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mercoledì 29 ottobre 2014

“IN BIANCO – VINI E TERROIRS” - grandi vini bianchi in degustazione a Torino


A Palazzo Carignano  

Sul sito  www.inbianco.eu è possibile riservare il proprio posto a In Bianco, la manifestazione che il 24 novembre, a Torino, farà conoscere una selezione dei migliori vini bianchi d’Europa

75 cantine italiane, francesi, svizzere, tedesche e austriache e tre verticali d’eccezione a numero chiuso con alcune delle più importanti realtà internazionali: Gravner dal Collio friulano, Domaine Comtes Lafon dalla Côte de Beaune e i grandi Riesling di Bürklin-Wolf.  E’ ormai tutto pronto per “IN BIANCO – Vini e Terroirs”, in programma il 24 novembre 2014 a Palazzo Carignano di Torino. Tra poco più di un mese si alzerà il sipario su questo evento e in un teatro d’eccezione, che ospita anche il Museo del Risorgimento, saliranno sul palco le migliori produzioni italiane e europee, rigorosamente “in bianco”.  Da oggi appassionati e addetti ai lavori possono acquistare il biglietto – esclusivamente online - attraverso il sito www.inbianco.eu dove è disponibile l’elenco completo dei vignaioli presenti. Tra questi ci sarà Jean-Marc Roulot, apprezzato attore teatrale e cinematografico oltre che uno dei più rinomati vignerons della Côte d’Or. Accanto a lui, per sfatare luoghi comuni e dimostrare le potenzialità di invecchiamento dei vini bianchi saranno nomi del calibro di Zind-Humbrecht dall’Alsazia e Bonneau Du Martray, altro portabandiera della Borgogna. Non mancheranno poi le eccellenze “in bianco” di casa nostra come Peter Dipoli dall’Alto Adige, Marco De Bartoli dalla Sicilia, Bucci dalle Marche, Walter Massa dal Piemonte, Pietracupa dalla Campania e tanti altri prestigiosi vignaioli che fanno del vino una passione prima che una professione.

“In Bianco” è stato ideato e realizzato da ArtevinoStudio, agenzia creativa piemontese che si occupa di comunicazione per aziende vinicole ed organizzazione di eventi legati al mondo del vino www.artevinostudio.it.

 

L’evento è inserito nel programma del 48° Congresso AIS nazionale (Torino 22 e 23 novembre 2014) 
IL PROGRAMMA IN SINTESI

 

Lunedì 24 novembre, dalle ore 11 alle 19, si terrà la degustazione dei Grandi Vini Bianchi Europei a Palazzo Carignano (ingresso da Piazza Carlo Alberto, 8 – Torino, Aula della Camera Italiana).




 

Alle ore 11.30, in Sala Plebisciti, si terrà la prima verticale, dedicata a La Ribolla di Josko Gravner”, condotta da  Giampaolo Gravina con la partecipazione di Mateja Gravner. In degustazione vi saranno le annate Ribolla 2006, 2002, 1998, Riserva 1998 (in formato magnum).


 


Sempre in Sala Plebisciti, alle 14, spazio alla verticale “Domaine Comtes Lafon” . Gianni Fabrizio e Giampaolo Gravina condurranno la degustazione di Meursault 1er Cru Perrières: 2011, 2010, 2009, 2008


 


Alle 16.30 la stessa sala ospiterà “Dr. Bürklin Wolf”. Questa verticale, condotta da Gianni Fabrizio, farà conoscere le annate 2009, 2007, 2005, 2001, 1997 del Riesling Jesutitengarten.


 


Per ulteriori informazioni: www.inbianco.eu  - eventi@artevinostudio.it

 

                                                       Palazzo Carignano
 
 

 

domenica 26 ottobre 2014

“Barbera, il Gusto del Territorio” a Costigliole d'Asti dal 31 ottobre al 3 novembre


Nella foto: il presidente della Camera di Commercio di Asti Mario Sacco, il sindaco di Costigliole d'Asti Giovanni Borriero (a destra), il vicesindaco Luigi Baldi, l'assessore al turismo e alle manifestazioni Michela Surano, il vicepresidente della Cantina comunale dei Vini di Costigliole d'Asti
 

Un ricco programma di degustazioni, visite e imperdibili appuntamenti


E’ stata presentato alla Camera di Commercio di Asti  l’importante appuntamento divenuto un classico di fine stagione, che ha come protagonista  a Costigliole d’Asti la Barbera.
Fin dall’esordio ancora negli anni ’90, la manifestazione, giunta alla 22a edizione,  ha avuto come prerogativa importante quella di presentare in degustazione una completa panoramica delle migliori barbere con le varie denominazioni e tipologie del Piemonte, un banco d’assaggio che ancora oggi attira appassionati italiani ed esteri, giornalisti e operatori commerciali.
Il sindaco del centro più vitato del Piemonte e tra i maggiori d’Italia, Giovanni Borriero, ha ricordato l’obiettivo di potenziare ulteriormente, anche in funzione del recente riconoscimento Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato con "core zone" molto vicine, l’offerta turistica e l’accoglienza di Costigliole, con la costituzione di un info-point aperto tutti i giorni feriali e festivi e con un nuovo restauro del piano nobile dell’imponente castello che domina l’abitato, che verrà completato entro il 2015.   

Tutto pronto per i tanti appuntamenti enogastronomici

Alle ore 11 di venerdì 31 ottobre l’inaugurazione presso la Sala Consigliare del Comune darà il via al grande evento autunnale di Costigliole d’Asti. “Barbera, il Gusto del Territorio” si appresta ad accogliere il solito numeroso pubblico che nei quattro giorni della manifestazione avrà davvero a disposizione tanti appuntamenti che intendono soprattutto valorizzare il territorio di Costigliole d’Asti e il suo prodotto principe, il vino Barbera d’Asti. I 200 vini Barbera di oltre 100 produttori si potranno così assaggiare ogni giorno fino a tarda sera presso la Cantina dei Vini di via Roma, insieme alle grappe distillate dagli alambicchi del Monferrato (degustazioni a 8 euro con taschina e bicchiere in omaggio).

Dal pomeriggio della giornata di venerdì - e poi il sabato e la domenica -, si potranno visitare le sale del castello di Rorà che ospitano la mostra fotografica “Scatti d’Autore” e anche le bottiglie dei produttori; la sera, l’appuntamento teatrale “Era…tempo di vendemmia” presentato dalla Compagnia Instabile, alle ore 21 nel teatro Parrocchiale chiuderà la giornata.

Tra gli appuntamenti di sabato 1 novembre, alle ore 16 presso la cantina dell’ICIF “Dall’Alta Langa al Barbera, un percorso organolettico alla ricerca di un punto di incontro” propone una degustazione guidata su prenotazione di questi due splendidi vini (+39.0141.966202 - 961661), in collaborazione con il Consorzio dell’Alta langa, il Consorzio del Barbera e la stessa ICIF. Dalle ore 15 alle ore 17 in paese sarà aperta la Chiesa di San Gerolamo dove si potrà visitare il Museo di Arte Sacra e alle ore 18, nel teatro comunale, è previsto invece l’imperdibile confronto “Se una sera d’autunno uno scrittore e uno chef s’incontrano…” con Bruno Gambarotta e Luisa Valazza condotto da Laura Travaini e allestito in collaborazione con l’associazione Scrittori e Sapori.

Domenica 2 novembre è anche la Giornata del Tartufo con l’esposizione degli esemplari trovati nel territorio circostante il paese, mentre viene riproposta la degustazione guidata alla cantina dell’ICIF nel castello oltre ovviamente alle degustazioni presso la Cantina dei Vini. Alle ore 10, nel teatro comunale si terrà l’incontro con il dott. Beppe Rocca dal titolo “Rinascita Ecologico-Culturale del nostro territorio” al quale sarà ospite Annalisa Conti che relazionerà sul recente riconoscimento Unesco di Langhe-Roero e Monferrato.

Oltre a questi appuntamenti principali, il ricco programma dell’evento offre diverse altre proposte come la possibilità a Palazzo Serratrice di gustare i piatti premiati al Festival delle Sagre di Asti e preparati dalle Pro Loco di Costigliole d’Asti e delle frazioni Motta e Boglietto, gustare l’enogastronomia del territorio nei ristoranti del paese che propongono menu convenzionati (elenco sul sito www.comune.costigliole.at.it), visitare il castello di Burio con la mostra dell’artista Britta Schopf o partecipare alla seconda edizione del concorso fotografico “Facce da Barbera” (regolamento sul sito www.cantinavinicostigliole.it ).

Chi raggiunge Costigliole d’Asti nei giorni di questo evento avrà  a disposizione un piacevole percorso di visita di carattere artistico ed enogastronomico che unisce il castello Rorà, la Cantina della scuola internazionale di cucina ICIF, la Cantina dei Vini, Palazzo Serratrice, il Teatro comunale, il Teatro parrocchiale, la Chiesa di San Gerolamo, il castello di Burio, i Ristoranti, le Vie e il Borgo antico del paese. L’evento si chiuderà lunedì 3 novembre con le tradizionali degustazioni riservate a operatori e ristoratori previste alla Cantina dei Vini dalle ore 15 alle ore 19.

Info
Comune di Costigliole d'Asti
Tel.: +39 0141 962202
Email:
commercio@costigliole.it
Sito web:
www.comune.costigliole.at.it
Cantina dei Vini
Tel.: +39 0141 961661
Sito web:
www.cantinavinicostigliole.it

 


 

 

 

 
 

 

mercoledì 22 ottobre 2014

Aperte le iscrizioni alla nuova edizione dell'Oasis PhotoContest


La foto del vincitore italiano per l'edizione 2013
 
Oasis PhotoContest
Premio internazionale di fotografia naturalistica
 

 

 

Al via le iscrizioni alla nuova edizione del Premio Internazionale di Fotografia Naturalistica Oasis PhotoContest 2014, promosso dalla rivista Oasis, il principale concorso italiano del settore e uno tra i più prestigiosi a livello internazionale.
Le iscrizioni resteranno aperte fino al 31 dicembre 2014.
«Per tutti gli appassionati di fotografia - commenta Alessandro Cecchi Paone, nuovo direttore editoriale di OASIS - si tratta di un’occasione per far conoscere al grande pubblico il proprio lavoro. Questo grazie alla grande rilevanza dedicata al concorso dai principali organi d’informazione del settore sia in Italia che all’estero, ma anche al catalogo e alla mostra OASIS TOUR, che per un intero anno farà tappa nelle principali città, un evento che nell'edizione dello scorso anno è stato seguito da oltre 350.000 persone».
Per i fotografi sono numerosi gli obiettivi da raggiungere. Più di 100 i riconoscimenti assegnati, per un montepremi complessivo di circa 30.000 Euro.
Al vincitore assoluto sarà assegnato un premio in denaro di 2.000 euro e il prestigioso Trofeo Oasis PhotoContest, una preziosa opera in bronzo dello scultore Michele Vitaloni.
Al vincitore tra gli italiani verrà assegnato un premio di 1.000 Euro. Importanti premi in denaro verranno consegnati ai primi tre classificati di ogni sezione.

Un altro obiettivo prestigioso da raggiungere è la pubblicazione della propria immagine nel catalogo, la più importante vetrina della fotografia naturalistica internazionale in Italia, in lingua inglese e italiana. Oltre alle 103 immagini a premio, sul catalogo sono pubblicate anche le mille fotografie che raggiungono la fase finale del concorso.
l Premio è suddiviso in 9 sezioni (i ragazzi sotto i 18 anni possono partecipare in una categoria a loro riservata):
- Gente e popoli
- Paesaggio
- Mammiferi
- Uccelli e chirotteri
- Tutti gli altri animali (anfibi, rettili, insetti etc)
- Storyboard (un racconto per immagini)
- Fotografia subacquea
- Mondo vegetale
- Animali domestici
Tutte le informazioni e le modalità di iscrizione sono sul sito del concorso: www.oasisphotocontest.com
Ai giornalisti, ai blogger, e ai responsabili di associazioni, gli organizzatori mettono a disposizione le “foto ambasciatrici” dell’ultima edizione del concorso che potete scaricare al link sotto indicato. Richiesta la disponibilità a segnalare la nuova edizione del concorso ai vostri lettori e ai vostri associati, che certamente l'aprezzeranno.







martedì 21 ottobre 2014

Ad Alba una grande mostra dedicata al genio pittorico di Felice Casorati



FELICE CASORATI
Collezioni e mostre tra Europa e Americhe
 
Alba, Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero

25 ottobre 2014 - 1 febbraio 2015
Mostra a cura di Giorgina Bertolino 
Una Mostra "museo":

sessantacinque dipinti di Felice Casorati,

quaranta dei quali dalle collezioni di musei

e istituzioni nazionali e internazionali

La Fondazione Ferrero di Alba e la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, si preparano a rendere omaggio a Felice Casorati (1883 – 1963) con un’ampia antologica che si potrà ammirare alla Fondazione Ferrero, ad Alba, dal 25 ottobre 2014 al primo febbraio 2015.



Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe − curata da Giorgina Bertolino, coautrice del Catalogo Generale dei dipinti dell’artista - è una personale dedicata alla ricerca, alla storia pubblica e alla ricezione internazionale della pittura casoratiana, dagli anni Dieci agli anni Cinquanta del Novecento.

Quaranta dei sessantacinque dipinti che saranno presenti nelle sale della Fondazione provengono da musei e istituzioni nazionali e internazionali. Alcuni, acquisiti e partiti dall’Italia nei primi decenni del Novecento, rappresentano per il pubblico di oggi dei veri e propri inediti espositivi.

Tra i musei prestatori italiani, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo del Novecento di Milano, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, depositario della Collezione VAF-Stiftung, la RAI-Radiotelevisione Italiana.
Tra i musei prestatori in Europa, la Nationalgalerie di Berlino e il Centre Pompidou di Parigi; negli Stati Uniti, il Detroit Institute of Arts e il Museum of Fine Arts di Boston; in Brasile, il Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo.
La collaborazione della GAM di Torino − depositaria della più ampia collezione pubblica di opere di Felice Casorati − conferma l’impostazione scientifica del progetto, avvalorato dal Comitato scientifico presieduto da Danilo Eccher, direttore della Galleria torinese e composto da personalità autorevoli: Edith Gabrielli, Carlo Sisi, Ester Coen, Flavio Fergonzi, Maria Cristina Bandera, Luigi Cavallo, Ana Gonçalves Magalhães, Virginia Bertone.
«La mia pittura accolta con tanta severità in patria, trovò all’estero consensi cordiali, talvolta entusiasti. Moltissime le riviste che mi dedicarono articoli. Fui invitato ad allestire mostre personali in Germania, in Belgio, in America, in Francia e persino in Russia. Le Gallerie d’Europa e d’America ospitarono fin troppo volentieri i miei quadri».
Con queste parole, nel 1943, Felice Casorati raccontava nell’Aula Magna dell’Università di Pisa, la sua vicenda artistica oltre confine.




Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe raccoglie un nucleo di opere filologicamente coerenti rispetto alla provenienza e alla storia delle mostre, con dipinti appartenenti a collezioni museali e private, acquisiti o esposti all’estero e nelle sale della Biennale di Venezia, la grande rassegna investita nel secolo scorso della funzione di Società delle Nazioni dell’arte. Le opere sono state individuate tra quelle che Casorati stesso, durante la sua lunga carriera artistica (iniziata nel 1907 e conclusa con la scomparsa nel 1963), scelse di presentare nei contesti espositivi internazionali.


Celebrato come uno dei maestri dell’arte italiana del Novecento, Felice Casorati fu protagonista di quel rinnovamento del linguaggio artistico che ebbe nelle Biennali di Venezia e nelle sedi del circuito espositivo europeo e americano uno spazio di scambio e di confronto. Partecipò a importanti rassegne celebrative tra le quali, nel 1910, le Esposizioni per il Centenario argentino di Buenos Aires e per il Centenario dell’Indipendenza di Santiago del Cile; le Esposizioni universali di Barcellona nel 1929 e di Bruxelles nel 1935; l’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1937. Presente a numerose mostre dedicate all’arte italiana contemporanea, alle mostre itineranti del movimento artistico Novecento (a Ginevra nel 1929, in America latina nel 1930, a Stoccolma e a Helsinki nel 1931), e nel dopoguerra, alla Documenta di Kassel (dove fu invitato per la prima edizione del 1955), l’artista concorse a prestigiosi premi come quello promosso dal Carnegie Institute di Pittsburgh, dove fu presente dal 1924 al 1939 e poi nel 1950, e per il quale fu membro della giuria nel 1927.





L’antologica Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe si prefigge di analizzare questa composita mappa espositiva, assumendo le Biennali veneziane come punto privilegiato d’osservazione. Sono dodici le edizioni documentate nelle sale della Fondazione, attraverso singole opere (1907, 1910, 1912) o attraverso nuclei cospicui (ciascuno di cinque, sette dipinti) che consentiranno di ricostruire la partecipazione dell’artista alla mostra del 1924, del 1938, del 1942, del 1952, sino alla postuma del 1964.
La mostra è introdotta dal Ritratto della sorella Elvira, con cui Felice Casorati esordì alla Biennale di Venezia del 1907, avviando la sua prima stagione pittorica, caratterizzata da quadri con figura che, secondo canoni ancora naturalistici, declinano il tema delle età femminili: Le vecchie comari del 1908 (Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona), inviato due anni dopo a Santiago del Cile, Le ereditiere (MART, Rovereto − Collezione VAF-Stiftung), esposto alla Biennale veneziana del 1910, Bambina su un tappeto rosso (Museum voor Schone Kunsten, Gent) presentato nell’edizione del 1912 dove fu acquistato dal governo belga.
Accanto ad alcuni dei più celebri capolavori − Ritratto di Maria Anna De Lisi (1918), Tiro al bersaglio (1919), Le uova sul cassettone (1920) − la mostra rintraccia l’itinerario di scelte compiute dall’artista sul versante interno della pittura e su quello della sua presentazione ufficiale. Ne emerge un Casorati che nelle occasioni importanti privilegia il ritratto.


In mostra la ricorsività del genere sarà sottolineata da una vera e propria "galleria di ritratti": quelli dedicati alla moglie Daphne Maugham, al mecenate Riccardo Gualino e ai suoi familiari, al pianista e compositore Alfredo Casella, alla danzatrice russa Raja Markmann, a Hena Rigotti, all’ingegner Gino Beria, ai coniugi tedeschi Kurt ed Elisabetta Wolff (il cui ritratto giungerà dalla Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera), al pittore e allievo Riccardo Chicco (in prestito dal Museum of Fine Arts di Boston). Familiari, amici, intellettuali, artisti, fanno parte dell’ambiente culturale e cosmopolita che l’artista frequenta lungo tutti gli anni Venti.

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe offre un’occasione unica per ammirare, una accanto all’altra, opere straordinarie normalmente distanti. È il caso della Madre (Neue Nationalgalerie degli Staatliche Museen di Berlino), esposta alla XIV Biennale di Venezia del 1924, che il pubblico vedrà insieme ad alcune delle opere che l’artista decise di presentare allora: Manichini (Museo del Novecento, Milano), il Ritratto di Hena Rigotti (GAM, Torino), il Concerto (RAI, Torino) e i tre Ritratti Gualino, nuovamente riuniti a trent’anni dalla mostra Dagli ori antichi agli anni Venti che li presentò a Torino nel 1982.
Il Ritratto del Maestro Alfredo Casella del 1926, il Ritratto dell’ingegner Gino Beria del 1925-1926 (GAM, Torino) documentano la partecipazione di Casorati al circuito espositivo internazionale della seconda metà degli anni Venti, mentre Ospedale (GNAM, Roma), Gli scolari (Galleria d’Arte Moderna "E. Restivo", Palermo) e Beethoven (MART, Rovereto, Collezione VAF-Stiftung), ricostruiscono parte dell’insieme presentato alla Biennale di Venezia del 1928.
Tra le opere esposte nell’edizione del 1930 il Ritratto di fanciulla (Galleria d’Arte Moderna, Genova) e in quella del 1934, Pomodori dello Szépművészeti Múzeum di Budapest.
La sezione delle opere degli anni Trenta si apre con la Venere bionda del 1933 (Centre Pompidou, Parigi). Esposta nel 1937 nel Padiglione italiano dell’Exposition internationale di Parigi e acquisita dallo Stato francese nel 1938, la tela fu richiesta in prestito nel 1952 per la sala alla Biennale di Venezia che lo stesso Casorati concepì per antologizzare la propria storia pittorica. I prestiti del Detroit Institute of Arts consentiranno di vedere per la prima volta in Italia il Ritratto di mia moglie, esposto al Premio Carnegie nel 1933 e nel 1936, e Icaro, presentato nell’edizione del 1939.

L’importante nucleo di quattro dipinti appartenenti al Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo documenteranno il decennio successivo, registrando al contempo l’esemplare vicenda collezionistica di Francisco Matarazzo Sobrinho, imprenditore e mecenate italo-brasiliano.

 
Alla GAM di Torino appartiene anche la serie di fogli dell’album che raccolgono i minuscoli disegni progettuali con cui Casorati era solito tracciare, con pochi segni essenziali, le idee e le varianti dei suoi futuri dipinti. In questi formati di pochi centimetri, allestiti in un’apposita sezione, il visitatore potrà riconoscere numerose delle opere disposte sulle pareti della mostra.


La mostra ha tra i suoi destinatari sia gli studiosi sia il grande pubblico, accolti negli spazi della Fondazione Ferrero da un articolato programma di visite, incontri e approfondimenti, dalla proiezione di un documentario prodotto ad hoc e dalle attività educative destinate alle scuole, progettate dalla Fondazione in collaborazione con il Dipartimento Educazione della GAM, Torino.
Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe è fondata su una approfondita ricerca iniziata nella primavera del 2013. Gli esiti della ricerca confluiranno nel catalogo, curato da Giorgina Bertolino ed edito da Silvana Editoriale.


Il volume documenterà e analizzerà le opere esposte e sarà arricchito dai saggi della curatrice, di Sergio Cortesini, Maria Chiara Donini, Ana Gonçalves Magalhães.

Nel periodo di apertura dell’esposizione allestita ad Alba, la GAM di Torino presenterà una selezione di disegni di Felice Casorati, provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe del museo. Organizzata nella Wunderkammer, la mostra di disegni sarà curata dal vice-direttore Riccardo Passoni.

Date e orari : da sabato 25 ottobre a domenica 1°febbraio 2015
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 15-19, sabato , domenica e festivi ore 10-19 martedì chiuso
giorni di chiusura : 24,25,31 dicembre 2014, 1° gennaio 2015
accesso e servizi per disabili
ingresso gratuito

Per prenotazioni gruppi e visite guidate rivolgersi a Itinera Servizi Turistici : tel: 0173363480 - fax 0173.442638 - itinera@piemonteitinera.net

Info

Fondazione Ferrero - Ufficio Stampa tel. 346 3325466 − 0173 295094; ufficiostampa@fondazioneferrero.it  

www.fondazioneferrero.it  

 
 
 





lunedì 20 ottobre 2014

Erga omnes, la difesa di 5 doc e docg tutelate dal Consorzio Vini d’Asti e del Monferrato


Si applica dal 2015: i contributi saranno investiti in promozione, tutela e vigilanza per Barbera d’Asti, Ruché di Castagnole Monferrato, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti e Freisa d’Asti

I numeri parlano da soli e ricordano a tutti della potenzialità della Barbera, un vino che per il Piemonte è fondamentale e ha ancora notevoli possibilità  di crescita come qualità e immagine, essendo in grado di partire da una quantità  non marginale e  ponendosi  a livello internazionale in prima fila per disponibilità annuale costante nei confronti dei mercati.
Sfiora i 17 milioni l’imbottigliato di Barbera d’Asti docg dei primi nove mesi del 2014 con una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2013. Più 21% sul 2013 per il Ruché di Castagnole Monferrato: da gennaio a settembre 2014 sono state imbottigliate 587.185 bottiglie.
Ottimismo anche dai mercati internazionali: secondo i dati elaborati dal Consorzio  (su un campione di 100 aziende), sono in lieve crescita le vendite di Barbera d’Asti docg nel primo semestre 2014 con +3% sui mercati esteri.  Tutti segnali positivi che arrivano in un momento importante e delicato della vita del Consorzio: l’applicazione dell’erga omnes (tradotto significa “nei confronti di tutti”), norma prevista dal decreto legislativo 61 del 2010. Lo hanno annunciato il presidente del Consorzio Filippo Mobrici con i suoi vice Stefano Chiarlo e Lorenzo Giordano (nella foto).  Mobrici ha anche precisato la sua intenzione di proporre al direttivo di variare  il nome in  Consorzio della Barbera, dei vini d'Asti e del Monferrato,  a sottolineare l'importanza trainante di uno storico vitigno autoctono  che occupa la maggiore superficie in Piemonte, con  ben 11,200 ettari
Sono cinque le denominazioni su cui, dal 1° gennaio 2015, verrà esercitato: Barbera d’Asti, Ruché di Castagnole Monferrato, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti e Freisa d’Asti. Il Consorzio avrà piena gestione di tutela, vigilanza, promozione delle denominazioni. Tutte le aziende vinicole, consorziate o meno, dovranno dare il loro contributo: in tutto sono 2.456.
Le aziende dovranno versare pochi millesimi a bottiglia prodotta – annuncia Mobrici - che serviranno a sostenere le attività di tutela, vigilanza e promozione delle cinque denominazioni. E’ un’iniziativa che coinvolge l’intero comparto: per questo, si è deciso di avvalersi dei poteri conferiti dall’erga omnes per far pagare la quota anche ai produttori non associati”. L’attività di vigilanza è già stata avviata nel 2014 in sinergia con il Consorzio di tutela del Barolo: “Condividiamo un agente vigilatore munito di tesserino ministeriale – precisa il direttore del Consorzio Patrizia Barreri - che va a verificare il prodotto sul mercato, nella grande distribuzione e nel settore Horeca. I controlli vengono fatti anche sui prodotti che fanno uso della denominazione che è protetta e va autorizzata dal Consorzio di tutela: ad esempio le pesche alla Barbera d’Asti o il salame aromatizzato al Ruché di Castagnole Monferrato”.
Non solo: la quota dell’erga omnes andrà a finanziare anche tutte le attività di promozione e valorizzazione delle denominazioni in Italia e all’estero e la ricerca. “Ci sarà un erga omnes più importante per il progetto Barbera d’Asti e Nizza –  precisa il presidente del Consorzio - ma anche per il Ruché di Castagnole Monferrato dove i produttori hanno voglia di fare ed emergere”.  

Sul fronte promozione, ci sono un progetto negli Stati Uniti e la partecipazione a fiere ed eventi internazionali: “Investiremo – annuncia Stefano Chiarlo - oltre 200 mila euro per promuovere la Barbera d’Asti, il Nizza e il Ruché negli Usa, mercato con potenzialità di crescita nel consumo dei nostri vini. Collaboreremo con Wine Spectator, la più importante rivista di settore, realizzeremo una app sui nostri vini e un video con un giornalista americano che dovrebbe girare sui circuiti tv e sui social network”. Altra voce, la ricerca sperimentale sulla Flavescenza dorata: “Il vitigno Barbera è particolarmente colpito – ricorda Lorenzo Giordano - Occorre investire sulla ricerca anche se non dà risultati immediati. Oggi bisogna trovare una soluzione per contenere il problema della diffusione del vettore, lo Scaphoideus titanus. La strada giusta è di creare un tavolo comune di esperti: lo stiamo già facendo ad Alba con capofila la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo”.  

Per il 2015, il Consorzio ha in programma anche fiere e manifestazioni: sarà al Prowein di Dusseldorf (15-17 marzo), al Vinitaly (22-25 marzo), a Tokyo (metà aprile) e Vinexpo (14-18 giugno) con gli altri Consorzi di Piemonte Land of Perfection. 

Il 2014 si chiude con molte partnership di territorio: dal Festival Fuoriluogo di San Damiano, al Barbera Fish Festival di Agliano Terme, al Bagna Cauda Day che si terrà ad Asti e provincia dal 21al 23 novembre.

 Il Consorzio in numeri:

1946   anno di nascita

10       denominazioni tutelate (su 5 esercita l’Erga Omnes):

           2 Docg: Barbera d’Asti e Ruché di Castagnole Monferrato

          8 Doc: Albugnano, Barbera del Monferrato, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato, Piemonte.

11.200 ettari di vigneto vendemmia 2013

685.000 ettolitri circa produzione totale vendemmia 2013

67.400.000 bottiglie anno solare 2013

 Focus Barbera d’Asti docg (dati 2013):

                                      3.956 ettari

                                      169 comuni

                                      226.800 ettolitri

                                      2.456 aziende vinicole (di cui 30 cantine sociali)

                                      21 milioni di bottiglie (anno solare 2013)

                                      50% l’export

                                      I primi 6 mercati esteri: Germania (18%), Usa (16%), Gran Bretagna

                                      (15%), Danimarca (14%), Canada (9%), Svizzera (6%)

 

 Focus Nizza docg (dati 2013):

                    78 ettari

                    18 Comuni 

                    190 mila bottiglie

                    3.650 ettolitri

                    90 aziende vinicole (di cui 4 cantine sociali)

                    46% export (Germania, Svizzera, Usa, Cina, Olanda, Danimarca)

                    2000 prima vendemmia della zona di particolare pregio

                    2014 prima vendemmia del Nizza docg

                    19 novembre 2002 nasce l’associazione Produttori del Nizza

 

 Focus Ruché di Castagnole Monferrato docg (dati 2013)

                    123 ettari

                    7 Comuni

                    624 mila bottiglie

                    6.400 ettolitri

                    78 aziende vinicole (di cui 2 cantine sociali)

                    2010 arriva la docg