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venerdì 28 marzo 2025

Piemonte Land of Wine alla Fiera del vino di Verona tra voglia di sviluppo, prudenza per gli scenari mondiali e il progetto di un grande brand “Piemonte”

  

Vinitaly di Verona, dal 6 al 9 aprile, segna la sua 57ª edizione. Piemonte Land of Wine, il super consorzio che raggruppa tutti i Consorzi vitivinicoli piemontesi, sarà all’appuntamento con la consueta area all’interno del Padiglione   10   riservato   al   Piemonte   e   gestito   insieme   alla   Regione Piemonte

Saranno   108   le   aziende   vitivinicole   che,   attraverso   l’area   comune, parteciperanno alla Fiera veronese sotto l’ombrello di Piemonte Land. 
Spiega la direttrice del consorzio, Anna Errico:  «Saranno rappresentatetutte le aree vitivinicole piemontesi e tutte le tipologie, dai vini fermi agli spumanti, da quelli dolci ai secchi».
L’area convegni è stata modificata: «Per   essere   maggiormente   inclusiva   rispetto   all’area   espositiva circostante».

Fuori dal Padiglione 10 ci sarà, come nelle scorse edizioni, il “Ristorante Piemonte” con la conduzione dello chef  Massimo Camia che proporrà menù tipici piemontesi in abbinamento ai vini del Piemonte. Accanto un’isola dedicata alla bollicine e gestita dal Consorzio dell’Asti Spumante edel Moscato d’Asti.

In tema di convegni e forum da segnalare la presentazione nell’area Piemonte Land del nuovo brand “Piemonte is - Eccellenza Piemonte” lanciato dall’assessorato Agricoltura Cibo e Commercio della Regione Piemonte (assessore Paolo Bongioanni). L’iniziativa valorizza la filiera dei prodotti   piemontesi   e   nasce   dalla   necessità   di   far   riconoscere   leeccellenze della produzione e la capacit à  imprenditoriale non percepita a livello internazionale. Il logo sarà il simbolo di riconoscimento dei prodotti piemontesi dai vini, ai formaggi, al riso, alle carni, alle nocciole e molti altri.

Nell’area Regione Piemonte/Piemonte Land of Wine troveranno ospitalità, come ogni anno, anche i Consorzi del Vermouth di Torino e quello della Grappa del Piemonte insieme ad altre realtà come il Politecnico di Torino con le sue innovazioni in ambito viticolo e alcuni enti e associazioni che sioccupano di turismo, da VisitPiemonte ai Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero   e   Monferrato   all’agenzia   di   incoming   LMR   Langhe-Monferrato- Roero.

Per Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land (foto), il Vinitaly 2025 sarà l’occasione non solo per rimarcare che il Piemonte del vino vuole parlare con una voce sola, ma anche che serve una strategia comune​ davanti a un softpower italiano, di cui la filiera del vino fa parte a pieno titolo,   che   diventa   sempre   più   strategico   a   livello   mondiale.   Dice: «Intanto c’è da sperare che i dazi non saranno più un problema di cui preoccuparci.
Certo non dobbiamo temere di confrontarci con situazioni geopolitiche in cambiamento continuo. E per farlo nel migliore dei modi dobbiamo preparaci a costruire strategie comuni, tra aree del vino, ma anche tra fiere agroalimentari e, più in generale con tutto il sistema Italia» .   
Monchiero   annuncia   anche   una   novità   a   cui   Piemonte   Land intende   lavorare   con   tutti   i   Consorzi   associati:   inserire   il   brand “Piemonte”   sulle   etichette   dei   vini   doc   e   docg   piemontesi.   Spiega: «L’idea nasce dalla consapevolezza di come il Piemonte sia percepito, a livello   mondiale,   come   garanzia   di   vini   di   altissima   qualità
.   
Dunque perché   non   offrire   questo   straordinario   “ombrello”   a   tutte   le denominazioni vinicole del Piemonte, conosciute o meno conosciute? Secondo noi sarebbe un grande risultato non solo di unione, ma anche di comunicazione di marketing del territorio a livello globale» . Monchiero, tuttavia, non nasconde che si tratterà di un percorso lungo e tortuoso, fatto di burocrazia e mediazioni. «Ma se alla fine arriveremo al risultato, come   è   già   successo   per   grandi   aree   vinicole   estere   come   quelle francesi,   allora   daremo   un   grande   valore   aggiunto   ai   nostri   vini» sostiene.


Sulla stessa lunghezza d’onda anche i due vicepresidenti di Piemonte Land, Stefano Ricagno, presidente del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato  d’Asti, la più antica  denominazione  spumantistica  d’Italia, e Andrea Fontana, presidente del Consorzio Nebbioli dell’Alto Piemonte.  

Stefano   Ricagno   conferma   la   linea   di   unità   di   Piemonte   Land rappresentata dalla presenza al Vinitaly, in un asola area, di tutte le zone vitivinicole piemontesi:  
«E un segnale importante, di maturità e di un comune   sentire   le   responsabilità   e   i   progetti   che   ci   toccano   come produttori   vitivinicoli   di   una   delle   regioni   più   vinicole   del   mondo» .
Fontana sottolinea come il nuovo corso di Piemonte Land abbia messo tutte le denominazioni sullo stesso piano. «È il modo più corretto per farcrescere tutti» dice e ammette: «Non è facile far comprendere alla basedei   viticoltori   i   programmi   a   lungo   termine   del   Consorzio,   ma   èimportante che si parli e ci si confronti. Il futuro del vino piemontese si costruisce così»

Stefano Ricagno 

                                                                   Andrea Fontana 



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