I DATI E L’ANALISI
DELL’ANNATA APPENA CONCLUSA PRESENTATI AD ANTEPRIMA VENDEMMIA DA REGIONE
PIEMONTE E VIGNAIOLI PIEMONTESI A CASCINA LA MARCHESA A TORINO. PREMIO SPECIALE
CONSEGNATO AL GIORNALISTA TARCISIO MAZZEO
È stata una
vendemmia abbondante rispetto al 2017, una delle più scarse annate degli ultimi
cinquant’anni, ma in realtà si è tornati a valori normali di produzione. Per presentare
la dichiarazione di produzione vinicola ci sarà tempo ancora
oggi, lunedì 17 dicembre, ma rispetto all’anno scorso si parla di un aumento
tra il 20% e il 30%.
Nonostante un clima complesso, con un’estate molto piovosa,
si è chiusa «un’annata miracolosa dove il rapporto tra la quantità eccezionale
delle uve e la loro qualità è tra i migliori delle ultime annate. Probabilmente
il migliore in assoluto tra le vendemmie dal 2000». Tanto da assegnare 4 Stelle
alla vendemmia 2018 del Piemonte ovvero tra l’ottimo e l’eccellente.
Questa
l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in PiemonteAnteprima Vendemmia 2018,
l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli
Piemontesi e Regione Piemonte in
cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e
sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che
Vignaioli Piemontesi porta avanti da oltre 25 anni, dal 1992, raccogliendo
minuziosamentei dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento
climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte. L’ultima pubblicazione è
stata presentata a Cascina La Marchesa a Torino. Un anticipo della
pubblicazione era stato fatto a Milano, durante il festival Vivite.
«La vendemmia 2018
– dichiara Giorgio Ferrero,
assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte (a destra della foto con gli altri relatori) - conferma la qualità della
vitivinicoltura piemontese e le sue caratteristiche quasi uniche che ne fanno
una delle realtà importanti nel panorama internazionale. È una viticoltura
caratterizzata dal territorio collinare, come dimostrano ad esempio i paesaggi
vitivinicoli tutelati dall’Unesco di Langhe, Roero e Monferrato. Un territorio
in molti casi in forte pendenza in cui il lavoro manuale ha ancora un ruolo
centrale. La nostra è una viticoltura votata alla qualità e all’export, che
gioca una parte molto significativa nell’economia non solo agricola, ma anche
regionale e nazionale».
«È stata l’annata
del viticoltore professionista - dice il presidente di Vignaioli Piemontesi Giulio Porzio – Il vino si fa in vigna
e chi ha saputo gestire bene il vigneto, ha vendemmiato ottime uve. Mi piace
pensare che, nella vendemmia 2018, il viticoltore è ritornato il vero
protagonista della qualità. Dobbiamo tornare a parlare di reddito perché vuol
dire giovani che restano e lavorano la terra».
Il giornalista Giancarlo Montaldo ha presentato i dati
economici del Piemonte vitivinicolo 2017: in particolare si è soffermato su
alcuni dati generali (superficie, produzione, vitigni autoctoni e
internazionali), anche in un confronto analitico e strategico con il passato,
per sottolineare l’evoluzione positiva che il comparto vitivinicolo regionale
ha conseguito. «Il 2018 è stato molto impegnativo per i produttori piemontesi –
spiega Montaldo - E non solo per il clima alterno che ha messo a dura prova le
capacità professionali dei viticoltori. L’impegno è stato intenso anche sul
piano dei mercati, un po’ per ampliare le aree dove i vini piemontesi sono
presenti e apprezzati, un po’ per mantenere nei vari spazi di commercializzazione
livelli di remunerazione e immagine coerenti con il valore qualitativo dei
vini».
Durante l’evento,
la Regione Piemonte ha assegnato un premio speciale al
giornalista Tarcisio Mazzeo,
caporedattore centrale di Rai 3 Piemonte per aver ideato il «Tg itinerante» di
Rai Tre Piemonte, trasmissione giornalistica che valorizza il territorio
piemontese e i suoi prodotti.
I
DATI DELLA VENDEMMIA 2018
Ricordiamo in
sintesi quali sono i dati della vendemmia 2018: è stata una annata piovosa, con
temperature miti d’inverno e infuocate tra luglio e agosto con picchi ben oltre
i 35 gradi. La raccolta delle uve è avvenuta tra settembre e ottobre. Tra i
vigneti del Piemonte, la produzione di vino è stata di poco più di2,5milioni di ettolitri in aumento di circa
il 30% sul 2017. In Italia la produzione è stata di 49,5 milioni di ettolitri (+16% sul 2017), dato che fa del Bel
Paese il primo produttore al mondo.
Una vendemmia
comunque molto soddisfacente per il Piemonte: dalle analisi e valutazioni
svolte costantemente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, coordinato
da Daniela Tornato e Michele Vigasioe dall’enologo Giampiero Gerbi,molti vitigni sono
collocati in vetta della classifica. Il risultato migliore è per il Nebbiolo di
Langhe e Roero, Pelaverga di Verduno e il Cortese zona Gavi, che si
aggiudicanoquasi l’eccellenza (quattro stelle e mezzo). Seguono con 4 stelle Barbera,
Grignolino, Freisa, Arneis, Erbaluce, Favorita, Vespolina, Chardonnay. Gli
altri vitigni stanno nella sfera del molto buono.
Le aziende vitivinicole in Piemonte sono 18.000 su 67.000 totali, mentre gli ettari vitati sono circa 44.449, con un lieve aumento sul 2017.
L’export si conferma attorno al miliardo
di euro su un export agroalimentare complessivo di 4,5 miliardi di euro.
Un export che interessa
circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% nei paesi comunitari
e il 30% nei paesi extra Ue. I principali paesi importatori sono Germania, Gran
Bretagna, USA, Francia, Russia, Spagna, Svizzera, Giappone
Solo per la
promozione Ocm sui mercati dei Paesi terzi per l’internazionalizzazione e
l’export delle aziende vitivinicole piemontesi, la Regione ha stanziato per la
campagna 2017/2018 risorse pari a 10.427.850 euro.
Il
33% della produzione vitivinicola in
Piemonte arriva dal mondo della cooperazione: 37 cantine cooperative piemontesi sono associate e rappresentate da
Vignaioli Piemontesi con 6.242 aziende vitivinicole.
Nessun commento:
Posta un commento