Bilancio positivo per la kermesse dedicata alla pratica colturale
dell'Alberello di Pantelleria e ai vini passiti. Cinque giorni di enotour sul
territorio, tra visite aziendali, degustazioni, incontri e workshop per
disegnare i nuovi scenari dell'isola. Paesaggio, Agricoltura, Benessere ed
Energia, compongono un mix strategico per attrarre risorse, turismo, innovazione.Così
si salvaguardia l'identità culturale di un sistema rurale unico nel
Mediterraneo. Presentato l'itinerario sulla "Vite ad Alberello", un
circuito di 37 kilometri per conoscere la complessità del contesto produttivo e
il lavoro del contadino. Nominato dal MIPAAF il Comitato di Gestione sul
riconoscimento UNESCO attribuito alla vite ad alberello.
Pantelleria è un territorio unico per le caratteristiche paesaggistiche e
culturali che nel tempo hanno forgiato l’identità dell’isola, ed è uno dei
tesori italiani da tutelare e comunicare
al mondo.
Questo il messaggio lanciato dal Passitaly 2015, giunto alla seconda
edizione. La kermesse svoltosi dal 24 al 27 di ottobre, è stata un enotour nel
territorio,dedicata ai vini passiti e alla pratica colturale della vite ad Alberello,
che ha posto il focus sulla valorizzazione delle risorse culturali e rurali di
Pantelleria.
In questi giorni una delegazione di giornalisti ha vissuto direttamente
il territorio e il paesaggio pantesco, attraverso visite aziendali,
degustazioni, convegni, osservando le peculiarità produttive e sviluppando un
percorso di conoscenza con l’isola e la comunità locale.
Il Passitaly 2015 ha visto in campo - come promotori - il Comune di
Pantelleria e il Ministero delle Politiche Agricole, con il sostegno del Libero
Consorzio dei Comuni della Provincia di Trapani, del Gac delle Isole,
dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura e il concorso delle aziende sponsor
di questa edizione: Dietro L’Isola, Salvatore Murana, Coste Ghirlanda, Donnafugata,
Marco De BartoliBukkurame Azienda Agricola Emanuela Bonomo.
Pantelleria deve la propria unicità per il connubio indissolubile tra
natura e uomo, un sistema rurale fortemente antropizzato, con una forte identità
culturale e con una biodiversità eun’agricoltura d’eccellenza che pochi luoghi
possono vantare. Qui si pratica una viticoltura eroicain un ambiente impervio,
caratterizzato da terrazzamenti e muretti a secco in cui lo Zibibbo(Moscato
d'Alessandria) - il vitigno predominante sull'isola - è protagonista assoluto.
Cresce ad alberello, fra anfratti e terrazzamenti, allevato dal vento, con la
mano sapiente del contadino pantesco. Un'eccellenza da cui si ottiene un vino,
il Passito dolce naturale di Pantelleria, che ha avuto la forza di esprimere
punte di vera eccellenza, ottenendo importanti riconoscimenti dalla critica
enologica internazionale. Un patrimonio produttivo che oggi vede crescere le
aziende impegnate a produrre con qualità, rispettando l'ambiente .
Grazie al lavoro dell'Assessore all'Agricoltura Graziella Pavia e dei
produttori locali, durante l’evento è statolanciato l'Itinerario della Vite ad
Alberello, un circuito che attraversa l'isola, svelandone le interazioni suolo-clima-esposizione,
le tecniche di allevamento e le pratiche colturali. Obiettivo è intercettare la
domanda di nicchia ma qualificata del turismo d'interesse culturale ed
enologico.
Tra le aziende vitivinicole coinvolte figurano Dietro L’Isola, Salvatore
Murana, Coste Ghirlanda, Donnafugata, Marco De BartoliBukkuram e Azienda
Agricola Emanuela Bonomooltre ad altre aziende del territorio tra cui la
Cooperativa dei Capperi di Pantelleria, e olivicoltori. Giacomo Rallo fondatore
di Donnafugata pensa che “Il riconoscimento UNESCO dell’alberello è frutto del
binomio indissolubile tra forze della natura e l’uomo”. Sulla stessa lunghezza
d’onda si esprime Giulia Pazienza, titolare di Coste Ghirlanda “Il passito è
una grande emozione perché racchiude la fatica degli uomini e produrlo non è
semplicemente fare un vino ma curare i singoli chicchi”
Queste riflessioni sono state suffragate da Luca Bianchi Capo
Dipartimento delle politiche competitive del Dipartimento Qualità del MIFAAP, intervenuto
da Roma via Skype per sottolineare il ruolo del Governo a sostegno di questo
modello di sviluppo che sposa in pieno i temi di EXPO: sostenibilità
ambientale, la qualità, rapporto tra uomo e territorio. In occasione del
Passitaly il Ministero ha emesso il decreto sulla gestione del riconoscimento
individuandone anche i componenti del Comitato di gestione e le specificità
tecnico-scientifiche.
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