Consegna del Premio Classico 2018 il 10 novembre a Canelli (At)
Il
Premio Classico 2018 va alla giornalista e comunicatrice scientifica Silvia
Bencivelli (nella foto). Di seguito la motivazione del premio a firma del direttore
artistico, Marco Drago, e una sintetica biografia della premiata.
Il premio le sarà consegnato sabato 10 novembre, alle 18, a Palazzo Giuliani, nel nome e nel segno di Giambattista Giuliani, a cui il festival è dedicato, linguista di fama mondiale nato a Canelli nel 1818, che pose le basi della lingua italiana e di cui ricorre il bicentenario della nascita.
Silvia è stata relatrice in questa ultima edizione del Festival Classico il cui tema è stato proprio il rapporto tra linguaggio e scienza con riferimenti alla divulgazione scientifica.
Hanno ricevuto il Premio Classico: Diego Bianchi (Zoro), giornalista e conduttore tv attento analista della lingua italiana nell’era dei socialnetwork; Emma Bonino, politica italiana ed europea, studiosa e traduttrice delle culture non italiane; Jasmine Trinca, attrice e interprete, anche attraverso dialoghi difficili, di personaggi veri e controversi.
Il premio le sarà consegnato sabato 10 novembre, alle 18, a Palazzo Giuliani, nel nome e nel segno di Giambattista Giuliani, a cui il festival è dedicato, linguista di fama mondiale nato a Canelli nel 1818, che pose le basi della lingua italiana e di cui ricorre il bicentenario della nascita.
Silvia è stata relatrice in questa ultima edizione del Festival Classico il cui tema è stato proprio il rapporto tra linguaggio e scienza con riferimenti alla divulgazione scientifica.
Hanno ricevuto il Premio Classico: Diego Bianchi (Zoro), giornalista e conduttore tv attento analista della lingua italiana nell’era dei socialnetwork; Emma Bonino, politica italiana ed europea, studiosa e traduttrice delle culture non italiane; Jasmine Trinca, attrice e interprete, anche attraverso dialoghi difficili, di personaggi veri e controversi.
Lo staff di Festival Classico
Perché il Premio Classico 2018 a Silvia
Bencivelli
di Marco Drago
direttore artistico del Festival Classico
di Marco Drago
direttore artistico del Festival Classico
Il premio Classico 2018 va a Silvia Bencivelli, giornalista e comunicatrice scientifica nata a La Spezia nel 1977, laureata in medicina e chirurgia a Pisa e specializzata in Comunicazione della Scienza.
La
sua attività instancabile di giornalista scientifica si svolge su innumerevoli
piani (un blog seguitissimo, trasmissioni radiofoniche e televisive,
pubblicazione di saggi e romanzi); in un campo fino a ieri dominato dalle
figure ormai archetipiche degli Angela padre e figlio, Silvia Bencivelli
rappresenta la punta di diamante di una “new wave” di comunicatori scientifici
che vanno salutati con entusiasmo. Con lei intendiamo anche premiare l’attività
(spesso su base volontaria) di molti studiosi – spesso giovanissimi - che hanno
scelto di informare e insegnare avvalendosi del web, lontani dalle aule
universitarie.
Ma
le motivazioni di questo premio Classico 2018 non si fermano qua. Intendiamo
infatti premiare anche la determinazione di Bencivelli nel combattere – non
solo a parole – il flagello del bullismo via web e delle cosiddette “fake news”
o “bufale” pseudoscientifiche.
In
un periodo storico che sarà ricordato come quello del trionfo dei social media,
scienziati e comunicatori scientifici si trovano nella difficile posizione di
dover difendere verità inconfutabili da vere e proprie tempeste di opinioni
sparate a casaccio dal cosiddetto “popolo del web” (in buona o cattiva fede non
ci è dato saperlo).
Nel
2013, dalle pagine di “Tuttoscienze”, supplemento del quotidiano La Stampa,
Silvia Bencivelli denunciava l’infondatezza di tutte le fantasiose teorie che
gravitavano intorno al concetto di “scie chimiche”. Nulla di strano, si dirà.
Eppure, quell’articolo, corredato di dati e informazioni facilmente
verificabili da chiunque, diventò il pretesto per un infame linciaggio via web
messo in atto dal sedicente esperto di scie chimiche Rosario Marcianò e da
molti suoi seguaci. Dopo appena mezz’ora dalla pubblicazione online
dell’articolo, sulla casella di posta elettronica della giornalista arrivò una
email di Marcianò che in sintesi chiedeva: «Non ti vergogni?». Da quel momento
cominciò l’incubo: un mail-bombing ostinato e una pletora di messaggi
aggressivi su Facebook, Youtube, Twitter.
Silvia
Bencivelli, esasperata, si rivolse a un avvocato e non si fece scoraggiare
dalla proverbiale lentezza della giustizia italiana. Il processo si è svolto e,
finalmente, nell’aprile di quest’anno, è arrivata la sentenza: Marcianò è stato
condannato a otto mesi di carcere per diffamazione. Una sentenza molto
importante, capace di creare un precedente e che, si spera, renderà più
difficile la vita agli odiatori di professione.
Rigore
scientifico, modernità dei mezzi e dei modi e senso di giustizia più forte
della paura: ecco in sintesi le ragioni dell’assegnazione del Premio Classico
2018 a Silvia Bencivelli.
Biografia
Silvia Bencivelli è giornalista scientifica, scrittrice e conduttrice radiotelevisiva.
Silvia Bencivelli è giornalista scientifica, scrittrice e conduttrice radiotelevisiva.
È
tra i conduttori di Pagina3 e di Radio3 Scienza su Radio3 Rai. In TV ha
lavorato con Rai scuola (Nautilus e Memex) e con Rai3 (Tutta Salute, Presa
Diretta, Cosmo).
Scrive
per la Repubblica e i suoi allegati, per Le Scienze, Focus, Mind e altre
testate. Insegna giornalismo scientifico all’Università La Sapienza di Roma e
in altre sedi.
Tra
i suoi libri, il romanzo Le mie amiche streghe (Einaudi, 2017), finalista al
Premio Chianti 2018, e il saggio È la medicina, bellezza! (con Daniela Ovadia,
Carocci, 2016), nella cinquina del Premio Galileo 2017. Il suo primo libro
("Perché ci piace la musica", Sironi 2007 e 2012) è stato tradotto in
tre lingue.
Ha
vinto il Premio speciale per la divulgazione scientifica e sociale
sull’Hiv/Aids del Premio giornalistico Riccardo Tomassetti, il premio Piazzano
per il giornalismo scientifico, il premio Paolo Antonilli per i collaboratori
esterni dei giornali, il premio Mimosa Boreale 2017 e il premio Donna è –
Cultura 2017, il premio Fdg (Federazione Nazionale Diabete Giovanile) per la
comunicazione e altri premi per il documentario "Segna con me",
uscito nel 2013 e firmato con Chiara Tarfano.
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