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venerdì 31 gennaio 2025

30 ANNI DI VERDUNO PELAVERGA DOC: UN TRAGUARDO STORICO TRA EVENTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

 



 


L'anno 2025 segna una ricorrenza importante per il Verduno Pelaverga DOC, che celebra il trentesimo anniversario del riconoscimento della denominazione 

 

Un traguardo che affonda le radici in una storia antica e affascinante, come racconta il sito ufficiale dell'Associazione: il Pelaverga è un vitigno autoctono che risale addirittura al XVII secolo, simbolo di una tradizione vitivinicola profondamente radicata nel territorio di Verduno. 

 

Questo vino rappresenta l'espressione autentica di un territorio unico, dove la passione dei produttori ha saputo preservare e valorizzare un patrimonio ampelografico straordinario. Un successo che oggi viene celebrato attraverso un ricco calendario di eventi nazionali e internazionali, volto a raccontare la storia, i sapori e la cultura di questo vino speciale.


Un anno di eventi per celebrare il Verduno Pelaverga DOC


Per tutto il 2025, l'Associazione Verduno è Uno porterà il suo vino sui principali palcoscenici nazionali e internazionali, attraverso attività promozionali, degustazioni, incontri.

 

· Nebbiolo Prima 2025 (in collaborazione con Albeisa, gennaio/febbraio 2025): Degustazioni di Verduno Pelaverga DOC durante i pranzi riservati ai giornalisti, un'opportunità per far conoscere le eccellenze di questo vitigno.

 

· Grandi Langhe 2025 (27 e 28 gennaio 2025): Brindisi inaugurale presso le OGR di Torino, dedicato a giornalisti e buyer, per celebrare ufficialmente il trentennale. Banco di assaggio dedicato alla denominazione nell’ambito dell’evento.

 

· Stoccolma – Barolo & Friends (17 febbraio 2025): Banco di assaggio collettivo per promuovere il Verduno Pelaverga DOC sul mercato scandinavo, allargando l'orizzonte internazionale di questo vino.

 

· Indigena World Tour - Houston con Ian D'Agata (3 marzo 2025): Masterclass che approfondirà le peculiarità del Verduno Pelaverga DOC, con uno dei maggiori esperti di vitigni autoctoni, grande voce del Verduno Pelaverga DOC.

 

· Incoming di sommelier internazionali (primavera/estate 2025): Masterclass e cene tematiche a Verduno, un'immersione completa nella cultura e nella produzione del Pelaverga.

 

· Verduno Pelaverga e Contemporary Cuisine nei Paesi Bassi (estate 2025): Evento dedicato agli operatori del settore per valorizzare l'abbinamento con la cucina contemporanea, dimostrando la versatilità di questo vino.

 

· Eventi nazionali di promozione del vino: Partecipazione a manifestazioni ed eventi di settore nel corso dell’anno.

 

· Incoming di giornalisti italiani nel territorio (settembre 2025): Degustazione dell'annata 2024 di Pelaverga DOC e investitura ufficiale degli Ambasciatori del Verduno Pelaverga DOC.



Un anniversario, un vino, una storia da raccontare

 

Il Verduno Pelaverga DOC – spiega il presidente dell’associazione, Diego Morra -  è molto più di un vino. È un racconto secolare che lega natura, tradizione e innovazione. Un vitigno che, grazie alla tenacia e all’ostinazione dei produttori di Verduno, è riuscito a sopravvivere e a distinguersi nel panorama enologico italiano. Questo trentennale è per tutti noi un'occasione per condividere con il mondo un vino che amiamo, ma anche un pezzo di storia italiana, un patrimonio di saperi, tecniche e passioni che fanno del Verduno Pelaverga DOC un portabandiera unico del territorio piemontese e delle Langhe in particolare”.

 

Per maggiori informazioni: www.verdunopelaverga.it

 

#verdunopelaverga30

 




mercoledì 29 gennaio 2025

LA TERZA EDIZIONE DEL COCCHI SAVOY DRY VERMOUTH DI TORINO PROTAGONISTA ALL’AMERICAN BAR

 

 


Si presenta una nuova edizione del Cocchi Savoy Dry Vermouth di Torino

Questa edizione, la terza, nasce dalla collaborazione con il team del leggendario The American Bar @ The Savoy di Londra - in particolare Andrea di Chiara Angelo Sparvoli (nella foto) , rispettivamente Bar Manager e Head Bartender – alla ricerca di un vermouth sapido e versatile.

Il Cocchi Savoy Dry Vermouth di Torino è stato protagonista, in questo “Dry January”, del Dry Highball (Cocchi Savoy Dry Vermouth di Torino, Liquore di sambuco, Rosolio, Banana, Tonica al sambuco e arancia rossa) in lista in limited edition al The American Bar solo per il mese di gennaio, pensato per esaltare la complessità e la sapidità del vermouth prodotto da Cocchi. 

 

Dopo il successo delle prime due edizioni, il vermouth prodotto da Cocchi per l’American Bar del Savoy è ora disponibile in quantità limitata (solo 2000 bottiglie) e si può degustare unicamente presso il The Savoy. La nuova edizione si presenta come una conferma dell’eccellenza piemontese e della tradizione della grande cocktaillerie internazionale.

 

 

Le caratteristiche distintive della terza edizione 

 

Il CocchiSavoy Dry Vermouth di Torino si distingue come Vermouth di Torino Superiore (VdT Superiore), grazie alla composizione che vede oltre il 50% di vino piemontese, tra cui uno Chardonnay del Monferrato da terreni calcarei e un Cortese dalla marcata freschezza e acidità; ne risulta un prodotto dal carattere minerale, perfetto per interpretare la mixology contemporanea.

Le botaniche principali, accuratamente selezionate, includono:

• Cedro e mandarino, che donano vivacità agrumata.

• Salvia e galanga, per una complessità aromatica unica.

• Assenzio, menta, genziana, bergamotto e rabarbaro, che completano il profilo aromatico in equilibrio con le precedenti due edizioni del Savoy Dry Vermouth.

Con un grado alcolico del 17% vol., il Savoy Dry è stato pensato per offrire una personalità decisa e distinguersi dal tradizionale Extra Dry di Cocchi.

 


 

Una storia di collaborazioni e qualità

 

La cura artigianale di Cocchi, unita alla visione dei bartender, ha dato vita a un vermouth pensato per i migliori cocktail contemporanei, senza dimenticare l’eleganza del consumo liscio – commenta Giorgio Bava, responsabile export di Cocchi sul mercato inglese -. Nel 2014 Giulio Cocchi aveva già collaborato con Erik Lorincz (all’epoca Head Bartender dell’American Bar) e Declan McGurk (Bar Manager) per la creazione di un prodotto unico, che intrecciasse la tradizionale arte italiana della vinificazione e della botanica con la profonda conoscenza della miscelazione del team di barman del Savoy. A questa prima edizione, ne era seguita una seconda, aggiornata, a cui avevano dato il loro fondamentale apporto Maxim Schulte (The American Bar) ed Elon Soddu (The Beaufort Bar) in diversi incontri di degustazione tecnica e sensoriale avvenuti nella cantina a Cocconato e nei loro bar a Londra”.

 

Il Savoy Dry si inserisce così nella linea dei prodotti da collezione di Cocchi, rappresentando una nuova pietra miliare nella storia dell’azienda di Cocconato. 

 

lunedì 20 gennaio 2025

Banca del Vino: I vini dei Campi Flegrei incontrano Il Poggio di Gavi

 


 

 La sede di Acqui Terme della Banca del Vino organizza un nuovo appuntamento per gli amanti del vino: sabato 25 gennaio 2025, alle 20, a Il Poggio di Gavi, avrà luogo una serata didattica speciale dedicata ai vini vulcanici dei Campi Flegrei e al territorio di Gavi.

 

Protagoniste dell’evento saranno due produttrici, Cristina Varchetta delle Cantine Astroni di Napoli e Francesca Poggio de Il Poggio di Gavi, entrambe membri dell’associazione nazionale Le Donne del Vino. Durante la serata, racconteranno la ricchezza dei vini vulcanici, dei vitigni autoctoni e della custodia dei territori.

 

Questo appuntamento rappresenta «una preziosa occasione di confronto e dialogo – dice Laura Norese, coordinatrice La Banca del Vino sezione di Acqui Terme - non si tratterà di una classica degustazione organolettica guidata, ma di un momento di interazione diretta con le produttrici, che accompagneranno i partecipanti in un viaggio attraverso i sapori e le storie racchiuse nei calici». E spiega: «La mission della Banca del Vino è valorizzare i produttori e le persone che lavorano nelle aziende vinicole, offrendo agli appassionati l’opportunità di conoscere da vicino i territori dove nascono i vini che si degustano».

 

Sette vini in degustazione
Durante l’evento, saranno aperti i vini conservati dalla Banca del Vino di Pollenzo e sarà possibile degustare:

  • Gavi Docg del Comune di Gavi Rovereto Francesca Poggio Metodo Classico 2017
  • Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2023
  • Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2022
  • Campi Flegrei Bianco Tenuta Jossa 2020
  • Campi Flegrei Falanghina Vigna Astroni 2019
  • Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2021
  • Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2022

Al termine della serata focaccia e risotto al Gavi.

L’evento è aperto a tutti gli interessati, previa prenotazione online.

Save the date:
Sabato 25 gennaio 2025, ore 20
Location: Il Poggio di Gavi

Le serate si prenotano esclusivamente online al seguente link: https://ideasiti.wine/eventi/

 

Chi è la Banca del Vino

Realtà unica al mondo, la Banca del Vino ha l’obiettivo di esprimere la grande ricchezza di territori, terreni e vitigni autoctoni della nostra penisola. Un patrimonio biodiverso inestimabile in un paese come l’Italia dove – caso unico al mondo -in ogni regione si produce vino. Oggi attraverso il progetto “Club Banca del Vino”, le cantine selezionate e aderenti contribuiscono a sostenere la cultura del vino attraverso iniziative promozionali ed educative. Sono oltre 50.000 le bottiglie custodite nelle Cantine Storiche dell’Agenzia di Pollenzo, il cui complesso architettonico nasce nel 1835, per volontà di Carlo Alberto di Savoia. Era il centro direttivo delle tenute sabaude e il cuore delle sperimentazioni agro-enologiche. L’idea di restituire a un utilizzo pubblico l’intero edificio risale alla fine degli anni Novanta, grazie ad un’iniziativa dell’associazione internazionale Slow Food. Al suo interno, oltre alla Banca del Vino, troviamo la sede della prima Università degli Studi di Scienze Gastronomiche al mondo, le Tavole Accademiche e l’Albergo dell’Agenzia. Un polo che continua a lavorare per essere un punto di riferimento per la politica alimentare di alta qualità e la cultura eno-gastronomica internazionale.



Chi è Laura Norese

Laura collabora con Slow Wine dal 2017, un’esperienza che l’ha portata a scoprire la straordinaria diversità di cantine e vigneti tra Monferrato, Langhe, Roero, Gavi e Colli Tortonesi. La sua missione, attraverso le serate della Banca del Vino, è trasformare ogni incontro in un momento di arricchimento culturale e umano.

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giovedì 16 gennaio 2025

IN ALTA LANGA NASCONO DUE NUOVI VINI: ESPRESSIONE BLANC 2018 ED ESPRESSIONE NOIR 2018 COCCHI ZERO DOSAGGIO, NESSUN VINO DI RISERVA, 60 MESI SUI LIEVITI PER ESALTARE LE CARATTERISTICHE DEI VITIGNI DI ALTA LANGA NEL MILLESIMO 2018

 


 

C’è un tratto particolarmente rilevante che distingue l’Alta Langa dalle altre denominazioni di metodo classico: l’obbligo del millesimo. Per queste due nuove cuvée, Espressione Bianc 2018 ed Espressione Noir 2018Cocchi ha lavorato per interpretare al massimo la forza e il carattere del millesimo 2018 declinati nella purezza dei due vitigni dell’Alta Langa, 100% Chardonnay per Espressione Bianc e 100% Pinot nero per Espressione Noir.

 

 

ANDAMENTO CLIMATICO ANNATA 2018

 

L’anno 2018 è ricordato in Piemonte per essere stato il secondo più caldo dei 61 anni precedenti, con un’anomalia termica media di circa +1,6°C rispetto alla climatologia del periodo1971-2000. In particolare, sono le temperature minime a essere state le più calde dell’intero periodo (dati Arpa Piemonte).

In questa situazione è stato importante, dal punto di vista viticolo, l’apporto delle precipitazioni con circa 1400 mm medi sulla regione, con un surplus pluviometrico del 32% rispetto alla norma 1971-2000.

La stagione invernale si è protratta fino all’inizio del mese di marzo con temperature inferiori alla media portando a una ripresa vegetativa della vite lenta e graduale.

La fioritura e la successiva allegagione si sono svolte in modo regolare e in condizioni climatiche ottimali, dalla metà di luglio le temperature si sono alzate sensibilmente senza però determinare anticipi della raccolta che è iniziata il mattino del 31 agosto. Questo andamento climatico ha permesso di ottenere vini base di buona densità aromatica con una freschezza acida equilibrata grazie anche alla fermentazione malo-lattica interamente completata per Espressione Bianc 2018.

 

VINIFICAZIONE E SPUMANTIZZAZIONE

 

  • Vendemmia interamente manuale.
    Fermentazione malolattica, completa solo per Espressione Bianc 2018.
  • Nessun vino di riserva: solo uve del millesimo 2018, per un racconto puro e fedele dell’annata.
  • Brut Nature: 0 g/L di zuccheri, per mostrare in trasparenza il terroir e il millesimo.
  • Invecchiamento di cinque anni in cantina: un percorso lento e meticoloso per vini dalla struttura complessa e dall’eleganza unica.
  • Dopo il dégorgement, per dare modo al vino di ricreare il suo equilibrio, le bottiglie rimangono per almeno altri dieci mesi in cantina prima di essere messe in commercio.
  • Produzione limitata: 6478 bottiglie e 150 magnum per ciascuna cuvée.
  • Due interpretazioni di Chardonnay e Pinot nero, firmate dall’enologo Paolo Bava.

 

“Abbiamo voluto dare un’identità profonda a queste due nuove etichette Cocchi in funzione dell’annata, con la certezza che potremo creare un vino diverso ed emozionante per ogni vendemmia, visto che l’obbligo del millesimo è una delle caratteristiche che distingue la denominazione Alta Langa. Un progetto in cui crediamo moltissimo, tanto che abbiamo già sei diverse vendemmie in cantina pronte a dare continuità a questo sogno, una dopo l’altra” commenta Paolo Bava.

 

 

La raccolta delle uve è stata svolta interamente a mano per rispettarne l’integrità; dalla pressatura sono stati selezionati i mosti con resa al 50%, e, al termine della fermentazione alcolica, la malolattica è avvenuta completamente per Espressione Bianc. Dopo il tiraggio, effettuato nella primavera successiva, ad aprile 2019, entrambi i vini sono stati affinato per 60 mesi (cinque anni) sui lieviti. Successivamente al dégorgement, le bottiglie sono rimaste a riposo per 10 mesi in cantina per dare modo ai vini di ricreare il loro equilibrio prima di essere messi sul mercato.

 

 

 

 

ZERO ZUCCHERI AGGIUNTI PER AROMI INTENSI

 

Il dosaggio zero valorizza la naturale acidità delle uve ed esalta i caratteri varietali dello chardonnay e del pinot nero di Alta Langa nel millesimo 2018. 

 

Espressione Bianc 2018: un vino dal colore oro pieno e integro. Seducenti sono i profumi iniziali fumé e lievitati tostati che lasciano presto spazio a purea di banana, confettura di cedro e limone, mango fresco. Aromi di gelsomino, latte di mandorle, muschio bianco e foglia di nocciola donano complessità e stratificano l’assaggio. La struttura è compatta e avvolgente, con grande densità di frutto e croccantezza. Il finale è balsamico con un tocco fumé, di mandorla tostata e spezie bianche. Bollicina fine e intrigante.

 

Espressione Noir 2018: il lungo affinamento sui lieviti mette in risalto la trama fitta e complessa dei migliori Pinot nero in purezza, sviluppando colori delicati tendenti al giallo oro narciso con riflessi verdini, uniformi su tutto il calice e bollicine finissime. I profumi sono eleganti: ampio il primo impatto, con nocciola fresca, mallo di noce, concentrato di limone e cedro e un ventaglio di frutta a polpa bianca e note saline persistenti. In bocca, si ritrova una buona sapidità e il gusto secco tipico del pas dosè, un sapore fresco, definito e lungo che ricorda le nocciole di Langa e i frutti bianchi canditi, sempre mantenendo un buon bilanciamento con i toni acidi leggeri.

 

 

VINI APPENA NATI CHE VANTANO UN'EREDITÀ PIONIERISTICA

 

Fin dai primi passi nel mondo dell’Alta Langa, all’inizio del progetto sperimentale che ha condotto alla creazione della denominazione negli anni Novanta, Cocchi ha fatto dell’innovazione e della qualità la propria bandiera. La cantina è stata tra le prime a credere nel potenziale di questa appellazione, con un approccio visionario. Oggi, il risultato di questi investimenti si traduce in cuvée che esprimono al meglio le caratteristiche uniche del territorio delle terre alte di Langa e che continuano a ottenere riconoscimenti a livello mondiale.

 

 

COCCHI E L'ALTA LANGA DOCG: UNA STORIA DI IMPEGNO E PRIMATI

 

Cocchi si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche la costante tensione verso l'eccellenza. Ogni nuova cuvée rappresenta un ulteriore passo avanti nella stretta relazione tra Cocchi e la denominazione Alta Langa: Cocchi è stata la prima cantina in assoluto a proporre un vino Alta Langa da sole uve Chardonnay (Bianc ‘d Bianc), primo millesimo 2000, e nello stesso anno la prima a proporre un vino rosato (Rösa); nel 2019, persino la prima a lanciare una Grappa di Alta Langa.

 

Ancora oggi, per Cocchi, è un punto d’orgoglio la fedeltà piena alla denominazione, la perfetta rispondenza a un disciplinare particolarmente rigoroso, che consente di produrre solo vini millesimati, espressione cioè di una sola vendemmia che viene riportata in etichetta; un disciplinare che richiede per questo metodo classico non meno di 30 mesi di affinamento, e Cocchi fa di più, uscendo sul mercato con cuvée che hanno riposato sui lieviti almeno un anno in più, ben oltre i 30 mesi previsti” dice Paolo Bava.

 

I nuovi Alta Langa Cocchi sono in commercio a partire da gennaio 2025; Espressione Bianc 2018 ha già ottenuto il premio Top Wine nella Guida Slow Wine 2025, mentre Espressione Noir 2018 ha conquistato il Sigillo Oro al Wine Hunter Award.

 

 

DAL 1891 A OGGI: I 133 ANNI DI COCCHI

 

Aperitivi a base di vino e bollicine cento per cento piemontesi: Cocchi produce, dal 1891, vermouth e spumanti tradizionali dell’Astigiano

Nata ad Asti nel 1891 grazie al genio creativo e visionario di Giulio Cocchi, giovanissimo pasticcere di origini toscane, oggi il nome di Cocchi è celebre in tutto il mondo grazie alla produzione di metodo classico Alta Langa DOCG e vini aromatizzati - in particolare diversi tipi di Vermouth, il Barolo Chinato, l'Americano. 

Dal fondatore Giulio Cocchi la casa vinicola ha ereditato un’inesauribile vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e apprezzata in cinque continenti. A definire lo stile Cocchi sono quindi eleganza e autenticità: la qualità del vino, la maestria e l’esperienza tecnica più che centenaria e una passione e una creatività mai venute meno negli anni.

Insieme alle cuvée di Alta Langa, Cocchi è altrettanto noto per i suoi Vermouth e aromatizzati, tra i quali lo Storico Vermouth di Torino, che 14 anni fa innescò la riscoperta della categoria, il DopoTeatro, Vermouth Amaro da sera, l’Aperitivo Americano, che nelle due versioni Bianco e Rosa è il classico aperitivo della città di Asti, aromatizzato con genziana, China e arancio amaro, e il Barolo Chinato, del quale Cocchi è icona dal 1891.

 

www.cocchi.com | Social: @cocchi1891 #cocchi1891

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mercoledì 8 gennaio 2025

UNA NUOVA VISIONE DI GRIGNOLINO DA BRAIDA: LIMONTE GB, VENDEMMIA TARDIVA E AFFINAMENTO IN LEGNO. SI PRESENTA NELLE ANNATE 2016, 2017 E 2018

 

  

Il Grignolino è uno dei vitigni autoctoni più caratteristici del Piemonte, apprezzato per la sua natura autentica e schietta. Celebre per i suoi tannini vivaci e la sottile eleganza, è un vino che racchiude un'identità forte e distintiva, rispecchiando l’anima del territorio da cui proviene.

Storicamente considerato un vino “ribelle” per la sua struttura e per il suo carattere orgogliosamente spigoloso, il Grignolino ha da sempre occupato un posto speciale nella tradizione enologica piemontese.

 

Per Braida, il Grignolino è tra i vini delle origini: Giacomo Bologna amava sottolinearlo, facendo riferimento a Grignolino e Barbera sotto il marchio Braida nelle fiere di settore degli anni Sessanta e Settanta, simbolo di una tradizione che non smette di rinnovarsi.

Grazie a un nuovo impianto realizzato nel 2010, dal 2014 il Grignolino Braida nasce esclusivamente dal vigneto di proprietà Limonte, così denominato in omaggio al terreno ricco di limo che ne esalta l’unicità.

 

Con Limonte GBGiuseppe Bologna trasforma questo vitigno in un manifesto di istinto, cuore e passione. In direzione ostinata e contraria rispetto alle mode e alle convenzioni, ne sigla, con le sue iniziali, una nuova visione.


"Abbiamo cercato di sviluppare la parte forte, robusta e di carattere di un vitigno spesso sottovalutato – commenta Giuseppe Bologna –. Il progetto è nato con l’annata 2015, che non è stata messa in commercio, e si svela oggi con le annate 2016, 2017 e 2018. Questo percorso continuerà nelle annate successive, mantenendo una produzione volutamente limitata".

 

L’etichetta di Limonte GB riflette l’essenza del vino: onde sottili evocano la finezza e l’eleganza della sua trama, la scritta oro spicca al centro con caratteri classici e senza tempo, comunicando il pregio di questo Grignolino fuori dal comune.




  

 

Denominazione
Grignolinod’AstiDOC.
UvaeVigneto
100%Grignolino.DaunaproprietànelcomunediRocchetta
Tanaro,dipocomenodi2,5ettari.Annod’impianto2010,densità
di5500pianteperettaro,esposizioneasud/est.Tessituradel
terreno:40%limo,30%sabbia,30%argilla.
Sieffettuaunaprimaraccoltaperilvinotradizionale,lasciandopoi
tregrappoliperpiantaperunasurmaturazione,ilcuiperiodovaria
inbaseall’annata.DallavendemmiatardivanasceilLimonteGB.
InCantina
Circail30%delleuveèvinificatoinacinointeroper15giorni.
Lafermentazionemalolatticaavvieneinbotte,doveilvino
invecchiaperunannoprimadiunlungoaffinamentoinbottiglia,
finoallamessaincommercioagennaio2025.
Degustazione
2016:Temperatureeprecipitazioniinlineaconlamediadegli
ultimi30anni.
Colorerossogranato.Alnasonotebalsamichedimentachesi
aggiungonoalcaffèecioccolato.Inboccaquestesensazioni
vengonoamplificatedaunavenaacidosapida,coniltanninoche
avvolgeelegantementeilpalato.
2017:Secondaannatapiùcaldadegliultimi60anniconscarse
precipitazioni.
Colorerossogranato.Alnaso,unbouquetdifiorifrescoed
elegante.
Alpalatoquestaeleganzavieneportataavantidaunacaramella
allaviola,unaciliegiacroccanteedapartiquasieteree.
2018:Annatacaldaconprecipitazioninellamedia.
Colorerossogranato.Alnasounbouquetdifiorisecchi,note
tostate,tartufoetabacco.Alpalatountanninoelettricoche
accompagnaifruttiscuri,liquiriziaerabarbaro,conunachiusura
delicatadigenziana.
Servizio
Servirea16-18°circa.
Formati
0,75L



                                                           grappolo di grignolino 

IL CONSORZIO ALTA LANGA LANCIA “ALTA LANGA ACADEMY”, PIATTAFORMA DIDATTICA ONLINE

 


 
 

L'Alta Langa DOCG apre le porte della conoscenza con una nuova sezione del sito dedicata all'approfondimento delle Alte Bollicine Piemontesi
 

Il Consorzio Alta Langa lancia una nuova sezione educativa sul proprio sito web, accessibile all'indirizzo https://academy.altalangadocg.com/.

 

Questa piattaforma, dal design accattivante e innovativo, nasce con l'obiettivo di condividere con il pubblico la ricchezza di conoscenze sulla denominazione delle Alte Bollicine Piemontesi.

 

La nuova sezione del sito è il frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca e studio condotto sulla denominazione per i vent’anni dal riconoscimento.

 

Il Consorzio, con l’Alta Langa Academy, rende disponibili contenuti di grande valore non solo per gli appassionati di vino, ma anche per studenti, professionisti del settore e giornalisti che desiderano ampliare le proprie conoscenze su questo gioiello dell'enologia piemontese, il metodo classico più antico d'Italia.

 

L'Alta Langa Academy offre un viaggio completo attraverso molteplici aspetti della denominazione, con contenuti creati da:

 

Edmondo Bonelli (“I suoli dell’Alta Langa”);
Maurizio Gily (“La viticoltura dell’Alta Langa”);
Carlo Casavecchia (“Il metodo di produzione”);
Pierstefano Berta e Giusi Mainardi (“Le origini e lo sviluppo del metodo classico in Piemonte”);
Giancarlo Montaldo e Teresa Baccini (“Gli anni ‘90, il Progetto Spumante e la nascita della denominazione”);
Armando Castagno (“Analisi del profilo sensoriale del vino”);
Vincenzo Donatiello (“Come apprezzare al meglio una bottiglia di Alta Langa”);
Piercarlo Grimaldi (“Immaginari contadini, riti e miti delle alte colline”);
Antonio Degiacomi ("Alta Langa e Tartufo Bianco d’Alba");
Mauro Carbone (“Viaggiare nelle terre dell’Alta Langa”).

 

"Attraverso questa nuova sezione del nostro sito istituzionale, desideriamo aprire le porte della conoscenza dell'Alta Langa a tutti coloro, e sono sempre più numerosi, che vogliono approfondire la nostra denominazione - afferma Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa - Crediamo che la condivisione del sapere sia fondamentale per apprezzare appieno la qualità e l'unicità delle nostre Alte Bollicine Piemontesi. Abbiamo scelto di farlo con un prodotto in linea con l'essenza del Consorzio e della denominazione stessa: un sito ricco, curioso, curato al dettaglio, dal layout contemporaneo".

 


 

martedì 7 gennaio 2025

COCCHI AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DEI MIGLIORI VERMOUTH AL MONDO

 


 

Vermouth di Cocchi si confermano tra i preferiti dai grandi barman internazionali conquistando il primo posto nelle categorie Best Selling Brands e Top Trending Brands dell'Annual Brands Report, redatto dalla rivista britannica Drinks International.

 

L'Annual Brands Report, basato sulle preferenze dei professionisti più influenti del settore beverage, è considerato una delle classifiche più autorevoli a livello globale. La ricerca viene svolta su 100 locali scelti tra quelli che sono apparsi nelle recenti edizioni di The World’s 50 Best Bar (1-100), degli Spirited Awards di Tales of the Cocktail, oltre a competizioni nazionali come i 50 Best Bar del Nord America e dell'Asia e altre competizoni come i Class Bar Awards concorsi simili in tutto il mondo.

 

Questo doppio riconoscimento replica il successo dell'anno scorso e consolida la storica azienda astigiana come marchio di riferimento imprescindibile per i migliori barman del mondo. 

Cocchi celebra con orgoglio questo traguardo, che testimonia il costante apprezzamento e la qualità senza compromessi dei suoi prodotti, protagonisti indiscussi della mixology internazionale.

 


 

IL METODO D’INDAGINE

 

Il Report annuale di Drinks International stila classifiche top ten per categorie di prodotto (non solo Vermouth ma anche Gin, Amari, Whisky ad esempio), secondo una doppia graduatoria: quella Best Selling, che tiene come indicatori i volumi di vendita nel canale specifico dei bar di alto livello, e quella dei Top Trending, che premia i brand di maggior tendenza.

 

Le classifiche sono compilate in base ai riscontri di un panel di esperti del settore (proprietari di locali, bar manager e bartender) sulle tre migliori etichette dei loro locali per ognuna delle due graduatorie.


“La consistenza qualitativa e di servizio negli anni: queste sono le leve con cui Cocchi ha conquistato e mantenuto questo ruolo di primo piano. Un grandissimo risultato per il brand ma anche per la denominazione “Vermouth di Torino”, portata qui in cima alle classifiche - dichiara l’amministratore delegato di Cocchi, Roberto Bava -. Ci ha fatto molto piacere anche la dichiarazione nel Sunday Times di Jane MacQuitty: «Cocchi Vermouth di Torino is a festive negroni essential from the gold-standard vermouth producer». Il nostro Vermouth si conferma un classico della categoria”. 

 

 


 


GIULIO COCCHI

 APERITIVI A BASE DI VINO E BOLLICINE 100% PIEMONTESI: 133 ANNI DI VERMOUTH E SPUMANTI TRADIZIONALI DELL’ASTIGIANO

 Aperitivi a base di vino e bollicine cento per cento piemontesi: Cocchi produce, dal 1891, vermouth e spumanti tradizionali dell’Astigiano

Nata ad Asti nel 1891 grazie al genio creativo e visionario di Giulio Cocchi, giovanissimo pasticcere di origini toscane, oggi il nome di Cocchi è celebre in tutto il mondo grazie alla produzione di  metodo classico Alta Langa DOCG e  vini aromatizzati - in particolare diversi tipi di Vermouth, il Barolo Chinato, l'Americano. 

Dal fondatore Giulio Cocchi la casa vinicola ha ereditato un’inesauribile vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e apprezzata in cinque continenti. A definire lo stile Cocchi sono quindi eleganza e autenticità: la qualità del vino, la maestria e l’esperienza tecnica più che centenaria e una passione e una creatività mai venute meno negli anni.

Insieme al metodo classico piemontese, tra i prodotti più conosciuti si annoverano ii Vermouth di Torino, tra cui il celebre Vermouth Storico che ha aperto la strada alla recente riscoperta della categoria; l’Americano nelle sue versioni Bianco e Rosa, classico aperitivo di Asti a base di genziana; il Vermouth Amaro Dopoteatro, perfetto per il dopocena; il Barolo Chinato, ideato da Giulio Cocchi  nel 1891, è considerato da decenni come il perfetto vino da abbinamento al cioccolato.