UN PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE REALIZZATO CON L’ISTITUTO AGRARIO PENNA DI ASTI. POSIZIONATI CARTELLI SU ANIMALI, ALBERI E CIABOT. TRA I FILARI CI SI SCAMBIANO ANCHE LIBRI. L'AZIENDA SARÀ PRESENTE AL VINITALY 2022 NEL PADIGLIONE PIEMONTE 10 STAND L3
È la vigna che parla e
si racconta. Nasce così l’esposizione all’aria aperta di Cascina
Castlèt, azienda vitivinicola di Costigliole d’Asti. Propone un percorso
didattico di educazione ambientale e rispetto della terra, degli alberi e degli
animali. Nelle vigne, attorno alla cantina, è stata posizionata una
cartellonistica che racconta la vita tra i filari: dagli animali (ricci,
uccelli, lepri, insetti) agli alberi (gelsi, ciliegi, roveri), dall’importanza
della biodiversità agli elementi architettonici del paesaggio rurale con i suoi
ciabot e le cappelle votive campestri.
Il progetto è stato realizzato con i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Agrario Penna di Asti, coordinati dagli insegnanti – racconta Mariuccia Borio, viticoltrice – Gli studenti mi hanno aiutato a mappare e raccontare gli alberi, gli animali, le erbe selvatiche e gli elementi antropici che si trovano tra le vigne e intorno all'azienda. È stato bello lavorare insieme: sono loro che un domani si dovranno prendere cura della nostra terra ed è importante trasmettere loro valori, non solo nozioni».
Un progetto ambientale tra le vigne che Mariuccia porta avanti da molti anni: «L’azione dell’uomo ha spesso ridotto la biodiversità e tolto spazi, per lo più siepi e cavità di vecchi alberi, dove molte specie di uccelli erano solite nidificare e trovare rifugio. Le nostre vigne, invece, sono abitate da molte specie di uccelli e altri animali: dal 1995, prima con l'ornitologo Sergio Abran di Bolzano, poi con gli ornitologi astigiani Enrico Caprio e Mario Cozzo, abbiamo messo numerosi nidi artificiali che vengono usati dagli uccellini ma anche dagli scoiattoli rossi».
Nel percorso, si potrà
incontrare oltre alla Panchina gigante #rossopassum creata da
Chris Bangle, anche due aree picnic attrezzate, una grande cornice
rossa per scattare un selfie con il castello di Costigliole d’Asti che
svetta alle spalle e una casetta book-crossing tra i filari per lo scambio di
libri. Cascina Castlèt ha aderito al progetto culturale di biblioteca
diffusa lanciato da «Leggere Ovunque» e ha posizionato una casetta di
legno dove i visitatori potranno portare o prendere libri.
Cascina Castlèt sarà
presente al Vinitaly 2022 nel Padiglione Piemonte 10,
Stand L3.
Cascina Castlèt: chi
siamo
Oltre trenta ettari di
vigna che racchiudono un sogno diventato progetto. Un progetto che nasce da due
idee semplici: rispettare la natura ed essere al passo con la tecnologia.
Questa è Cascina Castlèt. Siamo a Costigliole d’Asti, sulle colline tra Langa e
Monferrato. Un sogno realizzato per l’imprenditrice vitivinicola Mariuccia
Borio.
Da sempre i Borio
coltivano la loro proprietà con vitigni autoctoni, quelli che più parlano della
famiglia, Barbera, Moscato, Uvalino, Nebbiolo, ma negli anni hanno scommesso
anche su Cabernet Sauvignon e Chardonnay.
Nascono così i vini
Cascina Castlèt, da uve risolute e con nomi coraggiosi, Passum, Policalpo,
Avié, Litina, Goj, Ataj e Uceline. Ogni nome racchiude una storia, un racconto,
un piccolo aneddoto della famiglia e del territorio.
La cantina di Cascina
Castlèt ha due anime: una vecchia cantina, interrata e al cui interno ci sono
presenti grandi botti in rovere e un nuovo locale di affinamento, con barrique,
tonneaux e macchine moderne. L’azienda produce energia pulita con un
impianto fotovoltaico e utilizza un moderno impianto di fitodepurazione
naturale delle acque reflue di cantina.
Tutto questo vuole essere coerente con il principio che coniuga il rispetto
della natura e l’essere al passo con la tecnologia, in ogni fase di
vinificazione. Da pochi mesi è nato anche il nuovo wine shop con ampi spazi per
l’accoglienza e la degustazione.
I vini vengono bevuti in tutto il mondo: da New York a Tokyo, da Oslo a
Sydney fino alla Nuova Caledonia e alle Antille Olandesi.
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