ARRIVA DAL
MONDO CONFCOOPERATIVE, 39 ANNI, PRENDE IL POSTO DI GIANLUIGI BIESTRO ALLA
DIREZIONE DELLA PIÙ GRANDE
ASSOCIAZIONE DI CANTINE SOCIALI E VITICOLTORI D’ITALIA
Davide Viglino
è il nuovo direttore di Vignaioli Piemontesi. Ha ricevuto nei giorni scorsi il
testimone di Gianluigi Biestro, lo storico direttore della più grande
Associazione vitivinicola d’Italia con 37 cantine cooperative associate in
rappresentanza di oltre 6 mila viticoltori. È un uomo da sempre
vicino alla cooperazione: classe 1981, Viglino si è diplomato alla Scuola
enologica ad Alba nel 2001, subito assunto in Confcooperative per seguire il
settore agricolo e vitivinicolo.
Dal 2017 a oggi è stato Segretario regionale
di Fedagri Confcooperative Piemonte. Le sue origini sono agricole: la sua
famiglia gestisce l’azienda vitivinicola Vigin a Treiso. Un passaggio di
testimone che avviene in un momento non facile per il mondo vitivinicolo,
duramente colpito dall’emergenza Covid-19, ma per questo ancora più
significativo.
«Sono stati mesi duri per tutti –
commenta il presidente Giulio Porzio presentando il suo nuovo direttore (foto sopra) – ma chi arriva dal mondo della cooperazione, sa che i momenti difficili vanno
affrontati insieme. Anche questa volta non ci facciamo scoraggiare e cercheremo
di trovare nuove opportunità e risposte per il nostro settore».
Insieme al Consorzio Piemonte Land of
Perfection, la Vignaioli Piemontesi ha avanzato una serie di richieste formali
alla Regione, alcune già pienamente accolte come la pratica della
distillazione per eliminare parte delle eccedenze che si sono create: «Un
modo per ripartire senza zavorre e per evitare delle speculazioni con drastiche
riduzioni dei prezzi – commentano Porzio e Viglino – Abbiamo anche chiesto:incentivi
a fronte di riduzioni delle rese in vigna, un contributo per aumentare lo
stoccaggio delle cantine con la possibilità di acquisto serbatoi in acciaio,
vasche e botti, e un contributo sui costi di fermo e gestione del vino in
cantina». Altra richiesta è quella di incrementare il taglio d’annata: «Ad oggi
abbiamo la possibilità di utilizzare fino al 15% di altri vini o del medesimo
vino di altre annate come taglio della nuova vendemmia. Chiediamo alla Regione
la possibilità di portare quel 15% a un 20-30%».
Continuano Porzio e Viglino: «La “vendemmia
verde” è prevista dal decreto liquidità e sarà sicuramente attivata a livello
nazionale ma siamo in attesa dei decreti applicativi. La Regione sta mettendo
in atto una misura per poter distillare anche prodotti con denominazione. Il
problema è che, al momento,a bilancio, è stato messo poco meno del 20% della
somma che servirebbe per far fronte all’emergenza. Ci aspettiamo un aiuto
finanziario e dei segnali più forti al mondo del vino. Confidiamo nel
Governatore Alberto Cirio che, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura
Marco Protopapa, presiede direttamente il tavolo della filiera vitivinicola per
affrontare la crisi coronavirus».
Il nuovo direttore spiega, poi, come
vede il futuro dell’associazione: «Negli anni, Vignaioli Piemontesi ha
saputo evolversi e cogliere le esigenze del settore vitivinicolo, che cambiava.
Da semplice associazione di servizi tecnici e amministrativi, oggi è una
struttura in grado di seguire le aziende dalla vigna alla cantina fino alle
pratiche di finanziamento.Anche nella commercializzazione dei vini sfusi siamo
diventati un punto di riferimento per tutto il settore cooperativo facendo da
collettore con un ruolo importante per la tenuta dei prezzi ed evitare le
speculazioni». Dice Viglino: «Nei prossimi anni, manterremo e daremo continuità
alle attività che si sono portate avanti fino ad oggi facendo sempre molta
attenzione ai cambiamenti e alle nuove esigenze del mercato vitivinicolo, prima
fra tutte la sostenibilità ambientale. Dal 2014 il nostro paesaggio
vitivinicolo è stato dichiaratoPatrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. È
compito di tutti custodirlo: occorre accompagnare i nostri imprenditori
agricoli a intraprendere pratiche di coltivazione sempre meno impattanti per
l’ambiente, a partire dall’innovazione tecnologica fino a nuove metodologie di
culture. Il nostro ruolo sarà quello di assistenza e consulenza per mettere
insieme la sostenibilità ambientale e quella economica».
- Il nuovo direttore Viglino farà il suo esordio ufficiale all’Assemblea generale di Vignaioli Piemontesi che si terrà a luglio. Sarà anche l’occasione per salutare e ringraziare Biestro, che dalla nascita di Vignaioli Piemontesi, nel 1997 (dall’unione tra Asprovit e Viticoltori Piemonte) ricopriva quel ruolo.
LA VIGNAIOLI PIEMONTESI IN NUMERI
• 324soci di cui
ü
34 cantine cooperative con circa 6.000 aziende vitivinicole
ü
290 aziende individuali
• Rappresentano una produzione di 850.000
ettolitri, ovvero il 30% del vino piemontese
• 16 dipendenti
• 16.177.152 milioni di euro
il fatturato al 31 dicembre 2019
• 1.341.064 euro spesi per
progetti promozionali in Paesi extra Ue in collaborazione con le cantine
cooperative e le aziende associate
LE 34 CANTINE COOPERATIVE ASSOCIATE
IN PIEMONTE:
·
9 ad Alessandria
(Cantina di Alice Bel Colle, Cantina Produttori del Gavi, Cantina Colli di
Crea, Cantina del Monferrato, Cantine sociali di Mantovana, Cassine, Rivalta
Bormida, Viticoltori del Tortonese, Vecchia Cantina di Alice Bel Colle)
·
12 ad Asti
(Antica Vineria di Castel Rocchero, Araldica Castelvero di Castel Boglione,
Cantina di Nizza, Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro, Barbera Sei
Castelli di Agliano Terme, Cantine sociali di Castagnole Monferrato, Fontanile,
Mombercelli, Vinchio e Vaglio Serra, Terre dei Santi, Tre Secoli, La Torre di
CastelRocchero).
·
8 a Cuneo
(Cantina Clavesana, Cantina del Dolcetto Dogliani, Terre del Barolo, Cantina
Vallebelbo, Produttori del Barbaresco, Cantina del Nebbiolo di Vezza d’Alba,
Vignaioli Pertinace, Terrenostre Cantina Dolcetto e Moscato).
·
3 a Torino
(Cantina sociale della Serra, Produttori Erbaluce di Caluso, Produttori
Nebbiolo di Carema)
·
1 a Novara
(Cantine dei Colli Novaresi)
·
1 a Vercelli
(Il Chiosso di Gattinara).
LE 364 AZIENDE VITIVINICOLE
ASSOCIATE IN PIEMONTE:
·
141 a Cuneo
·
34 ad Asti
·
2 ad Aosta
·
32 ad Alessandria
·
64 a Torino
·
14 a Novara
·
1 a Pavia
·
1 a Imperia
·
3 in altre province
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