Gli olivi non vanno
mai in pensione.
L’olivo è l’albero immortale, sacro per le divinità greche. La
civiltà del Mediterraneo è contraddistinta olivo
Ve ne sono tanti, alcuni celebri, contraddistinti da fusti maestosi, nodosi, memoria di tanti passaggi, stagioni, gelate e ripartenze.
Nel parco attorno allo stabilimento Isnardi, a
Pontedassio, ve ne sono alcuni. Sono le sentinelle dell’azienda.
Ormai un
simbolo anche per l’abitato, centro della valle Impero, Liguria occidentale,
luogo, appunto, di olivi e di olio.
Gli olivi millenari di Isnardi si trovano benissimo, lì dove sono, curati, potati, capaci di dialogare idealmente con il “bosco di olive” dei terrazzamenti valligiani. Appunto, non sono olivi in pensione, ma producono, ancora e sempre.
La bella stagione olivicola 2020-2021 ha regalato anche questa emozione. Una produzione limitata, solo 99 bottiglie numerate di olio tratto da olive di alberi plurisecolari.
Da olive sapientemente trattate con ogni riguardo dai capaci mastri frantoiani dell’azienda e un olio che è stato imbottigliato in una confezione che ancora una volta distingue per innovazione: forma slanciata in ceramica, lettere goffrate in oro. Nasce così l’olio extravergine di oliva Millennium.
Non è in commercio, perché da
alberi millenari è bello non profittare.
Sarà la famiglia Isnardi a farne
regalo, semplicemente ed esclusivamente regalo, considerando che ogni bottiglia
di ottimo olio extravergine di oliva è già un’opera d’arte e in questo caso
l’arte nasce da un connubio tra sapienza dell’Uomo e forza della Natura. Il
tutto per un olio che, all’assaggio ha tanto di ligure, nella sua dolcezza e
nella sua piacevolezza.
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