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mercoledì 5 settembre 2012

Mostra retrospettiva dello scultore Paolo Spinoglio “Dieci anni dopo” a Santo Stefano Belbo(CN)


L'esposizione , che inaugura sabato 8 settembre alle ore 11,15 resterà aperta fino all’8 ottobre presso: Fondazione Cesare Pavese - P.za Confraternita, 1
Galleria Emmediarte – Via Marconi, 47

 

                                                Paolo Spinoglio nel suo studio
 
 
La Fondazione Cesare Pavese in collaborazione con la Galleria Emmediarte www.emmediarte.com presenta una personale di Paolo Spinoglio dal titolo “Dieci anni dopo”, un doveroso omaggio,   nel decennale della prematura scomparsa, ad uno dei più interessanti e validi  artisti piemontesi degli ultimi decenni.
Paolo Spinoglio (Torino 11 giugno 1956, Asti  12 maggio 2002) gemello di Luigi, astrofisico e fratello di Cristina, traduttrice. Inizia giovanissimo ad apprendere le tecniche pittoriche e del disegno dal padre Tullio, appassionato pittore ed acquerellista. A quattordici anni impara tecniche del disegno sotto la guida del Prof. Carlo Giuliano, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Torino. Raggiunta la maturità Classica, decide di dedicarsi professionalmente alla scultura perfezionando il suo talento naturale dallo scultore Riccardo Cordero. Fin dagli esordi le riflessioni plastiche, di impronta figurativa, trovano nella terracotta il materiale ideale. Nel 1989 si trasferisce con la moglie Raffaella e i tre figli, Pietro, Francesco e Marta nell’astigiano a Mombercelli, ma è a Canelli in Regione Dota dove lavora; nel suo studio laboratorio tra sculture, disegni, attrezzi, scritte sui muri nascono le sue opere, o meglio le sue “creature” come Paolo amava chiamarle.
Gli anni novanta, nel susseguirsi di mostre, committenze e affezione di collezionisti, rappresentano la crescita professionale di Paolo. La creazione e produzione artistica procede senza sosta e dal suo laboratorio escono decine di sculture. Negli anni il suo stile si evolve verso l’astrazione con l’eliminazione progressiva dei particolari descrittivi sino a giungere a quei visi che sorridono senza occhi.
Ho avuto il piacere di conoscere personalmente questo indimenticabile personaggio ed apprezzarne il lavoro. Andai  a trovarlo più volte nel suo studio di Canelli, dove la sua creatività innata si rilevava immediatamente.
In un ambito difficile e certamente meno "commerciale" rispetto alla pittura, le sue sculture avevano una tale forza e poesia da coinvolgere anche chi con l’arte in genere aveva poca dimestichezza e frequentazione.
E’ stato un grande artista, che purtroppo è scomparso a soli 46 anni non ancora compiuti, sicuramente avrebbe realizzato altri cicli scultorei di grande livello.
Per lui “parlano” ancora le sue bellissime opere e per fortuna c’è ancora chi  le propone e le valorizza a cominciare dall'associazione fondata da amici ed estimatori che porta il suo nome.
La mostra, allestita presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, auditorium della Fondazione Cesare Pavese, e la Galleria Emmediarte in via Marconi a Santo Stefano Belbo, sarà visitabile dall’8 settembre fino all’8 ottobre 2012 (secondo gli orari di apertura delle strutture). Da non perdere!
 
 
 

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