Sabato 6 e domenica 7 giugno al via Classico 2015, festival della lingua italiana all’epoca dei social network tra Dante, Facebook e l’Accademia della Crusca,
L'inedita ed interessante manifestazione prevede convegni, forum e dibattiti dedicati alla lingua italiana nell’era dei social network, ma anche proiezioni, concerti e buon cibo di strada, nella cornice di un territorio Unesco tra i più belli, singolari e originali al mondo: Canelli, nell’Astigiano, terra di vini pregiati e celebrati, capitale italiana dello spumante, da dove è partito il progetto che ha fatto diventare i paesaggi vitivinicoli piemontesi Patrimonio dell’Umanità.
Classico 2015 preannuncia appuntamenti in programma fino alla fine dell’anno.
E’ il primo festival dedicato alla lingua italiana, con riferimenti immancabili al rigore linguistico (si fregia del patrocinio dell’Accademia della Crusca), ma anche al linguaggio che cambia attraverso il web, ai dialetti, cioè le lingue locali, che offrono sorprendenti spunti linguistico-culturali, alla letteratura, al cinema e ai documentari che testimoniano questi cambiamenti e ai personaggi, come Gianbattista Giuliani, ritenuto il più importante dantista italiano dell’800, nato proprio a Canelli e morto a Firenze che, per l’ultimo suo viaggio, volle fossero messe nella sua bara un ramoscello d’ulivo, una copia della Bibbia e una della Divina Commedia.
E’ il primo festival dedicato alla lingua italiana, con riferimenti immancabili al rigore linguistico (si fregia del patrocinio dell’Accademia della Crusca), ma anche al linguaggio che cambia attraverso il web, ai dialetti, cioè le lingue locali, che offrono sorprendenti spunti linguistico-culturali, alla letteratura, al cinema e ai documentari che testimoniano questi cambiamenti e ai personaggi, come Gianbattista Giuliani, ritenuto il più importante dantista italiano dell’800, nato proprio a Canelli e morto a Firenze che, per l’ultimo suo viaggio, volle fossero messe nella sua bara un ramoscello d’ulivo, una copia della Bibbia e una della Divina Commedia.
Marco Drago, scrittore e autore radiofonico, e Gianmarco Cavagnino, architetto e designer, rispettivamente direttore artistico e coordinatore dell’iniziativa, precisano: «Classico non è solo un festival culturale o letterario. Vuole essere anche un’occasione di condivisione popolare di conoscenze e concetti che altrimenti rischierebbero di restare confinati nell’accademia. È il mezzo per intendere la lingua italiana per quello che è davvero: uno strumento in evoluzione continua in grado di condizionare ogni singolo momento della nostra vita e il nostro rapporto con il mondo».
Per Marco Gabusi, sindaco della città, che ospita importanti realtà vinicole di livello internazionale (la Gancia, dove più di un secolo e mezzo fa è nato il primo spumante d’Italia e le cui cantine storiche, insieme a quelle delle antiche Case Bosca, Contratto e Coppo sono patrimonio Unesco) ed è a pochi chilometri da Santo Stefano Belbo che diede i natali a Cesare Pavese, Classico rappresenta ben più di un’occasione di festa: «Come Comune abbiamo appoggiato il progetto perché incarna appieno quel valore della nostra zona che definirei “glocal”, cioè di una comunità che affonda le sue radici nel locale ma, al contempo, è proiettata fortemente verso il globale. E il festival Classico, con la sua poliedricità, i suoi ospiti, le iniziative culturali e letterarie, ma anche di musica e cinema, interpreta al meglio questo spirito che, come fulcro del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, condividiamo al cento per cento».
Oltre al Comune e all’associazione culturale “Classico”, il festival ha potuto contare sulla collaborazione di un pool di gruppi e associazioni locali, da Memoria Viva Canelli, alla Biblioteca Monticone, al Comitato Promotore Club Unesco Canelli.Tra gli sponsor ci sono anche i Wanderio (www.wanderio.com ), portale innovativo in grado di consigliare itinerari e mezzi di trasporto al migliore prezzo per raggiungere qualsiasi destinazione al mondo, Canelli compresa.
Aggiungono Drago e Cavagnino: «A questa prima edizione sperimentale ne seguiranno altre tre, per arrivare al 2018, bicentenario della nascita di Gianbattista Giuliani. E già prevediamo un cartellone di incontri e di ospiti ben più nutrito di quello attuale».
Programma
Il 6 giugno si inizia alle 10, nel Cortile di Palazzo Giuliani, con un omaggio a Gianbattista Giuliani curato da Valentina Petrini, giovane ricercatrice universitaria, canellese, che al famoso concittadino dantista ha dedicato la sua tesi di laurea.
Seguiranno, nella stessa sede, alle 10.30 la conversazione “La rinascita della lingua italiana scritta al tempo dei social network” con Valeria Della Valle; alle 11.15, all’Auditorium Giuliani, si terrà la proiezione del documentario «Me ne frego!» Il fascismo e la lingua italiana di Valeria Della Valle e Vanni Gandolfo.
Nel pomeriggio, alle 15, nel Cortile di Palazzo Giuliani il convegno “Canelli vs. Piazza Armerina: confronto tra dialetti”, con Gaetano Platania, Aldo Libertino, Enzo Aliberti, Nani Ponti, Sergio Cavallaro, Gianluigi Bera.
L’incontro vuole sottolineare la vicinanza tra il gallico-italico che si parla a Piazza Armerina, centro dell’entroterra siciliano da cui provengono molti canellesi di origine siciliana, e i dialetti del Sud Piemonte tra cui il canellese.
Alle 16.30, Auditorium Giuliani, si presenta “Stalin + Bianca” di Iacopo Barison, romanzo candidato al Premio Strega 2015, Marco Drago presenterà il libro con l’autore. Infine alle 18, nel Cortile di Palazzo Giuliani, concerto del gruppo musicale “La Scapigliatura”.
Il 7 giugno, a mezzogiorno, nel Cortile di Palazzo Giuliani, ci sarà l’annuncio della rosa de nomi tra cui verrà scelto il destinatario del Premio Classico 2015, seguirà “Paper slide show in politics – I politici itagliani anno sempre raggione” un’analisi di Silverio Novelli sul linguaggio dei politici nostrani. Alle 17, sempre nel Cortile Palazzo Giuliani, si presenterà il libro L’anonima fine di Radice Quadrata di Alessandro Mari, Massimiliano Ferrone presenta il libro con l’autore, l’evento è a cura della Biblioteca Monticone e dell’associazione Memoria Viva.
Si chiuderà alle 18,30, con la lettura delle Rime Petrose di Dante con lettura e commenti di Giovanni Succi. Sempre in giugno, ma in data ancora da definire, ci sarà la proiezione del film di Corrado Guzzanti, “Fascisti su Marte”, parodia del linguaggio epico-enfatico in era fascista. Il 27 giugno, alle 17, nel salone Riccadonna, ci sarà l’assegnazione del premio Classico 2015.
In entrambe le giornate funzionerà Street Eataly, il camper gastronomico di Eataly, la creatura dell’imprenditore del gusto, Oscar Farinetti, che proporrà cibo di strada con specialità piemontesi e siciliane in onore dei relatori ospiti di Piazza Armerina.
Il festival proseguirà anche in estate e autunno, con film ed eventi. In luglio ci sarà la proiezione del film Sicilia! di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub, ad agosto si presenterà il libro “Piuttosto che morire m’ammazzo!” di Guido Catalano; a settembre il volume “Questo è il punto. Istruzioni per l’uso della punteggiatura” di Francesca Serafini. Infine ad ottobre ci sarà la giornata di studio “Gli scrittori piemontesi e la lingua italiana: Giovanni Battista Giuliani”, un convegno che già ha suscitato interesse tra addetti ai lavori e appassionati di letteratura, tanto da guadagnarsi il patrocinio dell’autorevolissima Accademia della Crusca.
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