Pagine

sabato 31 maggio 2025

ALTA LANGA ROMA: LUNEDÌ 16 GIUGNO LE ALTE BOLLICINE PIEMONTESI NELLA CAPITALE Allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio per una grande degustazione B2B

 


 

Torna nella Capitale Alta Langa Roma, la manifestazione B2B dedicata alle Alte Bollicine Piemontesi.


L’appuntamento è per lunedì 16 giugno 2025, dalle 10.30 alle 17.30, allo Spazio Field a Palazzo Brancaccio – con ingresso da via Merulana 248.

Più di 30 produttori associati al Consorzio presenteranno al pubblico una selezione delle loro cuvée di metodo classico attualmente in commercio, in tutto oltre 70 etichette suddivise tra bianchi, rosati e riserve, nella tipologia brut e pas dosé.

L’evento è riservato a operatori del settore Horeca e stampa, è ad ingresso libero ma previa registrazione a questo link.

Nel corso della giornata si terranno delle masterclass su invito condotte da Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola *** (Rome Cavalieri – The Waldorf Astoria).

“Dopo il successo della prima edizione – commenta Marco Reitano – l’Alta Langa DOCG torna a Roma e porta con sé le sue bollicine di carattere, espressione autentica dei versanti alto collinari piemontesi a ridosso dell’Appennino ligure. La seconda edizione conferma l’interesse crescente della Capitale per questo metodo classico, sempre più presente nelle carte dei vini dell’alta ristorazione e tra le preferenze di un pubblico attento ed esigente. Un appuntamento che consolida il legame tra Roma e una delle denominazioni più promettenti del panorama spumantistico italiano di alta qualità”. 

 


Le aziende partecipanti: Agricola TT, Banfi, Bera, Bosca, Bricco Maiolica, Cavallero, Cantina Clavesana, Cascina Bretta Rossa, Colombo, Contratto, Coppo, Cuvage, Deltetto, Enrico Serafino, Ettore Germano, Ferraris Agricola, Fontanafredda, Gancia, Ghione, Giulio Cocchi, La Torre di Castel Rocchero, Marcalberto, Marco Capra, Mauro Sebaste, Piazzo Comm. Armando, Podere Gagliassi, Rapalino F.lli, San Biagio, Tenuta Carretta, Tenuta Langasco, Tenuta Rocca, Terre del Barolo, Tosti1820, Vite Colte.

Alta Langa DOCG incontra Roma: dieci locali protagonisti

Nei giorni precedenti l’evento, dieci rinomati locali romani saranno protagonisti di un servizio fotografico che porterà l’allure dell’Alta Langa DOCG nella Città Eterna.

L’Alta Langa DOCG incontrerà la ristorazione romana per raccontare tante storie di passione e maestria, dalla sala al cuore delle cucine, in un viaggio fotografico che celebra i sapori e alcuni dei protagonisti della scena gastronomica romana. Gli scatti verranno pubblicati sui canali social del Consorzio per raccontare, attraverso il volto dell’alta ristorazione romana, lo spirito contemporaneo delle Alte Bollicine Piemontesi.

I locali coinvolti: MirabelleFollie del Villa Agrippina a Gran Meliá Hotel, L’Arcangelo, Armando al Pantheon, Sushisen, Romané di Stefano Callegari, Baccano, Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel, Ai Piani, Osteria Chiari.

Debutta “Onde”: un’installazione simbolo del territorio

Durante la giornata farà il suo esordio ufficiale un nuovo progetto del Consorzio Alta Langa, ideato per raccontare in modo innovativo il territorio d’origine.

L’installazione riprende fedelmente le curve di livello dell’areale dell’Alta Langa DOCG attraverso una composizione di sottili strati in legno sovrapposti e verniciati nella distintiva tonalità giallo-oro. Caratterizzato da un design moderno e riconoscibile, il plastico è pensato per diventare elemento iconico degli eventi del Consorzio, offrendo informazioni geografiche e narrative sulle straordinarie caratteristiche del territorio di origine. Un mare di colline che porta la memoria di un antico bacino marino e che oggi accoglie i vigneti per la produzione del metodo classico piemontese per eccellenza.

Il cocktail: “Alta Langa Passion”

Nel corso dell’evento si potrà degustare un cocktail speciale ideato per l’occasione da Giacomo Colamarino, bar manager di Ai Piani Sottobanco: si chiama Alta Langa Passion e unisce all’Alta Langa DOCG lo sciroppo passion fruit, il succo di lime, la vodka, oltre a una guarnitura di lime.

Alta Langa DOCG si rivela un’eccellenza italiana capace di sorprendere anche nella miscelazione: con il suo carattere elegante e la sua struttura, è stata l’ispirazione perfetta per creare un cocktail esclusivo, pensato per celebrare l’incontro tra il Piemonte e Roma” commenta Colamarino.

Il 17 e 18 giugno il Consorzio Alta Langa sarà main sponsor della manifestazione Buonissima Summer Edition a Torino.



IL CONSORZIO ALTA LANGA

 

Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, con l’obiettivo di tutelare un prodotto nato dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi sulla vocazionalità dell’area. Riunisce viticoltori e produttori appassionati e lungimiranti che, spinti da un grande orgoglio piemontese, hanno fondato e fatto crescere questa denominazione giovane ma con radici profonde che affondano nella storia. La grande scommessa, che unisce tutti, è quella di produrre un vino importante e identitario.

 

A oggi il Consorzio conta 90 produttori e 90 viticoltori associati. 

 

Il Consorzio vanta una partnership di lunga data con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, di cui è Main Sponsor, e l’Alta Langa DOCG Official Sparkling Wine, e con il mondo Slow Food, in particolare con la Banca del Vino e con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Il Consorzio è inoltre partner tecnico del Teatro Regio di Torino.

L’Alta Langa DOCG è stato nominato “Vino dell’Anno Regione Piemonte” 2025.

 

L’ALTA LANGA DOCG

 

L'Alta Langa Docg raccoglie l’eredità e prosegue la tradizione del primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800.

La denominazione ha ottenuto la Doc nel 2002 e il massimo riconoscimento qualitativo della Docg nel 2011, e oggi ha una produzione di oltre tre milioni di bottiglie.

 

L’Alta Langa Docg è prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay tra il 90 e il 100%, vinificate in purezza o insieme in percentuale variabile; il blend può essere integrato con un 10% di uve da vitigni autorizzati alla coltivazione all’interno dell’area di origine, di colore bianco o nero ma non aromatiche.

 

Le tipologie sono bianco o rosé, nelle versioni brut o pas dosé e si avvale di un lungo tempo di affinamento sui lieviti, come prevede il disciplinare: almeno 30 mesi. Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia, effettuata rigorosamente in modalità manuale e con le uve riposte in piccoli contenitori. Viene prodotto in un territorio alto collinare (oltre i 250 metri slm) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che dall’Appennino vede le cime innevate delle Alpi e respira il profumo del mare. Una terra che raccoglie l’eredità tramandata dagli avi e mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali. Un territorio prezioso, da sostenere e da scoprire, con una grande biodiversità.  Terra letteraria, terra straordinaria ricca di racconti di resistenza - bellica e culturale -, che ha fatto fronte al cambiamento dei tempi senza perdere memoria e identità.

 

 

I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL'ALTA LANGA DOCG:

  • 90 Case spumantiere associate al Consorzio 
  • 490 ettari di vigneto tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • Il “vigneto Alta Langa” è coltivato per 2/3 a Pinot nero e per 1/3 a Chardonnay
  • 3.200.000 di bottiglie potenziali prodotte dalla vendemmia 2024
  • Mercato interno: 85%
  • Export: 15%

 

@altalangadocg #altalangadocg #altalangaroma

­

lunedì 19 maggio 2025

GIULIO COCCHI AL ROMA BAR SHOW 2025 GUEST SHIFT IN COLLABORAZIONE CON ALCUNE TRA LE PIÙ TALENTUOSE PROFESSIONISTE DELLA MIXOLOGY INTERNAZIONALE

 


 
 

Cocchi torna al Roma Bar Show 2025, che si terrà al Palazzo dei Congressi il 26 e 27 maggio.

 

La posizione sarà al primo piano, nello stand F-05. La due giorni di Cocchi sarà caratterizzata da guest shift esclusive, in collaborazione con alcune tra le più talentuose e riconosciute professioniste della scena internazionale della mixology: due appuntamenti per celebrare i prodotti Cocchi in una chiave gustosa, internazionale, contemporanea, raffinata e sorprendente.

 

In degustazione:

Storico Vermouth di Torino
Cocchi Americano
Cocchi Rosa
Vermouth di Torino Extra Dry
Dopo Teatro Vermouth Amaro
Barolo Chinato

 

Lunedì 26 maggio | 11:00 – 17:00

Lucia Montanelli & Denise Elisei
 

Due icone della mixology femminile, oggi rispettivamente Bar Manager e Head Bartender del Vesper Bar al The Dorchester di Londra, per una proposta di altissimo livello tecnico e creativo: tra note fruttate, botaniche e sparkling, i loro cocktail valorizzano il ventaglio aromatico dei vini aromatizzati di Cocchi in abbinamenti originali e memorabili.

 

Menu:

  • Thunderball – Cocchi Americano, pineapple, sage sauvignon, Fever Tree mediterranean tonic
  • Spindrift – Cocchi Vermouth di Torino Extra Dry, Glenmorangie 12, peach & sandalwood, Three Cent fig leaf soda
  • Black Pearl – Cocchi Americano Rosa, rose champagne syrup, forbidden molasses, lychee, Cocchi Brut

 

Martedì 27 maggio | 11:00 – 17:00

Iolanda Carrieri


Dal sofisticato Baudry Greene, a Londra, arriva a Roma una delle voci più interessanti della nuova mixology europea. Ex Bar Termini a Soho, oggi Iolanda sperimenta una nuova idea di ospitalità: classica ma audace, con un forte legame con la cultura del bere italiano. Al Roma Bar Show presenterà tre signature cocktail che riflettono lo spirito di Baudry Greene e l’eleganza di Cocchi.

 

Menu:

  • Spritz all’Americano – Cocchi Americano, lemon cordial, Cocchi Brut
  • Mind the Stairs – Calvados, Cocchi Dopo Teatro, fino sherry, crème de poire
  • Clair Negroni – London Dry Gin, Cocchi Americano Rosa, Suze

 

Entrambe le guest shift si terranno presso lo stand Cocchi con orario continuato dalle 11 alle 17. Due giornate per esplorare l’universo dei vermouth e degli aperitivi firmati Cocchi, in una delle cornici che ha saputo affermarsi tra le più importanti per la cultura del bere miscelato in Italia.




 

TAKEOVER AL DRINK KONG DI ROMA

In occasione del Roma Bar Show, lunedì 26 maggio il Vesper Bar del The Dorchester sarà ospite di Drink Kong di Piazza San Martino ai Monti per un evento esclusivo che si terrà nella Japanese Room, una sala ispirata agli “hidden bar” di TokyoUna degustazione su prenotazione con food pairing studiato ad hoc, per quattro cocktail firmati da Lucia Montanelli, in un’atmosfera intima e riservata,

Tre gli slot orari disponibili (20:00–20:30; 21:00–21:30; 22:00–22:30) ognuno riservato a un massimo di 10 persone.

Biglietti e prenotazioni: drinkkong.com

 



giovedì 15 maggio 2025

GIOVANNI MINETTI È IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO ALTA LANGA, GIANMARIO CERUTTI VICEPRESIDENTE “Lavoreremo per rendere l’Alta Langa DOCG sempre più un prodotto strategico, espressione di un territorio straordinario”

 


 

Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Giovanni Minetti (Tenuta Carretta). Ad affiancarlo come vicepresidente Gianmario Cerutti (Coppo). Minetti succede a Mariacristina Castelletta, che ha guidato la compagine nell’ultimo triennio.

 

Presidente e vice sono stati eletti dal Consiglio di Amministrazione dell’ente, scelto a sua volta nell’Assemblea dei Soci del 5 maggio scorso.  

 

Oggi, nel CdA guidato da Minetti e Cerutti siedono: Giovanna Bagnasco (Agricola Brandini), Piero Bagnasco (Fontanafredda), Alberto Cane (Marcalberto), Luca Cigliuti (Contratto), Antonio Deltetto (Deltetto) Domenico Conta (Enrico Serafino), Carlo Galliano (Borgo Maragliano), Roberto Garbarino (Roberto Garbarino), Andrea Farinetti (Casa E. di Mirafiore), Orlando Pecchenino (Pecchenino). 

 

Il nuovo presidente Giovanni Minetti è una figura di riferimento nel panorama vitivinicolo italiano, con una lunga carriera dedicata alla valorizzazione dei territori e delle denominazioni d’origine. Dottore agronomo specializzato in viticoltura ed enologia, ha ricoperto ruoli di primo piano in importanti aziende del settore, unendo competenze tecniche, visione strategica e una profonda conoscenza del mercato nazionale e internazionale del vino. Tra i soci fondatori del Consorzio Alta Langa, già presidente del Consorzio di Tutela del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, e in passato alla guida di realtà storiche come Fontanafredda, attualmente a Tenuta Carretta, Minetti ha contribuito in modo determinante alla promozione dell’identità del Piemonte e alla crescita della qualità produttiva della zona, anche nel ruolo di amministratore delegato dell’ATL Langhe Monferrato Roero. Minetti è anche presidente dell’Associazione Grand Wine Tour, un network di aziende vitivinicole italiane che alla qualità dei vini uniscono quella dell’ospitalità. Oggi continua a mettere la propria esperienza al servizio di progetti che coniugano sostenibilità, cultura del territorio e innovazione, affermandosi come interlocutore autorevole nelle dinamiche di sviluppo del comparto vitivinicolo.

 

L’eredità che raccolgo – dichiara Giovanni Minetti - è importante, e per questo il grande lavoro fatto sulla denominazione da chi mi ha preceduto rappresenta una grande responsabilità. Si è trattato di un lavoro di crescita progressiva, sia sul piano quantitativo che qualitativo, nonché di valorizzazione di un prodotto straordinario, destinato a rappresentare in modo sempre più significativo il patrimonio vitivinicolo piemontese. Un vino che raccoglie la preziosa eredità del passato (il Piemonte ha dato i natali allo spumante italiano nella seconda metà dell’800) e che rappresenta, nel suo sviluppo, anche un elemento di riscatto rilevante per territori che erano stati marginalizzati e che invece presentano caratteri di assoluta straordinarietà. Come avevamo pensato sin dalle origini della Denominazione, sempre più dovremo lavorare per rendere l’Alta Langa DOCG un prodotto strategico e rappresentativo dell’alta qualità del panorama vitivinicolo piemontese”.



 

Il vicepresidente Gianmario Cerutti, diplomato alla Scuola “Umberto I” di Alba è direttore tecnico della storica Cantina Coppo di Canelli e guida l’azienda di famiglia Cascina Cerutti, specializzata in Moscato d’Asti Canelli DOCG e in Alta Langa DOCG. È attualmente presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli e membro del CdA dell’Associazione Nizza. È stato consigliere della Fivi e tra i fondatori della Federazione.



 

 

I PROSSIMI EVENTI DEL CONSORZIO ALTA LANGA

 

Lunedì 26 maggio prossimo la Regione Piemonte presenterà ufficialmente a Torino l’Alta Langa DOCG “Vino dell’Anno Regione Piemonte” 2025 insieme al nuovo marchio dedicato alle produzioni di qualità agroalimentari “Piemonte is - Eccellenza Piemonte”.

 

Dopo il successo dell’edizione 2025 de La Prima dell’Alta Langa a Torino, torna nella Capitale Alta Langa Roma la manifestazione B2B dedicata alle Alte Bollicine Piemontesi. L’appuntamento è per lunedì 16 giugno, dalle 10.30 alle 17.30, allo Spazio Field a Palazzo Brancaccio – con ingresso da via Merulana 248.  Più di 30 produttori associati al Consorzio presenteranno al pubblico una selezione delle loro cuvée attualmente in commercio. L’evento è riservato a operatori del settore Horeca e stampa; è gratuito ed è richiesta la registrazione a questo link. Nel corso della giornata si terranno tre masterclass condotte da Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola *** (Rome Cavalieri – The Waldorf Astoria).

 

Il 17 e 18 giugno il Consorzio Alta Langa sarà main sponsor della manifestazione Buonissima Summer Edition a Torino.

 

15 maggio 2025 
Ufficio Stampa Marianna Natale – marianna@ishock.it comunicazione@altalangadocg.com

 

 

IL CONSORZIO ALTA LANGA

 

Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi, metodici e documentati sulla vocazione dell’area. Riunisce viticoltori e produttori appassionati e lungimiranti che, spinti da un grande orgoglio piemontese, hanno fondato e fatto crescere questa denominazione giovane ma con radici profonde che affondano nella storia e nel territorio. La grande scommessa, che unisce tutti, è quella di produrre un vino necessariamente importante, e identitario.

 

A oggi il Consorzio conta 90 produttori e 90 viticoltori associati. 

 

Il Consorzio vanta una partnership di lunga data con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, di cui è Main Sponsor e l’Alta Langa DOCG Official Sparkling Wine, e con il mondo Slow Food, in particolare con la Banca del Vino e con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; il Consorzio è inoltre partner tecnico del Teatro Regio di Torino.

 

L’Alta Langa DOCG è stato nominato “Vino dell’Anno Regione Piemonte” 2025.

 

L’ALTA LANGA DOCG

 

L'Alta Langa Docg ha l’onore di rappresentare il primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800.

 

La denominazione ha ottenuto la Doc nel 2002 e il massimo riconoscimento qualitativo della Docg nel 2011, oggi ha una produzione di oltre tre milioni di bottiglie.

 

L’Alta Langa Docg è prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia. Viene prodotto in un territorio collinare (oltre i 250 metri slm) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali, come è avvenuto invece nelle basse colline. Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità.  Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.

L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011.

 

 

I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL'ALTA LANGA DOCG:

 

  • 90 Case spumantiere associate al Consorzio 
  • 490 ettari di vigneto tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay
  • 3.200.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2024
  • Mercato interno: 85%
  • Export: 15%

 

@altalangadocg #altalangadocg

­

«Abruzzo, Coltiviamo scenari futuri» Dal 15 al 18 maggio, la Convention Nazionale delle Donne del Vino guarda all’innovazione come chiave per il futuro del vino

 


 

Dal 15 al 18 maggio, l'Abruzzo ospita  la Convention Nazionale dell’Associazione Le Donne del Vino: un appuntamento associativo annuale che unirà tradizione, paesaggio ed eccellenze enologiche a una visione concreta di futuro, con l’innovazione come filo conduttore. A organizzare la manifestazione la Delegazione Abruzzo, guidata dalla delegata Martina Danelli Mastrangelo con il supporto della consigliera nazionale Jenny Viant Gómez. In programma quattro giornate dense di contenuti, esperienze e relazioni, pensate per esplorare nuove prospettive nel mondo vitivinicolo e valorizzare il ruolo delle donne come motore di cambiamento. Sono attese cento socie da tutta Italia. 

 

«Abbiamo scelto l’Abruzzo per coltivare visioni nuove – dice Daniela Mastroberardino, presidente nazionale Le Donne del Vino -. Questa Convention sarà un’occasione per riflettere sul ruolo dell’innovazione in vigna, in cantina e nella comunicazione: non come moda, ma come necessità. Le Donne del Vino vogliono essere un laboratorio permanente di idee, esperienze e confronto costruttivo. In Abruzzo dialogheremo con esperti, imprenditrici e istituzioni per costruire insieme una filiera vitivinicola più sostenibile, tecnologica e inclusiva».

 

«Sarà un’esperienza collettiva di confronto e visione – afferma la delegata Martina Danelli Mastrangelo – con l’obiettivo di costruire una comunità sempre più consapevole e pronta ad affrontare le sfide del domani».

 

«Ospitare la Convention Nazionale delle Donne del Vino è per l’Abruzzo un motivo di grande orgoglio e un riconoscimento all’impegno di tante professioniste del settore dichiara il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio - La nostra regione si conferma terra di eccellenze, capace di coniugare tradizione, innovazione e visione, dove le donne svolgono un ruolo chiave nella crescita del settore vitivinicolo. Siamo pronti a sostenere il comparto in un percorso di crescita sostenibile, inclusiva e orientata al futuro».

 

 «È un onore e un vanto ospitare la Convention Nazionale delle Donne del Vino in Abruzzo – aggiunge il vicepresidente della Giunta Regionale dell'Abruzzo e assessore all'Agricoltura Emanuele Imprudente - oltre che un'opportunità importante per riflettere sul ruolo dell'innovazione nel settore vitivinicolo e per valorizzare il contributo delle donne nella filiera del vino, con uno sguardo al femminile su un asset economico fondamentale per il nostro Paese. Auguro a tutte le delegate e agli ospiti un soggiorno produttivo e stimolante nel nostro Abruzzo e mi congratulo con la Delegazione Abruzzo per l'organizzazione di questo importante evento».

 

«L’appuntamento con la Convention nazionale delle Donne del Vino è un momento importante per il mondo vinicolo regionale – dice Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo - Accogliere tantissime produttrici provenienti da tutta Italia sarà l’occasione per mostrare le bellezze della nostra regione e raccontare dal vivo le tante sfaccettature che i nostri vini hanno a seconda dei territori, elemento questo che ci ha indirizzato nella delineazione del nuovo Modello Abruzzo. Siamo particolarmente orgogliosi anche di poter ospitare il convegno nazionale nell’ambito di Vinorum, il grande evento che nel weekend si terrà all’Aquila che abbiamo voluto supportare in quanto sarà una vetrina interessantissima per la produzione regionale. Il convegno delle Donne del Vino arricchirà ulteriormente di significative riflessioni l’ampio e articolato programma del salone».

 

Il cuore dell’evento sarà il convegno “Abruzzo, Coltiviamo scenari futuri”, previsto per sabato 17 maggio al Monastero di San Basilio – Centro Congressi Luigi Zordan dell’Università de L’Aquila. L’incontro ha l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo ed è supportato dal Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo. A moderare sarà la giornalista Lara Loreti giornalista Il Gusto (La Stampa/Repubblica.it).  Tra i relatori: Filiberto Brozzetti, assistant professor AI, Law e Ethics LUISS Guido Carli di Roma, con l’intervento “Vino e robot: provocazione o rivoluzione?”Giovanni Rosato, Manager Rina Agrifood, Marco Ferrante, Ceo e Co-Founder Trace Technologies, “AI, Vitivinicoltura e Agritech. Dai droni alle App”; Rita Lancia, titolare ICO,“Cartone ondulato: tra sostenibilità e comunicazione”; Vanina Bartolozzi, Vetreria Etrusca (Vetruria e Stilvetro), “Innovazione in stabilimento sostenibilità in azienda. Sostenibilità ambientale” e Carlos Dos Santos, CEO Amorim Cork Italia, “L’impatto del cambio generazionale nel mondo del lavoro”. 

Non mancheranno momenti di approfondimento enologico e culturale: dalle masterclass, guidate da Adua Villa, giornalista enogastronomica, Manuela Cornelii, analista sensoriale e Antonio Paolini, giornalista e critico gastronomico, e degustazioni sui vitigni simbolo dell’Abruzzo - come il Montepulciano, il Trebbiano, il Pecorino, la Passerina e la Denominazione Cerasuolo d’Abruzzo - agli incontri con le produttrici locali. Le Donne del Vino visiteranno cantine storiche e innovative, come Chiusa Grande, Storiche Cantine Bosco Nestore, Masciarelli e Abbazia di Propezzano, esploreranno la suggestiva Costa dei Trabocchi e la città de L’Aquila.

 

La Convention offrirà così un’occasione unica per vivere l’Abruzzo come laboratorio di futuro, dove la ricchezza delle radici si fonde con la spinta verso la sostenibilità e la trasformazione digitale.

A supportare l’organizzazione, un gruppo operativo composto dalle Donne del Vino abruzzesi Stefania Bosco, Valentina Di Camillo, Katia Masci, Arianna Di Pietro e le commissioni per l’accoglienza e il servizio di sommellerie in collaborazione con Studio Eventi&Congressi.

 

Chi sono Le Donne del Vino 

Le Donne del Vino sono la più grande associazione al mondo dedicata all’enologia femminile. Fondata in Italia nel 1988, conta oggi oltre 1.200 socie tra produttrici, enotecarie, sommelier, ristoratrici, giornaliste, consulenti, architette e professioniste del settore. Presente in tutte le regioni italiane con delegazioni attive, l’associazione promuove la cultura del vino e valorizza il ruolo delle donne lungo tutta la filiera, con un impegno costante su sostenibilità, innovazione, formazione e inclusione.


Tra i progetti più rilevanti:
– D-Vino, che porta l’educazione al vino negli istituti alberghieri e turistici italiani;

–  Essenze di Vite, iniziativa con Ais che prevede la formazione gratuita di sette giovani donne, selezionate in collaborazione con gli Istituti Alberghieri e Turistici.
– il Forum Mondiale delle Donne del Vino, rete internazionale con 12 associazioni estere;
– studi sul gender gap in cantina, campagne contro la violenza di genere e promozione del turismo del vino e dei vitigni autoctoni.

 

L’associazione è senza scopo di lucro e collabora con enti, università e istituzioni. Scopri di più su www.ledonnedelvino.com e su D-News, l’inserto mensile allegato al Corriere Vinicolo.

­

venerdì 2 maggio 2025

Domenica 11 maggio debutta "Perluna" interessante novità per la Cantina Sei Castelli di Castelnuovo Calcea (AT)



Uno spumante rosato che nasce da uve Barbera, una Cantina dedicata alla Barbera, un Centro Enoturistico che ospita molte iniziative e progetti artistici e culturali e un cuoco finalista a un famoso format TV di cucina 

Sono questi gli ingredienti dell’evento che la Cantina Barbera dei Sei Castelli  presenterà il prossimo 11 maggio nel suo Centro Enoturistico di regione Opessina 41 a Castelnuovo Calcea, nell’Astigiano. 

L’occasione è la presentazione pubblica di “Perluna”, il primo spumante rosato della  Sei Castelli, ottenuto con uve Barbera. 

Il programma prevede, dalle 11, il debutto dello spumante Extra brut “Perluna” con notizie e curiosità sulla realizzazione del nuovo vino, uno show cooking con Simone  Grazioso, il giovane cuoco piemontese che è stato finalista alla trasmissione TV  “Masterchef”. 

Seguiranno degustazioni di preparazioni gastronomiche in abbinamento  ai vini della Cantina, un brindisi finale e un Photo Booth, cioè la possibilità di avere una foto dell’evento e con i suoi protagonisti. 

L’ingresso alla manifestazione è libero e gratuito.

Spiega Enzo Gerbi, direttore enologo della Cantina e “papà” di Perluna: «Questo  spumante è un altro tassello di quel grande mosaico che è il nostro progetto Il  Risveglio del Ceppo. Nell’ambito di quella iniziativa, che ha portato alla riscoperta e  valorizzazione dei ceppi storici di Barbera e alla vinificazione della Barbera d’Asti che  porta quel nome, lo spumante Perluna è la dimostrazione di quell’economia circolare  che punta all’uso di tutte le risorse delle nostre vigne senza scarti». 

Gerbi ricorda come dalle uve delle viti centenarie e delle piante che da esse sono state ottenute, si sia ricavata non solo la Barbera d’Asti, ma anche una grappa, un vermouth e cosmetici a base di lenti delle uve. 

Ed ecco che dagli acini del diradamento della Barbera “Il Risveglio del Ceppo” -  l’operazione che permette al vignaiolo di selezionare i grappoli che servono per  portare a corrette quantità e qualità di uva sulla pianta - nasce uno spumante Extra 

Brut, dal colore rosato, spumantizzato con il metodo Martinotti, che non solo recupera i grappoli diradati: «Ma ne eleva la loro destinazione trasformandoli in bollicine rosate  di eccellente  gradevolezza» osserva Gerbi. 

Dunque, dal concetto base “della Barbera non si butta via nulla” che ha originato il progetto “Il Risveglio del Ceppo” ecco che la Cantina Sei Castelli realizza un’iniziativa che va nel senso di un recupero non solo concreto delle risorse vitivinicole, ma anche  culturale e sociale. 

Come lo chiarisce il presidente della cooperativa, Maurizio Bologna: «Lo scopo di una cooperativa è quello di rispettare il termine “sociale” e garantire un reddito dignitoso ai propri soci conferitori promuovendo il loro lavoro e tutelando il paesaggio. Tutti i nostri progetti vanno in quel senso». 

Annota infine Enzo Gerbi: «Le bollicine rosate di Perluna raccontano le mille storie della Barbera, il vitigno più coltivato in Piemonte, e confermano che Il Risveglio del  Ceppo” con la Storia, il Vino, l ’ Arte, la Musica, celebra la cultura, la ricerca, il nostro territorio e la passione che ci guida».​