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lunedì 6 ottobre 2014

DADAMAINO - importante retrospettiva dall'11 ottobre al 30 novembre ad Asti

                                 Dadamaino, Volume, 1960, idropittura su tela, 120 x 200 cm
DADAMAINO
(1930 – 2004)

Fondo Giov-Anna Piras
Via Brofferio 80, Asti

11 ottobre 2014 – 30 novembre 2014

Opening: 11 ottobre 2014, ore 18.00

Orari e giorni di apertura: dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00. Chiuso la domenica. Entrata libera.

Sotheby’s
S|2, 31 St George Street, London

20 novembre 2014 – 16 gennaio 2015

 
E’ un evento di livello internazionale la grande Mostra organizzata dal Fondo Giov-Anna Piras, Asti in collaborazione con Sotheby’s e Archivio Dadamaino. A cura di Paolo Campiglio con introduzione al catalogo di Flaminio Gualdoni.

 
A dieci anni dalla scomparsa dell’artista milanese nel 2004, una mostra retrospettiva su Dadamaino (Eduarda Maino, Milano 1930 - 2004) rappresenta un omaggio dovuto a un’artista il cui impegno quarantennale, sovente condotto in solitudine e lontano dai clamori della scena merita di essere studiato con rinnovata attenzione critica .

Dadamaino è un’artista che dalla fine degli anni Cinquanta ha operato intorno ai temi della visione, della percezione del colore, dell’immaterialità connessa a una nuova nozione di tempo e di spazio, del segno come calligramma di un alfabeto inventato: i recenti studi su Dadamaino, condotti soprattutto da Flaminio Gualdoni, mettono in luce la centralità della sua ricerca in un ambito che intende riflettere sugli elementi fondamentali dell’arte contemporanea.

Le domande che l’artista  ha posto lungo la sua quarantennale attività  sull’ambiguità del vedere, sulla concretezza del fare, sul concetto di programmazione del lavoro, ed anche sulla nozione ambigua di creatività femminile, collocano la sua riflessione tra le più attuali nell’arte contemporanea. 

La mostra è organizzata dal Fondo Giov-Anna Piras per l’arte contemporanea e la fotografia, che ha la sua grande e accogliente sede in Via Brofferio 80 ad Asti. Tel. +39 0141 352111 – E-Mail info@fondopiras.com; in collaborazione con Sotheby’s, Milano e Londra; l’Archivio Dadamaino (Somma Lombardo) che presiede all’opera dell’artista, archivia la sua produzione, promuove iniziative espositive volte allo studio e all’analisi della figura di Dadamaino nel contesto dell’arte italiana e internazionale.

La retrospettiva di Asti raduna circa ottanta opere dell’artista milanese e si snoda in uno spazio di circa1500 mq   percorrendo  le differenti fasi della sua produzione: questa è  caratterizzata dalla successione di momenti consequenziali ben definiti, che si tende, in generale, a scandire in due principali periodi:

Un primo periodo, che ha origine nell’ambito delle ricerche delle “neoavanguardie” e in particolare è connesso al magistero di Lucio Fontana e Piero Manzoni, si snoda fino alle ricerche legate alla complementarità del colore. In questa fase l’impegno di Dadamaino è   teso a mettere in discussione e riformulare le origini e la sintassi dei visivo: dall'intervento sulla superficie della tela fino alle ricerche ottiche e costruttive vere e proprie degli anni Sessanta e della prima metà degli anni Settanta.

Una seconda fase, sempre legata a un approccio radicale, tende a porre in discussione le  categorie  di tempo e di spazio in una rinnovata forma “segnica”, una sorta di scrittura. Appartengono a questa  fase le lettere dell'Alfabeto della mente e quindi I Fatti della vita, serie di lavori con i quali, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, Dadamaino ha focalizzato l’attenzione su una grafia che è anche traccia, sospesa tra lo scrivere e il segnare un percorso. Su questa nuova grammatica segnica l’artista ha operato nelle opere successive, con minime varianti, fino all’ultima fase creativa dal 2000 al 2004.

Appartiene a questo seconda fase la messa a punto di opere e installazioni ambientali, tendenti ad annullare le tradizionali dimensioni della fruizione: si tratta di opere che hanno trovato una consona collocazione nella celebre sala personale alla Biennale di Venezia del 1980 (I fatti della vita)  e successivamente alla Biennale del 1990 (Il movimento delle cose), installazioni  emblematiche che in questa occasione espositiva si vogliono riproporre nelle originali dimensioni ambientali.

 Il Fondo Giov-Anna Piras è nato per promuovere l’arte e la fotografia moderne e contemporanee attraverso mostre ed eventi volti a valorizzare e condividere il proprio fondo collezionistico con la collettività. Dal 2006 il Fondo è impegnato nella conservazione di opere e supporti foto-cartacei, nella catalogazione fotografica, nella cultura archivistico-bibliografica e collezionistica relative a svariati settori di interesse artistico-culturale. Inoltre, grazie alla grande passione che ne anima i progetti e all’intensa attività che ne contraddistingue l’operato, il Fondo promuove e valorizza anche le risorse del territorio astense che lo ospita.

La  mostra è organizzata per sezioni che rispettano le fasi successive dell’opera dell’artista:

I
Volumi e volumi a moduli sfasati

II
La ricerca ottico-cinetica:  i Componibili, Ricerca del colore, Superfici volumi, Cromorilievi

III
L’inconscio razionale, L’alfabeto della mente

IV
I fatti della vita (Biennale di Venezia 1980)

V
Dagli Interludi a Seind und zeit

VI
Il movimento delle cose (Biennale di Venezia 1990)

Fondo Giov-Anna Piras

Via Brofferio 80

14100 Asti
Tel.+39 0141 352111



Dall’antologica di Asti una selezione di opere verrà presentata in una seconda tappa presso le sedi di Sotheby’s a Milano e Londra.

Il catalogo

Il catalogo della mostra, oltre a riprodurre fedelmente le opere esposte, costituisce una pubblicazione riepilogativa sull’opera dell’artista milanese. Si prevede una introduzione di Flaminio Gualdoni, un saggio a cura di Paolo Campiglio, riproduzione delle opere esposte, apparati a cura di Cristina Celario.

Dadamaino (Emilia Eduarda Maino, 1930 - 2004 )

 

 
CENNI BIOGRAFICI

1930-1956

Nasce a Milano nel 1930.

Dopo la scuola (si laurea in medicina, ma non eserciterà mai la professione) si avvicina alla pittura da autodidatta con lavori di impronta informale

 
1956-1960

La frequentazione di Fontana, Castellani e Manzoni la influenza profondamente, portandola a realizzare dal 1959 i Volumi, opere su tela monocromatiche nelle quali la tela veniva tagliata lasciando visibile lo spazio retrostante.

 1960-1965

Realizza le plastiche semitrasparenti, chiamate Volumi a moduli sfasati fustellate a mano, che espone alla Galleria Azimuth ed allo Staedelijk Museum di Amsterdam.

E' tra i fondatori del movimento internazionale Nouvelle tendence, con Alviani, Munari, Soto e Mari, con i quali partecipa a numerose rassegne internazionali.

Si accentua l'indirizzo optical della sua ricerca con gli oggetti ottico-dinamici.

 
1965-79

Esegue serie di opere analitiche in ambito geometrico-percettivo, La ricerca del colore, che la porteranno in seguito a comporre un alfabeto di sedici lettere, da lei definito alfabeto della mente, con il quale compone una personalissima forma di scrittura.

 
1980-2000

Espone alla Biennale di Venezia nel 1980 (sala personale) ed al PAC di Milano nel 1983.

La sua ricerca si orienta verso l'inconscio. Realizza opere, le costellazioni costituite da innumerevoli segni geometrici che si aggregano e si disperdono nello spazio.

Partecipa a numerose rassegne nazionali ed internazionali, fra le quali si segnalano:

1993 - Dadamaino. Opere 1958-1993, Casa del Mantegna Mantova

1995 - The Italian Metamorphosis, 1943-1968, The Solomon R. Guggenheim Museum, New York

1996 - Dadamaino, I Fatti Della Vita, Stiftung für konstruktive und konkrete Kunst, Zurigo

1997 - Milano 1950-1959. Il Rinnovamento della Pittura in Italia, Palazzo dei Diamanti, Ferrara

1998 - Dadamaino. Opere 1975-1981, Palazzo Municipale Morterone

2000 - Dadamaino. Retrospektive 1958-2000, Museum Bochum, Bochum

 
Muore nell'aprile 2004.

                                               

Paolo Campiglio, curatore della mostra, durante la presentazione ai giornalisti astigiani che si è tenuta presso la biblioteca del Fondo Giov-Anna Piras

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