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giovedì 8 dicembre 2016

"ASPETTANDO INDIGENA" ALLA SCOPERTA DEI GRANDI VITIGNI AUTOCTONI DEL MONFERRATO


 Il Castello di Costigliole d'Asti, nuova sede del Consorzio della Barbera, che ospita l'importante appuntamento
 
 
 
CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI DEL MONFERRATO

e

COLLISIONI PROGETTO VINO

 Presentano domenica 11 dicembre a Costigliole

"ASPETTANDO INDIGENA"

ALLA SCOPERTA DEI GRANDI VITIGNI AUTOCTONI DEL MONFERRATO

A cura di Ian D'Agata

 
Domenica 11 dicembre, presso il Castello di Costigliole, alla presenza dell'Assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero e del Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Filippo Mobrici, verrà presentato il nuovo Progetto"Indigena" ideato e diretto dal Senior Editor di Vinous Ian D'Agata (nella foto) , direttore creativo del Progetto Vino di Collisioni, pluripremiato autore del libro Native Wine Grapes of Italy, interamente dedicato ai vitigni autoctoni del Piemonte e d’Italia,vincitore nel 2015 del Louis Roederer Book of the Year e nella Top 10 wine books of the year delNY Times, LA Times, e Financial Times.

 
ASPETTANDO INDIGENA

La prima fase del progetto si delineerà attraverso incontri di avvicinamento diffusi sul territorio. Si tratta di una nuovissima iniziativa, condivisa con l'Assessorato all'agricoltura della Regione Piemonte alla scoperta di quelle varietà di vitigni e vini che sono il patrimonio specifico del territorio, con l’obiettivo di rilanciare l'immagine di quei vini spesso a torto ritenuti minori, e promuoverne la conoscenza grazie a un progetto che impegnerà esperti internazionali, importatori, giornalisti, sommelierstellati in incontri, seminari, alla scoperta dei grandi paesaggi vitivinicoli degli autoctoni piemontesi, e non solo.

 Giorgio Ferrero
Dichiara Giorgio Ferrero , Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte: “I vitigni autoctoni in Piemonte sono una realtà importante, unica in Italia. Rappresentano infatti la più alta concentrazione di vitigni autoctoni a denominazione d’origine del nostro paese, e la stragrande maggioranza della nostra produzione a denominazione d'origine. Valorizzarne dunque l’immagine, meno nota, ma non per questo meno interessante, significa valorizzare al meglio la nostra viticoltura, legarla sempre più al territorio, alla sua cultura e tradizione, in sostanza alla sua bellezza. Non stiamo parlando di nicchie minuscole, ma di una realtà complessivamente significativa sul piano sia quantitativo che qualitativo, che merita di rappresentare il Piemonte delle eccellenze vitivinicole”.

Tra le tante novità, la presenza alle tavole rotondeanche di produttori stranieridi varietà autoctone piemontesi, che incontreranno i produttori del territorio per un confronto sulle caratteristiche distintive di queste denominazioni. Un modo per riaffermare "la piemontesità" di questi vini, i cui ambasciatori saranno proprio gli ospiti stranieriche hanno scelto di coltivare queste varietà botaniche e produrre questi vini piemontesi in Usa, Australia, Cile.

"Sono veramente felice che questo nostro progetto abbia incontrato l'interesse e il plauso di produttori e istituzioni insieme,” dichiara Ian D’Agata, “l'incontro tra produttori di nazionalità diverse ma che condividono linguaggi comuni, in questo caso l'utilizzo e l'amore per le stesse varietà di uve da vino, non può che tradursi in un'occasione per uno scambio di esperienze, di aneddoti, di ricordi e di conoscenze, in breve, una collisione fra culture diverse ma in fondo simili. Per la mia esperienza, gli stranieri sono onorati e felici di stare allo stesso tavolo con i produttori italiani che essi considerano in qualche modo loro mentori, o comunque stelle polari che indicano loro la strada da seguire, una via attraverso la quale imparare. Ma trattasi di strade a due corsie, anche noi possiamo imparare da loro".

 
LA PRIMA TAPPA

La prima tappa ufficiale di Aspettando Indigena partirà proprio dal Monferrato(dopo il successo del primo appuntamento sperimentale in Alto Piemonte), territorio vitivinicolo che custodisce nella regione il maggior numero di vitigni e vini autoctoni: non solo il più famoso Barbera, ma fra gli altri anche il Grignolino, la Freisa, il Ruché, la Malvasiadi Schierano e la Malvasia di Casorzo. Tesori vinicoli del Piemonte ancora poco conosciuti all'estero e con un grande potenziale di crescita grazie a quelle peculiari qualità che potrebbero dare ad essi un appeal su specifici mercati esteri.


Dichiara Filippo Mobrici (nella foto)Presidente del Consorzio di Tutela vini Asti e Monferrato: "Il progetto Indigena rappresenta per noi il pieno riconoscimento della natura del Monferrato, dove, a fianco della Barbera, esiste un universo di vitigni autoctoni capaci di conferirgli unicità. Questo territorio si contraddistingue infatti per un'eccezionale varietà ampelografica, alla base del grande numero di Denominazioni da noi tutelate. In ossequio dunque alla natura del Monferrato ed ai più attuali compiti che la legge riconosce ai Consorzi di tutela, siamo lieti di sposare nel modo più pieno possibile il progetto Indigena. A tal proposito voglio ringraziare a nome di tutta la nostra filiera la Regione Piemonte per la sensibilità dimostrata, nonchè Collisioni e Ian D'Agata, nostri partner nell'iniziativa”

 

IL MERCATO DEI VINI DA VITIGNI AUTOCTONI ALL'ESTERO

Ruoli e esperienze di un importatore, un ristoratore, e un giornalista di fama internazionali a confronto.

 Dopo la conferenza organizzata a settembre ad Asti da Collisioni nell’ambito delle sue Collisioni Conferences, che ha visto protagonisti i produttori americani di uve autoctone monferrine Patrick Taylor e Mick Unti, e dopo la tavola rotonda in Alto Piemonte organizzata in collaborazione con il Consorzio di tutela alla presenza della Master of WineBarbara Philip (Canada) e delle giornaliste Lawren Mowery (USA), Michaela Morris (Canada) e  Luzia Schrampf (Austria), Aspettando Indigena finalmente entra nel vivo, con un nuovo imperdibile appuntamento.

 

IL PROGRAMMA

L’iniziativa si svolgerà domenica 11 dicembre presso il Castello di Costigliole D'Asti. Alle ore 10.30 Ian D'Agata condurrà una conferenza dedicata interamente ai vini da vitigni autoctoni italiani, in cui saranno ospiti Bernard Burtschy, il massimo esperto di vini di Francia e capo redattore di Figaro Vin, Laura De Pasquale, Master Sommelier e Vice Presidente di Artisanal Fine Wine & Spirits, uno dei più importanti importatori USA, e Shelley Lingren ristoratrice di fama internazionale proprietaria dei ristoranti A16 e SPQR e vincitrice del prestigioso premio James Beard per la migliore carta dei vini in USA. Prenderanno parte al convegno anche Giorgio Ferrero, Assessore all'agricoltura della Regione Piemonte e Filippo Mobrici, Presidente Consorzio di Tutela Vini D'Asti e del Monferrato.  

Nel pomeriggio, alle ore 14.30, dopo un light lunch e un round tasting delle diverse qualità autoctone del Monferrato, Ian D'Agata con gli ospiti internazionali e i produttori guiderà una tavola rotonda dedicata ad alcuni vini del Monferrato selezionati dallo stesso D'Agata allo scopo di capire le possibilità di costruire nuovi mercati all'estero per vini prodotti a partire da uve autoctone piemontesi. Un’occasione unica per i nostri produttori di ascoltare le esperienze e i consigli di questi tre grandissimi personaggi di riferimento del mondo del vino internazionale e discutere insieme le prospettive commerciali degli autoctoni del Monferrato all'estero.

 

 

 

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