Nata
nel 1954, la cantina di Castel Boglione (Asti) conta oggi 140 soci e produce 26
milioni di bottiglie. Tre giorni di festa per celebrare la
ricorrenza con un programma ricco di eventi e il concerto gratuito della
Bandabardò&Cisco
"il Cascinone" primavera 2024
Fondata nel 1954 a Castel Boglione,
piccolo borgo tra Nizza Monferrato e Acqui Terme, oggi Araldica Castelvero è
una cooperativa che conta 140 soci che coltivano 900 ettari di vigneti tutti
certificati come viticoltura sostenibile SQNPI. Produce 26 milioni di bottiglie
all’anno e si prepara a festeggiare una ricorrenza importante: i 70 anni dalla
fondazione della cooperativa. Dal 17 al 19 maggio, la cantina organizza tre
giorni di festa con un programma ricco e un grande concerto gratuito, il sabato
sera, della Bandabardò&Cisco. Ecco nel dettaglio la tre giorni:
Venerdì 17 maggio
Ore 15,00 - inaugurazione della mostra
fotografica dei 70 anni di storia nei locali adiacenti l’Enoteca Araldica di
Via Roma, 1 - Castel Boglione.
Ore 16,00 - Tavola rotonda «Il valore del
tempo»
Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana e
giornalista scientifico
Enzo Bianchi, Fondatore della Comunità di Bose
Riccardo Cotarella, Presidente dell’Assoenologi
Giorgio Penna, Direttore di CrescereInsieme onlus
Claudio Manera (foto sotto), Direttore di Araldica Castelvero
Modera: Vincenzo Gerbi, Università
degli Studi di Torino
Ore 19,30 - Cena buffet offerta dalla
cantina ai partecipanti al convegno
Sabato 18 maggio
Ore 15,00 - «Avamposti: alla scoperta di
nuovi sentieri»: camminata naturalistica e degustazione. Partenza dalla Tenuta
Il Cascinone, Reg. Boschi 2, Acqui Terme
Ore 19,30 - Cena street food con le Pro
loco di Castel Boglione, Montabone e Rocchetta Palafea nella piazza adiacente
l’Enoteca in Castel Boglione
Ore 22,00 - Concerto LIVE della
Bandabardò&Cisco parte del tour “Ultimo Tango” (ingresso gratuito)
Domenica 19 maggio
Ore 10 - S. Messa nella chiesa di Castel
Boglione celebrata dal Vescovo di Acqui Mons. Luigi Testore
Ore 12,00: Festa riservata ai soci,
dipendenti e collaboratori dell’Araldica Castelvero
Info e prenotazioni: 0141 762630 o in Enoteca
Tenuta "La Battistina"
1954-2024: ARALDICA CASTELVERO, 70 ANNI DI VITE
RICORDANDO IL PASSATO, RACCONTANDO IL
PRESENTE, IMMAGINANDO IL FUTURO
Fondata nel 1954 a Castel Boglione, piccolo borgo tra Nizza Monferrato e Acqui Terme, oggi Araldica Castelvero è una cooperativa che conta 140 soci di cui coordina e guida il lavoro a partire dai vigneti. Valorizzazione dei vitigni tradizionali, scelta delle migliori varietà in base a microclima e terreno, rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche di ciascun vino: Araldica è una grande cooperativa che, pur producendo volumi importanti, non ha dimenticato un approccio familiare e artigianale alla vigna, considerata il fondamentale punto di partenza per produrre grandi vini.
Con 900 ettari distribuiti tra Monferrato, Gavi e Roero, Araldica coltiva e gestisce uno dei più grandi vigneti del Piemonte. Un privilegio che l’azienda di Castel Boglione ha deciso di mettere al centro delle sue scelte produttive, valorizzando la produzione di ogni singolo vigneto e tutelando un patrimonio paesaggistico ed enologico oggi inserito nella World Heritage List dell’Unesco.
Una storia di cooperazione e attenzione al mercato
Qualità, piacevolezza, giusto prezzo. Sono
questi i cardini sui quali si appoggia Araldica Castelvero, la cui storia
affonda le radici a Castel Boglione, in provincia di Asti. Una cooperativa di
produttori intenzionata a valorizzare il patrimonio vitivinicolo piemontese.
Dopo decenni di investimenti in vigna e in cantina, l’espansione dei soci e la
conquista dei principali mercati internazionali, oggi Araldica Castelvero è una
realtà dinamica, in continua evoluzione. Accanto alle produzioni destinate sia
alla GDO che al canale HoReCa, la cantina ha investito sull’acquisto di aziende
agricole dall’alto profilo qualitativo, in zone di pregio, dove viene
vinificata l’eccellenza della Barbera d’Asti, del Gavi e dell’Alta Langa.
140
soci
90
dipendenti
26 milioni
bottiglie prodotte annualmente
900 ettari
coltivati in Piemonte tra Monferrato,
Gaviese, Langhe e Roero
50 Paesi nel mondo
esporta l’Araldica, principalmente nel Regno Unito
Una filiera corta
Non solo produttori di uva, ma soci. Nata
come cooperativa di vitivinicoltori, ancora oggi Araldica segue e coordina
direttamente il lavoro degli associati, il cui obiettivo è conferire la
migliore uva possibile per la creazione di vini importanti, sempre piacevoli e
approcciabili. Dal grappolo alla bottiglia, ciascuna operazione è seguita
internamente, garantendo al consumatore una filiera corta in grado di dare
sicurezza e qualità superiori.
Innovazione e ricerca
Nel corso della sua storia, Araldica ha costantemente
investito in impianti ed attrezzature enologiche, sperimentando soluzioni
sempre all’avanguardia, nel pieno rispetto dell’autenticità dei vini prodotti.
Un costante rapporto con università, scuole enologiche e istituti di ricerca fa
di Araldica un’azienda dinamica e in continua evoluzione, un centro di
riferimento per l’innovazione del «vigneto Piemonte» e delle tecniche
enologiche.
Selezione delle uve
Non tutte le uve sono uguali. Per questo
al momento del conferimento, i soci vengono premiati in base alla qualità delle
uve raccolte. In cantina viene fatta un’ulteriore selezione per esaltare le
caratteristiche varietali di ciascun vitigno e garantire un’espressività
autentica. La qualità in vigna è ottenuta attraverso un protocollo di difesa integrata
volto a tutelare il patrimonio enologico attraverso un basso impatto ambientale.
Conduzione dei vigneti
Al centro del lavoro di Araldica stanno i
viticoltori associati e i loro vigneti, elemento fondamentale e imprescindibile
per la qualità dei vini prodotti. Non è semplice gestire quasi mille ettari di
vigneto divisi su tre distinte aree collinari, ma la sfida è quella di agire
affinché ciascun socio si senta parte di un progetto in cui la qualità delle
uve è sempre al primo posto.
La forza della cooperazione
Ciascun associato è responsabile del
proprio lavoro, ma agisce in armonia con il gruppo, secondo parametri razionali
elaborati dal servizio tecnico di Araldica. Da quasi 40 anni, ciascun
appezzamento viene attentamente selezionato e valutato, parcella per parcella,
poi inserito in un programma che guida il viticoltore, passo passo, negli
interventi e trattamenti da eseguire in vigneto: dalla concimazione alla
potatura, dalle lavorazioni in verde fino alla vendemmia rigorosamente manuale.
L’armonizzazione degli interventi avviene in tempo reale ed è basata sullo
studio delle condizioni meteorologiche, pedoclimatiche e sull’andamento
stagionale di ciascuna area vitivinicola. Questo permette di agire
tempestivamente in vigna, assistendo gli agricoltori in ogni fase e
valorizzando il loro impegno. L’obiettivo è uno solo: ottenere uve eccellenti,
perfettamente mature e sane, il meglio che l’annata possa regalare.
Un basso impatto ambientale
Tutte le vigne gestite da Araldica seguono
un protocollo di difesa integrata, ovvero principi di agricoltura sostenibile,
volti a tutelare il patrimonio viticolo attraverso un basso impatto ambientale.
Il servizio tecnico acquista tutti i fertilizzanti ed i principi attivi per la
difesa e li redistribuisce ai Soci secondo necessità e solo quanto
indispensabile.
Certificazione SQNPI
Araldica Castelvero ha intrapreso un
percorso di miglioramento volto a garantire l’attuazione di una viticoltura
sostenibile da parte dei propri soci. Un processo che si è concretizzato dal
2017 con la certificazione secondo il protocollo SQNPI (Sistema Qualità
Nazionale di Produzione Integrata) delle tre tenute dell’Araldica: Il
Cascinone, La Battistina e Santa Seraffa. Nel 2018 è stato posto un nuovo e
ambizioso obiettivo: “traghettare” tutti i soci verso la certificazione, un
traguardo che è stato raggiunto alla fine dello stesso anno. Oggi, Araldica
Castelvero, con i suoi circa 900 ettari di vigneto certificati SQNPI,
concretizza gli sforzi fatti negli ultimi anni per l’attuazione di un’agricoltura
più rispettosa della natura. Essere certificati SQNPI significa rispettare un
rigido protocollo che garantisce al consumatore qualità e attenzione verso
l'ambiente. Il simbolo dell’ape che compare in etichetta, garantisce al
consumatore che ogni fase della produzione vitivinicola ha seguito stringenti
parametri di produzione integrata, ovvero sostenibile ed ecocompatibile,
certificati da un ente terzo imparziale.
Sostenibilità della filiera vitivinicola
Nel 2022 l’azienda ha aderito alla
Certificazione di sostenibilità della filiera vitivinicola ottemperando ai
requisiti volontari della norma DM 16 marzo 2022 riguardanti aspetti relativi
alla tutela ambientale e aspetti etico – sociali.
Le tenute di Araldica Vigneti
Araldica Vigneti gestisce e coordina Il Cascinone, La Battistina e la Santa Seraffa. Le uve che provengono da queste aziende agricole vengono vinificate separatamente nelle rispettive cantine.
Il Cascinone: il Progetto Alta Langa Docg
Araldica produce i suoi Alta Langa DOCG
nella Tenuta Il Cascinone, fondata attorno al 1920. Il Cascinone è una delle
aziende agricole più estese dell’Acquese, caratterizzata da ripidi vigneti
difficili da mantenere e coltivare tant’è che nella seconda metà del ‘900 subì
un lento abbandono. Nel 1999, l’azienda fu acquistata da Araldica Vigneti che
decise di riportarla all’antico splendore. Un lunghissimo lavoro di ripristino
e reimpianto dei vigneti, accompagnato alla ristrutturazione delle cantine,
oggi fa del Cascinone il fiore all’occhiello non solo di Araldica, ma di tutto
il territorio. La nuova struttura è stata inaugurata nel 2004.
La Santa Seraffa: 18 ettari di Gavi docg
Un tempo antica meta di pellegrinaggio, La
Santa Seraffa è una meravigliosa tenuta di diciotto ettari arroccata sul passo
che divide la valle dello Scrivia dal Lemme, in posizione dominante sulle
circostanti colline. Qui, da secoli, la coltivazione dell’uva cortese per
ottenere il Gavi ha raggiunto l’eccellenza, grazie ad un particolare microclima
che esalta l’eleganza e la freschezza dei vini.
Santa Seraffa consta di 18 ettari di
vigneto nel comune di Gavi. Unico vitigno della tenuta è il cortese, a cui
vengono dedicati i migliori sforzi agronomici ed enologici al fine di ottenere
Gavi dalla personalità unica, elegante, fine e luminosa. Del piccolo eremo di
Santa Seraffa, arroccato sul passo che divide la valle dello Scrivia dal
Gaviese, si hanno notizie sin dal dodicesimo secolo come antica meta di
pellegrinaggio, lungo un antico percorso che raggiungeva la valle Scrivia. Nel
1228 ospitò gli ambasciatori di Milano e i delegati di Genova e Tortona a
conclusione della guerra per il possesso di Arquata e Capriata. Già allora i
monaci cistercensi coltivavano con amorevoli cure la vite contribuendo alla fama
del buon vino di questa regione. Principe dei vitigni era – ed è tutt’ora -
l’uva cortese, da cui si ottiene il Gavi, uno dei grandi bianchi del Piemonte.
Il toponimo di Santa Seraffa si è conservato nella cascina omonima, forse sorta
sulle rovine dell’antico monastero che, nella seconda metà del XVII secolo
veniva indicato «chiesa e cascinale». Dopo anni di conduzione privata, Santa
Seraffa è entrata a far parte di Araldica nel 2017. Oggi sono 18 gli ettari
coltivati, tutti all’interno nel Comune di Gavi, per una produzione di circa
125 mila bottiglie esclusivamente di Gavi DOCG del Comune di Gavi. L’intero
processo di vinificazione viene eseguito all’interno della Tenuta Santa
Seraffa. Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono immediatamente trasferite in
cantina, raffreddate ad una temperatura di 5°C circa e gentilmente pressate. La
pressatura a freddo consente di evitare microssidazioni e di preservare il
meglio delle e sostanze aromatiche del vitigno cortese.
Tenuta La Battistina: 26 ettari coltivati a uva cortese
La Tenuta La Battistina si trova un
crinale di colline di eccezionale bellezza tra Gavi e Novi Ligure. È stata
acquisita nel 2002 da Araldica che inizia la ristrutturazione della cantina
aziendale con l'obiettivo di trasformare La Battistina in una cantina per la
produzione di Gavi DOCG. Sono 26 ettari di vigneti coltivati a uva cortese,
costituiti da una sola particella con una buona esposizione a sud. Vecchie viti
con un'età media di 30-35 anni prosperano su terreni con una particolare combinazione
di terriccio marnoso. Le incisioni nel terreno causate dai piccoli torrenti del
ruscello Lemme hanno creato un microclima piuttosto variabile con diversi gradi
di aerazione e conseguenti oscillazioni di temperatura. La piccola valle di cui
La Battistina occupa il versante meridionale rappresenta una "bolla"
isolata di terreni calcarei ben drenati che è sempre stata considerata una
delle migliori dell'intero terroir del Gavi. La posizione favorevole, il
microclima della valle, insieme alla venerabile età delle viti, danno al vino
Gavi un'eccezionale complessità, struttura ed eleganza con delicati aromi di
frutta.
La storia in pillole
1954
Nel 1954, sotto la guida don Carlo
Montrucchio, un gruppo di 42 viticoltori fonda la Cantina Sociale di Castel Boglione,
divenuta poi in seguito Antica Contea di Castelvero dal nome araldico dei Conti
Roberti di Castelvero ancora oggi sede di Araldica. Il primo presidente fu
Pietro Abate, sotto il quale fu condotta la prima vendemmia. Obbiettivo della
cooperativa era ed è tuttora migliorare il reddito dei Soci attraverso la
vinificazione e vendita collettiva del prodotto
1963
Sotto la direzione di Pietro Laudano e
Livio Manera la cooperativa originaria si ingrandisce, diventando un punto di
riferimento per i produttori della zona. Cresce la qualità delle uve prodotte e
si gettano le basi per gli investimenti futuri.
1972 - 1978
Mentre nascono le prime DOC, la
cooperativa costruisce con un investimento ardito una delle più grandi cantine
di affinamento in botti del Piemonte, con una capacità di15 mila ettolitri.
Un’intuizione felice perché proprio in quegli anni, i regolamenti
certificheranno che si potrà produrre Barbera d’Asti «Superiore» solo se
affinata in legno. Crescono intanto i numeri delle bottiglie prodotte e la
solidità della cooperativa.
1989
Viene costituita l’Araldica Vini
Piemontesi, braccio commerciale della cooperativa con lo scopo di iniziare a
distribuire in Italia ed all’estero i propri vini
1999
Il Cascinone, storica tenuta nel comune di
Acqui Terme, viene acquistato da Araldica Vigneti nelle sue cantine oggi
vengono prodotti una nutrita selezione di vini tra cui spiccano Il Barbera
d’Asti Superiore docg e l’Alta Langa docg
2000
Per far fronte alle crescenti richieste di
mercato, vicino alla cantina storica nasce un nuovo stabilimento produttivo
dove viene installatala una nuova linea di imbottigliamento. Dopo gli
investimenti per il rinnovo e la modernizzazione della cantina, si concentrano
gli sforzi verso la distribuzione e la struttura commerciale.
2002
Viene acquistata la Battistina, nel
Gaviese, 26 ettari coltivati unicamente a cortese per la produzione del Gavi
docg. La Battistina posiziona Araldica fra i migliori produttori di Gavi,
riconosciuti e apprezzati a livello internazionale
2003
Nasce la società Adria Vini srl in
collaborazione con il gruppo Inglese Boutinot ltd, per la selezione e
l’imbottigliamento di vini regionali Italiani
2013
Viene fondato il Gruppo Araldica
Castelvero, che diventa il maggior azionista di Boutinot Ltd, leader della
distribuzione vini nel Regno Unito e importante esportatore a livello mondiale.
2016
L’ultimo acquisto del Gruppo è la Tenuta
Santa Seraffa, arroccata su di uno splendido bricco che divide la valle dello
Scrivia dal Gaviese. La Tenuta è specializzata nella produzione di Gavi di Gavi
Docg: 18 ettari interamente nel comune di Gavi
2017
Viene riconosciuta la certificazione
nazionale di produzione integrata SQNPI (Sistema Qualità Nazionale di
Produzione Integrata) ai vigneti delle tre tenute del gruppo: Il Cascinone, La
Battistina e Santa Seraffa. Nello stesso anno si avvia lo studio sull’impronta
di carbonio (carbon footprint).
2018
La certificazione SQNPI viene estesa a
tutti i 900 ettari dei vigneti dei soci.
2020
Inaugurazione del nuovo magazzino
compattabile con capacità di 3200 posti pallet
2021
Inaugurazione della nuova linea di
confezionamento di vino in lattina capace di produrre 14.000 pezzi all’ora
2022
Inaugurazione della nuova linea di
sboccatura per il metodo classico
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