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venerdì 23 marzo 2012

Erio Grosso presenta :“Voli di rondine”, mostra permanente di pittura presso il ristorante “da Vinci” di Scurzolengo


                                          

L’artista astigiano  Erio Grosso (nella foto), propone una mostra permanente di un buon numero di sue opere selezionate presso l'accogliente ristorante "da Vinci" di Scurzolengo (At). .

La mostra titola “Voli di rondine” che è anche  il nome della serie di dipinti  dell’autore  nella quale  immagina scorci affascinanti di tetti case e città, come possono essere visti da una rondine in volo, di giorno e di notte, trasformando il paesaggio in un mondo colorato di grande poesia e di piacevolissima composizione visiva, tra astrattismo geometrico e figurazione.  

Un mix equilibrato e gradevole, che da anni incontra il favore del pubblico e che recentemente Erio Grosso ha ampliato,  inserendo anche vedute di metropoli e città identificabili facilmente. Le opere esposte saranno una quarantina e comprendono anche altre tematiche abitualmente da lui trattate.

Il ristorante “da Vinci” è un accogliente locale in via Marconi,31 a Scurzolengo, che oltre alle salette interne arredate con cura e molti oggetti del passato,  è dotato di  una grande veranda che consente di ammirare uno spettacolare panorama sulle colline del Monferrato.

Il nome del locale non ha a che fare con il genio del Rinascimento Leonardo, ma con lo chef Vincenzo La Padula, che la moglie Katia Lelli chiama familiarmente “Vinci”.

“Ho accolto con piacere l’invito dei simpatici Katia e Vincenzo ad esporre  i miei dipinti presso il loro bel ristorante – afferma Erio Grosso – come ho già verificato in precedenza, queste iniziative consentono di avvicinare un pubblico numeroso ed  eterogeneo , non solo composto da addetti ai lavori o collezionisti, ma più ampio e molto curioso, sono ben contento di incontrarlo. Far conoscere il mio lavoro e trovare nuovi amici”.


In orario di apertura del locale, l'ingresso e libero per vedere le opere esposte. Telefonare  allo 0141 203341 – 340 3431175  info@ristorantedavinci.net   www.ristorantedavinci.net  dove val sempre la pena fermarsi per una sosta gastronomica con un ottimo rapporto prezzo/qualità

Tutte le informazioni su Erio Grosso  e le foto delle sue opere sul suo sito www.gigarte.com/eriogrosso

                    "Venezia" la città lagunare vista da Erio Grosso con il suo particolare stile 




venerdì 9 marzo 2012

A Castelnuovo Belbo (At) un Museo dedicato a Francesco Cirio, pioniere dell’industria conserviera nazionale.

                                 Il Palazzo Comunale di Castelnuovo Belbo, sede del Museo





Presso il  Palazzo municipale di Castelnuovo Belbo, è stato inaugurato recentemente  il singolare  Museo civico “ Francesco Cirio” voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Garino, con il patrocinio della Regione Piemonte .
Si tratta di un singolare  museo  dedicato al fondatore dell’ Industria Italiana delle Conserve Alimentari che porta ancora oggi il suo cognome. Non tutti sanno che Francesco Cirio nacque a Nizza Monferrato (AT) nel 1836, per poi trasferirsi prima a Torino e poi nel Sud Italia,  dove c’era grande disponibilità di materia prima, in particolare i celebri pomodori “pelati” che si diffusero rapidamente in tutto il mondo.
L'esposizione è visitabile  gratuitamente tutti i giorni in orario d'ufficio e verrà aperta anche nei week-end.
Gerardo De Benedictis spiega molto bene la natura di questo originale e proprio  per questo molto interessante museo e fa venir voglia di andarlo subito a visitare:
 “Mi sono trovato a dover curare l’allestimento di questa” Permanente” quasi per caso.
 All’inizio l’idea di una mostra sui Pomodori in scatola mi era parsa priva di interesse.
 Man mano che inventariavo il materiale e cercavo di disporlo in ordine cronologico ,
 quasi con stupore ,scoprivo l’eccezionale “modernità” dell’impresa di questo illustre Italiano.
 Per prima cosa la scelta dei prodotti , la “pummarola”e poi il Caffè , entrambe emblemi dell’italianità .
 I primi vagiti del marketing , i gadget ,i punti e i premi per fidelizzare la clientela .
 Scelti con cura per stuzzicare donne e bambini , dal Moplen alle ceramiche Lenci dalla bambola in celluloide all’auto a pedali ,scorrendo i vari cataloghi presenti nella mostra potrete “sbirciare”da una finestra affacciata sulle cucine delle nostre madri e delle nostre nonne .
 Ma la cosa che mi ha letteralmente rapito è stata l’attenta cura della grafica , dall’eclettismo della fine dell’ottocento alla delicatezza del Liberty .
 La locandina “Noi fermiamo il tempo” dove una figura stilizzata trattiene le lancette di un orologio , splendido manifesto del futurismo.
 Per arrivare al barattolo “Cirio” ,precursore a mio avviso ,della famosa zuppa “Campbells “ di Warhol.
 Oggi ,purtroppo, triste icona del crak Cirio , sempre presente sulla scrivania dell’ex ministro Tremonti (1 giugno 2006) - Corriere della Sera
 Insomma una panoramica completa su un secolo di "Italia",assolutamente da non perdere!”

Nell'ambito del Museo si può anche ammirare la  Mostra  Personale fotografica permanente
di Marilena Gaffoglio
                                           ………i luoghi del cuore…….
“Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate”
                                                  (Diane Arbus)
Notizie sulla mostra e sull’autrice
Uno scatto che racconta un dettaglio, una sensazione, una vita, un percorso tra angoli e scorci di un Castelnuovo Belbo dove il tempo si è fermato per mantenere intatto il sapore di suggestioni antiche.
Marilena Gaffoglio vive a Castelnuovo Belbo dalla nascita. Il suo approccio alla fotografia inizia da adolescente frequentando un corso base presso un Circolo fotografico, ma soltanto qualche anno più tardi avviene l’esplosione della sua passione che la fa immergere nella pratica del suo hobby.
Fotografa ciò che il cuore le suggerisce. Attraverso un ritmo giocato sull'alternanza fra ritratti, luoghi, simboli, evocando ricordi, vuole cogliere l’anima del paese, l’impronta che ognuno dovrebbe portare dentro, mediata dal suo occhio umanamente coinvolto.
La nuova luce posata su angoli e dettagli a volte curiosi,  altre sconosciuti o dimenticati, vuole trasmettere l’essenza della “ castelnovesità ”.
Predilige l’utilizzo del b/n, per cogliere i contrasti e i toni senza la distrazione delle variazioni cromatiche, enfatizzando il soggetto, in modo tale da conferire ad immagini
attuali un’atmosfera d’antan.
                                                                                                                                
                             Veduta di Castelnuovo Belbo fotografata da Marilena Gaffoglio