A dirla tutta le Strade del Vino, nate in molte aree vitivinicole italiane negli ultimi anni, all'atto pratico non sempre sono riuscite a proporre efficaci azioni promozionali e percorsi turistici ben organizzati dal punto di vista dell'offerta per chi arriva in zona.
Qualcuna di queste Strade esiste più sulla carta che altro, altre vivacchiano senza molta convinzione.
Qualcuna di queste Strade esiste più sulla carta che altro, altre vivacchiano senza molta convinzione.
Non è il caso, per fortuna, di "Astesana", che coinvolge la parte a sud della provincia di Asti , l'Acquese e l'area del Moscato, che di attività promozionali ne svolge, proponendo anche percorsi, con una comunicazione adeguata, aspetto quest'ultimo fondamentale per far sapere all'esterno le preogative di un territorio,
In questo contesto fa piacere segnalare che Stefano Chiarlo è stato nominato presidente della Strada
del Vino Astesana. Enologo, 44 anni, Stefano è un protagonista della nuova
generazione di vignaioli piemontesi, particolarmente impegnato nelle iniziative
più innovative dei territori piemontesi, animatore in particolare
dell’associazione Produttori del Nizza, il Barbera d’Asti prodotto nell’area
classica. La sua formazione si è consolidata all’interno dell’azienda paterna,
con cantine e vigneti in Calamandrana, Barolo, Gavi e Castelnuovo Calcea.
Il suo primo impegno aziendale è stato la gestione dei
tanti vigneti, da cui ha ricavato un forte impulso per la qualificazione dei
vini Michele Chiarlo, con la funzione di wine maker a partire dal 1999,
privilegiando i caratteri di eleganza e di autenticità dei terroir di famiglia.
La presidenza di Astesana arriva quindi a coronare la
sua maturità imprenditoriale, affiancandole un ruolo importante di
rappresentanza del territorio viticolo astigiano, in forte intesa con i gruppi
dirigenti delle Enoteche Regionali di Canelli e Nizza Monferrato, delle
associazioni di produttori Nizza e Moscato d’Asti-Canelli. La sua nomina è
stata fortemente caldeggiata da Gianfranco Berta, grappaiolo di Mombaruzzo, che
presidente di Astesana è stato per oltre dieci anni, pilotandola verso un
successo esemplare: a dodici anni dalla sua costituzione, questa Strada del
Vino, pur privata dei contributi pubblici, conta oggi 180 Soci tra gli
imprenditori vinicoli, gli operatori turistici, gli artigiani del gusto
nell’ambito di un territorio che fa perno sul sud Astigiano, ma si amplia sul
restante territorio del Brachetto d’Acqui e del Moscato d’Asti.
L’assemblea di giugno di Astesana, su proposta del
presidente Berta, aveva deciso di procedere ad un ricambio generazionale,
puntando sulle nuove energie presenti nelle aziende associate. Un percorso di
consultazione ha portato quindi alla scelta di Stefano Chiarlo, affiancato da
due vicepresidenti: Nicoletta Candelo operatrice turistica di Fontanile e
Andrea Ghignone presidente dell’Enoteca Regionale di Canelli. Completano il
direttivo Giorgio Bosticco direttore del Consorzio dell’Asti e Mauro Bandini
albergatore di Acqui Terme.
Il primo impegno operativo della nuova presidenza di
Astesana è la realizzazione dell’incontro tra le Strade del Vino italiane
(saranno presenti oltre 30 operatori provenienti da 10 regioni, in
rappresentanza di 70 Strade) e l’associazione ACTE, organizzazione non
governativa affiancata al Consiglio d’Europa, sul tema “la promozione culturale
dei territori del vino”, che si svolgerà presso l’Università astigiana.
La sede operativa di Astesana è confermata ad Agliano
Terme, in regione San Rocco 80; per ulteriori informazioni tel. 0141 964038, www.astesana-stradadelvino.it.
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