VENERDÌ 13
SETTEMBRE CNR-IPSP, VIGNAIOLI PIEMONTESI E SCUOLA DI GRINZANE CAVOUR
ORGANIZZANO UNA VISITA GUIDATA ALLA COLLEZIONE AMPELOGRAFICA NELL’AMBITO DEL
PROGETTO GRAPERESCUE FINANZIATO DAL PSR REGIONE PIEMONTE
Il vigneto-collezione è un museo a cielo aperto che
custodisce un tesoro estremamente prezioso: oltre 500 vitigni del patrimonio
genetico dell’Italia Nord Occidentale, tra cui molti minori, rari e a rischio
di estinzione. Venerdì 13 settembre, dalle 10 alle 13, la collezione
ampelografica di Grinzane Cavour apre le porte ai visitatori.
L’idea è dei ricercatori Cnr Anna Schneider e Stefano
Raimondi, impegnati da anni a creare quel vigneto ai piedi del Castello,
oggi più di un ettaro dove, accanto a varietà di uve nazionali e
internazionali, sono presenti i vitigni del passato ormai rari o addirittura
scomparsi ma talora di potenzialità interessanti: dal Baratuciàt alla Malvasia
moscata, dalla Slarina alla Barbarossa, dal Pignolo spano al Cascarolo solo per
citarne alcuni.
L’iniziativa è in collaborazione con Vignaioli
Piemontesi, capofila del progetto biennale GrapeRescue finanziato
dalla Regione Piemonte nell’ambito del PSR 2014-2020 Misura 10 per la
salvaguardia dei vitigni minori e del patrimonio di biodiversità viticola del
Piemonte.
La Scuola di Grinzane Cavour, sezione
dell’Istituto Umberto I° di Alba partner del progetto, assicura le cure
colturali al vigneto-collezione.
«La visita è un’occasione imperdibile per conoscere da
vicino questo patrimonio unico – dice Anna Schneider – accompagnati dai tecnici
e dai responsabili della collezione si potrà
“toccare con mano” una diversità della vite di rara
ricchezza e assaggiare vini da vitigni da poco conosciuti e coltivati».
Il progetto GrapeRescue è una sperimentazione che si propone di contribuire alla salvaguardia del
patrimonio di biodiversità viticola del Piemonte mantenendo in buona efficienza
la collezione di Grinzane Cavour. Prevede l’implemento delle risorse genetiche
conservate mediante il recupero di ulteriori varietà di vite attualmente a
rischio di scomparsa in Piemonte e introducendole in collezione. Tra gli
obiettivi, quello di avere una maggiore comprensione delle caratteristiche
genetiche, morfologiche e agronomico-produttive soprattutto di varietà ancora
poco note. Si prefigge infine di trasmettere tali conoscenze al pubblico -
viticoltori, aziende viticole e industrie enologiche, tecnici, vivaisti,
giornalisti - tramite pubblicazioni, e la predisposizione di schede dedicate su
una banca dati on-line.
La visita è gratuita.
Iscrizioni alla visita: 0173 210311, ufficiostampa@vignaioli.it entro il 6
settembre 2019.
Nessun commento:
Posta un commento