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lunedì 22 maggio 2017

Leggeri Stick Spinosi. Mostra di Salvatore Zito alla Casa d'Arte di Vercelli


 
Sabato 27 maggio alle ore 18,  presso i locali della

Casa d'Arte in via Morosone 3 a Vercelli, sarà
inaugurata la personale dell'Artista Salvatore Zito,
Leggeri Stick Spinosi

Efficace la presentazione, che riportiamo  di seguito,  che Marianna Colombo ha scritto per l'Artista Salvatore Zito in occasione della mostra ospitata dalla nota galleria vercellese. 

Nelle foto alcuni suoi "stick" tra cui quello di Piazza Cavour realizzato appositamente per la Casa d'Arte (foto in alto).

Dalle 19, Manuela Capelli al pianoforte e Barbara Dellavalle al clarinetto si esibiranno in una breve performance musicale.

 

                  Leggeri Stick   Spinosi

La forma base resta quella della serie I love Torino, dunque il pinguino, il tradizionale gelato con il bastoncino che l’artista Salvatore Zito sottrae al suo destino di liquefazione intagliandolo minuziosamente nel legno. Ma a differenza delle opere precedenti nelle quali la sagoma dello stick  si ricopre di una pellicola cromatica riproducente una “veduta” torinese oppure la sagoma stessa si modifica per assumere i contorni di noti monumenti (la Mole Antonelliana) o di manufatti urbani (la verde fontanella taurina) fortemente legati all’immagine cittadina, nelle nuove realizzazioni il gioco si modifica, anzi si capovolge. L’artista non somma elementi con significati simili, piuttosto fa scrivere forme contrastanti. Inoltre il dialogo questa volta avviene non già con la storia, ma con la natura.

Così la forma infantile e morbida del pinguino  si  pigmenta di verde acido o di verde cupo  e si riveste  degli aculei del cactus o delle spine del carciofo. Oppure la medesima forma si colora di rosa intenso o di viola, accenna una protuberanza all’apice e si irta dei sottili aghi del fico d’India.

Persino sul bastoncino, sicché lo stick accattivante nel suo gusto-colore si trasforma in un prodotto inconsumabile. O ancora, la forma assume un colore azzurro ghiaccio e si scava per divenire lisca di un pesce. Infine, nell’ultimo esemplare della serie, che si compone di sei pezzi, l’ibridazione cresce e lo stick è un piccolo scovolo fiorito di rosso alla sommità e sorretto da un manico ugualmente di legno, ma che simula alla perfezione un filo metallico ritorto.

Salvatore Zito, parlando delle sue nuove creazioni, cita, quale possibile fonte di suggestione, Cadeau (1912) di Man Ray, il primo oggetto dadaista francese, il ferro da stiro sulla cui piastra è incollata una fila di chiodi di ferro da tappezziere. La qualità pungente è comune, ma la provocazione che era delle avanguardie storiche è solo una eco. Il valore sta altrove. Nella cura dell’oggetto creato, e nella leggera bellezza che ne può nascere.

                                                                                                                                                                            Marianna Colombo

 

 


 

 

 Salvatore Zito in una delle sue precedenti mostre

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