Nella foto: Mariuccia Borio, viticoltrice, e Giuseppe Pilotto, parroco, con la pala d’altare restaurata
Il progetto si presenta domenica 29 settembre alle ore 16
Il progetto si presenta domenica 29 settembre alle ore 16
Confraternita
di San Gerolamo, Costigliole d’Asti
Vino e arte, due
volti della cultura di un territorio. Così Cascina Castlèt, nota azienda
vitivinicola di Costigliole d’Asti, ha “adottato” un’opera d’arte: è una grande
pala d’altare che raffigura una Madonna con il bambino e Santa Caterina
d’Alessandria, protettrice degli studi.
Fu dipinto a fine 600 dal pittore Giovanni Carlo Aliberti, ottimo artista nato a Canelli e che operò ad Asti e in molte località del Piemonte, eseguendo anche cicli di affreschi in edifici religiosi, molti dei quali purtroppo andati perduti nei secoli.
In origine l'opera, tornata all'originario splendore, era la pala d’altare della cappella privata della famiglia Borio.
Oggi una loro discendente, la vignaiola Mariuccia Borio, ha finanziato il restauro del grande quadro che tornerà a risplendere nel futuro Museo Arte sacra.
E’ un progetto dell’associazione Confraternita di San Gerolamo, istituita nel 1997 con l’obiettivo di recuperare il patrimonio culturale, storico e artistico di Costigliole.
“Adotta un’opera d’arte” è la prima iniziativa per salvaguardare il tesoro artistico della parrocchia Nostra Donna di Loreto: oltre al dipinto di Cascina Castlèt, sono già state adottate altre 16 opere d’arte.
Cinque sono ancora in attesa di benefattori. Il progetto sarà presentato domenica 29 settembre, alle16, in Confraternita. Seguirà la messa
concelebrata dal parroco don Giuseppe Pilotto, anche presidente dell’associazione,
da mons. Vittorio Croce, vicario generale della Diocesi di Asti, da don Bruno
Valente, già presidente dell’associazione e da don Paolo Prunotto,
costigliolese, direttore dell’ufficio
diocesano Arte Sacra, cultore e storico d’arte sacra, oggi parroco di Montechiaro d’Asti. Dalle 18 percorso d’arte con una visita guidata alla scoperta delle opere già “adottate” e restaurate.
Fu dipinto a fine 600 dal pittore Giovanni Carlo Aliberti, ottimo artista nato a Canelli e che operò ad Asti e in molte località del Piemonte, eseguendo anche cicli di affreschi in edifici religiosi, molti dei quali purtroppo andati perduti nei secoli.
In origine l'opera, tornata all'originario splendore, era la pala d’altare della cappella privata della famiglia Borio.
Oggi una loro discendente, la vignaiola Mariuccia Borio, ha finanziato il restauro del grande quadro che tornerà a risplendere nel futuro Museo Arte sacra.
E’ un progetto dell’associazione Confraternita di San Gerolamo, istituita nel 1997 con l’obiettivo di recuperare il patrimonio culturale, storico e artistico di Costigliole.
“Adotta un’opera d’arte” è la prima iniziativa per salvaguardare il tesoro artistico della parrocchia Nostra Donna di Loreto: oltre al dipinto di Cascina Castlèt, sono già state adottate altre 16 opere d’arte.
Cinque sono ancora in attesa di benefattori. Il progetto sarà presentato domenica 29 settembre, alle
diocesano Arte Sacra, cultore e storico d’arte sacra, oggi parroco di Montechiaro d’Asti. Dalle 18 percorso d’arte con una visita guidata alla scoperta delle opere già “adottate” e restaurate.
Nessun commento:
Posta un commento