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venerdì 12 marzo 2021

ELVIO COGNO E NAS-CËTTA: ELOGIO DELLA BIODIVERSITÀ

 



Nas-Cëtta di Novello è il simbolo del progetto Elvio Cogno, azienda guidata da Valter Fissore e Nadia Cogno nel cuore del Barolo, a Novello

Proteggere il patrimonio vitivinicolo locale e le diverse espressioni territoriali sono i valori su cui si basa la progettualità dalla sua fondazione. L’identità è strettamente legata al Barolo e alla valorizzazione del Cru Ravera da cui si originano  le singole selezioni Vigna Elena, Bricco Pernice e Cascina Nuova.
Tuttavia, Elvio Cogno e il genero Valter Fissore, negli anni ’90, decisero di recuperare per primi  una varietà autoctona, la Nascëtta, che rischiava di scomparire nonostante la storia ne avesse dimostrato la qualità.

Tutto risale al 1991 quando Elvio e Valter hanno la possibilità di assaggiare questo vino stappando una bottiglia del 1983 del produttore Franco Marengo. Se ne innamorano subito, accorgendosi al primo assaggio delle sue potenzialità.
Il richiamo è il Sauternes, ma dagli studi storici che vengono poi effettuati si comprende che già alla fine dell’Ottocento la Nas-Cëtta era raccontata come
“un’uva delicatissima e vino squisito”, che veniva paragonata addirittura ai grandi vini del Reno. Da lì nasce la volontà di recuperarla, e poi lo sprone verso altri produttori, che accolgono con entusiasmo il progetto.


Oggi la Nas-Cëtta di Novello è tutelata dall’Associazione Produttori di Nas-Cëtta di Novello, nata nel 2014, di cui Valter Fissore è presidente, che conta 12 produttori uniti dalla fiducia e l’amore per questa varietà indissolubilmente legata al territorio. Una scelta che li ha portati a sacrificare coraggiosamente qualche ettaro destinato al Nebbiolo da Barolo per impiantare questo vitigno a bacca bianca. Grazie all’impegno dell’Associazione, la Nascetta prodotta a Novello è dal 2010 DOC Langhe Nas-Cëtta di Novello.

Anas-Cëtta, la Langhe Nascetta DOC del comune di Novello di Elvio Cogno, usa l’antico nome tradizionale del vigneto.  Si presenta come un vino bianco di origine mediterranea, la cui sapidità riporta ai grandi vitigni degli ambienti caldi; al naso è fine ed elegante e di buona intensità, con sentori complessi e persistenti di fiori di campo ed erbe aromatiche, di agrumi e di frutti esotici. In bocca stupisce la piacevolezza di beva, la sapidità e la mineralità che rinfrescano il sorso e proseguono lungamente nel finale, con note di miele di acacia, salvia e il rosmarino.



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