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mercoledì 29 gennaio 2020

UNIONCAMERE PIEMONTE:NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE: -1.517 AZIENDE NEL 2019 In crescita solo “altri servizi” e “turismo”



La performance peggiore viene registrata dalle imprese dell’agricoltura e del commercio

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel 2019 siano nate 25.972 aziende in Piemonte, a fronte delle 24.156 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2018. Al netto delle 27.489 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, in leggero aumento rispetto alle 26.136 del 2018), il saldo appare negativo per 1.517 unità.

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2019 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 428.457 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,0% delle imprese nazionali.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,35%, lievemente migliore rispetto al dato registrato nel 2018 (-0,45%), e ancora in controtendenza rispetto alla media italiana (+0,44%) del 2019. Tra le regioni, la crescita più sensibile in termini assoluti si registra, ancora una volta, nel Lazio (con 9.206 imprese in più rispetto al 2018, corrispondenti a un tasso di crescita dell’1,4%, il migliore tra le regioni), seguito da Campania (5.746) e Lombardia (+5.073). Sul fronte opposto, oltre al Piemonte (-1.517), sono Emilia-Romagna (-1.431) e Marche (-909) le regioni che hanno fatto segnare le contrazioni più apprezzabili nel numero di imprese registrate mentre, in termini percentuali, a segnare maggiormente il passo è stato il Friuli Venezia Giulia (-0,7%).

“Il tasso di crescita delle imprese piemontesi è ancora negativo, e soprattutto in controtendenza rispetto al dato italiano: nel 2019 abbiamo perso oltre 1.500 imprese. L’ossatura del sistema produttivo regionale continua, infatti, ad essere costituita soprattutto da aziende di piccole e medie dimensioni, pur ospitando anche realtà più grandi: sicuramente la frammentazione produttiva non ha aiutato le imprese del territorio a resistere al meglio alle prolungate difficoltà. Le Camere di commercio, in sinergia con gli altri attori istituzionali, continueranno a offrire tutti gli strumenti necessari per porre fine a questo trend, grazie a servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, match tra domanda e offerta lavorativa e know how innovativo” commenta Vincenzo Ilotte, Presidente Unioncamere Piemonte.

Non emergono novità di rilievo analizzando la natimortalità delle imprese per classe di natura giuridica. A conferma di un trend ormai consolidato, infatti, il bilancio del tessuto imprenditoriale resta positivo quasi esclusivamente per merito delle imprese costituite in forma di società di capitale, che hanno registrato nel 2019 un tasso di crescita del +2,58%. Continuano a ridursi, invece, le società di persone (-2,19%) e le ditte individuali (-0,56%), stabile invece l’aggregato delle altre forme (-0,04%).

Valutando i tassi annuali di variazione percentuale dello stock delle imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come, anche nel 2019, gli altri servizi abbiano sperimentato la performance migliore (+1,44%), seguiti dal comparto del turismo (+0,51%). Negativo l’andamento segnato da tutti gli altri comparti. In particolare l’agricoltura (-1,76%) e il commercio (-1,60%) registrano le contrazioni più elevate. L’industria in senso stretto evidenzia un tasso di variazione del -1,19%; meno intenso il calo delle costruzioni (-0,38%)


Le imprese artigiane nel 2019
Concentrando l’attenzione sull’aggregato costituito dalle imprese artigiane emerge come, anche nel 2019, queste realtà costituiscano una fetta importante del tessuto produttivo regionale e nazionale.

Le oltre 115mila aziende artigiane presenti sul territorio piemontese rappresentano circa il 27% delle imprese totali della regione. La presenza artigiana risulta più forte nel nostro territorio rispetto alla media delle altre regioni italiane. A livello nazionale, infatti, l’artigianato raccoglie il 21,3% delle realtà imprenditoriali.

L’anno appena concluso è stato ancora critico per questa parte del sistema imprenditoriale locale che ha registrato un tasso di crescita del -0,51%, risultato lievemente peggiore rispetto a quello del tessuto imprenditoriale preso nel complesso, ma in miglioramento se confrontato con la performance evidenziata dalle aziende artigiane nel 2018 (-1,12%).




GRANDI LANGHE 2020: OLTRE 2 MILA PROFESSIONISTI DEL VINO DA 34 PAESI DEL MONDO



LA DUE GIORNI DI DEGUSTAZIONI AD ALBA SI CONFERMA UN APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE IMPORTANTE PER BUYER, HORECA E GIORNALISTI (+30%). BAROLO E BARBARESCO PROTAGONISTI A NEW YORK IL 4 E 5 FEBBRAIO PER SFIDARE L’INCOGNITA DAZI NEGLI USA

 Gli ingressi degli operatori professionali e stampa specializzata, provenienti da 34 Paesi del mondo, crescono del 30%. È il bilancio di Grandi Langhe 2020, la due giorni di lancio delle nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero, Docg e Doc di Langhe e Roero che si è chiusa oggi ad Alba. Prima tra le anteprime del vino in Italia, si conferma un appuntamento importante per i professionisti del vino che operano nel panorama internazionale: dall’Europa agli Usa, dall’Australia a Hong Kong, fino a Tokyo.



«Oltre un terzo dei partecipanti è arrivato dall’estero, a conferma del fatto che il nome di Grandi Langhe si sta affermando sempre di più anche fuori dall’Italia– diceil presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Matteo Ascheri– cresce la presenza degli operatori italiani provenienti da 69 province, soprattutto da Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Toscana».

 Foto Franco Giaccone 2020
Sono stati due giorni intensi per le 206 aziende che hanno presentato le nuove annate di Barolo 2016, Barbaresco 2017 e Roero 2017, e delle altre denominazioni di Langhe e Roero. Il Consorzio guidato da Ascheri è in prima fila nell’organizzazione dell’evento insieme al Consorzio Tutela Roero, con il supporto di Regione Piemonte, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero e Ubi Banca. L’organizzazione logistica dell’evento, ospitato al Palazzo Mostre e Congressi di Alba, è stata coordinata dal Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero.
Un’edizione, quella del 2020, in cui non si sono nascoste le molte preoccupazioni del settore per le minacce dei dazi che l’amministrazione americana potrebbe introdurre sulla vendita del vino italiano in Usa.

Il 4-5 febbraio il Consorzio presenterà le nuove annate a New York al primo Barolo & Barbaresco World Opening – BBWO, evento prestigioso con oltre 200 etichette nel cuore di Manhattan.
«Il nostro messaggio è chiaro -dichiara Ascheri - il mondo del vino piemontese tiene moltissimo ai consumatori americani, non a caso gli Stati Uniti sono il mercato numero uno per molte delle nostre denominazioni. Negli anni vi abbiamo investito moltissimo e continueremo a farlo. Saremo a New York uniti con un evento che vuole ribadire la forza e la determinazione dei nostri produttori».
Grande apprezzamento per i seminari di approfondimento sulle Menzioni Geografiche Aggiuntivecondotti da Alessandro Masnaghetti: «È stata un’occasione anche per un pubblico di esperti dicogliere a fondo il valore delleMeGA di Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano» ricorda Andrea Ferrero, direttore del Consorzio.
Focus anche sulle MeGa del Roero, seminario condotto da Francesco Monchiero, presidente Consorzio Tutela Roero: «Diamo appuntamento a tutti ai Roero Days, quinta edizione, alla Reggia di Venaria Reale il 5 e 6 aprile».
La prossima edizione di Grandi Langhe, la sesta, è in programma il 25 e 26 gennaio 2021.

 Foto Franco Giaccone 2020


Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in numeri:
521 aziende vitivinicole associate
10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2149 ettari; Barbaresco 763; Dogliani 846; Diano d’Alba 236; Barbera d’Alba 1610; Nebbiolo d’Alba 949; Dolcetto d’Alba 1092; Langhe 1905 ettari (di cui 606 Langhe Nebbiolo).
60 milioni di bottiglie
10 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba).
II Consorzio del Roero in numeri:
310 aziende vitivinicole associate                
1300 ettari di vigneti 
7 milioni di bottiglie  
2 denominazioni tutelate (Roero e Roero Arneis)


venerdì 17 gennaio 2020

Le Langhe sbarcano a New York con oltre 200 produttori al primo Barolo & Barbaresco World Opening



La “Grande Mela” pronta ad accogliere la prima tappa del prestigioso evento dedicato a Barolo e Barbaresco prevista per il 4 e 5 febbraio 2020 durante la quale avrà luogo una grande degustazione dedicata alle menzioni geografiche aggiuntive e una valutazione tecnica delle nuove annate da parte di 100  palati internazionali

È tutto pronto per la prima edizione del Barolo & Barbaresco World Opening, l’iniziativa ideata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani dedicata ai due grandi rossi piemontesi. Il 4 febbraio 2020, presso il centralissimo Center415 a Manhattan, operatori del settore e consumatori avranno l’occasione di assaggiare i vini di 220 produttori di Barolo e Barbaresco, in quella che è la prima e più grande degustazione al mondo interamente dedicata alle menzioni geografiche aggiuntive (MeGA) delle due denominazioni. In aggiunta ai classici stand aziendali, il BBWO Grand Tasting presenterà anche due grandi banconi geografici, che avranno lo scopo di rappresentare tutte le menzioni rivendicate nei due territori.

Ad affiancare Barolo e Barbaresco in questo evento così atteso, due partner d’eccezione: la Fontina DOP della Valle d’Aosta e il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP. I due marchi, noti e apprezzati in Italia e nel mondo, saranno presenti a New York, prima di una serie di attività di comunicazione e informazione promossa dal gruppo dei tre Consorzi, a cui seguiranno altre attività negli Usa e in Cina.

La degustazione è rivolta a buyer, importatori, distributori, ristoratori, giornalisti e altri professionisti di settore. Dalle ore 18 è anche prevista una sessione per i consumatori.
 
 Matteo Ascheri
Avere 200 produttori delle Langhe in trasferta a New York è un evento straordinario”, ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Tutela Matteo Ascheri.
Questo primo BBWO rappresenta un’occasione unica per parlare al consumatore finale dei nostri vini e allo stesso tempo contribuisce a rafforzare la conoscenza delle menzioni geografiche aggiuntive tra gli addetti ai lavori.”

La giornata successiva sarà invece dedicata alle nuove annate di Barolo (2016) e Barbaresco (2017): una commissione composta dai 100 migliori palati – Masters of Wine, critici, giornalisti e Master Sommeliers – provenienti dai cinque continenti giudicherà le due annate con un punteggio in centesimi che verrà rivelato durante una prestigiosa cena di gala nel cuore del World Trade Center.

Ospiti d’eccezione della serata per rendere omaggio a Barolo e Barbaresco – ma anche all’Italia intera – saranno il trio musicale Il Volo e lo chef pluristellato Massimo Bottura, che firmerà il menù dedicato ai due vini piemontesi.

A condurre la serata uno dei più apprezzati e irriverenti showman italiani: Alessandro Cattelan.

Parte del ricavato della vendita dei biglietti della degustazione verrà donato all’associazione City Harvest che distribuisce pasti a oltre un milione di newyorkesi in difficoltà.




giovedì 16 gennaio 2020

ALBA SI PREPARA A GRANDI LANGHE 2020 IL 27 E 28 GENNAIO ATTESI BUYER E GIORNALISTI DA OLTRE 30 PAESI DEL MONDO



DUE GIORNI DI DEGUSTAZIONI NEL PALAZZO MOSTRE E CONGRESSI: 206 PRODUTTORI PRESENTANO LE NUOVE ANNATE DI BAROLO, BARBARESCO, ROERO, E LE ALTRE DOCG E DOC DI LANGHE E ROERO



È tutto pronto per Grandi Langhe 2020, la due giorni di degustazione delle nuove annate di Docg e Doc di Langhe e Roero in programma il 27 e il 28 gennaio ad Alba. Da quest’anno, il primo appuntamento nell’eno-calendario delle anteprime del vino in Italia diventa annuale e vedrà 206 aziende espositrici impegnate a presentare i propri vini a buyers, ristoratori, enotecari, sommeliers e giornalisti, tutti operatori professionali provenienti da oltre 30 Paesi europei ed extra europei.
Il focus di questa edizione è sugli importatori: Grandi Langhe 2020 accoglie quasi 50 buyer da tutta l’Europa, interessati a introdurre nel loro portfolio vini di Langhe e Roero. Arriveranno da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania, Russia, Inghilterra, Spagna e Austria.
In cabina di regia ci sono il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio Tutela Roero, coadiuvati da Regione Piemonte, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero e Ubi Banca.

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Grandi Langhe sarà in un'unica location, il Palazzo Mostre e Congressi. Più di 1500 le etichette in degustazione: quest’anno si potranno assaggiare le nuove annate di Barolo 2016, Barbaresco 2017 e Roero 2017, e delle altre denominazioni di Langhe e Roero.


Gli spazi espositivi saranno suddivisi in base ai Comuni di provenienza delle cantine. Un’occasione per cogliere a fondo il valore delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MeGA) di Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano e di conoscere gli altri vini del territorio. Alle MeGA saranno anche dedicati dei seminari di approfondimento, condotti da Alessandro Masnaghetticon lezioni in italiano e in inglese.

Non solo: di Menzioni Geografiche Aggiuntive si parlerà anche oltreoceano il 4-5 febbraio, quando il Consorzio presenterà le nuove annate a New York al primo Barolo & Barbaresco World Opening – BBWO con oltre 200 produttori nel cuore di Manhattan.

Anche nel 2020, Grandi Langhe si allea e segue a ruota Nebbiolo Prima, l’anteprima organizzata dall’Albeisa (Unione Produttori Vini Albesi presieduta da Marina Marcarino) per la stampa specializzata, in modo da facilitare la partecipazione della stampa estera a entrambe le manifestazioni.

Gli orari della manifestazione: 10,00-17,00. È possibile accreditarsi direttamente sul sito www.grandilanghe.com. L’ingresso è gratuito e riservato agli operatori professionali.

«La rassegna Grandi Langhe rappresenta un importante appuntamento per quanto riguarda il panorama vitivinicolo piemontese - dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa - Una grande vetrina per la nostra Regione ed in particolare per i pregiati vini delle Langhe quali Barolo, Barbaresco, Dogliani, Roero e Diano, rappresentati dal Consorzio di tutela che ha voluto questa manifestazione alla quale prendono parte operatori commerciali sia italiani che stranieri. Il mio auspicio è quello che i vini protagonisti dell’annuale edizione di “Grandi Langhe” possano diventare sempre più i testimoni di un territorio vitivinicolo unico nel suo genere alla luce anche dall’ambito riconoscimento da parte dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità»

«Grandi Langhe è ormai un punto di riferimento fondamentale per il settore commerciale in Italia e all’estero dice il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e DoglianiMatteo AscheriSiamo cresciuti esponenzialmente dalla prima edizione e questa è la testimonianza che portare gli operatori nel cuore delle nostre denominazioni per illustrarne la ricchezza e l’unicità è una formula vincente. Tra poco toccherà invece ai produttori esportare in massa i nostri prodotti, al primo Barolo & Barbaresco World Opening di febbraio a New York».
«Il Roero docg è una denominazione in ottimo stato di salute- spiegail presidente del Consorzio Tutela Roero Francesco Monchiero - in quanto le vendite sono cresciute del 10% solo nell’ultimo anno e del 25 % negli ultimi 5 anni , questo soprattutto grazie al Roero bianco che ha raggiunto i 6,5 milioni di bottiglie, per ciò che riguarda il Roero rosso le vendite sono attorno alle 500.000 bottiglie che confermano la nostra denominazione come al terzo posto per produzione tra le Docg piemontesi a base di una nebbiolo, ma soprattutto il dato interessante e che la superficie vitata iscritta all’albo è aumentata di 40 ettari negli ultimi 2 anni, questo fa ben sperare per il futuro in quanto sono sempre più le aziende giovani che investono sul Roero rosso come vino di ottima struttura , grande eleganza e ottima longevità». 
«La quinta edizione dell’evento Grandi Langhe, che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo e una crescita rilevante, rimarca l’importanza di un luogo del vino ormai tra i più apprezzati al mondo - dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero - L’evento rappresenta un’interessante occasione per lo sviluppo e la promozione commerciale del nostro vino e una vetrina internazionale in grado di attirare giornalisti e buyer da tutto il mondo. Non ultimo vorrei sottolineare che il nostro vino è sempre un punto di forza per il turismo, in quanto favorisce la conoscenza del nostro territorio e l’aumento anno dopo anno del numero di presenze turistiche».
«Sosteniamo il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani anche nell'edizione 2020 di Grandi Langhe, che quest'anno giunge alla sua quinta edizione - afferma Piergiorgio Castellino, direttore territoriale Alba di UBI BancaL'evento è dedicato al vino, eccellenza e orgoglio del nostro territorio, ed è particolarmente significativo e di grande importanza per la promozione delle nostre aziende e del loro lavoro presso un pubblico nazionale e internazionale di operatori professionali che avranno modo di apprezzare anche il ricco patrimonio paesaggistico e culturale delle Langhe, patrimonio mondiale UNESCO. UBI Banca, per cui questo territorio rappresenta una delle storiche aree operative, sarà presente con propri professionisti nei due giorni di Grandi Langhe».




mercoledì 15 gennaio 2020

ASIA, NUOVA ZELANDA E CILE: ECCO LE OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER LE GIOVANI DONNE DEL VINO



IL PROGETTO FUTURE SI POTENZIA E DIVENTA INTERNAZIONALE CON OFFERTE IN AZIENDE FEMMINILI IN ITALIA E NEL MONDO. PRESENTATE LE NOVITÀ 2020 DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GUIDATA DA DONATELLA CINELLI COLOMBINI: TEMA DELL’ANNO È “VINO, DONNE E AMBIENTE”
Dai mercati dell’Asia alle vigne della Nuova Zelanda e del Cile: il Progetto Future cresce e si espande a livello internazionale. Lanciato al Vinitaly 2019, si tratta di un ventaglio di opportunità formative proposte dalle aziende delle Donne del Vino italiane alle under 30 che vogliono lavorare nel mondo del vino
Si sviluppa come un archivio telematico sul sito www.ledonnedelvino.com con proposte in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche, di Pr e studi di consulenza enologica, tutte attività guidate da associate.
Quest’anno verrà arricchito con le offerte delle Donne del Vino estere incontrate durante il primo meeting mondiale che si è tenuto in novembre al Simei 2019, coordinato da Tiziana Mori, con l’obiettivo di creare un virtuoso network internazionale di scambi e confronto di esperienze.
La prima proposta è già online e arriva da una massima esperta di marketing e mercati orientali, Erika Ribaldi: offre un anno di tutoring a tre giovani donne che vogliano imparare il commercio del vino in Asia.
«Dopo 20 anni di esperienza diretta nel settore commerciale estero di cui 14 in Asia – dice Erika Ribaldi - desidero condividere il mio percorso con altre colleghe che iniziano il loro, accompagnandole e facilitandole in una parte del mondo che potrebbe apparire più problematica e lontana.
L’Asia, come tutti gli altri continenti è caratterizzate da sfumature che possono rappresentare rischi, ma anche vantaggi, se saputi apprezzare. Il rapporto personale ha un’importanza rilevante e va saputo valorizzare. Il mio intento è quello di aprire una conversazione con 3 giovani colleghe, che possano saper integrare l’aspetto umano, con quello professionale».
Intanto, altre offerte si concretizzeranno durante il 2020 in aziende della Nuova Zelanda e del Cile che offriranno periodi di stage all’interno di cantine vinicole gestite da donne. 
Donatella Cinelli Colombini

«L’idea di Future, lanciata da Alessandra Boscaini, delegata del Veneto – ricorda Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale - è di riunire in un solo database le attività esistenti in modo che servano da stimolo per le Donne del Vino, convincendole a dare un contributo alla crescita professionale delle nuove generazioni. Oltre alle offerte estere, sono già online numerose opportunità formative: lezioni, stage, corsi, visite didattiche, borse di studio distribuite in ogni parte d’Italia».

Tra le offerte formative del 2020 per le Donne del vino, anche i corsi di Wset Wine & Spirit Education Trust, riconoscimento internazionale di educazione al vino: il primo corso è organizzato in Piemonte, a Gavi, dal 21 al 23 febbraio. Il corso si svolgerà in altre regioni italiane dal nord al sud e sarà a cura di Alessandra Fedi Wine Educator e Chiara Giorleo.
DALLA FATTORIA DIDATTICA ALLA MASTERCLASS SUL TURISMO
Sono già oltre 30 le proposte delle Donne del Vino per le under 30 pubblicate sul sito internet: si va dalla visita alla Fattoria didattica della vignaiola Bruna Ferro a San Marzano Oliveto, in Piemonte, alla masterclass sul turismo del vino proposta dalla presidente Cinelli Colombini nella sua Fattoria del Colle in Val d’Orcia, Toscana. Alessandra Boscaini(Masi, Veneto) propone una expertise nella tecnica dell’appassimento delle uve, mentre Filomena Saponari (VignaFlora, Puglia) offre una lezione sulla potatura secca. Con le Donne del Vino, si impara anche “come realizzare una piccola azienda agricola” (idea di Antonella Corda, Sardegna), a conoscere i vini della Calabria (Maria Rosaria Romano, sommelier, Calabria) o alcuni segreti per vendere vino con una giornata di formazioni (Lavinia Furlani, Wine Meridian, Veneto). Chiara Lungarotti propone stages formativi di 3 mesi in Umbria. Altre imprenditrici propongono delle giornate didattiche come Daniela Mastroberardino (Terredora, Campania); Elena Zeni (Zeni 1870, Veneto); Cristina Ascheri (Cantine Ascheri, Piemonte);  Vincenza Librandi (Librandi, Calabria); José Rallo (Donnafugata, Sicilia).

Tutte le offerte su www.ledonnedelvino.com
IL 2020 DEDICATO A DONNE, VINO E AMBIENTE
L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino si prepara a un intenso calendario di attività per il 2020: il tema scelto per quest’anno è Donne, Vino e Ambiente con l’avvio del progetto “Donne in classe A” con Enea Federsco sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina.
Il calendario del 2020 delle Donne del Vino si aprirà il 31 gennaio in Toscana con il convegno su “Donne vino e credito” in occasione di Wine&Siena, dove sarà presentata una ricerca condotta dall’Università di Siena sull’accesso al credito delle donne del vino in Italia. Si prosegue con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (dal 1 al 14 marzo) con eventi in tutta Italia.  A Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale curata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, due donne del vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondialesdes vins Canada che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, il meeting nazionale si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-27-28 giugno). In autunno, infine, si premierà il Personaggio dell’Anno.
UN PO’ DI NUMERI IN ROSA
Qualè il “bilancio di genere” 2019 in Italia? Sono donne quasi un terzo dei parlamentari italiani e un quarto delle posizioni nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa. Per la prima volta unadonna, Marta Cartabia, è stata eletta presidente della Corte Costituzionale. Il GAP fra gli stipendi scende al 10% contro una media OCSE del 15%. Il nostro Paese è decimo nel mondo a pari merito con il Canada e davanti a Svizzera e Regno Unito. Le città dove le donne vedono maggiormente valorizzato il loro talento sono Milano e Roma, ma a livello regionale vincono Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto.
Chi sono le donne manager più performanti nel mondo?Roz Brewer di Starbucks, Ruth Porat di Alfabet Google, Gimmi Rometty di IBM, Abigal Johnson di Fidelity Investments, Sheryl Sandberg di Facebook, Amy Hood di Microsoft, Deirdre O’Brian di Apple e Julie Sweet di Accenture. 
Secondo una delle ultime ricerche del Censis, le donne italiane a capo di aziende agricole coltivano il 21% del SAU – la superficie agricola utilizzabile - ma producono il 28% del PIL agricolo. Dal 2003 al 2017 le donne manager rurali sono cresciute del 2,3% - unico comparto economico tradizionale con questa variazione positiva- portando un pensiero differente e orientato all’accoglienza e alla diversificazione. Un rinnovamento che ha contribuito in modo positivo alla crescita dell’intero settore.
CHI SONO LE DONNE DEL VINO
Le Donne del vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi quasi 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. Altre info sul sito e sul blog: www.ledonnedelvino.com

Associazione Nazionale Le Donne del Vino
02 867577, www.ledonnedelvino.com, info@ledonnedelvino.com

giovedì 9 gennaio 2020

Premio giornalistico Chiocciola Metodo Cherasco – Città di Cherasco 2020




REGOLAMENTO E ISTITUZIONE DEL PREMIO 


L’Associazione Nazionale Elicicoltori, con il supporto del Comune di Cherasco (Cuneo) ha istituito la terza edizione del Premo Giornalistico “Chiocciola Metodo Cherasco” da assegnare a giornalisti (professionisti o pubblicisti, iscritti all’albo dei giornalisti) che abbiano pubblicato articoli particolarmente significativi a tema su quotidiani, settimanali, mensili, riviste, nazionali o locali, blog.
Gli articoli pubblicati nel periodo 20 settembre 2019 – 20 giugno 2020 devono focalizzare i temi riguardanti il mondo dell’elicicoltura, con particolare attenzione all’Elicicoltura 2.0 e al rapporto tra la chiocciola e il territorio cheraschese, il ruolo della chiocciola nell’economia cheraschese, la promozione del territorio attraverso la chiocciola. Non sono ammessi al concorso gli articoli che si basano sulla pura cronaca. Non sono ammessi libri e pubblicazioni analoghe a supporto dei quali vi sia stato uno specifico sostegno pubblicitario.

Consistenza del premio
- Premio Chiocciola Metodo Cherasco - Elicicoltura 2.0: euro 500 più set di prodotti Sagapò del valore di 500 euro e food del valore di 200 euro.
- Premio Chiocciola Metodo Cherasco - Città di Cherasco: euro 1.000.
Il conferimento dei premi avverrà durante l'Helix2020 a Cherasco (Cn).

La Giuria
La Giuria del Premio è formata da due giornalisti iscritti all’Ordine Nazionale dei Giornalisti (uno in qualità di presidente), da un rappresentante dell’Associazione Nazionale Elicicoltori, dal sindaco del Comune di Cherasco o suo delegato e dal presidente della Commissione Commercio del Comune di Cherasco. Fungerà da segretario un componente della Giuria.
La Giuria si riunirà entro il 5 settembre 2020 per esaminare gli articoli presentati e, motivando per iscritto giudizi e decisioni, comunicherà all’Associazione Nazionale Elicicoltori e al Comune di Cherasco il suo insindacabile proposito di assegnazione del Premio ed i titoli dei lavori, i nomi degli autori e delle testate premiate. Ai vincitori sarà comunicato l’esito del concorso entro il 10 settembre 2020. 
Ammissione al Premio
Coloro che intendono concorrere al Premio devono inviare 1 copia in formato pdf di ogni articolo sul tema in concorso alla segreteria del Premio giornalistico Chiocciola Metodo Cherasco entro e non oltre il 15 agosto 2020 via mail all’indirizzo premiochiocciolacherasco@gmail.com  .  Il lavoro presentato deve essere corredato da lettera di presentazione che indica la testata, la data di uscita dell’articolo, nome e cognome dell’autore, numero di tessera di iscrizione all’Ordine dei giornalisti, recapito mail a cui inviare eventuali comunicazioni, numero di telefono. Ogni autore può presentare un massimo di tre articoli.
La partecipazione al Premio è gratuita.
La partecipazione implica la conoscenza e l’accettazione della clausole previste nel presente regolamento. I dati forniti saranno trattati nel rispetto della legge sulla privacy e alle sole finalità del concorso in oggetto.

mercoledì 8 gennaio 2020

TORINO: 20-21-22 FEBBRAIO 2020: POLITICHE DEL CIBO, SOSTENIBILITÀ DELLE FILIERE E CIBO DEL FUTURO: TORNA IL FESTIVAL NAZIONALE DEL GIORNALISMO ALIMENTARE


È giunto alla quinta edizione l’appuntamento che riunisce centinaia di professionisti della comunicazione e dell’informazione in ambito alimentare. Grandi temi di attualità e trend futuri al centro del dibattito. Comune denominatore: informazione di qualità. Dal 20 al 22 febbraio 2020, Torino tornerà ad essere capitale del dibattito culturale nazionale sul cibo e l’alimentazione con la quinta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che dal 2016 si è consolidato come una delle manifestazioni di rilievo nazionale, sia del «mondo alimentare» che del «mondo della comunicazione» e del giornalismo, unico in Europa nel suo genere.

Al Festival si parla di giornalismo e alimentazione da punti di vista anche molto diversi fra loro: il cibo visto dal giornalismo economico e finanziario; l’informazione sulla sicurezza alimentare; l’informazione sulla ricerca agroalimentare; il linguaggio del giornalismo enogastronomico; le bufale alimentari nel web; la comunicazione alimentare verso i bambini; le politiche nazionali sull’alimentazione; legalità e cibo; la critica e l’attualità delle guide enogastronomiche; la comunicazione delle aziende; l’editoria di settore… 

A Torino, la città delle idee per antonomasia, l’appuntamento richiama ogni anno centinaia di professionisti dell’informazione alimentare: giornalisti, blogger, aziende, funzionari di amministrazioni pubbliche, professionisti della sicurezza alimentare, uffici stampa e rappresentanti di associazioni si incontrano, si confrontano, scambiano esperienze e mettono in rete saperi.
Qui nascono nuove idee e si anticipano i futuri trend della comunicazione legata ai temi alimentari. E nascono soluzioni per rispondere alle necessità sociali.
Filo conduttore del dibattito sarà come sempre la necessità di una informazione di qualità, a fronte anche di un pubblico di consumatori sempre più attento, partecipe e preparato, anche grazie ad una più facile accessibilità ai contenuti, garantita dai nuovi media. Questa facilità di accedere alle informazioni, che è un incredibile strumento di sviluppo, ha anche un rovescio della medaglia: in rete è molto facile incappare in informazioni errate, incomplete, superficiali, fuorvianti.

Solo un atteggiamento critico e la capacità di distinguere la validità delle fonti può permettere al consumatore di avere un ruolo attivo non solo nell’individuare informazioni di qualità, ma anche nella propagazione di quelle vere e corrette. Per questo, per la prima volta nel 2020, il Festival aprirà le sue porte anche al pubblico, che avrà anche l’occasione di incontrare dal vivo alcuni tra i più seguiti personaggi della rete.

Tra gli ospiti dell’edizione 2018 ricordiamo: Lisa Casali, Sonia Peronaci e Benedetta Rossi. “Il cibo è nella vita di noi tutti, ogni giorno e in numerosi momenti. Il cibo è vita, economia, sviluppo, solidarietà, benessere, salute, scienza, cultura…e molto altro. Sempre più ci informiamo sul web. E i confini tra le diverse fonti di informazione sono sempre meno netti. – spiega il giornalista Massimiliano Borgia, ideatore e direttore del Festival – Il cittadino deve sapersi orientare tra le diverse fonti e interpretare in modo consapevole le informazioni che legge sui giornali o su un blog. E abbiamo pensato che aprire al pubblico le porte del Festival possa fornire un contributo importante nello sviluppo di questo spirito critico e verso la consapevolezza della responsabilità che ciascuno di noi può avere anche quando decide di condividere un contenuto – corretto o errato - sui social.”

Grazie agli oltre 30 panel di discussione, saranno numerosi i temi sul tavolo della V edizione: le politiche del cibo, la sostenibilità e sicurezza delle filiere, la ricerca sul cibo del futuro, lo spreco alimentare, nuovi trend come la “doggy bag” e il “food delivery”. Grande spazio sarà, come sempre, dedicato all’informazione sulla sicurezza e sui reati alimentari, al made in Italy e al cibo come veicolo di promozione sociale e culturale. Non mancheranno momenti di confronto sull’informazione vista con l’occhio della televisione, della radio e delle grandi guide gastronomiche e focus sulle grandi inchieste. Accanto ai dibattiti, anche quest’anno il Festival proporrà un programma parallelo di stage tecnici e laboratori di esperienza. Questi saranno momenti formativi organizzati in collaborazione con partner e sponsor. Saranno a numero chiuso e avranno la finalità di trasmettere consigli utili per il lavoro del giornalista che scrive, fotografa, filma, posta il cibo.
Ma saranno anche momenti di conoscenza reciproca tra i partecipanti e i curatori degli stage e dei laboratori anche in vista di contatti futuri. “Stage e laboratori – spiega ancora il Direttore Massimiliano Borgia - si svolgeranno negli stessi orari dei panel: un modo per «staccare» dai dibattiti e farsi coinvolgere in attività pratiche. Inoltre, così come avvenuto nella scorsa edizione, il Festival del Giornalismo Alimentare consegnerà i propri riconoscimenti a giornalisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti per il loro lavoro di informazione e inchiesta in ambito food.
Ripeteremo infine anche l’esperienza degli incontri B2B, che ha riscosso molto successo l’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo organizzato incontri tra le aziende presenti al Festival interessate ad approfondire possibilità e benefici della comunicazione con i professionisti della comunicazione interessati a sviluppare la propria attività.

C’è ancora moltissimo bisogno di comunicazione sul cibo e ci è parso naturale porci come facilitatori dell’incontro tra domanda e offerta.” Con l’obiettivo di far incontrare le diverse professionalità interessate alla comunicazione alimentare, (Giornalisti, Medici, Veterinari, Biologi, Nutrizionisti, Agronomi, Avvocati e Tecnologi Alimentari) l’evento è ufficialmente inserito tra quelli validi per acquisire i crediti della formazione obbligatoria continua dei giornalisti e delle professioni scientifiche e sanitarie.
Per restare aggiornati sulle prossime novità e per pre-accreditarsi alla tre giorni di Festival consultare il sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e i profili social

lunedì 6 gennaio 2020

"INCONTRI di VINI" inaugura a partire dal 15 gennaio a NIZZA MONFERRATO gli approfondimenti dedicati a vini importanti e abbinamenti gastronomici



Torna  a Nizza Monferrato l'appuntamento  di “Incontri diVini”, l’attesa  kermesse enologica e gastronomica giunta alla sua quarta edizione, che inaugura il nuovo anno  e dedicata a presentare e a far incontrare i vini provenienti da diversi territori.
L’intento che anima la manifestazione è quello di favorire un confronto tra vini provenienti dalle regioni con la più spiccata vocazione enologica, senza la pretesa di creare una classifica o di fornire un giudizio sulla loro qualità. Si tratta di uno scambio di sapori, inquadrato in un contesto di cultura enologica, che rispecchia i gusti del pubblico: ne sono la dimostrazione lampante le precedenti edizioni, che hanno visto esaurire in poco tempo tutti i posti disponibili.

“Per quest’anno – spiega l’assessore all’Agricoltura, Domenico Perfumo – abbiamo pensato di allargare i nostri orizzonti e di aprire gli incontri anche ai vini prodotti in Francia”.
E così nelle tre serate in cui si articola l’evento (inizio ore 20:30), accanto ai vini tipici del territorio troveranno spazio anche pregiate etichette francesi, il tutto in abbinamento con un piatto tipico locale, pensato per rendere l’esperienza sensoriale autentica e completa.
“Siamo più che soddisfatti dei numeri degli “Incontri diVini”, che non sono solo stati confermati ma sono andati in crescendo” dichiarano all’unisono il sindaco Simone Nosenzo e l’assessore alle Manifestazioni, Marco Lovisolo. “Si tratta di un investimento sulla qualità, che ha una ricaduta positiva direttamente sul territorio, e un valore aggiunto nel percorso di promozione dei nostri vini”.

Si inizia mercoledì 15 gennaio alle ore 20:30 al Foro Boario di piazza Garibaldi con Alta Langa e Champagne, da assaporare accompagnati con la belecauda (farinata di ceci).
Mercoledì 22 il Nizza e il Rodano si sposano con gli agnolotti al plin, mentre il 29 gennaio i formaggi piemontesi saranno annaffiati dal Monferrato Rosso e dal Bordeaux.


I vari interventi saranno tenuti dai produttori locali e coordinati dall’enologo Paola Manera. Il costo per i tre incontri è di 36 euro ed è prevista la possibilità di iscrizione anche a singole serate.
Per informazioni e per prenotazioni è possibile contattare l’Ufficio Agricoltura allo 0141 – 720507 o andare sul sito www.nizzaeventi.it