PRODUTTRICE BIOLOGICA A MONFORTE D’ALBA, 41 ANNI E 4 FIGLI, SI È AGGIUDICATA IL PRIMO POSTO AL CONTEST ISTAT AGRICOLTURA CON UN VIDEO REALIZZATO DA LANGHE TV
Sara Vezza,
produttrice di Barolo a Monforte d’Alba, ha vinto il premio nazionale «Donne
e sostenibilità», un video contest promosso dall’Istat in occasione del 7°
Censimento generale dell’Agricoltura.
Il video con cui si
è presentata la giovane langarola ha convinto i giudici dell'Istat che l’hanno
scelta tra tante belle storie e progetti di imprenditrice lavoratrici del
settore dedicati al green.
Sara, 41 anni e 4
figli, «si definisce figlia d’arte – mamma e papà entrambi professionisti del
settore – ma soprattutto figlia della propria terra, le Langhe – si legge nella
motivazione del premio -. Nel 2004 Sara trasforma la produzione dell’azienda
dandole pieno indirizzo biologico fino a sposare la tecnica della biodinamica.
Il profondo legame con la natura e l’impegno culturale contraddistinguono il
suo progetto, sviluppato grazie a un approccio virtuoso in ogni aspetto del
lavoro».
Un premio che tiene
in considerazione anche le attività di coinvolgimento del pubblico come
l’iniziativa «Adotta un filare» lanciata da Sara nel 2016 e che oggi
vede protagonisti in prima persona numerosi amanti del vino e della Langa da
tutto il mondo. Gli «adottanti», a cui viene affidato un filare, vengono
coinvolti durante l’anno in diverse attività del ciclo della vite come la
potatura e la vendemmia.
«È davvero un onore
aver vinto il primo posto – commenta Sara -: poter veicolare i valori di
sostenibilità, agricoltura biologica e soprattutto il coinvolgimento della
comunità è per me una mission importante. Ecco realizzato il mio sogno di
lasciare alle generazioni future una Legacy di pilastri fondanti e di linee
guida essenziali per l’agricoltura e il mondo di domani».
Il video vincitore,
realizzato da Massimo Gavello e Rodolfo Carrara di Langhe Tv, si può
vedere qui: https://youtu.be/SZnSX5fGpbc
Da Josetta
Saffirio a Sara Vezza, cinque generazioni di vignaioli in Langa
Sara Vezza, classe
1980, mamma di Clara, Cecilia, Giovanni e Cesare, è la quinta generazione di
contadini che coltivano vigne a Monforte d’Alba, in Langa. A 17 anni aveva un
sogno: fare la vignaiola. L’ha realizzato due anni dopo, a 19 anni, rilanciando
l’azienda di famiglia. Oggi cura una proprietà di 11,5 ettari vitati a varietà
autoctone, principalmente Nebbiolo, Barbera e il raro Rossese Bianco. Produce
circa 70 mila bottiglie all’anno. Ha fatto nuovi investimenti: 16 ettari a
Murazzano dove Sara sta piantando Pinot Nero e Chardonnay per produrre Alta
Langa, le bollicine piemontesi. Quella di Josetta Saffirio è una storia antica,
che inizia alla fine dell’Ottocento con il primo Saffirio, Giovanni Battista,
che si sposta a vivere nella Langa. Ai primi del Novecento, il padre di
Josetta, Ernesto, inizia a coltivare i suoi vigneti. Nel 1975, giovanissima,
Josetta decide di occuparsi dei vigneti del padre. Laureata in agraria e
affiancata dal marito Roberto, enologo, inizia a coltivare le vigne piantate
dai nonni subito dopo la seconda guerra mondiale. Dopo alcuni anni, Josetta e
Roberto vedono premiate le proprie fatiche e riescono a produrre un Nebbiolo di
riconosciuta qualità. Nel 1985 viene presentato il primo Barolo con l’attuale
etichetta, frutto di una passione e di un impegno mai venuto meno. Dopo un
periodo di pausa negli anni 90, Sara, figlia di Josetta e Roberto, decide di
dedicarsi anche lei ai vigneti di famiglia e di scrivere una nuova pagina nella
storia di Josetta Saffirio. Ultimo nato il nuovo brand Sara Vezza che identifica
la produzione dei vini cru dell’azienda: dal Barolo Ravera alla Barbera d’Alba
Villar’o, all’Alta Langa.
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