a
Moncalvo (At) una casa-rifugio per donne maltrattate
Una bella iniziativa per una causa sociale importante
In Piemonte si
riciclano tappi di sughero usati per finanziare “Cascina Graziella”, una casa
per donne maltrattate a Moncalvo d’Asti. E’ il progetto Etico, promosso da Amorim Cork, colosso portoghese leader
nel mercato del sughero, con partner Vignaioli Piemontesi e l’associazione
Libera Piemonte. Sono oltre trenta i
punti di raccolta tra cantine vinicole, enoteche e i due negozi Eataly a Torino
e Pinerolo. Avviato nel giugno 2011, il progetto ha coinvolto dapprima le
cantine del Veneto e quelle toscane aderenti al Consorzio Chianti Classico, in
seguito ha visto l’adesione entusiastica di numerosi altri attori e nel 2012 è
partita la raccolta in Piemonte. Il progetto si chiama “etico” non solo perché
promuove una sensibilità ecologica ma anche perché prevede una destinazione
benefica del ricavato dalla vendita dei tappi usati, che Amorim non riutilizza,
ma cede a titolo oneroso ad aziende del settore edile per la realizzazione di
malte speciali, atte alla coibentazione termoacustica dei muri. Tutto il
ricavato viene destinato ad associazioni operanti nel sociale senza fini di lucro.
In Piemonte si è scelto di raccogliere fondi per vedere realizzato il sogno di Cascina Graziella, una cascina nelle
campagne del Monferrato Astigiano, a Moncalvo, che la magistratura ha
confiscato alla mafia e dato in gestione a Libera, l’associazione fondata da
don Luigi Ciotti. Una volta finiti i lavori di ristrutturazione, Cascina
Graziella è destinata a diventare un centro di accoglienza per donne in
difficoltà, in fuga da maltrattamenti e dipendenze, e una cooperativa di lavoro
(si pensa anche a un pastificio artigianale). La cascina è dedicata a Graziella
Campagna, una ragazza di 17 anni ammazzata con cinque colpi di lupara. Era nata
il 3 luglio 1968 e faceva la stiratrice in una lavanderia di Villafranca
Tirrena (Messina). Qualche giorno prima della sua esecuzione Graziella aveva
tirato fuori un’agendina dalla camicia che Gerlando Alberti jr., mafioso e
nipote latitante del boss Gerlando Alberti senior, le aveva consegnato in lavanderia.
Tra le mani di Graziella passarono i segreti che nessuno doveva sapere. Nel
2004 i colpevoli dell’omicidio di Graziella vennero condannati all’ergastolo.
Ora anche Vignaioli Piemontesi è partner del
progetto “Etico”. Fondamentale è il contributo della Cooperativa del carcere di
Bollate (MI) che vede i carcerati impegnati nello smistamento dei tappi
raccolti.
Ecco punti di raccolta del sughero
Vignaioli Piemontesi:
Vecchia Cantina
Sociale di Alice Bel Colle e Sessame, Cantina Sociale di Rivalta Bormida,
Cantina dei Colli di Crea, Cantina Produttori del Gavi, Viticoltori del
Tortonese (Tortona), Cantina Alice Bel Colle, Cantina Sociale di Mantovana,
Cantina Sociale di Mombercelli, Cantina di Maranzana, Cantina di Nizza
Monferrato, Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, Cantina Barbera dei Sei Castelli
di Agliano, Cantine Post Dal Vin – Terre del Barbera di Rocchetta Tanaro,
Antica Contea di Castelvero (Castelboglione), La Torre di Castelrocchero
Viticoltori, Cantina Tre Secoli di Ricaldone e Mombaruzzo, Produttori del
Barbaresco, Cantina del Nebbiolo di Vezza D’Alba, Produttori di Govone, Cantine
dei Colli Novaresi (Fara), Cantina Sociale della Serra (Piverone), Cantina dei
Produttori Nebbiolo di Carema, Cantina Terre dei Santi (Castelnuovo Don Bosco),
Cantina Sociale di Fontanile, Cantina Clavesana, Enoteca Vignaioli Piemontesi
di Castagnito, Laboratorio Enocontrol (Alba), Terre da Vino (Barolo), Eataly
Torino e Eataly Pinerolo.
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