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giovedì 21 ottobre 2021

Passeggiare tra i vitigni centenari delle Langhe: la Collezione Grinzane Cavour è un viaggio nel tempo

 


Un ettaro di terreno che ospita circa 500 vitigni storici, già scomparsi in diverse aree d’Italia e del mondo e ora visibili solo qui nelle Langhe, ai piedi di uno dei castelli di proprietà del Conte Camillo Benso di Cavour. Un’esperienza di visita esclusiva, dove il passato può essere visto e toccato con mano

 Un'esperienza unica nel tempo e nello spazio, alla scoperta di vigneti rari o ormai scomparsi provenienti dall’Italia settentrionale e dalle più remote aree del mondo. Questo e non solo è la Collezione Ampelografica Grinzane Cavour, museo a cielo aperto e scrigno dove vengono conservate anche le uve che hanno dato origine al pregiato Nebbiolo, il re dei vigneti. Una vera esperienza di scoperta storica ed enologica che il Consorzio Albeisa si impegna a sostenere,  attraverso la cura dei vitigni antichi e rari che costituiscono la Collezione. Un luogo unico, visitabile esclusivamente poche settimane all’anno, nel periodo che precede la vendemmia e con la guida dei ricercatori Cnr Anna Schneider e Stefano Raimondi che quotidianamente animano l’attività di ricerca sulla biodiversità vinicola che avviene tra queste vigne.

Questo vigneto rappresenta per il visitatore un’esperienza di viaggio nel tempo e nella viticoltura italiana e internazionale grazie al quale può immergersi in pieno nella conoscenza di vitigni parte di un patrimonio storico e scientifico inestimabile. – commenta Marina Marcarino, Presidente di Albeisa – Per questo motivo stiamo lavorando per dare un nuovo impulso alle visite guidate e permettere a tutti i visitatori e agli appassionati di conoscere una parte importante della tradizione e della ricchissima cultura enologica  che si respira su queste colline uniche”.

Il Consorzio Albeisa è quindi impegnato per incentivare le finalità didattiche della Collezione storica, in quanto vero e proprio esempio del mantenimento della biodiversità della zona, e regalare così al pubblico un’esperienza di visita unica attraverso il racconto e la scoperta del territorio e di quella cultura del vino che rendono le Langhe senza eguali al mondo. 

La Collezione nasce nel 1992 quando il Centro Miglioramento Genetico della Vite del CNR di Torino piantò un primo vigneto rimasto attivo fino al 2014 in un lotto di terreno adiacente al vigneto attuale, oggi esteso più di un ettaro. Da quell’anno, il lavoro non si è mai fermato: molteplici varietà di uve sono state accolte nel vigneto, grazie anche agli studi dei ricercatori e alle segnalazioni di viticoltori, vivaisti, appassionati.

 


 Nell’ettaro e mezzo che la collezione occupa abbiamo la possibilità di studiare vigne che arrivano dalla Liguria, dalla Valle D’Aosta e anche da paesi come l’Armenia o l’Uzbekistan. - Spiega Stefano Raimondi, ricercatore - Addirittura, il vigneto più antico presente nel territorio risale al 1200, una particolare varietà di Pignolo Spano che ora sta man mano scomparendo in molte zone”.

Ora più che mai il desiderio è quello di riuscire a trasmettere al pubblico il valore di queste ricerche mettendo al centro proprio la Collezione Grinzane Cavour e il patrimonio che essa conserva.

Per  info e visite: info@albeisa.com

 

 


 

 

 

lunedì 4 ottobre 2021

EDIZIONE SPECIALE GIRO DEL NIZZA 2021 - Al via domenica 17 ottobre

 


 

 

Trenta produttori del Nizza DOCG, apriranno le porte delle loro cantine ad appassionati, estimatori ed esploratori della denominazione



Un itinerario enogastronomico alla scoperta di un angolo di Piemonte che piano piano svela la sua bellezza fatta di accoglienza, sorrisi ed eccellenze che rendono questo territorio unico e affascinante.


Il territorio nicese, i suoi vigneti e i trenta produttori aderenti, tra i quali si contano anche le Distillerie Berta che con le vinacce del Nizza DOCG producono la loro grappa e La Canellese che da tempo progetta di utilizzare questo vino per realizzarne uno aromatizzato, sono i protagonisti del Giro del Nizza che dal 2011 si fa promotrice di questo vino



“Quella di quest’anno è un’edizione speciale perché, dopo due anni di arresto forzato, sentivamo il bisogno di tornare a fare quello che ci piace: raccontare il nostro territorio - afferma Piercarlo Albertazzi ideatore della manifestazione - Solitamente Il Giro del Nizza è uno dei primi eventi della primavera, quest’anno abbiamo dovuto adattarci alla situazione che stiamo vivendo, ma questo ci permette di regalare altre emozioni, offrendo uno spettacolo differente e ancor più suggestivo, con i colori dell’autunno e i profumi della vendemmia.”


Già DOC dalla sua nascita, in quanto sottozona della Barbera d’Asti Superiore, dal 2008, con il riconoscimento della DOCG alla Barbera d’Asti, diventa anch’essa DOCG come Barbera d’Asti Superiore Nizza. Dal 2014 il Nizza ha ottenuto la sua DOCG personale, esclusivamente come Nizza DOCG, riconoscimento più che dovuto viste le caratteristiche organolettiche presenti solo nella zona di Nizza Monferrato e nei 18 comuni limitrofi.


“Il Giro del Nizza non è un semplice evento. La sua longevità, la capacità di adattarsi al tempo e il continuo evolversi raccontano la storia di questa terra - sostiene Mauro Damerio presidente Enoteca Regionale del Nizza - rendendolo non una semplice visita a delle cantine ma un ingresso dentro le case dei produttori, per toccare le loro vite e capire il senso più profondo di cosa voglia dire fare gruppo: correre tutti insieme verso un unico obiettivo, far conoscere il nostro vino" 


A piedi, in bicicletta o in auto, il Giro del Nizza lascia i winelovers liberi di muoversi come preferiscono. Non ci sono punti di arrivo o di partenza: ognuno può scegliere l’itinerario che preferisce e le cantine che desidera visitare che, oltre all’assaggio dei propri vini, offriranno un piatto della tradizione preparato con prodotti tipici della zona, un modo per gustare appieno il sapore del Monferrato astigiano.


Sosteniamo da sempre Il Giro del Nizza: iniziativa che negli anni ha promosso l’incontro tra il grande pubblico e i produttori della nostra denominazione - commenta Stefano Chiarlo presidente dell’Associazione Produttori del Nizza - Siamo lieti che si possa ricominciare ad avere eventi in presenza così da permettere a tutti gli enoappassionati di scoprire e degustare il Nizza DOCG che sta riscontrando sempre più interesse alla luce di molte etichette nuove capaci di raccontare i diversi terroirs”.


Per info su Il Giro del Nizza

Piercarlo Albertazzi 

Mobile 3355348611

Email: girodelnizza@gmail.com

immagini di una precedente edizione



sabato 2 ottobre 2021

Pietra filosofale o semplicemente Robiola di Roccaverano DOP??? Gli appuntamenti vissuti e quelli che verranno tra TV ed eventi

 


 

La celebre Pietra Filosofale altro non era che il risultato di un lavoro alchemico. Un’opera che avevo il solo scopo di ottenere la Pietra, quella Pietra che avrebbe trasformato i metalli vili in oro ed essere, allo stesso tempo, una medicina perfetta contro ogni malattia. Noi non facciamo alchimie e non trasformiamo i metalli ma abbiamo imparato, con grande passione, a trasformare il buon latte delle nostre capre nell’ottima Robiola di Roccaverano DOP.



La stagione estiva che ci siamo lasciati alla spalle ha visto la Robiola di Roccaverano DOP presente a tanti eventi: fiere, manifestazioni, degustazioni. Si è concluso il percorso, durato ben 2 anni, del progetto “Rob-In” al quale hanno aderito anche i produttori territoriali di salumi, vini, farine, dolci, zafferano, cereali, miele e vermouth. L’ultima degustazione, alla quale ha preso parte un buon numero di appassionati nel rispetto delle normative COVID, ha visto in scena anche la mostra fotografica firmata dal fotografo Manuel Cazzola che ha immortalato nei suoi scatti artistici i volti e i prodotti del pettirosso “Rob-In”. L’iniziativa è dunque stata abbracciata con soddisfazione da tutti coloro che vi hanno preso parte: produttori e pubblico.

Il Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano DOP si augura di potere continuare su questa strada per dare sempre più importanza alle filiere produttive delle specialità artigianali del comprensorio di produzione del tipico formaggio caprino.

Oltre alle degustazioni guidate del pettirosso la Robiola è stata presente al 20esimo Salone Internazionale dell’Alimentazione: il CIBUS di Parma svoltosi dal 31 agosto al 3 settembre. L’evento parmense ha riscontrato un successo che è andato oltre alle aspettative con 2 mila aziende presenti e 40 mila visitatori dei quali 2 mila dall’estero. La Roccaverano, accompagnata dai formaggi Castelmagno e Murazzano, è stata rappresentata dall’ONAFgrazie ad una collaborazione decisamente costruttiva.

Sempre con altri due formaggi, l’Ossolano e il Murazzano,l’ONAF e Terre Alte DOP c’è stata la presentazione congiunta durante le giornate di CHEESE 2021 nella città di Bra. La 13esima edizione della famosa kermesse internazionale dedicata ai prodotti lattiero caseari andata in scena dal 17 al 20 settembre è stata anche questa volta un ottimo successo.

Non possiamo certo non menzionare un altro evento di pregio: la DOUJA D’OR di Asti. Per questa manifestazione ringraziamo la collaborazione con ONAF delegazione di Asti e Piemonte Land of Perfection divenuta di recentePiemonte Land of Wine; ovvero il Consorzio volto a valorizzare le eccellenze vitivinicole che ci ha ospitato all’interno dei suoi spazi fieristici. Siamo poi stati presenti ad altri appuntamenti sia nella nostra regione che fuori porta come quello francese recentissimodi Beausoleil presso il MarchédesCouleurs et Saveurs d’Italie.

Ci lasciamo dunque un passato di sole che si è rivelato molto interessante per la promozione della Robiola di Roccaverano DOP e già guardiamo al futuro. Il prossimo appuntamento per noi e per i nostri estimatori sarà nella città di Acqui Termegià il 7 ottobre 2021:per questo evento un ringraziamento va al Comune di Acqui e all’Associazione Comuni del Brachetto d’Acqui DOCG. Durante la manifestazione ci saranno ben tre postazioni con tre produttori di vino in abbinamento posizionate in corso Italia e in corso Viganò dove si potrà degustare la Robiola e il tutto sarà immerso in una squisita atmosfera di festa.

Poi tanti altri momenti che vi segnaleremo regolarmente;come per esempio la Fiera del Tartufo di Mombercelli del 17 ottobre,Gusta Cherasco live il 23 e 24 ottobre nel cuore della storica città e la Fiera del Tartufo di Canelli il 21 novembre.

Per concludere, con grande piacere, segnaliamo che in data 29 settembre una troupe televisiva del celebre programma “Geo” in onda su Rai Tre ha girato il materiale video per un servizio sul nostro formaggio. Le immagini sono state riprese nel paese di Roccaverano, alla Scuola della Roccaverano, sui pascoli e all’interno di uno dei caseifici consorziati al fine di potere presentare al pubblico l’intera filiera produttiva. Appena ci verrà comunicata la data di messa onda del servizio sarà nostra cura segnalarvelo.

Non ci resta che augurare a voi tutti una serena stagione autunnale senza alchimie ma sempre con il delicato sapore del nostro lavoro: la Robiola di Roccaverano DOP.


Consorzio di Tutela Robiola di Roccaverano Dop

 

                              LA  CAPRA DI RAZZA AUTOCTONA DAL CUI LATTE 
                                                       SI OTTIENE QUESTO STRAORDINARIO FORMAGGIO