A Palazzo Giuliani, a Canelli (At), nuova sede dell'associazione, il presidente Stefano Chiarlo e
tutti i protagonisti dell’importante progetto hanno presentato la Strada del Vino Astesana,
tra i vigneti del Nizza e del Moscato di Canelli. Un’occasione
preziosa per valorizzare due delle denominazioni più importanti del Piemonte e
per far vivere ai turisti tutta la magia di un territorio unico al mondo.
Presso Palazzo Giuliani, sede dello I.A.T.
(Informazioni e Accoglienza Turistica), la Strada del Vino Astesana ha intrapreso ufficialmente ad inizio aprile
il suo rinnovato percorso.
Davanti a una folta schiera di giornalisti, ospiti, amici, associati e tanti rappresentanti delle amministrazioni locali, il presidente Stefano Chiarlo, ha ufficialmente presentato le “Strade Panoramiche tra i vigneti del Nizza e del Moscato di Canelli”.
Due anelli, di50
chilometri circa ciascuno, che percorrono i pendii
immersi tra i vigneti delle due
denominazioni di altissimo pregio del territorio, tra i fiori all’occhiello
dell’enologia piemontese.
Davanti a una folta schiera di giornalisti, ospiti, amici, associati e tanti rappresentanti delle amministrazioni locali, il presidente Stefano Chiarlo, ha ufficialmente presentato le “Strade Panoramiche tra i vigneti del Nizza e del Moscato di Canelli”.
Due anelli, di
IL PROGETTO
Un progetto ambizioso
che, come ha più volte sottolineato Chiarlo nel suo intervento,
parte dalla consapevolezza di “vivere su un territorio che è uno scrigno ricco
di tesori. Tutti da valorizzare e comunicare nel migliore dei modi a turisti e
appassionati del mondo”.
Perché tutto ciò
avvenga, la parola chiave che i protagonisti del progetto Astesana hanno tenuto
alla base del loro operare è stata: “fare squadra”. Non è un caso la scelta di
unire all’interno della stessa iniziativa Nizza e Canelli, superando le
rivalità di campanile che storicamente hanno segnato i rapporti tra i due
territori e unendo le forze in nome di un obiettivo comune. “Perché – ha
proseguito Chiarlo - ognuno deve fare la sua parte; ma solo insieme si possono
raggiungere i più grandi traguardi”.
Sulla base di questo concetto, il nuovo consiglio direttivo ha pensato a un
rilancio in grande stile della strada del vino Astesana: “Di fatto - ha
sottolineato ancora il presidente – le strade del vino non esistevano: ma le colline
dei nostri territori sono talmente splendide che, se il turista viene preso per
mano, non può che rimanere entusiasta e avere dei ricordi da portare nel
cuore”.
Per mettere in atto
nel migliore dei modi questo progetto, sono stati individuati due anelli di strada completamente asfaltati ma interessati da pochissimo
traffico, percorribili in auto ma anche in bicicletta o a piedi. Lungo i percorsi, una
serie di pannelli appositamente realizzati informeranno i turisti sulle
caratteristiche delle zone attraversate e sui vigneti, indicheranno le cantine
che si possono visitare e segnaleranno i migliori punti di osservazione.
OBIETTIVI
Tra i primi
traguardi sui quali si è puntato per dare maggiore risonanza al progetto
nell’immediato futuro, c’è anche quello della digitalizzazione: con il rinnovo
del sito internet, la creazione di un’applicazione, e, soprattutto, con un
intervento per coprire con le rete wi-fi tutte le zone interessate dal
passaggio delle strade panoramiche. Se l’obiettivo è quello di aprirsi quanto
più possibile al mondo, puntare sull’informatizzazione e la comunicazione
tempestiva, immediata e sempre fruibile, è davvero una delle priorità
imprescindibili.
Non solo il vino,
quindi, sarà il protagonista della Strada Astesana, ma tutto il territorio: il
turista, partendo da palazzo Giuliani e munito di cartina, sarà guidato lungo
le strade del vino scoprendo sì vitigni e cantine, ma anche i ristoranti della
zona che da anni valorizzano i prodotti locali, gli “artigiani del gusto” e
tutti gli altri servizi che sono già attivi nella regione, come il nord
walking, il noleggio di biciclette, ecc. Per un’offerta davvero a 360°.
L’importanza
dell’iniziativa, come si diceva, ha coinvolto tutte le realtà del territorio,
sia private, sia pubbliche. Significativo, a questo proposito, è stato il fatto
che ad aprire l’incontro sia stato un breve discorso del sindaco di Canelli,
Marco Gabusi, impegnatosi in prima persona nel progetto e fiero che Palazzo
Giuliani abbia un ruolo cruciale, essendo diventato la sede delle Strada del
Vino Astesana e, a breve, anche dell’enoteca regionale, di un ristorante e di
un wine bar. Sarà questo il centro focale da cui i turisti partiranno e nel
quale potranno degustare e comprare le bottiglie figlie di quelle vigne
attraversate dalle strade del vino.
Nel corso della presentazione, a rappresentare il
territorio del Nizza, in particolare, è intervenuto Gianluca Morino, Presidente
dell’Associazione Produttori del Nizza, da tempo impegnato per la
valorizzazione di questa nobile sottozona della Barbera, portata ad avere una
doc e un disciplinare propri.
Morino ha tenuto giustamente a sottolineare che, oltre all’anello integrale del percorso, ne è stata pensata anche una variante più breve sulla quale portare scuole e bambini per un approccio diretto alla conoscenza del territorio. Tante le richieste già pervenute.
Morino ha tenuto giustamente a sottolineare che, oltre all’anello integrale del percorso, ne è stata pensata anche una variante più breve sulla quale portare scuole e bambini per un approccio diretto alla conoscenza del territorio. Tante le richieste già pervenute.
Sulla stessa
lunghezza d’onda l’intervento del Presidente dell’Associazione dei Produttori
del Moscato di Canelli, che ha rimarcato la storicità del vino dolce che nasce
nelle colline intorno al paese piemontese e che punta ad affermarsi come
denominazione di un vino aromatico di qualità superiore riconosciuto in tutto il
mondo.
Il concetto di
“squadra” è stato rimarcato da Daniele Chiappone, membro del CDA dell’enoteca
regionale del Nizza, e Andrea Ghignone, Presidente dell’Enoteca Regionale di
Canelli, che ha spostato la propria sede nello stesso palazzo che ospita l'Astesana. Per entrambi, l’unione delle forze di Nizza e Canelli è un fatto
storico, perché se da sempre si è detto quanto sia fondamentale fare gruppo e
unire le forze per un obiettivo comune, il progetto delle Strade Panoramiche,
oggi, fa un passo concreto in questa direzione, dando un esempio che anche
altre realtà potrebbero presto seguire.
L’ACCOGLIENZA VERSO
I TURISTI
Impulso che, come più volte affermato da tutti, avrà nella tecnologia uno dei suoi punti di forza e principale veicolo di risonanza. Sull’argomento è intervenuto Francesco Ivaldi, che, da esperto del settore, ha spiegato come sia fondamentale, specie per il turista straniero, avere libero accesso alla rete: il progetto, allora, è quello di coprire l’intero percorso delle Strade del Vino con diversi punti wi-fi, riconoscibili da un marchio comune, in cui chiunque potrà avere accesso a Internet e, attraverso questo canale, reperire le informazioni su enoteche della zona, punti vendita, ristoranti, iniziative e quant’altro.
Impulso che, come più volte affermato da tutti, avrà nella tecnologia uno dei suoi punti di forza e principale veicolo di risonanza. Sull’argomento è intervenuto Francesco Ivaldi, che, da esperto del settore, ha spiegato come sia fondamentale, specie per il turista straniero, avere libero accesso alla rete: il progetto, allora, è quello di coprire l’intero percorso delle Strade del Vino con diversi punti wi-fi, riconoscibili da un marchio comune, in cui chiunque potrà avere accesso a Internet e, attraverso questo canale, reperire le informazioni su enoteche della zona, punti vendita, ristoranti, iniziative e quant’altro.
Questo aspetto è
stato anche il punto focale dell’intervento di Pier Paolo Pontacolone, responsabile provinciale del Touring Club
Italiano che, portando idealmente la voce degli utenti e dei turisti, ha
evidenziato come Internet sia il primo dei segni di accoglienza verso il
turista: informazioni accessibili, chiare e semplici sono, seppure “virtuali”,
la porta d’ingresso attraverso la quale la maggior parte dei potenziali turisti
entra in contatto con un territorio. A questo, poi, naturalmente, deve far
seguito l’accoglienza reale, l’ospitalità e, soprattutto, la passione delle
persone che fisicamente accolgono e guidano i turisti, perché: “Senza passione,
un territorio non si può promuovere”.
Come spiegato nell'articolo il sito dell'Astesana è in fase di completo rinnovo, ma comunque si possono trovare i recapiti per tutte le informazioni necessarie presso la sede, dove è disponibile tra l'altro una prima cartina cartacea dei percorsi.
http://www.astesana-stradadelvino.it/
http://www.astesana-stradadelvino.it/
(da sin..) il presidente dell'Enoteca Regionale di Canelli Andrea Ghignone. il presidente di Astesana Stefano Chiarlo e quello dell'Associazione "Nizza" Gianluca Morino
Sapevate che dall'agriturismo Ca' del Ferro sono facilmente raggiungibili due strade del vino? No? Beh allora visitate il sito http://www.cadelferro.it e andate nella sezione "cosa fare" li troverete tutte le informazioni che vi mancano!
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