEGNO DI UN MONDO UNITO


 


DECINE DI EVENTI, CONVEGNI, INIZIATIVE SOCIAL E DIBATTITI COINVOLGERANNO LE DONNE DEL VINO DI UNDICI PAESI, DALL’AUSTRALIA AL CILE. LA PRESIDENTE MASTROBERARDINO: «UN’ALLEANZA INTERNAZIONALE PER ACCRESCERE LE OPPORTUNITÀ E LA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE»

 

«Donne, vino: un mondo unito». È con questo tema che si aprono oggi le Giornate delle Donne del Vino, (1°-12 marzo 2023), organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio comune di unione, dialogo e apertura a un network internazionale di donne per incrementare la cultura del vino e la valorizzazione femminile nel settore vitivinicolo.

Decine di eventi, convegni, dibattiti in tutta Italia e un’iniziativa social dove saranno proprio le foto delle Donne del Vino, il punto di forza per il loro effetto virale nella rete. Ogni foto ritrae una donna con un mappamondo simbolo scelto sul logo per rappresentare il tema 2023. Partecipano all’iniziativa anche le donne del vino di dieci Paesi del mondo: Amuva (Argentina), The Fabulous Ladies’ Wine Society (Australia), 11 Frauen und ihre Weine (Austria), Donne del Vino del Cile, Wow (Croazia), Femmes de Vin (Francia), Baia’s Wine (Georgia), Vinissima (Germania), Women in Wine – (Nuova Zelanda) e Las Damas del Pisco (Perù).

Le Giornate delle Donne del Vino sono infatti un tassello del network internazionale di cui l’associazione italiana è capofila.

«Dal 2019 abbiamo costituito una rete internazionale - conferma la presidente nazionale delle Donne del Vino Daniela Mastroberardino - con dieci associazioni femminili simili a noi in altre parti del mondo con cui a novembre abbiamo siglato un patto internazionale di collaborazione. Stiamo lavorando per creare una solida alleanza capace di accrescere le opportunità e l'internazionalizzazione usando lo sharing, la condivisione di esperienze, contatti, formazione e comunicazione. Le Giornate delle Donne del Vino saranno il primo tassello di un’identità comune di questa rete di associazioni di cui l’italiana è capofila, in virtù del fatto che abbiamo promosso l’idea e siamo la più grande e organizzata associazione femminile del mondo e, dunque, sentiamo forte la responsabilità di guidare il movimento».

Le Donne del Vino, con oltre mille socie di tutte le regioni italiane e di tutta la filiera enologica, è la più grande e organizzata associazione femminile del mondo e, anche per questo, ha un ruolo guida per l'intero movimento. L’Associazione, fondata nel 1988, copie quest’anno 35 anni.

Hashtag: #donnedelvino #womenofwine #donnevinounmondounito #festadonnedelvino

Tutte le iniziative delle Giornate delle Donne del Vino sono segnalate qui:  https://ledonnedelvino.com/blog/