Mercato: i magazzini sono
vuoti, crescono le richieste della pregiata tonda gentile trilobata. Iniziati
questa settimana i conferimenti all'azienda dolciaria Novi da parte di oltre
200 corillicoltori astigiani aderenti all'accordo di filiera Coldiretti.
Si prospetta un'annata
positiva per le nocciole astigiane e del Monferrato. “La qualità della varietà
tonda gentile trilobata risulta buona – spiega Diego Furia, direttore di
Coldiretti Asti – e i quantitativi prodotti sono decisamente superiori
all'ultima annata”. “L'andamento climatico favorevole e una maggior produzione
– rileva il vice direttore, Luigi Franco - hanno di fatto ridotto
notevolmente il prodotto avariato o danneggiato dalla cimice. Solo in alcuni
casi si registra una riduzione del calibro del frutto, ma in generale i primi
dati rilevati indicano una buona resa alla sgusciatura”.
Questa settimana sono
iniziati i conferimenti dei corilicoltori dell'Astigiano aderenti all'accordo
di filiera Coldiretti stipulato con l'industria dolciaria Novi e attuato
attraverso la cooperativa Uecoop “Monferrato Frutta”. “Si tratta di un accordo
molto importante per l'Astigiano – sottolinea Furia – che coinvolge circa
600 ettari di superficie coltivata, per un valore economico molto
rilevante. Anche l'impegno organizzativo è notevole, soprattutto per garantire
il ritiro delle nocciole direttamente al domicilio di oltre 200 agricoltori.
Siamo sicuri che, anche quest'anno, i nostri sforzi saranno premiati con il
giusto prezzo del prodotto, per altro arricchito dalle premialità previste
dall'accordo con Novi che sono già fissate fino a 20 euro al quintale in
più rispetto ai valori che saranno rilevati dalla Camera di Commercio durante
l'annata”.
Dal punto di vista del
mercato e della collocazione del prodotto non dovrebbero esserci particolari
problemi. “I magazzini delle industrie di trasformazione sono vuoti - rileva il
presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio - e c'è sicuramente una
forte richiesta di prodotto di qualità che sappiamo già non coprirà i
fabbisogni anche in quest'annata particolarmente copiosa. Grazie all'accordo
Coldiretti/Novi, l'anno passato è stato liquidato un prezzo medio di 470
euro al quintale, aumentato fino a 500 euro per le partite
migliori”.
Quest'anno dunque i
produttori si aspettano che le contrattazione dei prezzi partano al rialzo
rispetto alle quotazioni del 2019.
Secondo le rilevazioni della Camera di Commercio il prezzo medio dello scorso anno per la tonda gentile trilobata è stato di € 10,50 punto resa (11,10 a inizio campagna), aumentato a € 11,10 punto resa per l'Igp Nocciola Piemonte.
Nel
frattempo, su iniziativa della CCIAA di Cuneo, da quest'anno è stato
ufficialmente stabilito (deliberazione del 14/8 scorso) il metodo piemontese
per il calcolo del “Punto Resa” della tonda gentile e della Igp Piemonte.
“In questo modo – chiarisce il presidente Marco Reggio (nella foto) – le rilevazioni dei prezzi da
parte della Camera di Commercio saranno effettuate esclusivamente su chi si
uniforma a tale metodo. Sicuramente è un ulteriore tassello per rendere più
trasparente la formazione del prezzo e non rischiare che i produttori finiscano
in pasto alle speculazioni”.
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