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lunedì 2 dicembre 2019

PIEMONTE: VINO IN CALO, MA LA VENDEMMIA 2019 OTTIENE QUATTRO STELLE



I DATI E L’ANALISI DELL’ANNATA APPENA CONCLUSA PRESENTATI AD ANTEPRIMA VENDEMMIA DA REGIONE PIEMONTE E VIGNAIOLI PIEMONTESI AD ACQUI TERME. SI STIMA UN CALO DI ETTOLITRI DEL 15% RISPETTO AL 2018
È stata più avara d’uva rispetto al 2018, ma la vendemmia 2019 in Piemonte va premiata con le Quattro Stelle.Questa l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in Piemonte Anteprima Vendemmia 2019, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti dal 1992, raccogliendo minuziosamente i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte e svolgendo un’attività di coordinamento di tutti i tecnici viticoli e agronomi presenti sul territorio. L’ultima pubblicazione è stata presentata a Villa Ottolenghi, ad Acqui Terme.
Un 2019 vitivinicolo che si classifica dunque tra l’ottimo e l’eccellente, nonostante sia stata  l’“annata dei record meteorologici”: dall’anticipo del germogliamento legato all’andamento record caldo e asciutto dell’inverno alla super escursione termica nel mese di marzo, dal ritorno di freddo “storico” a maggio inoltrato alle punte estreme di temperature massime di fine giugno.
L’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte MarcoProtopapa fa la sua analisi: «Occorre essere consapevoli che abbiamo un territorio dalle infinite potenzialità, di grande bellezza ma anche di estrema fragilità che dobbiamo gestire, preservare e tutelare nel miglior modo possibile. Le ultime avversità atmosferiche hanno messo in risalto molte criticità del nostro territorio: dobbiamo trovare soluzioni per incentivare il ritorno a una manutenzione puntuale dei terreni specie di quelli non più interessati da colture onde prevenire gravi danni strutturali che rovinano i raccolti e che richiedono poi enormi impegni economici per i ripristini».
Il presidente di Vignaioli Piemontesi Giulio Porzio aggiunge: «Tutto gira attorno a tre temi: sostenibilità, reddito, dimensioni. Sostenibilità è il grande tema di oggi e del futuro, a cui è collegata la fondamentale gestione del territorio che è sempre stata fatta dai nostri viticoltori. Ma se non garantiamo loro il reddito minimo per sopravvivere, i risultati sono quelli che abbiamo visto con il maltempo delle ultime settimane: smottamenti, frane, allagamenti. Altra riflessione va fatta sulle dimensioni delle aziende vitivinicole piemontesi. Piccolo è bello, ma ci limita. Non abbiamo la capacità di fare massa, né investimenti economici».
Il giornalista Giancarlo Montaldosi è soffermato, poi, sugli aspetti legati all’economia del Piemonte vitivinicolo 2019. In genere, le dinamiche di mercato vedono l’ulteriore potenziamento dei vini piemontesi nel contesto mondiale conclude Il primo dato da evidenziare è quello sulla superficie vitata: «Dopo parecchi anni di flessioni, nel 2017 la tendenza si è invertita – rileva Montaldo - grazie al fatto che il vigneto piemontese ha ricominciato a mettere a dimora nuovi ettari. La tendenza è proseguita anche nel 2018 e si sta confermando anche nel 2019». Guardando ai numeri, negli ultimi sette anni (2013 - 2019), il vigneto piemontese ha evidenziato un andamento sostanzialmente stabile e con una situazione di incremento nella fase finale. Nel 2013 la superficie vitata piemontese disponeva di 44.169 ettari, nel 2014 di 43.893, nel 2015 di 43.553, nel 2016 di 43.500, nel 2017 di 44.202, nel 2018 di 44.449 e nel 2019 di 44.677 ettari (dato aggiornato al 21 novembre 2019). In particolare crescono gli autoctoni rari: in dieci anni, tra il 2008 e il 2018, la superficie occupata da queste varietà è passata da 1.487,50 ai 1.962,38 ettari. L’aumento è stato di quasi 475 ettari, pari al 31,92%.

I DATI DELLA VENDEMMIA 2019
Ricordiamo in sintesi quali sono i dati della vendemmia 2019: germogliamento precocissimo con un avvio di stagione freddo e con piovosità elevata, a cui sono seguite fasi climatiche alterne con picchi di calore a fine giugno. La raccolta delle uve è tornata nella normalità, tra settembre e ottobre inoltrato. Tra i vigneti del Piemonte, la produzione di vino è stimata in calo del 15%: ad oggi sonooltre 2,2milioni gli ettolitri dichiarati ma il bilancio finale si potrà fare solo dopo il 15 dicembre, data in cui si chiudono le denunce di vendemmia.In Italia la produzione è stata intorno ai 46 milioni di ettolitri (-16% sul 2018).
La vendemmia comunque soddisfa per la qualità: dalle analisi e valutazioni svolte costantemente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, coordinato da Daniela Tornato e Michele Vigasioe dall’enologo Giampiero Gerbi, molti vitigni sono collocati in vetta della classifica. Il risultato migliore è per l’Arneis, vicino all’eccellenza con quattro stelle e mezzo, a cui segue il Nebbiolo di Langhe e Roero e dell’Alto Piemonte, Ruché, Grignolino, Favorita, Chardonnay che si aggiudicano4 stelle.Gli altri vitigni stanno nella sfera del buono/discreto.
Le aziende vitivinicole in Piemonte sono circa 18.000 su 67.000 totali, mentre gli ettari vitati sono in crescita e hanno raggiunto quota 44.667.La congiuntura economica in stallo del Piemonte non tocca il settore dell’agrolimentare a cui fa riferimento anche il vino: secondo gli ultimi dati divulgati da Unioncamere Piemonte, il settore alimentare cresce del 2,7%.Si stima una riconferma intorno al 1 miliardo di euro il valore dell’export di vino piemontese.
Un export che interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% nei paesi comunitari e il 30% nei paesi extra Ue. I principali paesi importatori sono Germania, Gran Bretagna, USA, Francia, Russia, Spagna, Svizzera, Giappone.
Le aziende vitivinicole piemontesi hanno investito circa 23 milioni di euro la promozione Ocm sui mercati dei Paesi terzi per l’internazionalizzazione e l’exportper la campagna 2018/2019, di cui la Regione ha stanziatorisorse per 8,5milioni di euro.
Il 33% della produzione vitivinicola in Piemonte arriva dal mondo della cooperazione: 37 cantine cooperative piemontesisono associate e rappresentate da Vignaioli Piemontesi con 6.242 aziende vitivinicole.

La pubblicazione completa di Anteprima Vendemmia
2019 è anche scaricabile gratuitamente online andando sul  sito 
www.vignaioli.it

DATI E VALORI DEL PIEMONTE VITIVINICOLO NEL 2019
 
  • 44.667 ettari di vigneto, (circa il 7% del vigneto Italia), che comprendono i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
 
  • Nel 2019 la produzione di vino è stimata in calo del 15%: ad oggi sono oltre 2,2 milioni gli ettolitri dichiarati ma il bilancio finale si potrà fare solo dopo il 15 dicembre, data in cui si chiudono le denunce di vendemmia.La produzione nazionale è di 46 milioni di ettolitri (- 16% sul 2018).
 
  • 18.000 le aziende agricole a indirizzo vitivinicolo.
 
  • 280 imprese industriali produttrici di vini e distillati con circa 3.300 addetti.
 
  • 54 Cantine cooperative con circa 12.000 soci (rappresentano circa 1/3 della produzione vitivinicola regionale)
 
  • Si stima una riconferma intorno al1 miliardo di euro il valore dell’export di vino; tale valore rappresenta circa il 22% dell’export agroalimentare piemontese e circa il 18% dell’export vini nazionale.  Il Piemonte esporta circa il 60% del vino. Il Piemonte esporta circa il 60% del vino. Il 70% viene assorbito dai Paesi UE, il restante 30% dai Paesi extra UE.
 
  • 19 vini a docg (calcolando l’Asti e il Moscato d’Asti, il Roero e il Roero Arneis) e 42 doc (su 73 docg e 332 doc nazionali), il più alto numero tra le regioni, che coprono circa l’85% della produzione regionale; quasi tutta di vitigni autoctoni storici. A bacca bianca: Arneis, Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato Bianco; a bacca rossa: Barbera, Bonarda, Brachetto, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Malvasia, Nebbiolo, Ruché, Pelaverga
 
  • 14 tra grandi e piccoli Consorzi di Tutela che coprono tutte le doc e docg. 2 grandi Associazioni produttori; un consorzio per la promozione, Piemonte Land of Perfection, costituito dai principali Consorzi di tutela dei vini. 
 
  • 14 Enoteche Regionali e 33 Botteghe del Vino, riconosciute con legge regionale n. 37/80, che rappresentano circa 4.300 produttori espositori; che ospitano mediamente 1.000.000 di visitatori all’anno (metà dei quali stranieri), che saranno oggetto di riforma con la Legge Regionale 1/2019.
 
  • 7 Strade del Vino riconosciute
 
  • 8,5 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte nell'annualità 2019/2020 alla misura promozione sui mercati dei Paesi terzi dell’OCM Vino per l’internazionalizzazione e l’export delle aziende vitivinicole piemontesi.
 
  • quasi 4 milioni di euro le risorse assegnate nel 2019 attraverso la Misura 3 del PSR a sostegno dei più importanti eventi di promozione dei vini di qualità piemontesi, tra cui il Vinitaly di Verona e il Prowein di Düsseldorf.
  
  • 5.036.241milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte alla misura ristrutturazione e riconversione vigneti dell’OCM Vino per l'impianto e la modernizzazione delle superfici vitate.


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