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mercoledì 24 novembre 2021

NUOVO PANETTONE PERA E CIOCCOLATO: L’ALLEANZA PIEMONTESE TRA ALBERTENGO E GOBINO



LA NOVITÀ DEL NATALE 2021 DELL’AZIENDA DI TORRE SAN GIORGIO (CN) NASCE DA UNA PARTNERSHIP CON LA CIOCCOLATERIA ARTIGIANA DI TORINO. OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI LIEVITATI ALL’ANNO, EXPORT IN 27 PAESI E NUOVI PROGETTI AGRICOLI IN ALTA LANGA

Un’alleanza «made in Piemonte», quella tra Albertengo Panettoni di Torre San Giorgio (Cn) e Guido Gobino di Torino, nata in vista del Natale 2021: è il nuovo Panettone Pera e Cioccolato creato dall’azienda cuneese in partnership con la cioccolateria artigiana torinese. Si tratta di un panettone della Selezione Piemonte, in cui sono protagoniste materie prime prodotte nella regione.

Dalla “regina” dell’Alta Langa, la Nocciola Piemonte IGP delle Langhe coltivata nella Tenuta San Giorgio Pian delle Violette, azienda agricola della famiglia Albertengo a Levice, in Alta Langa. La Tonda Gentile è riconosciuta come la migliore nocciola al mondo, e viene utilizzata sia nella glassa che nella decorazione dei Panettoni. Altra materia prima è il burro di panna ricavato da latte piemontese, trasformato da un’azienda vicinissima ad Albertengoin una filiera controllata per garantire gusto e qualità. E infine, il Moscato delle colline di Santo Stefano Belbo, dolce e aromatico, un’eccellenza vinicola piemontese.

Un’alleanza con la loro terra che si rinnova anche in importanti investimenti in Alta Langa: dal 2012, Albertengo ha avviato un progetto agricolo per produrre Nocciole Piemonte IGP delle Langhe.

«Nove anni fa abbiamo cominciato a mettere insieme i terreni e a sistemare l’area a corpo unico che oggi è la nostra Tenuta San Giorgio Pian delle Violette a Levice – dicono Livia e Massimo Albertengo, titolari dell’azienda con mamma Caterina - 14 ettari tutti impiantati a nocciole. Sono 7 mila piante, di cui la metà entrate in produzione nel 2019. L’obiettivo è di utilizzare solo la nocciola prodotta nella nostra azienda per glassaree decorare i nostri lievitati».

Il Panettone Pera e Cioccolato, ricco di morbidi pezzi di pera e gocce di cioccolato Guido Gobino, ricoperto con glassa e decorato con nocciole intere, va ad aggiungersi agli altri tre prodotti realizzati con materie prime piemontesi che completano la Selezione Piemonte: il Panettone Gran Moscato, glassato, decorato con nocciole intere senza scorze di agrumi; il Panettone Classico Glassato, decorato con nocciole intere, uvetta e canditi; e il Panettone Classico senza glassa con uvetta e canditi.


                                                   
Oltre trent’anni di Panettone ai vini

Albertengo nasce in Piemonte, una terra di grandi vini e di forte cultura enologica: misurarsi con ricette che esaltano questo ingrediente e questa tradizione straordinaria è stato un passo importante e allo stesso tempo una sfida. Così alla fine degli anni ‘80, sollecitati da clienti e amici, la famiglia Albertengo ha iniziato a utilizzare il vino come ingrediente del Panettone. Sono stati pionieri: i primi esperimenti sono stati fatti con il Moscato d’Asti, a cui si sono aggiunti i passiti di Moscato, il passito di Pantelleria, la grappa, i distillati e, ultimi, il Brachetto d’Acqui e il vin santo. All’impasto non vengono aggiunti solo vini dolci: funzionano anche unioni meno convenzionali, come quelle con Fiano, Torcolato e Albana. La produzione di panettoni al vino ha raggiunto dimensioni importanti: quasi un quarto della produzione Albertengo. Sono disponibili in tutti i formati, da 100 grammi a 20 chili.

Moscato Passito: specialità nata dall’unione tra il dolce e pregiato Moscato Passito dei Vignaioli di Santo Stefano Belbo e il soffice impasto del Panettone Albertengo. Ricco di morbida uvetta, ricoperto con glassa e decorato con mandorle.

Brachetto d’Acqui: una grande specialità nata dall’incontro tra il dolce e profumato Brachetto d’Acqui Docg Giulio Cocchi e il soffice impasto del Panettone Albertengo.

Vin Santo: una grande specialità nata dall’incontro tra l’intenso e aromatico Vin Santo Santa Cristina Valdichiana Toscana e il soffice impasto del Panettone Albertengo.

                                                    il panettone Albertengo da 20 kg


ALBERTENGO PANETTONI E COLOMBE|LA STORIA

Maestri dell’arte bianca già dalla fine dell’Ottocento, gli Albertengo sfornavano pane fresco ogni mattina per gli abitanti di Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo, in un’antica panetteria ai piedi del Monviso.

Negli anni Cinquanta del secolo scorso Domenico Albertengo, che aveva ereditato il mestiere dai suoi nonni, intuì che era arrivato il momento di aggiungere qualcosa di nuovo alla produzione di famiglia e iniziò a preparare i suoi primi panettoni e colombe alla piemontese: nel soffice impasto dei lievitati Albertengo, la grande conoscenza dell’arte della panificazione, dei segreti della lievitazione naturale e dell’importanza di materie prime di qualità rappresentarono fin da subito le chiavi di un successo straordinario; i riconoscimenti non si fecero attendere.

Insieme a Domenico, all’epoca giovanissimo, c’era la moglie Caterina, che lo affiancava e credeva in lui e nei suoi progetti. Ancora oggi, da presidente, Caterina segue con occhio attento le scelte, la crescita dell’azienda e dei nipoti Giorgia e Amedeo, figli di Massimo e futuri eredi della Albertengo. Insieme a lei, i figli Livia e Massimo: con circa un milione e mezzo tra panettoni e colombe prodotte ogni anno, Albertengo sa riunire la sapienza della pasticceria artigianale ai metodi di lavorazione e alla garanzia di qualità di una grande azienda moderna.
Lo slogan aziendale è: «I Piemontesi sono fatti di un’altra pasta!».

 


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