Pagine

mercoledì 28 gennaio 2015

VINI E STORIE DI LIGURIA- I vitigni liguri - Carlo Ravanello


 


 “….Eppur parenti siamo in po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi selvatica
ma che paura che ci fa quel mare scuro
e non sta fermo mai…..”

Così l’astigiano Paolo Conte cantava nella celebre “Genova per noi” il rapporto atavico tra il Piemonte e la Liguria, ricchissimo di scambi commerciali attraverso l’antica “via del sale”, tramite la quale arrivarono anche parecchi vitigni.
Una regione border-line  la Liguria nel panorama vitivinicolo nazionale per l’unicità ampelografica e per la strenua e quasi impossibile coltivazione concepita a protezione del territorio e a difesa dell’ambiente.
La storia del vino ha accompagnato quella dei Liguri dall’Età del Bronzo fino a noi. Lo sviluppo del volume Vitigni Liguri percorre la storia della vite in Liguria, dalle sue origini fino alla moderna concezione di enologia e lo fa in modo piacevole e divulgativo, senza tecnicismi e con molte curiosità storiche e aneddotiche che sicuramente piaceranno ai lettori.
L’autore, Carlo Ravanello, laureato in chimica biologica, da oltre trent’anni si dedica ai settori agricolo, alimentare e turistico. Giornalista dal 1989, è autore di molte pubblicazioni, docente di corsi ed assaggiatore qualificato di vini, olio e altri prodotti alimentari,

La pubblicazione, fa parte della collana “BUONO A SAPERSI” piacere da gustare e ha il pregio di presentare i testi tradotti in inglese a beneficio dei turisti.

Il volume affronta e sviluppa i seguenti temi:

– Dove finisce la leggenda e comincia la storia

– Il travagliato viaggio dei vitigni liguri

– Vitigni a bacca bianca e nera e vini derivati, suddivisi nelle 4 province liguri

– Note sulla cucina ligure e sull’abbinamento con i vini regionali.

– La Produzione di vino

– La qualità dei vini liguri con considerazioni finali sulla loro reperibilità e tracciabilità

Il volume è riccamente illustrato e arricchito di box esplicativi con aneddoti e storie esemplari.

Carlo Ravanello: Vini e storie di Liguria - I vitigni liguri
COLLANA: Buono a Sapersi
Piaceri da gustare
Formato cm 12 x 16,3
Pagine 192 con foto a colori
Edizione in brossura
Copertina con alette

Euro 7,90 (i.i.)  ISBN 978-88-6373-275-7

Sagep Editori Srl
Via David Chiossone 2/2 16123 Genova
Tel 010 5959539 – Fax 010 8686209 –
info@sagep.it
www.sagep.it

 

venerdì 23 gennaio 2015

Nel circuito di EXPO 2015 il Progetto - Itinerario Didattico del Parco "Orme su La Court"


 
IDEE, VOLONTÀ E QUALITÀ muovono un'iniziativa molto importante per far conoscere le colline vitate e tutte le attrattive del territorio
Grazie all’impegno, l’ingegno e l’entusiasmo di un pool di noti professionisti, fortemente motivati e uniti per l’obiettivo, gli itinerari culturali e didattici presentati per il “Progetto Scuola” di Expo e incentrati sul Parco Artistico Orme su La Court, tra le vigne della migliore Barbera della Michele Chiarlo, entrano ufficialmente tra quelli ritenuti adeguati e comunicati dall’Esposizione Internazionale del 2015.
Grazie all’Expo che partirà dal 1° maggio, facendo base nel capoluogo lombardo, verrà coinvolto tutto il Paese.
In primis quei territori che da Milano non sono  molto distanti e che sono senza dubbio tra i fiori all’occhiello che tutto il mondo ci invidia. Come Langhe, Roero e Monferrato, già nobilitate, recentemente, dall’essere stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Forti di questo ulteriore, prestigioso, attestato, e sicuri di una tradizione e una ricchezza culturale che pochi altri luoghi al mondo possono vantare, un Pool di noti Professionisti, la famiglia Chiarlo e l’Associazione “Orme su La Court Parco Artistico nel Vigneto a Castelnuovo Calcea, hanno voluto progettare e proporre ai responsabili di Expo un progetto che potesse essere realmente utile a tutti i ragazzi delle scuole e puntasse a formare giovani che amino il territorio, lo sappiano apprezzare e conoscano il valore del suo patrimonio artistico e paesaggistico.
 Il progetto risponde perfettamente alle linee tracciate da Expo a dal Padiglione Italia, che ha individuato nel concept del “Vivaio” il focus attraverso il quale declinare le tematiche generali dell’evento. In questo senso, l’Italia vuole dare il suo fondamentale contributo puntando sulle radici di quelle tradizioni millenarie che, da sempre, fanno del nostro Paese uno dei protagonisti mondiali rispetto ai temi della nutrizione e della sostenibilità. Il tutto, affidandosi a energie giovani e vitali che, oggi, di quel sapere millenario sono i figli e le figlie.
Ecco, allora, che il tema del Vivaio si fa metafora di un modo di concepire la propria missione e il destino della comunità internazionale tutta: vivaio come laboratorio di esperienze, come fucina di idee, proposte e soluzioni, come “culla” che forma e aiuta i talenti più giovani a germogliare.
In linea con queste guide generali, si pone anche il Vivaio Scuole che Padiglione Italia ha fortemente voluto, per coinvolgere in prima persona gli studenti di ogni ordine e grado in un cammino di crescita e consapevolezza, unica via attraverso la quale il messaggio lanciato da Expo non vada perso e sia diffuso alle generazioni future.
 
ADESIONE DEL PROGETTO AL TEMA GENERALE:
IL GUSTO è CONOSCENZA
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E DEL PAESAGGIO
TITOLO DEL PROGETTO CHE SI PROPONE:
Nutrire il pianeta: cibo come sostentamento piacere e condivisione.
Patrimonio artistico culturale paesaggistico nutrimento per l' anima.
La qualità del territorio per le generazioni future
Innanzitutto va detto che la nascita e la riuscita della proposta non sarebbero state possibili senza l’impegno, l’entusiasmo e la competenza di molte persone, che hanno saputo creare un pool di professionisti di altissimo livello, capaci di unire le proprie forze e le proprie esperienze per raggiungere, insieme, il miglior risultato possibile.
Durante tutto il percorso di ideazione e stesura del progetto, il gruppo si è via via sempre più unito, rafforzando uno spirito di collaborazione che è stato la vera chiave del successo delle proposte presentate.
Impossibile non nominare tutti i professionisti che hanno dato il loro contributo:  Michela Scaglione, dottore di ricerca e cultore della materia presso il dipartimento di scienze per l'architettura della Scuola Politecnica di Genova. Giancarlo Ferraris direttore artistico del Parco. Giulia Pellegri, ricercatore strutturata presso il Dipartimento di Scienze per l'Architettura della Scuola Politecnica di Genova. Gianni Cavallero, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Asti. Maria Cristina Reggio, studio di architettura Mind the Gap di Nizza Monferrato (AT). Annalisa Conti, vice presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio Unesco (http://www.paesaggivitivinicoli.it/). Roberto Cerrato, presidente dell'Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero-Monferrato. Laurana Lajolo, ideatrice del Festival del paesaggio agrario e presidente dell'Associazione Davide Lajolo di Vinchio (AT) (www.davidelajolo.it/adl_laurana_curricolo.php). Laura Pesce, docente presso l'Agenzia di formazione professionale Colline Astigiane d'Agliano Terme –Asti. Matteo Pedaso, project manager gruppo Land (http://www.landsrl.com/). Alessandra Aires, presidente dell'Associazione italiana di architettura del paesaggio, sezione Piemonte e Valle d'Aosta AIAPP. Paolo Mighetto, architetto del paesaggio e membro della redazione di "Architettura del paesaggio". Aldo Buzio, vice-direttore centro studi Silvia Santagata CSS-EBLA. Francesco Fassone, scenografo vice-presidente Craft (centro ricerca arte formazione teatro). Valerio Oldano, Accademia Nazionale Cinema di Bologna, regista e videomaker. Omar Pistamiglio, Accademia Albertina di belle arti di Torino, nuovi media per l'arte.
Un ringraziamento particolare va anche a Massimo Caniggia, dirigente dell'Area Sviluppo Socio-Economico della Provincia di Asti; e al Museo Luzzati a Porta Siberia di Genova.
È stato grazie all’impegno di queste persone, insieme alla famiglia Chiarlo e l’Associazione Orme su La Court, che è stato possibile ideare un progetto che, una volta proposto, è stato ritenuto adeguato dal comitato di Expo 2015 che lo ha inserito tra gli itinerari didattici ufficiali della manifestazione presente sul sito del “Vivaio Scuole”.
Per quanto riguarda i percorsi didattici che si snoderanno tra Langhe-Roero e Monferrato, tutti molto “concreti” e legati al grande patrimonio artistico, paesaggistico ed enologico del territorio, il progetto è articolato in diverse proposte pensato ad hoc, per gli studenti di tutte le età, dalla Scuola Primaria all’Università.
 
 SCUOLA PRIMARIA
“Viaggiando nel mondo delle fiabe di Lele Luzzati”.
Il grande artista genovese, su cui è incentrato il percorso dedicato agli studenti più giovani, è uno dei “papà” del Parco Artistico Orme su La Court, avendo partecipato alla sua prima ideazione e avendo realizzato le prime, più importanti, opere che lo abitano. Tema del progetto sono i suoi disegni e le sue
coloratissime idee, che fungeranno da base di partenza attraverso la quale i bambini costruiranno micro-scenografie ed elementi scenici che verranno utilizzati per la narrazione e la drammatizzazione delle fiabe da parte dei bambini stessi.
Il Museo Luzzati fornirà strumenti e materiali per il laboratorio e un esperto che guiderà i bambini in tutte le fasi della creazione scenica.
Sempre per i più piccoli è pensato il percorso “Le tradizioni enogastronomiche locali raccontate ai più piccoli". In questo caso sarà la prof. Laura Pesce a guidare il progetto, condividendo con gli studenti i racconti e i ricordi del padre Italo Pesce, puntando a far conoscere dal punto di vista storico, sociale, ambientale e organolettico le ricette tradizionali e le tipicità locali.
SCUOLA SECONDARIA
“Vedere per capire, capire per conoscere”. L’arte pop di Ugo Nespolo
L’artista Giancarlo Ferraris e Stefano Chiarlo, enologo della Michele Chiarlo e Presidente de "Le Strade del Vino Astesana", accompagneranno gli studenti tra i filari del Parco "Orme su La Court”.
Tra viti e opere d’arte, l’attenzione si concentrerà sul concetto di arte pop e, in particolare, sulla “Porta sul Vigneto” realizzata dal grande artista piemontese Ugo Nespolo a suggellare i dieci anni di attività del Parco Artistico. Gli studenti saranno chiamati, poi, a realizzare dei disegni dal vero che richiamino il tema.
SCUOLA SUPERIORE
“Dialoghi coi Piemontesi che hanno lasciato un'impronta".
In questo caso il “cuore” del progetto è l'Archivio Visuale dei Piemontesi Illustri, luogo all’interno del Parco dedicato alle personalità piemontesi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia. Qui, la professoressa Graziella Borgogno e la prof.ssa Laurana Lajolo, figlia del celebre scrittore Davide Lajolo, leggeranno e interpreteranno per gli studenti alcuni brani delle opere dei grandi scrittori piemontesi del Novecento (da Gozzano a Pavese, dallo stesso Lajolo a Fenoglio) coinvolgendo i giovani in un dialogo diretto con i protagonisti dei libri. Al percorso parteciperà Michele Chiarlo, produttore vinicolo che presenterà la sua esperienza personale e professionale raccontata nel libro Michele racconta, dalla Collana Semi di Vite - Storia di una Famiglia del vino in Piemonte.
UNIVERSITÀ
Workshop di rappresentazione del paesaggio e incontro sul tema: “Il paesaggio rurale, gli uomini e la terra".
È la proposta più articolata: 3 giorni di workshop per gli studenti di architettura, per approfondire, nell’ambito privilegiato del Parco d'Arte Orme su la Court, i temi della rappresentazione del paesaggio.
Si tratta di un vero e proprio strumento di arricchimento professionale, impreziosito dalla partecipazione di professionisti con alle spalle esperienze pratiche diverse. Obiettivo è fornire agli studenti degli strumenti essenziali per dei futuri professionisti che siano in grado di operare scelte progettuali coerenti per la tutela del paesaggio locale nel rispetto della sua storia, della sua tradizione ed evoluzione enogastronomica.
Parte del lavoro sarà dedicato alla realizzazione (grazie alla collaborazione con Craft e lo scenografo Francesco Fassone e Aldo Buzio) di un allestimento scenografico che permetta di sperimentare alcuni rudimenti di scenografia teatrale applicata a un lavoro paesaggistico in vigna.
All'interno del Workshop si realizzeranno anche due incontri, moderati da Laura Pesce, sul tema del paesaggio rurale e sul rapporto arte e paesaggio (curato dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio Sezione Piemonte).
Gli elaborati prodotti dagli studenti a conclusione del Workshop verranno esposti grazie alla gentile collaborazione della gallerista ANNA VIRANDO presso il Museo Musarmo
MOSTRE D’ARTE
In questo contesto generale, a completamento della proposta per Expo, saranno allestite due ulteriori mostre.
All'interno del Museo Musarmo, di Mombercelli, verrà allestita la mostra "Il paesaggio collinare”, a cura della gallerista Anna Virando e di Giancarlo Ferraris, che presenterà una serie di pittori, piemontesi  e non di Ottocento e Novecento (tra cui Antonio Ligabue, Felice Casorati e la collezione d'arte Davide Lajolo) che hanno dedicato la loro attenzione al paesaggio delle campagne collinari e, in particolare, al paesaggio vitato collinare sia come puro risultato figurativo sia come momento emozionale, carico di interpretazioni personali e visioni soggettive

Presso la Cascina La Court di Castelnuovo Calcea, infine, per tutta la durata dell’Expo, sarà allestita la mostra “Il Convivio”: un’ampia esposizione di tavole originali, sagome teatrali e libri del maestro Emanuele Luzzati, gentilmente concesse dal Museo Luzzati di Genova, a testimonianza dell'incontro dell'artista con alcuni protagonisti della cultura del '900 sotto il segno del convivio