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martedì 25 giugno 2013

Festa dell'Allegria, il 4 luglio i Poderi Gianni Gagliardo presentano il Fallegro 2012


 
 

Presso le storiche cantine di La Morra, andrà in scena un grande evento dedicato alla convivialità e allo stare insieme. Protagonista della serata il Fallegro 2012, un Langhe Favorita Doc «sorprendentemente versatile e moderno»

 

Una festa di mezza estate per celebrare la compagnia, la convivialità e la bellezza dello stare insieme. Un vino giovane, rinfrescante e perfetto - quasi per definizione - per suscitare l’allegria: il Fallegro Langhe Favorita Doc 2012. E infine, un ventaglio di eccellenze gastronomiche piemontesi. È questo il gustoso setting che i Poderi Gianni Gagliardo hanno preparato per la Festa dell’Allegria, tradizionale appuntamento estivo che premia i consumatori del Fallegro con un party dedicato esclusivamente a loro. 

Il 4 luglio, a partire dalle 19.00, presso l’aia delle storiche Cantine Gagliardo di La Morra, la Festa dell’Allegria sarà un momento informale e piacevole per conoscere l’azienda e brindare con l’annata 2012 del Fallegro: un Langhe  Favorita Doc gentile e versatile, adatto ai brindisi delle calde sere d’estate, agli aperitivi, al pasto e anche al dopocena.

La partecipazione alla Festa dell’Allegria è su invito, ritirabile gratuitamente presso tutti i punti che servono o vendono il Fallegro: «Abbiamo voluto creare un evento dedicato a chi beve il Fallegro», spiega Gianni Gagliardo, «una festa contadina che mettesse in contatto il produttore e il consumatore in un contesto di assoluta familiarità e convivialità. Il carattere principale del nostro Fallegro è la piacevolezza – continua  Gagliardo – caratteristica che lo rende un vino unico, in grado di accompagnare qualsiasi piatto: dagli stuzzichini ai frutti di mare, dalla pasta al sushi, dalla pizza ai salumi fino alla frittura di pesce e a crostacei». 

Il Fallegro dei Poderi Gianni Gagliardo nasce dalle migliori selezioni di uva favorita, un vitigno del Roero con una storia importante e particolare. Dimenticato e quasi estinto fino a pochi anni fa, oggi il Favorita ha riscoperto la sua vocazione da grande vino: «Il Fallegro è stata la mia personale riscoperta di un vitigno abbandonato di cui, da giovane, sentivo sempre parlare con profondo rispetto e ammirazione. Un’uva con una storia antica, legata alle vie del sale e agli ambienti mediterranei. Oggi, un importante vino bianco dall’incredibile fragranza, freschezza e dal gusto sorprendentemente moderno».

 

 

 

 

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