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mercoledì 26 luglio 2017

Nata al “Birrificio Torino” la prima birra con l'orzo del Monferrato




 

Gli agricoltori che lo coltivano hanno assistito alla prima “cotta” con prodotto locale

 

Da Villafranca d'Asti, martedì 25 luglio, in pullman, hanno raggiunto Torino per assistere alla “Cotta” della prima birra del Monferrato. C'erano i cerealicoltori produttori di orzo, i vertici di Coldiretti Asti e del Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest, tutti i partner del nuovo progetto di filiera che ha visto, nell'aprile scorso, l'apertura della prima malteria del Nord Italia: “Malteria Monferrato”.

 
La famiglia Monastra, titolare della malteria, ha voluto riunire i partner, unitamente a quanti hanno collaborato, fra cui il Sindaco e il Vice Sindaco di Villafranca d'Asti, Guido Cavalla e Roberto Guazzo. Sede dell'incontro il “Birrificio Torino” di via Parma, dove è stata avviata la produzione della prima birra ottenuta con l'orzo del nord dell'Astigiano.

“Abbiamo voluto  - ha spiegato Davide Monastra, tecnico della malteria – condividere con i nostri partner, in primis gli agricoltori, il processo produttivo della prima birra che nascerà dal nostro territorio”.
Mauro Mascarello, titolare del birrificio Torino, ha accolto la delegazione, illustrando le varie fasi di lavorazione: “Sono felicissimo – ha detto Mascarello, scherzando sulle sue origini albesi, unico della famiglia a non produrre vino, bensì birra – che dopo un ventennio di esperienza in questo settore, per la prima volta, vedo finalmente avviare una produzione con la materia prima locale. Dopo la cotta, ci vorranno dalle 6 alle 8 settimane per ottenere la birra”.
“Malteria Monferrato” e “Birrificio Torino”, insieme a Coldiretti Asti e al Comune di Villafranca d'Asti, stanno quindi predisponendo, per inizio settembre, il lancio della prima birra del Monferrato.

La nuova birra sarà l'espressione più significativa del progetto di filiera attivato da Coldiretti Asti con il Consorzio Agrario delle province del Nord Ovest e Malteria Monferrato. “I nostri produttori che si sono attivati per garantire una fornitura qualitativamente adeguata alle esigenze della malteria – rileva Luigi Franco, vice direttore di Coldiretti Asti – già in questa prima annata si vedranno corrispondere un 20% in più sul valore di mercato dell'orzo. Puntiamo, ovviamente, ad incrementare le produzioni e, soprattutto, a raggiungere un prezzo minimo garantito”. “Per l'annata che sta andando a compimento – interviene Adriano Cavallito, vice presidente del Consorzio Nord Ovest – ci siamo concentrati sulla fornitura di due varietà di orzo già sperimentate, Monroe e Scarlett, ma abbiamo a dimora altre quattro varietà che stiamo testando nel corso della nuova annata agraria”. Per ora sono interessati al progetto di filiera 13 aziende agricole del nord dell'Astigiano, per un totale di 50 ettari di coltivazione.

“In questo primo anno di attività – rivela Monastra – stiamo maltando orzo per un  totale di 100 tonnellate. Stiamo producendo quattro tipologie principali di malto, Pilsener, Pale, Vienna e Monaco, ma l'obbiettivo di tutti è quello di identificare, con la materia prima, malti tipici del Monferrato. Anche perchè la birra merita una sua rintracciabilità e quindi identità. Si pensi come in Italia, ogni anno, arrivino dall'estero almeno 90 mila tonnellate di malto e d'altra parte la nostra di Villafranca è solamente la quarta malteria operativa, due sono prettamente industriali, mentre la terza, più artigianale e simile alla nostra si trova nelle Marche”.

“Dopo i progetti e gli accordi di filiera attuati da Coldiretti Asti su uva e vino, ortaggi e nocciole – ci spiega il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – questo sull'orzo è forse quello più creativo, anche perchè va ad intervenire con un prodotto come la birra, su un territorio con la vocazionalità per il vino. In realtà la filiera della birra può prendere esempio anche dalla nostra enologia, andando a qualificare ogni annata attraverso un più stretto legame col territorio. La filosofia rimane la stessa, come è conclamato che la qualità del vino si fa nelle vigne, anche la qualità della birra non può che prendere avvio dai campi di orzo”.

In questo senso, aggiunge Monastra, “siamo particolarmente soddisfatti di aver ricevuto il supporto di Mauro Mascarello, in quanto la nostra malteria vuole creare uno strettissimo rapporto con i mastri birrai ed avviare una stretta collaborazione col territorio. Ci poniamo infatti sul mercato principalmente a favore degli agricoltori che si producono l'orzo e dei birrifici che producono con l'orzo offerto dagli agricoltori del territorio. Per informazioni si può contattare Coldiretti Asti al telefono numero 0141.380400 oppure direttamente “Malteria Monferrato” al numero 0141.943600.

Da sinistra: Davide Monastra di Malteria Monferrato; Mauro Mascarello di Birrificio Torino; Luigi Franco di Coldiretti Asti;
 

 
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