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giovedì 19 dicembre 2024

SI CHIUDE UN 2024 INTENSO E PROFICUO PER IL CONSORZIO ALTA LANGA 455 ettari vitati, 14 nuovi produttori associati che portano la compagine a quota 85 e una crescita prevista delle vendite di oltre il 10%.

SAVE THE DATE: Il 10 marzo 2025 La Prima dell'Alta Langa a Torino 

Il 2024 è stato un anno di crescita per il Consorzio Alta Langa, che ha rafforzato il suo ruolo nel panorama spumantistico italiano. Una ricca agenda di eventi e collaborazioni ha consolidato il posizionamento dell’Alta Langa come simbolo di qualità, innovazione e tradizione. I momenti più importanti del 2024 Gennaio: 

Il Consorzio ha inaugurato l’anno con un banco d’assaggio a Grandi Langhe a Torino, occasione ideale per consolidare i rapporti con professionisti e operatori del settore. Febbraio: 
È stato presentato ai soci il volume “Alta Langa: il racconto di una denominazione”, un approfondimento dedicato alla storia e alle caratteristiche del metodo classico Alta Langa DOCG. 

Marzo: La sesta edizione de La Prima dell’Alta Langa, al Teatro Regio di Torino, ha visto una partecipazione straordinaria di operatori Horeca e stampa. 
Durante l’evento, l’enologo Donato Lanati ha condotto due masterclass sui lunghi affinamenti. Aprile: Durante la Milano Design Week, l’Alta Langa è stata protagonista accanto a Italdesign per il lancio del prototipo “Asso di Picche”, un esempio di come il savoir faire piemontese possa unire design e gusto.

 Primavera: Il Consorzio ha brindato in occasione di eventi di rilievo come Vinum Alba e il Ventennale dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. 
Giugno: Alta Langa Roma, il grande evento di degustazione a Palazzo Brancaccio, è stato il momento centrale del mese, portando la denominazione a Roma con 30 produttori. 
Tra gli appuntamenti di giugno, anche Rose e Rosé a Bossolasco, che ha celebrato il territorio attraverso un raffinato incontro tra natura e tradizione. 
A fine mese, il Consorzio ha ricevuto a Bosia il Premio Ancalau “Lavoro & Ambiente”, riconoscimento per il suo impegno verso il progresso del territorio. 
Hanno preso il via incontri di formazione tecnica in ambito enologico e viticolo per i soci del Consorzio. 
Settembre: L’Alta Langa DOCG ha partecipato ad Abruzzo in Bolla e a Terra Madre, dove un corner dedicato ha permesso di scoprire le alte bollicine piemontesi. A Bologna e Firenze si sono svolte le due tappe annuali di “Alta Langa DOCG: Anima di un territorio”, il format ideato dal Consorzio per il mondo Horeca. 
Inoltre, il Consorzio ha brindato al Capodanno del Tartufo Bianco d’Alba la notte del 30 settembre, per l’avvio della stagione della cerca in Piemonte. Ottobre, novembre e dicembre: Alta Langa DOCG ha accompagnato eventi di prestigio come l’inaugurazione della Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Regio di Torino, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Buonissima Torino
Tra le novità dell’anno, il lancio della distintiva “Alta Langa Frappeuse”, realizzata in collaborazione esclusiva con Italdesign. 
Un bilancio positivo e uno sguardo al futuro Il 2024 si chiude con risultati significativi: 455 ettari vitati, 14 nuovi produttori associati che portano la compagine a quota 85 e una crescita prevista delle vendite di oltre il 10%. Un anno che ha unito innovazione e valorizzazione delle tradizioni, confermando il ruolo dell’Alta Langa DOCG come simbolo di eccellenza spumantistica a livello nazionale. La Prima dell’Alta Langa 2025 La data scelta per l’evento annuale del Consorzio Alta Langa è lunedì 10 marzo 2025, a Torino. 
Sarà la settima edizione della grande degustazione di tutte le cuvée in commercio dei soci del Consorzio. 
A gennaio si apriranno sul sito istituzionale le registrazioni per il pubblico Horeca e per i giornalisti. “I traguardi raggiunti quest’anno – sottolinea la presidente Mariacristina Castelletta – sono il risultato di un impegno condiviso: produttori, partner e un numero sempre maggiore di sostenitori e appassionati che ci accompagnano nel portare l’Alta Langa DOCG sempre più lontano, senza mai perdere di vista i nostri valori e la nostra identità”. IL CONSORZIO ALTA LANGA Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi, metodici e documentati sulla vocazione dell’area. 
Riunisce viticoltori e produttori appassionati e lungimiranti che, spinti da un grande orgoglio piemontese, hanno fondato e fatto crescere questa denominazione giovane ma con radici profonde che affondano nella storia e nel territorio. La grande scommessa che unisce tutti è quella di produrre un vino necessariamente importante, che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto dei vigneti. 
A oggi il Consorzio conta più di 80 case spumantiere e 90 viticoltori associati. 

Dal 2022 il presidente del Consorzio è Mariacristina Castelletta, vicepresidente è Giovanni Carlo Bussi.
 Il Consorzio vanta una partnership di lunga data con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, di cui è Main Sponsor e l’Alta Langa DOCG Official Sparkling Wine, e con il mondo Slow Food, in particolare con la Banca del Vino e con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; il Consorzio è inoltre partner tecnico del Teatro Regio di Torino. L’ALTA LANGA DOCG L'Alta Langa Docg ha l’onore di rappresentare il primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800.
La denominazione ha ottenuto la Doc nel 2002 e il massimo riconoscimento qualitativo della Docg nel 2011, oggi ha una produzione di oltre tre milioni di bottiglie. 
L’Alta Langa Docg è fatto con uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia. 
Viene prodotto in un territorio collinare (oltre i 250 metri slm) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali, come è avvenuto invece nelle basse colline. 
Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità. 

L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011. I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL'ALTA LANGA DOCG: 85 Case spumantiere associate al Consorzio 455 ettari di vigneto tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay 3.200.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2023 Mercato interno: 85% Export: 15% 

@altalangadocg #altalangadocg ­

mercoledì 11 dicembre 2024

È nata la Banca del Vino sezione di Acqui Terme Responsabile della sezione è Laura Norese che organizza serate didattiche facendo incontrare produttori e appassionati: prossima data il 17 dicembre

 

 

La Banca del Vino apre una nuova sede ad Acqui Terme, sotto la guida di Laura Norese, figura di riferimento nel mondo del vino, da anni attiva come collaboratrice della guida Slow Wine. Questo progetto si propone di creare un punto d'incontro tra produttori e appassionati, valorizzando le storie e le persone che rendono unico il panorama vitivinicolo italiano.


 

Serate didattiche: un format innovativo

La Banca del Vino ad Acqui Terme ha già inaugurato il suo percorso con due eventi di successo con la produttrice Anna Maria Abbona al Castello di Trisobbio e con la produttrice Monica Rocca all’Osteria Bo Russ di Acqui Terme con una bella verticale di Barbaresco.

Incontri che non sono le classiche degustazioni per esperti. Laura Norese, coordinatrice della nuova sezione, spiega: «L'obiettivo è far dialogare i produttori con il pubblico, mettendo al centro le storie, le filosofie di vita e il lavoro quotidiano di chi sta dietro a ogni bottiglia. Non ci saranno chiacchiere da sommelier, ma un racconto diretto e genuino che avvicina il mondo del vino alle persone».

Il programma prosegue con nuove serate pensate per raccontare i produttori e i loro vini con un approccio diretto e informale.

 


17 dicembre 2024 - Osteria Bo Russ, Acqui Terme

Ospite: Marchesi Alfieri

Presentazione di Isella Zanutto, responsabile mercato estero della cantina Marchesi Alfieri.

In degustazione: vecchie e introvabili annate di Barbera e Pinot Nero.

Abbinamento: polenta fritta e guancia di vitello brasata al Barbera, preparata da Eugenio Nani, oste e sommelier.

 

Programma della serata

Ore 20.00: Introduzione e apertura con Laura Norese.

Ore 20.05: Degustazione guidata con Isella Zanutto:

Barbera d’Asti La Tota 2022.

Verticale di Barbera d’Asti Superiore Alfiera (2021, 2016, 2012, 2003 in magnum).

Monferrato Rosso San Germano 1998 in magnum.

Ore 21.15: Abbinamento gastronomico e dialogo con i partecipanti.

 

Le serate si prenotano esclusivamente online al seguente link: https://ideasiti.wine/eventi/





Chi è la Banca del Vino

Realtà unica al mondo, la Banca del Vino ha l’obiettivo di esprimere la grande ricchezza di territori, terreni e vitigni autoctoni della nostra penisola. Un patrimonio biodiverso inestimabile in un paese come l’Italia dove – caso unico al mondo -in ogni regione si produce vino. Oggi attraverso il progetto “Club Banca del Vino”, le cantine selezionate e aderenti contribuiscono a sostenere la cultura del vino attraverso iniziative promozionali ed educative. Sono oltre 50.000 le bottiglie custodite nelle Cantine Storiche dell’Agenzia di Pollenzo, il cui complesso architettonico nasce nel 1835, per volontà di Carlo Alberto di Savoia. Era il centro direttivo delle tenute sabaude e il cuore delle sperimentazioni agro-enologiche. L’idea di restituire a un utilizzo pubblico l’intero edificio risale alla fine degli anni Novanta, grazie ad un’iniziativa dell’associazione internazionale Slow Food. Al suo interno, oltre alla Banca del Vino, troviamo la sede della prima Università degli Studi di Scienze Gastronomiche al mondo, le Tavole Accademiche e l’Albergo dell’Agenzia. Un polo che continua a lavorare per essere un punto di riferimento per la politica alimentare di alta qualità e la cultura eno-gastronomica internazionale.

 

Chi è Laura Norese

Laura collabora con Slow Wine dal 2017, un’esperienza che l’ha portata a scoprire la straordinaria diversità di cantine e vigneti tra Monferrato, Langhe, Roero, Gavi e Colli Tortonesi. La sua missione, attraverso le serate della Banca del Vino, è trasformare ogni incontro in un momento di arricchimento culturale e umano.

 

                                                     Laura e Annamaria 

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venerdì 6 dicembre 2024

ALLO SPAZIO COCCHI SI PRESENTA IL LIBRO “C’ERA UNA VOLTA IL VERMOUTH” DI VALERIO BIGANO L’appuntamento è per sabato 14 dicembre alle 16.00 Segue degustazione di Vermouth Cocchi

  


Un pomeriggio all’insegna del Vermouth, sabato 14 dicembre alle 16.00 nello Spazio Cocchi, in via Stazione 1 a Cocconato d’Asti, per la presentazione del libro “C’era una volta il vermouth. I produttori storici dal ‘700 fino alla metà degli anni ’50” di Valerio Bigano

Appassionato e autore di diverse pubblicazioni legate al tema degli

spirits, Bigano in questo volume propone un viaggio affascinante per

raccontare “una tradizione che viene da lontano”, la storia di una

delle eccellenze piemontesi che hanno saputo farsi strada a livello

internazionale, attraverso le vicende dei produttori che hanno reso

questo vino aromatizzato un’icona e un simbolo di eleganza,

ingrediente immancabile nei cocktail classici.

Dal Piemonte di fine Settecento il Vermouth ha percorso un lungo

cammino, presente sulle tavole reali o al seguito degli emigranti nei

loro viaggi per mare, fino ad approdare sui banconi dei bartender, a

diventare oggetto di rigidi disciplinari di produzione, oppure

protagonista di eventi e festival dedicati. Restando sempre e

comunque uno dei simboli dell’aperitivo all’italiana.

A seguire, sarà offerta agli ospiti una esclusiva degustazione dei

Vermouth Cocchi e un assaggio del Panettone al Vermouth Storico

Cocchi nell’Enoteca in cantina, tra tante proposte gourmet e idee per

i regali di Natale.

L’evento è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento posti.

Per informazioni: benvenuti@bava, via telefono al 0141907083

www.cocchi.com | Social: @cocchi1891 #cocchi1891

news@cocchi.com



GIULIO COCCHI

APERITIVI A BASE DI VINO E BOLLICINE 100% PIEMONTESI: 133 ANNI DI

VERMOUTH E SPUMANTI TRADIZIONALI DELL’ASTIGIANO


Aperitivi a base di vino e bollicine cento per cento piemontesi: Cocchi

produce, dal 1891, vermouth e spumanti tradizionali dell’Astigiano

Nata ad Asti nel 1891 grazie al genio creativo e visionario di Giulio Cocchi,

giovanissimo pasticcere di origini toscane, oggi il nome di Cocchi è celebre

in tutto il mondo grazie alla produzione di metodo classico Alta Langa

DOCG e vini aromatizzati - in particolare diversi tipi di Vermouth, il Barolo

Chinato, l'Americano.

Dal fondatore Giulio Cocchi la casa vinicola ha ereditato un’inesauribile

vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e

apprezzata in cinque continenti. A definire lo stile Cocchi sono quindi

eleganza e autenticità: la qualità del vino, la maestria e l’esperienza tecnica

più che centenaria e una passione e una creatività mai venute meno negli

anni.

Insieme al metodo classico piemontese, tra i prodotti più conosciuti si

annoverano ii Vermouth di Torino, tra cui il celebre Vermouth Storico che ha

aperto la strada alla recente riscoperta della categoria; l’Americano nelle

sue versioni Bianco e Rosa, classico aperitivo di Asti a base di genziana; il

Vermouth Amaro Dopoteatro, perfetto per il dopocena; il Barolo Chinato,

ideato da Giulio Cocchi e riconosciuto da decenni come il perfetto vino da abbinare 

al cioccolato